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venerdì 25 marzo 2016

Samsung Serif: TV e nostalgia

Arriva dal Festival del Design di Londra il piccolo gioiellino targato Samsung. Il nuovo televisore coreano si chiama Serif TV e abbandona il suo aspetto tecnologico in favore di forme, colori e materiali d'altri tempi. 


Il nome non è casuale, infatti, il design del TV ricorda proprio quello del famoso "font" Serif. Visto di profilo Serif TV, infatti, sembra proprio il carattere "I" maiuscolo, con le classiche estremità sporgenti.

I designer Samsung hanno deciso di puntare sulle emozioni, sulla nostalgia e sui materiali, lanciandoci in un tuffo nel passato, diventando così un vero e proprio pezzo d'arredamento, spesso con materiali più simili a un mobile che a un elettrodomestico. 

Per sembrare più adatto a un salotto vecchio stile, Samsung ha abbandonato il tipico nero con profili lucidi o cromati a favore di colori da mobilio, marrone-rosso, bianco e blu. La parte posteriore, che potrebbe tradire modernità a causa delle varie connessioni è persino nascosta da una tendina, che offre continuità alle forme pulite. 

Al progetto ha collaborato lo studio Bouroullec dei fratelli Ronan e Erwan, i quali hanno messo mano non solo alla parte fisica, ma anche all'interfaccia, con un menù semplificato, e un effetto a "tendina di tessuto" per sfumare tra un contenuto e un altro. E nel più vintage degli stili, il TV può reggersi da solo oppure essere dotato di sottili gambe per rialzarlo.


Nonostante la sua particolarità, Serif TV non è solo un concept ma verrà realmente commercializzato in mercati selezionati e in tre versioni. Un UltraHD da 40" al costo di 1.199 sterline (circa 1.650 euro), e un Full HD da 30" seguito dal 24".
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giovedì 8 ottobre 2015

Samsung Pay, cavallo di troia per cracker dagli occhi a mandorla

Il servizio di pagamenti mobile Samsung Pay che l'azienda coreana ha lanciato lo scorso mese di agosto è protagonista di un giallo: la società che si è occupata di realizzare la tecnologia di comunicazione tra dispositivo e terminale di pagamento.


La Società pare infatti sia stata vittima nei mesi passati di un attacco cracker, che potrebbe aver portato alla sottrazione di segreti industriali capaci di mettere a rischio la sicurezza del sistema. 

LoopPay è l'azienda statunitense che Samsung ha acquisito nel febbraio 2015 e che ha sviluppato la tecnologia alla base di Samsung Pay, un servizio concorrente ad Android Pay e Apple Pay e che, come questi ultimi, permette di utilizzare lo smartphone come "portafoglio elettronico" per effettuare pagamenti. 

Il New York Times riferisce che durante il mese di marzo la compagnia è stata vittima di un attacco da un gruppo di hacker cinesi, conosciuto con il nome di Codoso Group.

LoopPay ne è venuta a conoscenza 38 giorni prima del debutto di Samsung Pay. Di media, secondo un'indagine del Ponemon Institute, sono necessari 46 giorni prima che un attacco degli hacker possa essere considerato pienamente risolto. Ma il tempo necessario per riparare i danni è di norma più esteso nel caso di attacchi sofisticati come verosimilmente è stato quello a LoopPay.

Il gruppo di hacker autore della compromissione opera con uno schema collaudato: si nasconde per lungo tempo nelle reti della vittima così da poter costruire ed occultare vari punti di accesso per poter rientrare a proprio piacimento. 

Secondo le informazioni disponibili l'attacco avrebbe però toccato solamente la rete aziendale della compagnia, senza interessare il sistema che presiede alla gestione dei pagamenti. In particolare gli hacker erano interessati a recuperare le informazioni e i dettagli tecnici del meccanismo di funzionamento del sistema.

Secondo Will Graylin, CEO di LoopPay e general manager di Samsung Pay, non vi è alcuna indicazione che gli hacker si siano infiltrati nei sistemi di Samsung o che i dati degli utenti siano stati esposti. 

Su Samsung Pay non vi è stato alcun impatto e in nessun momento sono state messe a rischio le informazioni personali per i pagamenti. Questo è stato un incidente isolato che ha avuto come obiettivo la rete corporate di LoopPay, che è un sistema fisicamente separato. Il problema alla rete aziendale di LoopPay è stato risolto immediatamente e non ha niente a che fare con Samsung Pay

sono state invece le parole di Darlene Cedres, Chief Privacy Officer di Samsung.
ù
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martedì 3 marzo 2015

Galaxy S6: la sfida ad iPhone 6 è lanciata

Al salone di Barcellona, anche Samsung, insieme ai rivali Android, presenta le sue novità e subito la rete si scatena.


Le testate giornalistiche sembrano entusiaste, in particolare del top di gamma coreano: parliamo dell'attesissimo Galaxy S6.

L'ultima release rappresenta un vero e proprio salto generazionale, il cosiddetto Project Zero, che segna così, una sorta di risveglio dal torpore (ricordiamo la crisi nei profitti, ma soprattutto nelle strategie,). Sarà veramente così?

Che l'azienda coreana abbia appena superato un "annus horribilis" è, lapalissiano (-27% di profitti operativi nel 2014 rispetto al 2013, con un eclatante calo del 64% relativamente alla sola divisione mobile). Molteplici i motivi alla base della crisi presunta, tra cui l'ascesa degli smartphone di fascia media e bassa cinesi soprattutto nei paesi emergenti (Xiaomi in primis).

Ma il problema più evidente pare essere legato proprio al top di gamma Galaxy S, sempre un po' troppo uguale a se stesso: plastica, innovazione quasi nulla, e il gioco è fatto..

Il nuovo smartphone Samsung è stato indicato da più siti specializzati come il vero rivale di iPhone 6 ma sarà vero?

Gli utenti "vanno ghiotti" di devices innovativi, dal design accattivante e dalla semplicità d'uso. E' inutile infarcire smartphone e tablet di tecnologia e di funzionalità, se poi non si traducono in un miglioramento pratico nella percezione del cliente.

Ecco i motivi che hanno portato alla bocciatura di Galaxy S4 e S5: la plastica con il quale sono stato costruito riducevano parecchio la percezione del prestigio di un device che puntata al top della propria categoria. 

I coreani sembrano aver capito la lezione. A Barcellona, infatti, sono stati presentati i primi prodotti con un design all'avanguardia che, già al primo sguardo, danno una percezione di ottima qualità. Eleganti, robusti, fatti di materiali pregiati come Gorilla Glass e alluminio.

Si discosta dai concorrenti anche sotto il profilo delle colorazioni, infatti, a differenza di iPhone e HTC si veste di verde smeraldo e blu topazio, oltre alle colorazioni classiche.

Ecco, stop agli entusiasmi: qualcuno ha accostato Galaxy S6 al fortunato iPhone 6. Si propone con la stessa fascia di prezzo, quindi, qual è il plus che gli permetterebbe di essere preferito al top di gamma Apple?

Galaxy S6 Edge presenta uno schermo che da entrambi i lati si curva dolcemente, il bordo in alluminio che ne segue il contorno assottigliandosi, sono un segno distintivo.



Basteranno a renderlo uno status symbol come iPhone? Onestamente è difficile da prevedere anche se la sensazione è tutt'altro che ottimista.
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