sabato 26 maggio 2012

Spreco di un miliardo di dollari per una cattiva abitudine dei videogiocatori USA

Secondo l’ultimo studio dell’Università statunitense Carnegie Mellon le console dei cittadini statunitensi, nel 2010, avrebbero consumato circa 16 terawatt-ora, cioè quasi l’uno percento dell’intera richiesta nazionale.


Ovviamente quando le console rimangono accese nel menù principale non consumano la stessa energia richiesta durante il gioco, ma la percentuale è molto alta e si aggira fra il 75% e il 94% del consumo massimo. Un valore che aumenterebbe il consumo energetico di una famiglia, di dieci volte rispetto a chi spegne la console dopo averla usata.

Se il problema fosse ristretto a un numero di persone non si parlerebbe di uno spreco di elettricità molto rilevante, ma questa brutta abitudine sembra interessare il 30% dei possessori di console statunitensi. I ricercatori specificano che questo dato è stato ottenuto da indagini informali e "spiando" lo status online degli utenti su Xbox Live e PlayStation Network, dunque stiamo parlando di una stima grossolana, ma al tempo stesso abbastanza indicativa. Ipotizzando che questi dati siano corretti nel 2010 il 68% di tutta l’elettricità consumata dalle console arriva dai periodi di riposo in cui ci si dimentica il dispositivo acceso. Una sbadataggine che è costata 1,24 miliardi e un consumo totale di 10,8 terawatt-ora di energia. Fortunatamente ora Xbox 360 include un timer che dopo un’ora di inattività spegne la console, mentre su PS3 esiste da sempre la possibilità di impostare l’autospegnimento, anche se non è attivo in modalità predefinita. Secondo i ricercatori basterebbe un semplice aggiornamento firmware per far risparmiare 9,3 TWh di energia ogni anno e 1,1 miliardi di dollari.

In attesa di scoprire se Sony e Microsoft ascolteranno questo appello il nostro consiglio è di evitare di lasciare accese le console se non state giocando. Il vostro dispositivo durerà più a lungo e la bolletta sarà sicuramente meno salata.

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