martedì 30 giugno 2015

Roaming free in tutta Europa dal 2017

Ormai è ufficiale, anche se ci vorranno ancora due anni prima di avere un riscontro pratico sulle nostre prepagate o sui nostri abbonamenti.


E' infatti di oggi la notizia: la Commissione Europea ha annunciato il raggiungimento dell'accordo per porre fine a tutte le spese di roaming in Europa.

Con le nuove regole, a partire dal 15 giugno 2017 gli utenti di telefoni cellulari o smartphone non dovranno pagare un sovrapprezzo per chiamate, SMS e sessioni di navigazione sul web effettuate in un paese estero dell'Unione Europea. La attendevamo da anni, questa è la verità.

Stiamo parlando di quell'accordo fra società che consente ad una di queste di utilizzare le reti telefoniche ovviamente. Questo avviene fra reti nazionali o, più comunemente, nelle reti internazionali, in situazioni in cui si è costretti ad appoggiarsi a reti esterne per poter continuare ad offrire al cliente il servizio telefonico. Di solito l'uso della rete è garantito attraverso un ingente sovrapprezzo, stabilito sulla base del piano tariffario a cui si è sottoscritti.

Siamo pur sempre in Europa, se non ricordiamo male, la stessa Europa priva di confini territoriali. Allora perché nel 2015 siamo ancora a discutere di quanto sia indispensabile questo intervento?

In attesa della data tanto attesa, e sopra indicata (2017), la Commissione Europea ha preparato una soluzione ad interim: partendo dal mese di aprile del 2016, gli operatori telefonici dovranno osservare alcuni limiti nel sovraprezzo sulle tariffe per le comunicazioni avvenute nei paesi dell'UE. Il surplus sarà di un massimo di 0,05€ per ogni minuto di telefonata, 0,02€ per ogni SMS inviato e 0,05€ per ogni megabyte di traffico consumato. Tutti i prezzi sono esclusa IVA.

Le autorità precisano che con le nuove tariffe temporanee il costo complessivo sarebbe comunque del 75% più basso rispetto a quelle applicate oggi. L'accordo maturato oggi è definitivo, e sarà ratificato nei prossimi mesi da Parlamento e Consiglio europei, che diffonderanno le linee guida che gli operatori telefonici del Vecchio Continente dovranno osservare:

C'è ancora molto lavoro da fare per creare un mercato unico digitale europeo

ha dichiarato Andrus Ansip.

Il vice-presidente del Digital Single Market per la Commissione Europea ha poi continuato:

I nostri piani per ottenere il roaming gratuito sono comunque stati pienamente appoggiati dai capi di Stato e di Governo la settimana scorsa, e dobbiamo sfruttare l'occasione per muoverci più veloci che mai

Le nuove regole prevedono anche l'applicazione della cosiddetta "net neutrality", con leggi che proteggeranno l'accesso "paritario" a tutti i servizi online.

Gli operatori di internet non potranno più essere in grado di bloccare o accelerare l'accesso ad alcun tipo di contenuti, servizi o applicazioni, ed utilizzare eventuali linee prioritarie veloci della rete sarà considerato un illecito.
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lunedì 29 giugno 2015

Force Touch sui nuovi iPhone 6s

Citando le solite fonti anonime, Bloomberg ha riportato durante il fine settimana che i nuovi modelli di iPhone sono già in produzione.


Cosa aspettarsi? Non pensate a vere e proprie rivoluzioni, se non in termini di performance e di funzionalità. Infatti rimarranno quasi certamente invariati design e form factor, con i due nuovi modelli che manterranno i display da 4,7 e 5,5 pollici.

Le novità note sui prossimi modelli non sono ancora moltissime: Apple potrebbe finalmente introdurre 2 GB di RAM e un nuovo processore A9, mentre le fonti confermano l'introduzione di Force Touch.

Si tratta della tecnologia già implementata su MacBook 12" e MacBook Pro, che consente di individuare la forza con cui avviene la pressione del tocco sul display, offrendo quindi una nuova modalità di interazione per eseguire eventuali operazioni aggiuntive.

Force Touch è già stato proficuamente utilizzato su Apple Watch e sul touchpad del MacBook, come anticipato, e pare inoltre che la tecnologia verrà adottata su gran parte dei dispositivi futuri della Mela. In un primo momento si pensava che i nuovi sensori venissero integrati solamente sulla variante Plus dei prossimi smartphone ma, stando a quanto scrive Bloomberg, non sarà così, con Force Touch che sarà presente su entrambe le varianti, da 4,7 e 5,5 pollici, del melafonino.

Mantenendo il design dell'attuale generazione, Apple faciliterà i lavori d'assemblaggio alle catene di produzione a cui viene affidato l'incarico. Produrre i prossimi smartphone della Mela non sarà quindi difficile, anche se Bloomberg specifica che le rese produttive potrebbero essere rallentate dalla nuova tecnologia.

Iniziata la prima fase, l'avvio della produzione in massa dei nuovi iPhone è atteso nel mese di agosto, con la presentazione ufficiale prevista per le prime settimane di settembre.
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domenica 28 giugno 2015

Passaporto? Patente o Carta di identità falsa? Trovi tutto sul deep web! Fuori controllo!

Qual è il nuovo nemico giurato della polizia postale? Senza ombra di dubbio il deep web che, sempre più, è foro degli incontri tra domanda e offerta nell'ambito dei prodotti illegali.


Non è difficile, infatti, reperire anche documenti riservati governativi, militari oltre che dossier sulle celebrità, passaporti e documenti di cittadinanza.

Ma si trovano anche sicari disposti a commettere omicidi su commissione. Un pacchetto passaporto, carta d’identità e patente per l’Italia ad esempio si può acquistare a 750 euro (vedi fotto sotto riportata): una cifra abbastanza accessibile.

I dati sono stati raccolti da Trend Micro nell’ultimo rapporto “Below the Surface: Exploring the Deep Web”, frutto di un lavoro lungo due anni durante i quali i ricercatori hanno esplorato il web profondo per capire cosa si muove sotto quello che la maggior parte degli utenti vede ogni giorno in rete.



In totale, a oggi, sono 38 milioni gli eventi che sono stati catalogati e il sistema si è dimostrato molto utile anche per scoprire nuove famiglie di malware.
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venerdì 26 giugno 2015

Nadella: ecco i nuovi piani Microsoft

Microsoft è alla fine del proprio esercizio fiscale 2015. Con il nuovo che inizierà il 1 Luglio, Microsoft, nella personalità di Satya Nadella ha anticipato con una lettera mandata ai dipendenti quelle che saranno le strategie e le evoluzioni future dell'azienda.


L'obiettivo del CEO di Redmond è molto chiaro: mettere ogni persona e ogni organizzazione nella condizione di poter ottenere di più con la propria attività. Microsoft è quindi azienda che permette di aiutare nella produttività personale, meglio sfruttando quelle che sono le risorse a disposizione.

Non manca ovviamente il riferimento diretto alla strategia "mobile-first, cloud-first" che Nadella persegue sin dal suo insediamento al vertice dell'azienda. I cambiamenti interni all'azienda mirano proprio ad ottenere questo tipo di risultato, mettendo i clienti nella condizione di poter utilizzare gli strumenti Microsoft che migliorano la produttività con qualsiasi device sia a loro disposizione e in ogni luogo.

Da questo l'enfasi verso gli strumenti mobile, e in questo è scontato pensare a quella che era Nokia, oltre ai servizi cloud che l'azienda propone tanto ai privati come ai professionisti.

La nuova comunicazione interna di Nadella segue di alcuni giorni la forte riorganizzazione interna, che ha visto l'uscita di scena di Stephen Elop, ex CEO di Nokia, e la promozione di Terry Myerson da capo dei sistemi operativi a direttore del nuovo gruppo Windows and Devices.

In questo memo Nadella non ha fatto diretti riferimenti a interventi legati ad una riduzione dei costi, e nello specifico al taglio nel numero di dipendenti. Ha tuttavia chiaramente indicato come sia necessario procedere ad alcune scelte, anche difficili, in settori dell'azienda dove i risultati non siano quelli previsti e risolvere problemi che influenzano il valore fornito ai clienti Microsoft.

Dal 29 Luglio Windows 10, il nuovo sistema operativo dell'azienda americana, sarà finalmente disponibile e per moltissimi utenti si tratterà di un aggiornamento completamente gratuito.

Le novità attese sono importanti e nella strategia di Microsoft dovrebbero permettere di ottenere una maggiore integrazione tra dispositivi diversi, passando da desktop a tablet e PC portatili sino agli smartphone e ai differenti prodotti riconducibili alla famiglia dei wearables.

Vedremo nei prossimi mesi in che misura tutto questo avrà ricadute dirette sull'esperienza d'uso degli utenti.

Di seguito riportiamo il memo interno di Nadella, pubblicato online dal sito GeekWire.

Team,
I believe that we can do magical things when we come together with a shared mission, clear strategy, and a culture that brings out the best in us individually and collectively. Last week I shared how we are aligning our structure to our strategy. Today, I want to share more on the overall context and connective tissue between our mission, worldview, strategy and culture. It is critical that we start the new fiscal year with this shared vision on what we can do and who we want to become. 
Mission. Every great company has an enduring mission. Our mission is to empower every person and every organization on the planet to achieve more. I’m proud to share that this is our new official mission statement. This mission is ambitious and at the core of what our customers deeply care about. We have unique capability in harmonizing the needs of both individuals and organizations. This is in our DNA. We also deeply care about taking things global and making a difference in lives and organizations in all corners of the planet. 
Worldview. We must always ground our mission in both the world in which we live and the future we strive to create. Today, we live in a mobile-first, cloud-first world, and the transformation we are driving across our businesses is designed to enable Microsoft and our customers to thrive in this world. It’s important to note that our worldview for mobile-first is not just about the mobility of devices; it’s centered on the mobility of experiences that, in turn, are orchestrated by the cloud. That is why we think of these two trends together. What we do with our products and business models has to account for this fundamental transformation. 
Strategy and ambitions. Our strategy is to build best-in-class platforms and productivity services for a mobile-first, cloud-first world. Our platforms will harmonize the interests of end users, developers and IT better than any competing ecosystem or platform. We will realize our mission and strategy by investing in three interconnected and bold ambitions. 
1. Reinvent productivity and business processes
2. Build the intelligent cloud platform
3. Create more personal computing 
These ambitions utilize a unique set of assets that span productivity services, cloud platform, our device platform and our family of devices. There is an explicit path dependence on how we achieve the “inter-connectedness” between the various elements of our strategy to gain momentum. 
· First, we will reinvent productivity services for digital work that span all devices. We will also extend our experience footprint by building more business process experiences, integrated into content authoring and consumption, communication and collaboration tools. We will drive scale and usage by appealing to “dual-use” customers, providing productivity services that enable them to accomplish more at work and in the rest of their life activities with other people. 
· Second, all these experiences will be powered by our cloud platform – a cloud that provides our customers faster time to value, improved agility and cost reduction, and solutions that differentiate their business. We’ll further provide a powerful extensibility model that is attractive to third-party developers and enterprises. This in turn enables us to attract applications to our cloud platform and attach our differentiated capabilities such as identity management, rich data management, machine learning and advanced analytics. 
· Finally, we will build the best instantiation of this vision through our Windows device platform and our devices, which will serve to delight our customers, increase distribution of our services, drive gross margin, enable fundamentally new product categories, and generate opportunity for the Windows ecosystem more broadly. We will pursue our gaming ambition as part of this broader vision for Windows and increase its appeal to consumers. We will bring together Xbox Live and our first-party gaming efforts across PC, console, mobile and new categories like HoloLens into one integrated play. 
Strength across all the ambitions enables us to deliver high value to our customers while providing us with the ability to differentiate ourselves from our competitors. 
Culture. Perhaps the most important driver of success is culture. Over the past year, we’ve challenged ourselves to think about our core mission, our soul — what would be lost if we disappeared. That work resulted in the mission, strategy and ambitions articulated above. However, we also asked ourselves, what culture do we want to foster that will enable us to achieve these goals? 
We fundamentally believe that we need a culture founded in a growth mindset. It starts with a belief that everyone can grow and develop; that potential is nurtured, not predetermined; and that anyone can change their mindset. Leadership is about bringing out the best in people, where everyone is bringing their A game and finding deep meaning in their work. We need to be always learning and insatiably curious. We need to be willing to lean in to uncertainty, take risks and move quickly when we make mistakes, recognizing failure happens along the way to mastery. And we need to be open to the ideas of others, where the success of others does not diminish our own. 
We have the opportunity to exercise our growth mindset every day in three distinct areas:
· Customer-obsessed. We will learn about our customers and their businesses with a beginner’s mind and then bring solutions that meet their needs. We will be insatiable in our desire to learn from the outside and bring that knowledge into Microsoft, while still innovating to surprise and delight our users. 
· Diverse and inclusive. The world is diverse. We will better serve everyone on the planet by representing everyone on the planet. We will be open to learning our own biases and changing our behaviors so we can tap into the collective power of everyone at Microsoft. We don’t just value differences, we seek them out, we invite them in. And as a result, our ideas are better, our products are better and our customers are better served. 
· One Microsoft. We are a family of individuals united by a single, shared mission. It’s our ability to work together that makes our dreams believable and, ultimately, achievable. We will build on the ideas of others and collaborate across boundaries to bring the best of Microsoft to our customers as one. We are proud to be part of team Microsoft. 
If we do all of this, we will achieve our mission to empower every person and organization on the planet. Beyond that, we will make a difference and find deep meaning in our work. We stand in awe of what humans dare to achieve, and we are motivated every day to empower others to achieve more through our technology and innovation. 
When we come together as a team, with our exceptional talent and the mindset of a learner, we will grow as individuals, we will grow as a team, we will grow with our customers and partners, we will grow our opportunity, and we will grow our business going forward. And, ultimately, we will grow the impact we have in the world. 
We’ve already started this evolution with things like OneWeek and Hackathon, customer feedback loops, our focus on usage in the engineering teams, our performance review model, as well as our diversity and inclusion efforts including the new unconscious bias training. We will do more and more to support the culture we have and recognize impact when we see it. 
A good example of our culture in action right now is the work around Windows. We have approached Windows 10 with a growth mindset and obsession for our customers. We have the opportunity to connect with 1.5 billion Windows customers in 190 countries around the globe. We aspire to move people from needing Windows to choosing Windows to loving Windows. … Certainly we want to upgrade as many of our current Windows 7 and 8.1 customers to Windows 10 as possible through our free upgrade offer. More than that, though, we see this as an opportunity to support and celebrate how people and communities upgrade their world every day. To that end, starting on July 29 when Windows 10 becomes available, employees are invited to volunteer some time and upgrade their communities as part of the broader movement. More details will be available in the coming weeks — our hope is that not only our employees, but customers and partners as well, will get involved and be inspired. Together, we can make a big difference in our world. 
I believe that culture is not static. It evolves every day based on the behaviors of everyone in the organization. We are in an incredible position to seize new growth this year. We will need to innovate in new areas, execute against our plans, make some tough choices in areas where things are not working and solve hard problems in ways that drive customer value. I really do believe that we can achieve magical things when we come together as one team and focus. I’m looking forward to what we can achieve together in FY16. 
Satya
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giovedì 25 giugno 2015

Google studia il suo bracciale medico

La società di Mountain View sta lavorando su un nuovo dispositivo indossabile da affidare alle strutture cliniche, in modo tale che possano controllare le condizioni salutari dei propri clienti basandosi sui dati raccolti: un braccialetto per il fitness con una spiccata vocazione per l'aspetto salutistico. 


E' Bloomberg a riportarlo. Secondo quanto illustrato, non solo misurerà il battito cardiaco, il polso e la temperatura corporea con una frequenza di un singolo minuto, ma sarà anche in grado di informare l'indossatore a riguardo di informazioni "esterne" al suo organismo stesso, come ad esempio eventuali esposizioni nocive ai raggi solari.

Ad occuparsi del wearable è lo stesso laboratorio Google X a cui dobbiamo progetti decisamente ambiziosi, come ad esempio i Glass, l'automobile a guida autonoma, Loon, molti dei quali troppo spinti al futuro per poter essere ben digeriti dal pubblico attuale.

L'indossabile di Big G non sarà comunque inteso per l'utente comune, ma verrà utilizzato negli studi clinici, e il suo uso prescritto ai pazienti per monitorarne gli aspetti sensibili per la cura.

L'aspetto della salute è quello su cui al momento puntano maggiormente i vari produttori di indossabili. Pensati soprattutto per gli amanti del fitness e della cura del proprio corpo, i wearable di oggi vantano molte funzionalità che consentono proprio il monitoraggio dell'andamento dei propri esercizi ginnici sulla base delle informazioni raccolte dai vari sensori integrati.

L'obiettivo di Google è quello di creare un prodotto tanto affidabile quanto quello delle attrezzature professionali, in modo da essere utilizzato con scopi medici. I medici possono così monitorare la salute del paziente affidandosi a misure oggettive (e non basandosi sulle parole non sempre affidabili dei pazienti), e farlo in qualsiasi momento senza richiedere necessariamente la presenza fisica dello stesso paziente.

Un problema analogo a quello che vuole affrontare Apple con ResearchKit, la piattaforma software per le strutture cliniche.

Le implementazioni delle due società sono comunque particolarmente diverse, con Apple che si rivolge soprattutto all'utente finale e Google che offre le tecnologie direttamente ai professionisti del settore. Non è la prima volta che Google si spinge verso il settore della salute.

Fra i progetti "medici", Big G sta lavorando su lenti a contatto per la misura del diabete e collabora con l'industria farmaceutica per la lotta alla sclerosi multipla.
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mercoledì 24 giugno 2015

Sicurezza stradale: Samsung propone il suo Safety Truck

Oggi parliamo di Samsung, ma se vi aspettate di leggere aggiornamenti sul destino dei nuovi smartphone o di qualche gadget tecnologico per il largo consumo, rimarrete delusi.


La multinazionale coreana, in questa occasione si è spinta nel delicato settore della sicurezza stradale, cogliendo uno dei punti deboli del trasporto su gomma e dell'impatto che può avere sulla guida degli automobilisti.

Con questo progetto, denominato "Safety Truck", Samsung ha investito cifre consistenti in ricerca e sviluppo, ma sicuramente introduce una significativa practice nel tenore di vita degli automobilisti.

L'idea alla base del camion made in corea è la medesima già vista sul concept Transparentius della casa di design russa Art Lebedev, datato 2009. Si tratta di un'idea semplice quanto efficace: si piazzano alcune fotocamere sulla parte frontale del veicolo le cui immagini vengono proposte in tempo reale su una serie di monitor installati sulla parte posteriore del camion. In questo modo, chi segue il truck ha un'idea complessiva molto precisa di quello che avviene davanti.

Nel caso specifico di Samsung una fotocamera wireless viene piazzata sulla parte frontale e collegata a quattro monitor, rendendo il camion metaforicamente "trasparente".


Niente più sorpassi azzardati in condizioni di traffico poco agevoli quindi, o in presenza di curve invisibili perché coperte dal veicolo che ci precede.

Il progetto è tanto interessante quanto difficile da diffondere, visto che la sua implementazione potrebbe non essere troppo remunerativa sul piano commerciale.

Quante società sarebbero disposte ad investire la cifra necessaria per l'acquisto dei monitor per tutta la flotta di camion? Probabilmente pochissime, soprattutto considerando che la "feature" aggiuntiva non porterebbe a vantaggi economici in maniera diretta. La problematica sollevata da Samsung non è di certo nuova, e si sta cercando in più modi di trovare soluzioni efficaci e al tempo stesso economicamente valide.

Fra tutte spiccano i sistemi V2V (Vehicle-to-Vehicle Communication), che potremmo trovare nelle automobili vendute nei prossimi anni. Parliamo di una rete in cui vengono aggiornate in tempo reale le posizioni, direzioni e le velocità dei veicoli nei paraggi. Può informare gli autisti circa incidenti avvenuti in zona, o nel caso in cui ci siano vetture che procedono senza rispettare le basilari norme di sicurezza e regole della strada.

V2V è una forma più economica e meno futuristica del concetto alla base del Safety Truck di Samsung, ma l'obiettivo è il medesimo: rendere più sicure le strade che percorriamo tutti i giorni. Quanto dovremo attendere per poter viaggiare con più sicurezza ed immersi nella tecnologia Samsung?
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martedì 23 giugno 2015

Arduino Studio

Si, tu piccolo nerd con la passione per la programmazione, i manager Arduino si rivolgono proprio a te.


Quelli della scheda open source più famosa al mondo hanno pensato proprio a voi, con il nuovo ambiente di sviluppo Arduino Studio.

Inutile sottolineare che parliamo di un ambiente di sviluppo completamente open source, ma Arduino Studio permette anche di sfruttare le caratteristiche e le potenzialità di Adobe Brackets Editor.

Arduino Studio, è un IDE per tutti gli ambienti ed è disponibile per tutti i principali sistemi operativi (Windows, Mac OS e Linux) o come estensione Bracket.

Nello specifico Arduino Studio potrà essere utilizzato, oltre che in modalità stand-alone su PC, anche in modalità web/cloud, attraverso browser o embedded su scheda Arduino.

Arduino Studio permetterà di supportare ancora meglio lo sviluppo e la diffusione di Arduino, garantendo efficienza e versatilità a una sempre più ampia comunità di sviluppatori

ha commentato Federico Musto, CEO di Arduino.

Arduino Studio è disponibile in download come alpha release su arduino.org, nativamente aperto ai contributi della community per quanto riguarda nuove funzionalità, library o temi.
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lunedì 22 giugno 2015

Who Has Your Back, WhatsApp e la sicurezza.

A fronte del quinto report annuale "Who Has Your Back" di Electronic Frontier Foundation (EFF), ora sappiamo che WhatsApp si è posizionata ultima posizione; ciò vuol dire che la sicurezza, non è fra le sue prerogative. Vi siete stupiti? 


Si tratta di un documento che stabilisce, sulla base di cinque criteri differenti, il rispetto della privacy degli utenti iscritti in un determinato servizio, e le pratiche di trasparenza utilizzate.

Per ogni criterio raggiunto viene consegnata una stellina, con il totale che rappresenta il punteggio finale.

Fra i criteri, EFF considera se il servizio segue le cosiddette "migliori pratiche del settore", se informa gli utenti circa le richieste di dati da parte dei governi, se rivela le politiche in materia di conservazione dei dati, se rivela le richieste governative sulla rimozione dei contenuti, o se si oppone alle pratiche governative circa l'introduzione volontaria di backdoor per l'accesso da remoto ai dati. 

Per le app di messaggistica naturalmente non si applicano le richieste di rimozione dei contenuti.

Questo è stato il primo anno di partecipazione da parte di WhatsApp, ma non rappresenta una giustificazione valida per l'ultima posizione. EFF afferma di aver informato in tempo la società di Koum, che avrebbe apparentemente avuto tutto il tempo necessario per operare tutti i cambiamenti rivolti al raggiungimento dei requisiti del report.

Ma in realtà WhatsApp ha fatto poco o niente per rispettare gli standard dell'industria sulla privacy e sulla sicurezza dei dati, secondo EFF.

Il client di messaggistica ha di fatto ricevuto una sola stellina, quella relativa alle backdoor governative. Il merito in questo caso va a Facebook, la società che ha acquisito WhatsApp e che ha sposato varie misure in tal senso.

La società di Zuckerberg di contro ha ottimi risultati, con quattro stelline complessivamente. Nel caso di WhatsApp non vengono rispettati nemmeno i requisiti inseriti nella prima categoria, quella delle migliori pratiche del settore.


Ed è una caratteristica decisamente interessante se si considera che WhatsApp è il client di messaggistica più diffuso in Occidente.

Fra i requisiti della macrocategoria infatti si include anche la richiesta di un mandato del giudice per l'invio di dati personali inseriti nel servizio. Mandato che nel caso di WhatsApp non serve, rendendo così disponibili tutti i dati personali degli utenti a chiunque li richieda senza troppe velleità burocratiche.

A metà classifica troviamo invece varie società come Amazon, Comcast, Microsoft, Google, Snapchat e Tumblr, tutte con tre stelline nel computo finale.

Ottimi i risultati ottenuti da Apple, nella prima posizione con cinque stelline in ex-aequo con Adobe, Dropbox, Wikimedia, WordPress e Yahoo!

Traete voi le conclusioni!
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sabato 20 giugno 2015

Fallout 4: un mondo di gioco strabiliante

Ricordate i primi videogames messi in commercio? Ricordate le prime recensioni? Vogliamo parlare delle vostre emozioni, durante l'apertura della confezione del titolo prescelto? 


La nostra redazione (praticamente all'unanimità), in occasione dell'uscita dei nuovi titoli tanto attesi, correva a leggere le recensioni di the games machine, per capire il punteggio attribuito a quel videogame tanto atteso.

Fra le voci parziali di votazione, spiccavano la grafica (a pensarci ora fa un po' ridere) e longevità. Il post di oggi si concentra proprio su questo punto. In occasione della presentazione di Fall-out 4, durante l'E3, proviamo a capire insieme come tutto sia relativo e quali passi in avanti siano stati fatto sotto questo punto di vista.
 
Durante la presentazione a porte avvenuta all'E3, Jeff Gardiner, Lead Producer di Fallout 4, ha dichiarato:

Ho giocato Fallout 4 per circa 400 ore, e ancora continuo a trovare contenuti che non avevo mai visto prima.

Insomma, da queste prime dichiarazioni Fallout 4 dovrebbe garantire un'esperienza di gioco ancora più longeva rispetto a certi giochi che sembravano sostanzialmente infiniti come Dragon Age Inquisition, The Witcher 3 e lo stesso Skyrim, dal quale Fallout 4 mutua il motore grafico.

Fallout 4 garantirà un sistema di dialogo espanso rispetto ai suoi predecessori e permetterà di raccogliere risorse per costruire interi villaggi. Quest'ultimo sistema è basato sulla caratteristica analoga già vista in Hearthfire, una delle espansioni di Skyrim. Ha comportato un lavoro mastodontico in termini di individuazione di bug, secondo quanto dichiarato dagli sviluppatori di Bethesda Game Studios all'E3.

I giochi sviluppati da Bethesda, infatti, sono tristemente noti per un'eccessiva presenza di bug, dovuti ovviamente alla vastità del mondo di gioco e in termini di possibilità di interazione offerte ai giocatori.

Con Fallout 4, Bethesda dovrà dimostrare di aver superato questo limite se vuole consegnare un gioco perfetto ai giocatori.

Una delle principali sorprese dopo l'annuncio del gioco, poi, ha riguardato non solo il fatto di poter scegliere tra protagonista maschile o femminile, ma che in entrambi i casi ci sarà il doppiaggio completo di tutte le linee di dialogo.

Circa 13 mila linee di dialogo sono state doppiate per Fallout 4, un lavoro che ha richiesto circa quattro anni.

In Fallout 3 ci siamo concentrati soprattutto sul permettere al giocatore di fare ciò che voleva e questo ha comportato un limite in termini di narrazione

ha detto Todd Howard, Game Director dei Bethesda Game Studios.

In Fallout 3, come è noto, la voce del padre è di Liam Neeson, ma questo stride con il fatto che il personaggio protagonista non parla [...] Per questo motivo abbiamo ottenuto un livello di profondità emotiva grazie all'introduzione della voce che semplicemente non ci aspettavamo.
ha aggiunto Emil Pagliarulo, Lead Designer di Fallout 4.
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venerdì 19 giugno 2015

Minds.com: Anonymous sfida Facebook

Un nuovo social network è all'orizzonte e promette maggiore trasparenza, sicurezza e privacy rispetto a Facebook ed altri giganti già consolidati nel settore.


In realtà, il gruppo di programmatori da cui arriva è tutt'altro che trasparente e sicuro, ma se non altro è nemico giurato delle istituzioni e delle organizzazioni (vedi Facebook) governative e non.

Sponsorizzato da un gruppo di hacktivist Anonymous, il nuovo servizio si occuperà di proteggere tutti i contenuti degli utenti con algoritmi crittografici avanzati, che permetteranno agli stessi di non  essere sbirciati dalle agenzie di sorveglianza governative e dagli inserzionisti pubblicitari.

Ad una prima occhiata, Minds.com, così si chiama il servizio, non sembra discostarsi da qualsiasi altro social network. Fornisce gli ultimi aggiornamenti di un contatto ai suoi "seguaci", e consente agli amici di commentare e condividere post. Le differenze più importanti sono però dietro le quinte: il nuovo servizio social di Anonymous non punta a generare profitti dalla vendita dei dati dell'utente, anzi i piani del gruppo sono diametralmente opposti. L'obiettivo del Social Network è quello di tenere al sicuro tutti i contenuti degli iscritti.

Questo, senz'altro evidenzia un punto a favore del Social Network, ma porta con sé i pericoli che contraddistinguono questo tipo di operazione. Non si corre il rischio di favorire coloro che accedono alla rete alla ricerca di relazioni non proprio sane e lecite?

Il nuovo social conterrà alcuni elementi di "gamification": attraverso l'interazione con alcuni contenuti, l'utente sarà premiato con un sistema a punti con i quali si otterrà una visibilità maggiore per i propri post personali. In altre parole, Minds.com vuole avvantaggiare gli utenti più attivi: più si è attivi nel servizio, maggiore sarà la priorità dei contenuti prodotti dallo stesso utente.

Differentemente da quanto avviene su Facebook, l'algoritmo che Minds.com utilizzerà per indicizzare i contenuti sarà "trasparente" e disponibile pubblicamente. Infatti, l'interno portale sarà open-source, consentendo pertanto a sviluppatori terzi di offrire le proprie idee per migliorare la qualità del servizio. Proprio in questo aspetto è da considerare l'apporto del gruppo Anonymous.

Il fondatore di Minds.com, Bill Ottman, ha dichiarato:

Sono gli utenti che devono avere il controllo dei social media, in tutti i sensi. Molte compagnie vantano di offrire la privacy e dicono che usano algoritmi di crittografia. Ma non c'è crittografia efficace se non puoi ispezionare il codice per verificare un'eventuale presenza di backdoor inserite appositamente.

Il particolare modello di business ha suscitato le curiosità degli hacktivist, che stanno radunando un gruppo di sviluppatori per lavorare sull'ambizioso progetto:

Anonymous chiama a raccolta hacker, designer e programmatori in tutto il mondo. Vogliamo collaborare insieme sul codice di Minds.com e costruire un servizio che sia veramente del popolo, dal popolo e per il popolo

ha scritto il gruppo sulla sua pagina Facebook.

Il progetto è stato lanciato formalmente via desktop e mobile lo scorso lunedì, ma già prima dell'annuncio ufficiale aveva ottenuto un buon riscontro dal pubblico.

Ottman sostiene che abbia già generato circa 60 milioni di visite, molte delle quali provenienti da utenti "interessati a forme di media alternative" uniti da un solo obiettivo: ottenere vera libertà su internet.
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mercoledì 17 giugno 2015

On my way: la nuova frontiera delle spedizioni di Amazon

Ricordate le consegne mediante drone? Non importa, sono superate! Ecco, a seguire, la nuova frontiera delle spedizioni.


Stando a quanto scrive il Wall Street Journal in questo articolo, infatti, Amazon starebbe pensando ad un nuovo innovativo metodo per la consegna delle proprie spedizioni.

Non parliamo di droni,  bensì dell'utente stesso. Sarà infatti proprio un utente che, se considerato idoneo, sarà chiamato in causa per portare al domicilio richiesto la consegna pattuita.

La società starebbe sviluppando un'applicazione specifica che, come fa già Uber con il suo controverso servizio di trasporti, delega l'eventuale incarico ad un utente e non a un servizio di terze parti. L'obiettivo è quello di abbattere le spese relative alle spedizioni, che lo scorso anno sono cresciute in maniera consistente. Sostituendo infatti i corrieri con un utente che si accinge comunque a percorrere una determinata tratta, Amazon potrebbe risparmiare in maniera sensibile sulle spese di spedizione.

Il servizio, che probabilmente prenderà il nome di On my way, sarà efficace soprattutto nelle aree urbane, proprio nella parte della spedizione in cui i corrieri tradizionali risultano meno efficienti. Gli utenti spedizionieri potranno recuperare i colli all'interno di magazzini nei centri cittadini e perfezionare la consegna all'indirizzo specificato.

On my way si potrebbe aggiungere ad un nuovo servizio di consegne pasti a domicilio, strada che già Google e Uber hanno percorso negli Stati Uniti.

Del resto la stessa Uber vuole espandere il suo novero di servizi abbinando al trasporto di persone e cibo anche quello di beni di non primissima necessità, come capi d'abbigliamento o accessori di moda.

Una cosa che Amazon fa ormai da tantissimo tempo, anche se con altre modalità, con le tre società che potrebbero entrare ben presto in una competizione ancora più serrata.

Come spesso accade con la compagnia di Bezos, On my way sarà per lunghi periodi un'esclusiva tutta statunitense, ma potrebbe arrivare in futuro anche all'interno dei confini europei.
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martedì 16 giugno 2015

LastPass: si registrano "attività sospette"!

ATTENZIONE!!! Il servizio di gestione delle password LastPass è stato vittima di un furto di dati.


A segnalarlo è la stessa società, secondo cui lo scorso venerdì venivano osservate delle "attività sospette" sulle reti relative al servizio.

Al momento non sembra che siano stati rubati dati specifici fra quelli più sensibili degli utenti, tuttavia gli aggressori hanno avuto modo di ottenere gli indirizzi email di alcuni utenti iscritti e alcuni dati relativi alle master password utilizzate.

Non sappiamo ancora come l'attacco abbia avuto origine, e quali metodi siano stati utilizzati, tuttavia sembra che gli aggressori abbiano praticato un attacco di social engineering e altre strategie non troppo complesse. LastPass ha sottolineato di aver chiuso ogni attività sospetta lo scorso venerdì, ma non abbiamo informazioni sulla durata dell'attacco, e non sappiamo quanto gli aggressori siano riusciti a mantenere la connessione con i sistemi della società.

I dati della stragrande maggioranza degli utenti dovrebbero essere comunque al sicuro. La compagnia ha scritto che è certa dell'efficacia delle misure di crittografie adottate, "sufficienti per proteggere la maggior parte degli utenti". Nonostante ciò, LastPass sta adottando manovre di sicurezza ancora più aggressive per garantire che non ci siano ulteriori perdite di dati, e sta inoltre informando tutti gli utenti potenzialmente coinvolti tramite email.

Un attacco di questo tipo è solitamente più dannoso quando non viene scoperto in tempo, quindi la diffusione della nota di sicurezza dovrebbe già rassicurare gli utenti del servizio. In più, fra i dati violati troviamo le master password protette da funzioni hashing e salting, certamente sensibili, ma difficili da decifrare.

A rischio potrebbero essere quelle password meno ragionate e sicure, già deducibili combinando gli hash e i dati sensibili rubati (informazioni personali, risposte alle domande di sicurezza).

Proprio per questo, LastPass consiglia di aggiornare al più presto la master password con cui si accede al servizio, di attivare il log-in a due fattori e di abilitare la verifica via e-mail da ogni log-in che avviene da nuove località, in modo da aggirare eventuali pericoli dovuti al potenziale furto dei propri dati sensibili.
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lunedì 15 giugno 2015

Retrocompatibilità giochi Xbox 360

Finalmente Microsoft ha giocato la sua carta. Come differenziare la propria offerta, ai danni della cavalcata Sony?


A Redmond hanno pensato bene, come chiesto già da tempo dai videogiocatori, di introdurre la compatibilità con i titoli della generazione precedente della propria console.

A rivelarlo è proprio la stessa Microsoft, durante la conferenza della stessa, durante dell'Electronic Entertainment Expo (E3). La dirigenza MS, finalmente, ha annunciato la retrocompabilità totale di Xbox One, di conseguenza gli utenti potranno far girare i titoli, sia fisici che digitali, per Xbox 360 sulla console di nuova generazione senza alcun sovrapprezzo per i giochi già posseduti.

Phil Spencer è quindi salito in prima persona sul palco dell'E3 2015 e ha sottolineato che entro il prossimo periodo natalizio sarà possibile contare su una vastissima gamma di prodotti, disponibili ovviamente nello Store virtuale presente su Xbox Live.

E' bene sottolineare che i videogiocatori potranno contare su tutte le feature disponibili su Xbox One, quindi sarà possibile catturare screenshot, trasmettere in rete le proprie esperienze videoludiche e molto altro. Inutile dire che i titoli già in possesso del videogiocatore non dovranno essere nuovamente acquistati.

L'elemento di spicco è però la conferma del cross-multiplayer tra le due piattaforme anche se resta da capire quali saranno le modalità. Ci si aspetta quindi un annuncio più aventi con i dettagli di questa nuova funzionalità ed eventuali limitazioni.
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sabato 13 giugno 2015

Sprout: lo scanner 3D di HP

Sprout: lo ricordate il rivoluzionario PC che Hewlett Packard ha presentato lo scorso anno, caratterizzato da ampie possibilità di interazione che rendono il sistema particolarmente adatto ad applicazioni di progettazione, design ed architettura? 


Parliamo del sistema all-in-one, caratterizzato da un display da 23 pollici di tipo touch e provvisto di un piano di lavoro interattivo da 20 pollici di diagonale e anch'esso con superficie touch capacitiva. Il sistema è inoltre dotato di una fotocamera Intel Real Sense 3D e da una fotocamera ad alta risoluzione da 14,6 megapixel. 

Per semplificare il lavoro con Sprout, HP ha pensato di introdurre un nuovo accessorio chiamato 3D Capture Stage che, assieme ad un software proprietario, permetterà di eseguire scansioni tridimensionali di oggetti in maniera automatizzata. Capture Stage è infatti una piattaforma circolare rotante, con una base inclinata di circa 15 gradi, che permette di catturare le caratteristiche fisiche e spaziali di un oggetto senza che sia necessario doverlo spostare manualmente sotto la fotocamera. 

Una volta eseguita la scansione dell'oggetto il sistema realizza un modello tridimensionale digitale che può essere ulteriormente modificato, condiviso o stampato. La piattaforma 3D Capture Stage è capace di gestire oggetti fino a 2kg di peso e fino a 19 centimetri di altezza. Come detto, si tratta di un accessorio opzionale che viene proposto al prezzo di 299 dollari e sarà disponibile a partire dal mese di luglio. 

Ricordiamo che dal punto di vista hardware Sprout è un sistema all-in-one basato su processore Intel Core i7-4790S con GPU Intel HD Graphics 4600 integrata, anche se il sottosistema grafico viene gestito dalla scheda NVIDIA GeForce G 745A. Il sistema è equipaggiato con 8GB di RAM, espandibili fino a 16GB. Sul fronte storage si segnala la presenza di una unità SSD da 1TB. Sul fronte delle connessioni I/O troviamo due porte USB 3.2, due porte USB 2.0, un connettore HDMI, un connettore RJ45 per operazioni di rete Gigabit, una scheda WiFi 802.11 a/b/g/n/ac e un modulo Bluetooth 4.0.




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venerdì 12 giugno 2015

Top five infection in Italy by ESET

Lo sapevate che la minaccia informatica più diffusa in Italia è un adware? Parliamo di un contenuto che, quando installato, fa comparire pubblicità modificando le pagine visualizzate o aprendo pagine pubblicitarie aggiuntive. 


I nuovi dati provengono da un nuovo studio curato da ESET, società che da anni si occupa di sicurezza digitale.

Le statistiche sono state realizzate processando i risultati di Live Grid, la piattaforma Cloud della società che identifica mensilmente le minacce informatiche globali per numero di rilevazioni. Nella tabella di seguito riportiamo la graduatoria di ESET, mentre in basso utilizziamo le parole della società per spiegare le singole minacce più diffuse in Italia nel mese di maggio 2015.


1. Win32/Adware.Multiplug: rilevato nel 3,11% delle infezioni - Fa parte della famiglia di adware, specializzati nell'importunare l'utente con messaggi pubblicitari inviati tramite Internet. Una volta installato, Win32/Adware.Multiplug crea una porta aperta sul PC per inviare la pubblicità che appare all'utente con una serie di finestre pop-up e pop-under. Il malware, in cima alla classifica italiana, occupa il terzo posto a livello mondiale, con una prevalenza del 2,44%, raggiungendo il picco delle infezioni in Indonesia (6,27%) ed in Cile (5,76%).

2. Win32/TrojanDownloader.Wauchos: rilevato nel 3,06% delle infezioni - Al secondo posto in Italia sale Win32/Trojandownloader.Wauchos, un trojan che tenta di scaricare altri malware da Internet e una volta installato diventa eseguibile a ogni avvio del sistema. Può creare ed eseguire un nuovo thread con il suo codice programma e, subito dopo l'istallazione, è in grado di cancellare il file eseguibile originale. Questo trojan acquisisce informazioni e comandi sul sistema operativo, sulle impostazioni di sistema e sull'indirizzo IP del computer da remoto o da Internet. Riesce inoltre ad eseguire programmi e ad aggiungere e cancellare voci dal registro. In Europa, l'Italia è il paese che detiene la più alta prevalenza, seguito dall'Albania con il 2,75% di infezioni.

3. Win32/Bayrob: rilevato nel 2,21% delle infezioni - Scende al terzo posto della classifica di maggio Win32/Bayrob, un trojan che si installa automaticamente nel registro di sistema, consentendo ad altri utenti l'accesso al PC, modificandone i dati. Il picco delle infezioni si è registrato nella seconda settimana di maggio ed ha riguardato in maniera diffusa, oltre l'Italia, le regioni europee, nordamericane ed asiatiche.

4. JS/TrojanDownloader.lframe: rilevato nel 1,59 % delle infezioni - Quarto posto per JS/Trojandownloader. Iframe, un trojan che reindirizza il browser a uno specifico URL contenente un software malevolo. Il codice del malware viene di solito inserito all'interno di pagine HTML. Questo malware ha raggiunto il picco più alto nella prima decade di maggio, interessando in maniera diffusa tutte le regioni europee ma registrando un picco del 2,95% in Portogallo.

5. Win32/Filecoder: rilevato nel 1,37% delle infezioni - Fanalino di coda della classifica di maggio Win32/Filecoder, un trojan che cripta i file dell'utente e richiede alla vittima un riscatto in cambio del software di decodifica. Per infettare i PC in questo caso gli hacker utilizzano diverse tecniche di infiltrazione come download guidati da siti infetti, allegati email, installazione tramite altri trojan o backdoor, o addirittura installazioni mirate. Oltre che in Italia, Filecoder ha colpito nell'ultimo mese gli internauti spagnoli, con una prevalenza del 2,61%.
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lunedì 8 giugno 2015

USA: cancellare la cronologia internet può essere reato!

Nei primi anni 2000, Paul Sarbanes e Michael Oxley realizzavano un disegno di legge con il fine di mettere pressione alle aziende perché venissero rispettate le richieste dei procuratori federali durante eventuali indagini.


Si è trattata di una risposta quasi diretta allo scandalo Enron del 2001, quando la società enegetica era riuscita a nascondere debiti nell'ordine dei miliardi di dollari per via dell'uso di pratiche contabili creative (schema di Ponzi). Il Sarbanes-Oxley Act veniva firmato da Bush nel 2002.

Da allora, gli organi di giustizia statunitensi possono affidarsi allo stesso per perseguire legalmente chiunque compia atti come cancellare la propria cronologia di navigazione internet. È il caso di Khairullozhon Matanov, ex tassista ventiquattrenne che ha cenato con Tamerlan e Dhzokhar Tsarnaev la notte dell'attentato durante la Maratona di Boston. I procuratori federali, nella fattispecie, hanno accusato Matanov di aver distrutto delle prove, sulla base di quanto stabilito dal Sarbanes-Oxley Act.

Questa negligenza, ovvero l'aver cancellato la cronologia internet del proprio browser, potrebbe costare a Matanov anche 20 anni di reclusione. La notizia è stata diffusa da The Nation, che sostiene che Matanov abbia appreso che i fratelli Tsnarnaev fossero sospettati dei bombardamenti solo pochi giorni dopo la cena. Solo allora, il ventiquattrenne è andato a informare la polizia locale di Quincy, seppur non raccontando apparentemente tutta la verità.

Dopo l'appuntamento alla stazione di polizia, Matanov avrebbe cancellato la cronologia di navigazione dal proprio computer, cancellando anche tutti i video. Nel maggio 2014, dopo essere stato rintracciato dall'FBI per oltre un anno, Matanov veniva infine accusato di quattro capi di ostruzione alla giustizia, con un'accusa specifica di "distruzione di qualsiasi prova, documento od oggetto materiale con l'intento di ostacolare un'indagine federale".

Sebbene la stessa legge Sarbanes-Oxley fosse pensata con l'obiettivo di ostacolare pratiche finanziarie illecite, non è la prima volta che viene sfruttata anche oltre i confini del mondo economico. Nel 2010, David Kernell veniva condannato per aver eliminato la cronologia del proprio browser dopo aver portato a termine l'hack dell'account Yahoo di Sarah Palin. Incriminare il singolo con una legge pensata per le grandi compagnie, comunque, potrebbe avere delle ripercussioni negative sulla privacy dell'individuo.

Soprattutto in un periodo come questo, in cui la privacy (soprattutto in America) è un argomento decisamente caldo. È sostanzialmente impossibile provare le intenzioni per cui si effettua l'eliminazione della cronologia del browser, e l'uso del Sarbanes-Oxley Act potrebbe di fatto permettere, con interpretazioni creative come quelle nei due casi sopra riportati, di accusare in qualsiasi momento un eventuale cittadino per aver cancellato vari tipi di file dal proprio computer.

Matanov è stato dichiarato colpevole di quattro capi d'accusa relativi all'ostruzione della giustizia, con la condanna prevista per fine mese.

Fonte: Nino Grasso
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sabato 6 giugno 2015

Ora è ufficiale: Netflix in Italia ad Ottobre

E' ufficiale: Netflix arriverà in Italia a partire dal mese di Ottobre, come vi avevamo anticipato a metà maggio.


Il servizio di streaming di contenuti video, caratterizzato da una ricca lista di serie TV originali, permetterà agli utenti di usufruire di un palinsesto personalizzato al quale si potrà accedere in ogni momento con il proprio device.

Nell'annuncio viene specificato come la selezione di serie TV e film sarà con flusso video ad alta definizione, ma anche Ultra HD 4K anche se riteniamo che quest'ultima opzione sarà accessibile solo con un numero ridotto di programmi.

Le informazioni sulla compatibilità del servizio Netflix sono al momento ridotte: nel comunicato stampa l'azienda indica la disponibilità di Netflix su smart TV, tablet, smartphone, computer e molte console per videogiochi collegate a Internet oltre a TV-box. Alla luce di questo facile immaginare che il servizio sarà accessibile con una App dedicata per le differenti tipologie di dispositivi e di sistema operativo.

Tutte le informazioni specifiche sui costi del servizio, sul catalogo dei programmi TV e sui prodotti compatibili saranno fornite dall'azienda al momento del lancio in Italia, anche se come già avevamo detto, l'abbonamento mensile base dovrebbe essere proposto a 7,99 euro.

A questo punto però è ufficiale, Netflix approderà anche in Italia e lo farà nel mese di Ottobre dell'anno in corso.
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Asus presenta la sua Pen Stick

Al Computex di Taiwan, Asus ha presentato la sua soluzione di pc-on-a-stick denominata Pen Stick.
 

Il device sfrutta il sistema operativo Windows 10 ed è dotata di processore Cherry Trial, ma quello che lo distingue dai suoi competitor, sono le specifiche di buon livello che lo rendono una buona opzione per operazioni comuni.

Dato che l'idea è di far stare tutto in un formato molto compatto, la Pen Stick di Asus può essere facilmente trasportata in una tasca. È piccola e leggera abbastanza da essere molto più che portatile, il che potrebbe renderla molto appetibile ad una clientela consumer, con esigenze non troppo spinte.

A distanza può essere confusa con una grossa flash drive perché è quello che sembra, in fondo. Il dispositivo ha un pulsante di accensione sul lato e un connettore HDMI.

La Pen Stick di Asus, oltre al processore Cherry Trail con 2GB di RAM e 32GB di storage e gira, come detto, con Windows 10.

C'è un lettore per microSD, due porte USB 2..0 e una microUSB 2.0, oltre ad un jack combo audio e microfono. Supporta la connessione Bluetooth 4.0 e wi-fi 802.11 b/g/n.

Pen Stick Sarà rilasciata nel quarto trimestre dell'anno corrente, al costo di 150 dollari.
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venerdì 5 giugno 2015

Dopo Vodafone, anche Microsoft ha il suo WiFi

Dopo l'iniziativa un po' controversa di Vodafone, di cui vi abbiamo parlato meno di due mesi fa, Microsoft ha confermato di voler rilasciare un nuovo servizio multi-piattaforma che offre Wi-Fi "senza problemi" in tutto il mondo.


Si chiamerà senza troppa fantasia Microsoft WiFi, e dopo essere stato avvistato dall'account Twitter WalkingCat, riceve l'ufficializzazione da parte del colosso di Redmond.

A confermarlo è stato un rappresentate di Microsoft al sito VentureBeat, che ha dichiarato che il nuovo prodotto è in dirittura d'arrivo:

Possiamo confermare che siamo al lavoro su un nuovo servizio, chiamato Microsoft WiFi, che porterà connessioni ad internet via wireless senza problemi [...] Provvederemo a fornire ulteriori dettagli quando questo sarà disponibile al pubblico

sono state le sue parole.

La funzionalità sarà disponibile attraverso l'uso di un'app esterna, compatibile già al lancio con tutte le piattaforme più diffuse. Immancabile naturalmente Windows, ma nella lista delle compatibilità leggeremo anche iOS, Android, Mac OS X.

Microsoft WiFi utilizzerà una serie di hotspot diffusi in tutto il mondo forniti da provider terzi, ma non sarà gratuito stando a quanto riportato dalla fonte.

Avranno accesso alla funzionalità gli attuali utenti attivi del servizio Skype Wi-Fi o di Office 365 Enterprise, oppure sarà necessario abbonarsi ad un'offerta specifica che proporrà la stessa Microsoft. 

È probabile che l'annuncio ufficiale arrivi già nei prossimi giorni, anche se non sappiamo quando Microsoft inizierà a distribuire Microsoft WiFi, in modo capillare, nel mondo.
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mercoledì 3 giugno 2015

Amazon USA: spedizioni gratuite per piccoli oggetti (senza Prime)

Il gigante delle vendite online, Amazon, ha lanciato una nuova interessante iniziativa grazie alla quale alcuni prodotti fra i più piccoli in dimensioni e peso vengono venduti con spedizione gratuita. 


Chiamato "Fulfillment by Amazon Small and Light", il nuovo servizio consente di acquistare oggetti che pesano non più di 230g senza pagare le spese di spedizione.

La consegna avverrà fra i quattro e gli otto giorni da un nuovo stabilimento in Kentucky, e sarà inizialmente solo per gli utenti statunitensi. In precedenza, negli Stati Uniti la spedizione gratuita era garantita per gli utenti Amazon Prime o per oggetti del valore di 35$ o superiore.

Il colosso di Bezos ha iniziato a provare il nuovo programma di consegne alcuni mesi fa, scoprendo che i piccoli oggetti da meno di 35 dollari proposti con spedizione gratuita venivano venduti in volumi maggiori rispetto a quelli con prezzi di spedizione standard. Si tratta per lo più di oggetti venduti da negozi terzi, di cui Amazon riceve solo una piccola parte degli introiti.

Accessori per smartphone, strumenti o consumabili per il make-up, auricolari, e altri oggetti che solitamente non superano i 10$ sono stati proposti senza un sovrapprezzo per le spedizioni, con un programma che viene lanciato adesso su più ampia scala dopo l'apparente successo delle fasi di prova. Ad essere idonei nel programma, nello specifico, saranno gli oggetti più piccoli di 23 x 15 x 5, pesanti meno di 230 grammi, e che costeranno meno di 10 dollari.

Il progetto non porterà vantaggi economici per Amazon nel breve termine, ma consentirà alla società di acquisire una porzione ancora più considerevole delle quote di mercato.

Amazon punta quindi a consolidare la propria posizione dominante con un'opzione che, almeno in base a quanto spera la società, farà felici sia i venditori, che possono vendere piccoli oggetti a prezzi più competitivi, che gli acquirenti evidentemente.

Probabilmente l'operazione avrà un impatto sostenuto sul mercato degli accessori, ma dovremo attendere la risposta del mercato statunitense per saperlo e per capire se prima o poi arriverà anche da noi.
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