martedì 31 luglio 2012

Evento Apple il 12 settembre?

In queste ore stanno circolando diverse indiscrezioni sulle possibili date di lancio dei tanto attesi prodotti Apple. Il più atteso è sicuramente il nuovo iPhone 5, seguito a ruota da iPad mini (ormai praticamente certa la sua uscita), senza dimenticare i probabili nuovi iPod touch e nuovi iPod nano.


Secondo il blog dedicato alla telefonia iMore, Apple starebbe organizzando l’evento di presentazione per mercoledì 12 settembre, mentre l’avvio delle vendite del nuovo iPhone 5 è previsto per venerdì 21 settembre, almeno per quanto riguarda gli Stati Uniti. Tale data sembra essere stata confermata anche da Jim Dalrymple (l’uomo che conferma e smentisce le date degli eventi Apple) di The Loop; l'unica fonte controcorrente sembra essere quella di AllThingsD, ovvero il supplemento online dell’autorevole Wall Street Journal, che ha si confermato che Apple è alle prese con la preparazione dell'evento in questione ma indica il 9 settembre,come data di inizio dell'evento. 


Il 12 settembre Apple, come anticipato, dovrebbe presentare anche il nuovo iPod touch di quinta generazione, che si mormora possa disporre dello stesso display retina 16:9 da 4 pollici del nuovo iPhone, ed il nuovo iPod nano di settima generazione di cui al momento non si hanno molte informazioni, anche se un’indiscrezione parla di un ritorno al design allungato delle passate generazioni, con un tasto home al posto della clickweel. Anche il cosiddetto iPad mini con display da 7.85 dovrebbe essere presentato il 12 settembre, ma c’è chi sostiene che Apple potrebbe organizzare in autunno un apposito evento nel quale verrà presentato anche il rinnovato iPad dotato del nuovo micro connettore dock e del nuovo display Retina IGZO che lo renderebbe più sottile dell’attuale iPad di terza generazione.

Ricordiamo che l’analista Ming-Chi Kuo, solitamente molto affidabile, la settimana scorsa aveva fornito un calendario dei nuovi prodotti Apple più o meno in linea con le date rivelate da iMore.
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giovedì 26 luglio 2012

A settimana prossima...

Lo staff di Tecnodiary2 vi augura un buon week-end e vi da appuntamento con le consuete news a settimana prossima.


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Gabe Newell boccia Windows 8

Windows 8 ha da sempre suscitato un incredibile interesse presso le coscienze degli appassionati di tecnologia e dei più profani. 


Steve Wozniak, si è qualche tempo fa sbilanciato favorevolmente sul nuovo tablet di Microsoft (Surface) e sulla nuova interfaccia di Windows 8. Seppur Woz sia da tutti considerato un'autorità del settore, non tutti la pensano come lui.


Per esempio, secondo Gabe Newell, fondatore e direttore di Valve, (software house di Steam e di Half-Life), la prospettiva è ben diversa:
Credo che Windows 8 sia una catastrofe pressoché per tutti nel mondo del PC.
Newell, che insieme alla sua software house, sta lavorando sulla versione Linux di Steam, non sembra molto entusiasta del nuovo sistema operativo Microsoft e ritiene che Linux possa diventare un potenziale rifugio per i giocatori PC e per gli utenti enthusiast.

Nell'intervista a VentureBeat rispondendo alla domanda sui progetti su cui Valve è attualmente al lavoro, Newel ha dichiarato: 
Stiamo cercando di fare in modo che Linux cresca, [...] Uno dei problemi più grandi per Linux è l'assenza di giochi. Quando riflettono sulle varie piattaforme disponibili, credo che molte persone sottovalutino il fatto che i giochi più importanti sono un traino fondamentale per gli acquisti e l'utilizzo di quella piattaforma. Quindi stiamo continuando a lavorare insieme con i programmatori che si occupano delle distribuzioni Linux per portare su questa piattaforma Steam, i nostri giochi e rendere questo passaggio il più semplice possibile per gli altri nostri partner.
E continua dicendo:
Credo che Windows 8 sia una catastrofe pressoché per tutti nel mondo del PC, [...] Penso che stiamo per perdere alcuni storici produttori di videogiochi per PC, che decideranno di uscire da questo mercato. La possibilità di marginare su questa piattaforma sta diventando sempre più esigua. Se tutto questo risultasse vero, sarebbe fondamentale avere delle alternative. Ma quando si inizia a pensare a una nuova piattaforma, bisogna accollarsi delle sfide, come per esempio accade nel mobile. Inoltre, bisogna iniziare a pensare a ciò che succederà nell'era post-tablet. L'interfacciamento con mouse e tastiera è rimasto sulla cresta dell'onda per 25 anni, mentre per il touch penso che questo predominio si prolungherà al massimo per 10 anni. Nell'era del post-touch secondo me si aprirà una nuova fase importante, che durerà altri 25 anni, mentre il touch ricoprirà un ruolo intermedio tra le due fasi più lunghe.
Con queste ultime parole Newell si riferisce alle richerche che sta portando avanti la sua software house in fatto di computer indossabili. Non è chiaro però il motivo della sua avversione a Windows 8, ma è probabile che non gradisca l'impostazione da "piattaforma chiusa" che Microsoft sta dando al suo nuovo sistema operativo.

Newell probabilmente non considera valida la nuova interfaccia Metro che verrà introdotta da Windows 8, pensata da Microsoft per privilegiare l'interazione di tipo touch. Evidentemente Valve sta già guardando allo step successivo, quando sarà possibile usufruire dei contenuti informatici tramite dispositivi ancora più piccoli di uno smartphone o un tablet, appunto i computer indossabili.

Newell continua dicendo:
Valve non esisterebbe se non ci fosse il PC, [...] Penso che da parte di Microsoft ci sia una forte tentazione di rendere Windows una piattaforma ancora più chiusa".
Alcuni fornitori di servizi, come Netflix, devono pagare delle royalties a Microsoft per mantenere la loro presenza su Xbox 360, così come ogni produttore di videogiochi per console deve ottenere l'accesso da Microsoft per vendere i propri prodotti per il formato console, e pagare anche in questo caso delle royalties. La scarsa diffusione di giochi del genere MMORPG su Xbox 360 è proprio da addebitare al fatto che Microsoft continua a mantenere chiusa questa piattaforma, imponendo delle barriere all'entrata per quei produttori che vogliono guadagnare con i canoni mensili oltre che con la vendita del software. Newell teme che con Windows 8 possa essere adottata una politica simile.

Newell termina così:
Non credo che sia un futuro molto attraente, [...] Dobbiamo trovare delle strade che ci assicurino di continuare a lavorare su piattaforme aperte.
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mercoledì 25 luglio 2012

YouTube cambia politica sui nickname

Da quando YouTube è stato creato gli utenti hanno scelto nickname a proprio piacimento per commentare o gestire i canali personali: nomi di fantasia, nomi reali o in altri casi nomi riconducibili a brand e aziende. La possibilità di commentare e di gestire i contenuti in modo anonimo e nascosto dietro un nome di fantasia viene sfruttata in svariati modi, anche per inserire commenti sgradevoli o volgari.


Arriva però dai vertici YouTube il cambio di rotta che sta cercando di invogliare i propri utenti a utilizzare il proprio nome reale per le proprie attività sul network. Nel momento in cui si cerca di inserire un commento o si compiono azioni sul proprio canale una finestra popup suggerirà all'utente di utilizzare la propria identità reale, e YouTube suggerirà le generalità associate all'account Google+.


L'utente potrà accettare l'invito o declinare, e nel primo caso avrà modo di estendere la propria scelta anche alle azioni compiute in precedenza: potrà quindi associare il proprio nome reale a tutti i commenti. L'utilizzo del nome reale è per YouTube un'ulteriore possibilità che gli utenti hanno: tali dati aiuteranno nelle operazioni di ricerca e offriranno anche un modo più autorevole per presentare eventuali contenuti di qualità.

Per il momento la funzione è disponibile in territorio USA, verrà poi estesa a tutti i Paesi in cui YouTube è attivo e solo in un secondo momento anche partner o brand potranno beneficiare di questa novità. L'utilizzo di identità reali dovrebbe anche disincentivare l'inserimento di alcuni commenti poco gradevoli che spesso vengono inseriti dagli utenti, con lo scopo di creare un ambienti più appetibile e interessanti per investitori e produzioni video di qualità.

Basterà l'invadenza delle finestre popup a convincere gli utenti?

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martedì 24 luglio 2012

Piani strategici Apple di fine 2012?

Ming-Chi Kuo, analista di KGI Securities, è una delle fonti più autorevoli per quanto riguarda le indiscrezioni sui futuri prodotti Apple, avendo in passato rivelato prima di altri il debutto dell’iPhone 4S al posto dell’atteso iPhone 5, il lancio dei nuovi MacBook Air e dei nuovi MacBook Pro con display Retina, solo per citare alcune delle sue più celebri anticipazione.


Sappiamo che Apple ha in serbo molti nuovi prodotti che dovrebbero essere lanciati entro la fine dell’anno, ma nessuno è in grado di fornire date esatte su quando verranno commercializzati, ad eccezione di Kuo che ha realizzato il dettagliato calendario dei rilasci dei nuovi prodotti Apple che vedete qui sopra.


Secondo Kuo nei primissimi giorni di settembre verranno messi in commercio i nuovi iPod nano di settima generazione ed i nuovi iPod touch di quinta generazione, segno che Apple potrebbe tenere il 3 o 4 settembre il tradizionale evento di fine estate dove verranno anche annunciati il nuovo iPhone 5 ed il nuovo MacBook Pro con display Retina da 13 pollici, che come da tradizione saranno in vendita negli Stati Uniti dal venerdì successivo ovvero il 7 settembre.


Il debutto dell'iPad mini dovrebbe avvenire secondo Kuo a metà settembre, in questo caso ipotizziamo il lancio per venerdì 14 settembre per lo meno negli Stati Uniti, mentre entro fine settembre dovrebbero debuttare anche gli iMac aggiornati con i nuovi processori Intel Ivy Bridge ed una versione modificata del nuovo iPad, probabilmente dotata dei nuovi display IGZO prodotti da Sharp, più parchi e sottili, che dovrebbero essere montati anche sul nuovo iPhone 5 e sull’iPad mini. 

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lunedì 23 luglio 2012

iPhone 5 già in produzione?

Giungono sempre dall'oriente nuove speculazioni sul prossimo iPhone: questa volta, in particolare, il quotidiano taiwanese Digitimes sostiene che il partner produttivo di Apple, Pegatron, avrebbe già avviato la produzione di una nuova versione dello smartphone presso il proprio stabilimento di Shanghai.


Sebbene non sia possibile verificare l'attendibilità dell'indiscrezione, essa risulta congrua alle ipotesi di lancio sul mercato di un nuovo iPhone per il periodo di settembre/ottobre, seguendo il ciclo di vita annuale che Apple ha determinato per il proprio smartphone. L'iPhone 4S attualmente in commercio è stato infatti lanciato sul mercato nel mese di ottobre 2011.


Gli ordini OEM per il nuovo iPhone risultano di particolare importanza per il produttore contrattista, in quanto Pegatron prevede un calo nelle consegne di notebook ODM nel corso del terzo trimestre del 2012. Gli ordinativi del nuovo telefono di Apple dovrebbero pertanto consentire a Pegatron di compensare la riduzione del fatturato generata dal segmento notebook.

Il fatturato di Pegatron dovrebbe essere in rapporto di 45:55 tra la prima e la seconda metà del 2012: il produttore ha registrato un fatturato di 11,4 miliardi di dollari per il primo semestre dell'anno, e per la seconda metà del 2012 è previsto un fatturato in grado di superare i 13 miliardi di dollari.

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sabato 21 luglio 2012

La pirateria è un reato: ecco da chi arriva la predica

Quante volte avrete inserito il vostro DVD originale nell'apposito vano del vostro lettore o della vostra console e vi sarete sorbiti il pessimo spot anti pirateria in cui una colonna sonora assordante fa da cornice a un video di sicuro effetto in cui si dichiara che la pirateria è un reato paragonabile ai reati convenzionali.


Dopo aver sentito i retroscena però sarete ancor più arrabbiati con chi ha deciso di piazzare all'interno dei DVD questo promo discutibile.

Il musicista olandese Melchior Rietveldt, ai tempi dell'ideazione dello spot, venne contattato per scrivere una colonna sonora adatta allo scopo. Una normale prestazione d'opera, insomma, in cui un committente (BREIN, Bescherming Rechten EntertainmentIndustrie Nederland - Protezione dei diritti dell'Intrattenimento dei Paesi Bassi) paga un musicista per avere un pezzo originale da utilizzare nel proprio spot.



Fin qui, nulla di strano. I problemi per la BREIN e per altri, di cui poi parleremo, nascono quando il musicista, durante la visione di un DVD della serie Harry Potter, scopre che all'inizio viene inserito il video anti-pirateria, proprio quello con il brano composto da lui stesso. Il musicista, all'epoca dei fatti, fu regolarmente pagato, ma nel contratto erano previste royalties nel caso di sfruttamento futuro del video oltre ai canali stabiliti all'atto per primo pagamento. Il contratto iniziale, infatti, prevedeva la proiezione dello spot una tantum nel corso dei vari festival del cinema. I diritti per il video inserito nei DVD, insomma, non erano stati pagati. Era tecnicamente illegale.

La vicenda ha proseguito il suo corso, facendo entrare in gioco la Buma/Stemra, una sorta di SIAE olandese che tutela e garantisce le royalties ai propri iscritti, e Melchior lo è dal 1988. Ecco quindi arrivare 15.000 Euro per il musicista come anticipo, con la promessa di fargli pervenire la lista delle eventuali pubblicazioni in cui lo spot era contenuto. La lista non è mai arrivata e difficilmente si tratta di una svista, essendo il famoso video inserito in 71 DVD commerciali. Al musicista arrivano altri 10.000 Euro, mentre Buma/Stemra cerca un accordo forfettario con BREIN per giungere a una cifra che compensi l'errore.

Al musicista vengono pagati ulteriori 60.000 Euro, ritenuti insufficienti in quanto, tabelle alla mano, mancherebbero oltre 100.000 Euro all'appello. A seguito di altri 31.000 Euro versati, giunge la sentenza della causa in corso: la Corte Distrettuale di Amsterdam ha condannato la Buma/Stemra al pagamento di una multa per negligenza nell'assicurare il dovuto al proprio associato (20.000 Euro), nonché a pagare le spese processuali, oltre ovviamente a darsi da fare per fargli avere il dovuto in tempi brevi.

A discapito di BREIN, il committente, va detto che non è che ha sfruttato totalmente i diritti del musicista, come alcune notizie che circolano in rete fanno supporre. Alla base della vicenda c'è sicuramente un malinteso o al massimo malizia dettata dalla cupidigia, visto che un accordo iniziale c'è stato.

Ora, pensando che i destinatari del messaggio anti pirateria sono stati a loro malgrado i regolari clienti (dato che le copie pirata possono essere private dello spot tramite mirati tagli) e come se non bastasse, il rimprovero arrivava dal pulpito di BREIN che utilizzava fraudolentemente lo spot senza il consenso del titolare dei diritti, non ci rimane altro da fare che tirare le solite conclusioni: il più delle volte, chi predica bene poi razzola male.

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venerdì 20 luglio 2012

Nokia perde più di 800 milioni di €

Oggi sono stati resi pubblici i risultati finanziari registrati da Nokia nel corso del secondo trimestre 2012. Facciamo un po' il punto della situazione.


Ci si attendeva dati negativi ma quanto mostrato da Nokia va oltre le aspettative degli analisi: nel trimestre l'azienda finlandese ha infatti registrato una perdita operativa pari a 826 milioni di euro, corrispondente ad 0,38 euro per azione. L'azienda ha registrato una perdita netta pari a 1,529 miliardi di euro nel periodo, complice in questo 651 milioni di euro di tasse differite che sono state imputate a questo trimestre.


Nel corso del trimestre le vendite hanno raggiunto un controvalore di 7,5 miliardi di euro, in lieve crescita rispetto ai 7,4 miliardi dei primi 3 mesi del 2012. Introducendo nel confronto lo stesso periodo dello scorso anno i 7,5 miliardi di dollari attuali devono essere confrontati con le vendite per poco meno di 9,3 miliardi di dollari del 2011: un calo del 19% nel fatturato.

Le vendite di telefoni cellulari sono state pari a 83,7 milioni di pezzi, in calo del 5% rispetto allo stesso periodo del 2011 ma in lieve crescita dell'1% rispetto agli 82,7 milioni di terminali dei primi 3 mesi del 2012. Nel dettaglio troviamo 10,2 milioni di smartphone, contro i 16,7 milioni del secondo trimestre 2011 e gli 11,9 milioni dei primi 3 mesi del 2012; per i cosiddetti feature phones troviamo vendite per 73,5 milioni di pezzi contro i 71,8 milioni del 2011 e i 70,8 milioni dei 3 mesi precedenti. Nokia quindi mantiene le vendite dei telefoni di fascia entry level ma perde nel settore degli smartphone, quello caratterizzato dai margini più elevati. 

A evidenziare l'insuccesso di Nokia il numero di terminali della famiglia Lumia che sono stati commercializzati nel periodo: si è toccata quota 4 milioni, in crescita rispetto ai 3 mesi precedenti ma soglia decisamente lontana non solo da quella dei competitor ma da quanto Nokia era stata capace di raggiungere in precedenza con i terminali Symbian. Significativo che nel trimestre oltre il 60% degli smartphone venduti da Nokia non siano della famiglia Lumia, quelli basati su OS Microsoft Windows Phone. 

Il periodo difficile di Nokia non è comunque terminato. L'azienda si attende, per il terzo trimestre 2012, risultati finanziari simili a quelli del trimestre precedente da poco concluso. Significativo evidenziare come il trimestre sia previsto essere particolarmente "challenging", cioè esigente, con riferimento alle soluzioni Smart Devices, nome che identifica le soluzioni smartphone. Il prossimo debutto del sistemaoperativo Windows Phone 8 e la mancanza di compatibilità tra questo futuro OS e i prodotti della famiglia Lumia attualmente in commercio non potrà di certo fungere da catalizzatore per le vendite di questi smartphone. 

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Nokia: che succederà il 30 settembre?

Secondo quanto diffuso nel corso delle ultime ore, il colosso finlandese Nokia starebbe preparando per il prossimo mese di settembre un evento molto importante.


Le foto pubblicate in questo ore online che ritraggono la vetrina di un negozio Nokia di Helsinki mostrano infatti dei cartelloni che annunciano importanti novità per il prossimo 7 di settembre.


L'annuncio, stando alla attule situazione di Nokia potrebbe al momento unicamente riguardare un terminale Windows 8 della serie Lumia. Tuttavia, la data più probabile per l'annuncio della nuova serie di smartphone basati sull'ultima evoluzione dell'OS di Microsoft dovrebbe essere quella del 5 di settembre, giorno in cui, secondo le previsioni inizierebbe il Nokia World 2012.


I cartelloni posizionati di fronte allo store, riportano anche lìimmagine di un terminale sul cui display è visualizzato un QR code. Sfortunatamente, nemmeno la lettura dello stesso porta a ulteriori indizi. Il codice riconduce infatti a una pagina web nella quale è possibile caricare una propria foto e vederla trasformata in un graffito.

I dettagli sono quindi ancora davvero pochi ed è difficile farsi una idea riguardo a cosa potrebbero riguardare i cartelloni sopra menzionati. Quello che è certo è che settembre sarà sicuramente un mese di grandi novità, e non solo per quanto riguarda Nokia.

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mercoledì 18 luglio 2012

Symantec svela alcuni dettagli relativi al trojan Madi, tra cui gli obiettivi

Symantec ha reso pubblici alcuni dettagli relativi a Madi, un trojan attivo dallo scorso dicembre e utilizzato per attacchi mirati nei confronti di compagnie petrolifere, agenzie governative, aziende del settore energetico e obiettivi simili.


Il Symantec Security Response ha rilevato che il Trojan comunica con server di command-and-control situati in Iran e più di recente in Azerbaijan. Madi sfrutta tecniche di social engineering per raggiungere il proprio obiettivo e una volta attivo è in grado rubare informazioni e attivare un keylogger.

Il malware pare essere attivo in particolare nel Medio Oriente ma alcuni attacchi sono stati rilevati anche in USA e Nuova ZelandaPer il momento non ci sono conferme che dietro Madi ci sia qualche stato o nazione, insomma non la solita organizzazione dedita al cybercrime, anche se alcuni indizi propendonoo per questa particolare natura degli ideatori.


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martedì 17 luglio 2012

I gestori telefonici europei si accaparrano grosse quantità di nano SIM

Il mese scorso l’ETSI (European Telecommunications Standards Institute) ha approvato il nuovo standard per le cosiddette nano SIM, versione ulteriormente ridotta delle attuali micro SIM adottate da iPhone 4/4S e da iPad, accettando il formato finale basato sulla proposta di Apple con le modifiche richieste da Nokia e RIM.


Secondo il Financial Times gli operatori telefonici europei starebbero accumulando grosse scorte di nano SIM. Quale motivo spinge una società di telefonia cellulare ad accantonare tanto magazzino? Il motivo scatenante ancora una volta è Apple, o meglio l'interesse che da sempre hanno suscitato gli smartphone della mela. Presumibilmente secondo gli analisti a cui fanno riferimento le società telefoniche, il nuovo iPhone 5, atteso al debutto tra un paio di mesi, abbandonerà le micro SIM in favore delle nano SIM.

Gli operatori si aspettano che l’iPhone adotterà la nano SIM con un design più assottigliato, secondo due fonti a conoscenza dei fatti, e hanno cominciato a stoccare nei magazzini milioni di carte in previsione di una forte domanda di iPhone. Apple non ha voluto commentare. Gli operatori sono stati colti di sorpresa dall'adozione delle micro SIM sull’iPhone 4 così come sull'iPad originale due anni fa, con alcuni operatori che hanno fatto fatica a soddisfare la domanda di micro SIM nelle prime settimane di vendita. Una persona informata ha detto che i grandi operatori questa volta vogliono essere pronti per tempo. Ha inoltre aggiunto che l’iPhone 5 avrà probabilmente dimensioni simili all'iPhone 4, anche se più sottile e con un corpo completamente in metallo.
Tuttavia sembra piuttosto difficile che Apple abbia deciso di adottare le nuove nano SIM in così breve tempo, dato che la produzione dei componenti per il prossimo iPhone è a regime da diversi mesi, compresa la slitta per la micro SIM, (ammesso che non contassero già sull'approvazione del nuovo standard SIM) mentre in questi giorni pare sia stataavviata la produzione finale dell’iPhone 5.

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lunedì 16 luglio 2012

Le strade di NBC e Microsoft si dividono

La partnership tra Microsoft e Nbc è terminata, quindi a breve MSNBC scomparirà anche se per il momento i contenuti rimarranno accessibili da NBCNews.com. L'accordo tra i due colossi era attivo da circa 16 anni e Microsoft abbandonando l'iniziativa riceverà 300 milioni di dollari.


Con MSNBC Microsoft e NBC crearono un'importante realtà dedicata all'informazione, nota per lo più sul territorio USA. Con questa iniziativa l'infomazione veniva portata sul web e sui canali televisivi, con lo scopo di sfruttare le possibili sinergie strategiche dei due media. Secondo alcune fonti online alla base della decisione di separarsi vi sarebbero motivazioni legate alla gestione pubblicitaria. NBC a breve affronterà quindi tutte le problematiche legate al web e all'advertising in prima persona e sfruttando le risorse del gruppo Comcast.

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venerdì 13 luglio 2012

Il futuro dei dispositivi Ultrabook

Gli Ultrabook, sono approdati timidamente sul mercato dei pc portatili, non entrando così a pieno titolo nelle grazie dei consumatori. La mancata presa sugli utenti è imputabile verosimilmente nell'elevato prezzo (soprattutto i primi modelli disponibili) dei suddetti dispositivi.


Cosa rappresentano realmente questi pc portatili per l'evoluzione tecnologica? Gli Ultrabook possono essere considerati come un punto di svolta nel mondo dei PC portatili, sebbene con tempi e modalità diverse dalle ottimistiche previsioni di Intel, azienda a capo del progetto.


L'attuale seconda generazione Ultrabook, basata su piattaforme Core di terza generazione, hanno portato le prestazioni a livelli più elevati, offrendosi al pubblico a prezzi più appetibili rispetto a quanto visto sul finire dell'anno passato. L'adozione di soluzioni ibride in termini di storage (non più solo SSD, ma anche HDD + SSD di piccolo taglio), così come componentistica non per forza raffinata come l'alluminio per lo chassis, hanno permesso di rendere più abbordabili i prezzi, con un immediato incremento delle vendite.

L'approccio iniziale, infatti, ha scommesso forse un po' troppo su modelli di punta. Il desiderio di stupire, realizzando PC portatili molto sottili con SSD e design ricercato, ha sicuramente fatto centro sul pubblico, che però non è certo corso in massa ad acquistare un Ultrabook. Le intenzioni di Intel sono chiare: porre nuovi parametri nel concetto di PC portatile mainstream, ma per fare breccia in questa fascia di mercato non c'è alternativa al mantenere i prezzi bassi e non certo nell'ordine degli 800-1000 dollari della prima generazione.

Con quella cifra si potevano comprare due notebook di fascia bassa. Certo, questi modelli discount sono lontani dalle prestazioni degli Ultrabook, con design vecchi di anni, ma la fascia mainstream non la si conquista certo con cifre così elevate. La prima generazione può essere considerata una prova di stile e un "sondaggio", al fine di valutare sulle prime la risposta del pubblico. Ottima, nei commenti e nell'apprezzamento, ma a casa la gente portava altro. I numeri sono stati fatti, certo, ma ben lontani da quelli delle previsioni.

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giovedì 12 luglio 2012

Vademecum per gli aspiranti "omini Apple" (le 3 domande)

Sicuramente almeno una volta nella vita sarete entrati in un Apple Store: un ambiente sobrio, elegante, organizzato ma soprattutto popolato da personale alquanto atipico. 


Vi siete mai chiesti quali siano i criteri di selezione messi in atto da Apple per scegliere i propri "discepoli"? Durante il processo di selezione dei candidati, ai manager viene richiesto esplicitamente di rispondere a tre inusuali domande sugli intervistati, con lo scopo di metterli alle strette e capire se sono all'altezza degli elevati standard richiesti da Cupertino.

Conoscere questi dettagli, insomma, potrebbe aiutarvi ad ottenere un’assunzione nelle fila del brand della mela.

Lo racconta Carmine Gallo, autore del libro "The Apple Experience: Secrets to Building Insanely Great Customer Loyalty", in un articolo su Forbes:
In qualità di leader in ogni campo, prestate attenzione alle modalità con cui gli Apple Store assumono sempre personalità vincenti. C’è parecchio da imparare. Sebbene molti brand cerchino di copiare il look and feel dell’Apple Store […], gli manca la vera anima dell’esperienza Apple Store, ovvero la sua gente. Negli Apple Store si attribuisce grande valore alle personalità magnetiche, fintanto che ciò produce competenza. Ma come riuscire a trovare le persone migliori, genuinamente appassionate del brand e dell’esperienza utente?
Semplice, facendo loro domande disarmanti e inaspettate che consentano ai selezionatori di capire chi si trovano di fronte. Nel compilare i vari profili, i manager devono infatti rispondere a questi tre quesiti:

  1. Mostrano risolutezza? Con questo si intende comprendere se il candidato ha la capacità di restare lucido anche in condizioni di stress, soprattutto in condizioni "ambigue" in cui non esistono risposte necessariamente corrette. Si ricerca coraggio e fiducia in se stessi, ma senza arroganza.
  2. Riescono ad offrire livelli di servizio clienti da Ritz-Carlton? A questo punto, la domanda che potrebbe piovervi addosso è semplice ma dalle connotazioni piuttosto complicate: "Ti è mai capitato che un cliente ti chiedesse qualcosa che non eri in grado di offrire al momento? Come hai gestito la situazione?" Qualunque cosa rispondiate, seguite sempre la scaletta del perfetto commesso: avvicinamento del cliente, garbata investigazione del problema, possibile soluzione, ascolto e risoluzione delle eventuali contrarietà. Infine, un caloroso arrivederci, ed un invito a tornare.
  3. Sareste stati in grado di lavorare gomito a gomito con Steve Jobs? In questo caso, si cerca di valutare se il candidato conosce i prodotti Apple, se se ne è fatto un’opinione e se è capace di lottare per essa.

Morale della favola, le società che assumono gente amichevole, sicura di sé e capace di offrire un feedback senza peccare di presunzione o di ignoranza saranno in grado di offrire “un livello eccezionale di servizio ai clienti.” E ora che lo sapete, fatene buon uso, qualunque esso sia.
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mercoledì 11 luglio 2012

Nuovo design per i futuri iPod nano

Il blog giapponese Macotakara, le cui indiscrezioni in passato si sono rivelate piuttosto affidabili, sostiene che Apple potrebbe presentare un nuovo iPod nano caratterizzato da un ritorno alla forma allungata della quinta generazione abbandonando quindi la forma quadrata con il piccolo display da 1.54 pollici dell’iPod nano 6G


Nel presunto nuovo iPod nano di settima generazione, al posto della click wheel presente nelle prime cinque generazioni, verrebbe inserito il classico tasto home dei dispositivi iOS, lasciando quindi ampio spazio ad un display touchscreen che potrebbe avere una diagonale di circa 2.5 pollici, come visibile nel rendering qui sopra.


Le indiscrezioni sostengono però che l’iPod nano 7G non sarà equipaggiato con iOS, ma con un sistema operativo diverso derivato dall'attuale versione che esteticamente ricorda comunque molto iOS. Apple avrebbe anche predisposto alcuni servizi di iTunes espressamente dedicati al nuovo iPod nano. Dopo l’iPad che diventa mini, non dovrebbe stupire un iPod nano che cresce, ma a questo punto la domanda sorge spontanea. Che fine farà il piccolo iPod nano di sesta generazione? Prenderà il posto dell’iPod shuffle? Si trasformerà in un iWatch? E se invece questo fosse un iPhone nano?

Probabilmente lo scopriremo solo verso fine settembre nel tradizionale evento Apple dedicato agli iPod, che quest’anno si preannuncia ricco di novità, dall'iPhone 5 all'iPad mini.

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martedì 10 luglio 2012

Woz e il suo elogio a Microsoft

L'avevamo lasciato in compagnia di Kim Dotcom (fondatore di Megaupload) ed ora rispunta tra le personalità presenti al summit cileno organizzato da Entel. Di chi stiamo parlando? Parliamo di Steve Wozniak.


Come di consueto la sua presenza è il suo punto di vista (pseudo)imparziale hanno movimentato la manifestazione. Woz aveva già espresso il proprio apprezzamento in passato nei confronti della piattaforma Windows Phone e dello smartphone Nokia Lumia 900. Durante l'ultimo summit però le attenzioni dei giornalisti sono state rivolte al nuovo tablet di Microsoft, ovvero Surface:

[I recenti prodotti Microsoft] hanno un aspetto visivo così sorprendentemente gradevole che ricordano molto quello che Steve Jobs ha sempre cercato, l’arte e la tecnologia. La convergenza dell’arte e della tecnologia si fondevano solitamente nell’aspetto visivo delle cose. Per scherzo dico che Steve Jobs è tornato e si è reincarnato alla Microsoft. Voglio proprio vedere il Surface, ne voglio uno, voglio usarne uno, preferisco giudicare le cose che conosco veramente e non quelle di cui ho solo letto qualcosa. In ogni caso sono contento che Microsoft abbia cominciato a dimostrare che forse è un’azienda diversa da quello che era prima. E’ passato veramente molto tempo prima che questo potesse accadere, quindi sono molto contento.
Come dire che il successo di Microsoft è sempre stato legato a fare delle cose al passo con i tempi, mentre Apple, grazie a Steve Jobs, è sempre stata avanti, al punto da essere in alcuni periodi della storia troppo avanti per il mercato. Negli ultimi anni Apple si è presa la rivincita e Microsoft come al solito ha seguito l’esempio riuscendo a raggiungere l’eterna rivale. Speriamo che Apple senza Jobs riesca nuovamente a spingersi oltre i confini dell’arte e della tecnologia.

Ecco il filmato dell'intervento:


Eccone riportato di seguito un estratto (a partire dal minuto 2:19):
Molti dicono che Microsoft non ha avuto successo negli ultimi anni, ma Xbox, Kinect, Surface e la linea Lumia basata su Windows Phone dimostrano un’ottima visione, la stessa che ha sempre cercato anche Steve Jobs. Scherzando, posso dire che Steve Jobs si è reincarnato in Microsoft. Sono curioso a proposito di Surface: ne voglio comprare uno, lo voglio utilizzare, ma mi riservo la possibilità di giudicarlo solo dopo averlo provato di persona e non in base a quanto si legge. Sono comunque felice che Microsoft stia dimostrando di essere una società rinnovata: non ricordo novità simili da molto tempo e questo mi fa piacere.
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lunedì 9 luglio 2012

Mozzilla dice addio agli aggiornamenti (rilevanti) di Thunderbird

Nel corso del fine settimana Mozilla ha pubblicato questo annuncio, attraverso il blog di Mitchell Baker (presidente della Mozilla Foundation). All'interno del post si manifestava l'intenzione di limitare lo sviluppo del proprio client di posta elettronica Thunderbird, soluzione gratuita che per moltissimi utenti ha rappresentato una alternativa a proposte commerciali quali Microsoft Outlook.


La decisione sarebbe dovuta diventare pubblica solo nella giornata odierna ma nel corso del fine settimana varie indiscrezioni sono emerse a riguardo, in particolare alla luce di una email interna inviata agli sviluppatori che sarebbe dovuta restare riservata ma che è stata pubblicata online (accessibile in questo articolo pubblicato su TechCrunch). Da questo la decisione di pubblicare in anticipo il post del blog.


Qual è il destino del client di posta di Mozzilla? Il futuro di Thunderbird verrà di fatto articolato su due livelli: il primo, attraverso il processo noto come Extended Support Release (ESR), prevederà aggiornamenti di sicurezza e stabilità con periodicità indicativa di 6 settimane. Il secondo permetterà invece alla community di utenti e sviluppatori legati a Thunderbird di proseguire autonomamente con lo sviluppo interno di questo client di posta, mantenendone la natura open source.

La mossa di Mozilla non deve sorprendere; l'evoluzione del settore è nella direzione di avere accesso ai dati sempre più attraverso cloud computing e dispositivi mobile, approcci che fanno passare in secondo piano un'applicazione tipicamente desktop e "locale" quale un client di posta gratuito come Thunderbird. D'altro canto è un peccato che un programma di questo tipo sia di fatto condannato ad uno sviluppo futuro assente per coloro, come il sottoscritto, che da tempo lo usano e ne apprezzano le qualità.

Le evoluzioni future di Thunderbird saranno quindi limitate a migliorie legate alla sicurezza e alla stabilità di funzionamento, non all'introduzione di nuove funzionalità. Thunderbird, in termini di core engine, verrà quindi mantenuto così come è e vari interventi saranno fatti solo in presenza di problemi, legati al codice o alla sicurezza per minacce esterne.

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sabato 7 luglio 2012

A breve un A(mazon)Phone?

Amazon, uno dei più noti siti di e-commerce a livello mondiale sta cercando sempre più di fare breccia all'interno del mondo mobile anche come vero e proprio produttore di hardware. È stato questo il caso, lo scorso anno, dell'e-book Kindle touch, prodotto dalla stessa Amazon (e diventato un best-seller negli USA).


Il mercato degli e-book, però, sembra stare un po' stretto ad Amazon che nell'ultimo periodo, stando a quando riferito da voci provenienti dalla rete, si starebbe orientando sul mondo smartphone; l'intenzione sembrerebbe quella di progettare e produrre in un futuro prossimo un terminale che, secondo quanto dichiarato dovrebbe essere in grado di competere con iPhone di Apple.
Il nuovo smartphone di Amazon partirebbe sicuramente con una marcia in più per quanto riguarda tutto il mondo dell'editoria e dei contenuti multimediali come musica e video, in quanto, ovviamente, sarà completamente compatibile e integrato con la vetrina di titoli disponibili sullo store online stesso. Secondo quanto affermato da Bloomberg, Amazon avrebbe già chiesto a Foxconn (che ricordiamo produrrà le iTV Apple) di mettersi al lavoro per cominciare la produzione del nuovo dispositivo. Nel frattempo, quello che è certo è che, proprio Amazon, ha assunto un manager per l'acquisizione di brevetti, mettendo così le mani avanti e cercando di proteggersi da eventuali scontri giudiziari non certo piacevoli.

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venerdì 6 luglio 2012

Caccia al Gadget iPad

Le nostre case si sono riempite di dispositivi elettronici e fra computer e smartphone, ha ottenuto un suo spazio anche il tablet. A Cupertino l'hanno chiamato iPad e come sempre è contraddistinto da sobrietà nel design ed eleganza. 


Abbiamo però provato a snaturare questa sua sobrietà con degli orpelli, alcuni sofisticati e altri solamente bizzarri e ed eccentrici.

Provate a dare un'occhiata alla lista seguente e domandatevi quale di questi gadget iPad non può mancare nella vostra collezione. Cosa ne pensate?

    • Face print iPad 2 case: la cover per iPad con gli sketch originali di Alber Elbaz. Ecco la proposta esclusiva di Lanvin. La cover è disponibile al prezzo di 90€;
    • Scribbly: è un pennarello che vi permetterà di scarabocchiare il display del vostro iPad o iPhone, replicando l'aspetto dei pennarelli che utilizzavate a scuola. Lo potremo utilizzare per prendere appunti e disegnare su un iPad, tablet o altri dispositivi simili dato che funziona con tutti i touchscreen capacitivi. Scribby è disponibile in vari colori al prezzo di 20€;
    • iPad Arcade Duo Powered: questa periferica porta Atari direttamente sul tuo iPad. Ti permette di rivivere l'esperienza di tutti i più famosi giochi arcade come Asteroids, Centipede e Missile Command; basta collegare il tuo iPad e scaricare l'apposita app. Arcade Duo è disponibile al prezzo di 70€,
    • "Encore" iPad Stand: è il progettato dal pluripremiato team di strumenti Encore ed è dotato di un solido anello di base in alluminio e braccio incernierato. E' possibile regolare il braccio di scegliere l'angolo di visione ideale per i video. la periferica è dotato di componenti di alta qualità. Encore è disponibile al prezzo di 50€.


Siete in cerca di specifici gadget per il vostro iPad o per il vostro iPhone ma vorreste essere aiutati nella ricerca? Lasciate nei commenti le vostre richieste e, in bocca al lupo.

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giovedì 5 luglio 2012

Unreal Engine sulle console next-gen?

RenderWare è stata la tecnologia leader nel mondo dei videogiochi per la precedente generazione di console, quella, per intenderci, di PlayStation 2, GameCube e Xbox.


Sviluppata da Criterion, questa tecnologia ha mosso alcuni tra i migliori videogiochi di quella generazione come Burnout, tutti i Grand Theft Auto prima del quarto episodio, diversi Mortal Kombat e diversi Tony Hawk's Pro Skater, Manhunt, killer7, Black, Call of Duty: Finest Hour, e tanti altri. Ma RenderWare non ha saputo rinnovarsi a sufficienza, e soprattutto non è stata in grado di sfruttare pienamente la rinnovata capacità di elaborazione messa a disposizione dalle console dell'attuale generazione. Ecco che Epic, cambiando notevolmente il suo storico focus da PC verso il mondo delle console, ha saputo inserirsi proficuamente in questo settore. Già la prima presentazione di Unreal Engine 3, che riguardava un livello di gioco di Gears of War, aveva meravigliato all'E3 2004.

E allo scorso E3, Epic ha ripetuto lo stesso tipo di presentazione, dedicandola stavolta, ovviamente, a Unreal Engine 4. Le immagini, che ritraggono un mondo fantasy in decadenza e un cavaliere demoniaco pronto alla battaglia, al momento non si riferiscono a un gioco specifico ma, proprio come nel caso di Gears of War, potrebbe comunque esserci nuovamente un legame di questo tipo, anche se ancora non rivelato. Epic intende portare la sua tecnologia nell'era delle DirectX 11 e far vedere principalmente come i nuovi hardware consentiranno di gestire molti più oggetti poligonali, con una rinnovata attenzione soprattutto per gli effetti particellari.







Al momento, ufficialmente, Unreal Engine 4 è compatibile solo con il PC, mentre non ci sono dettagli sul supporto alle console.

Le console di nuova generazione, Wii U escluso, d'altronde non sono state ancora rivelate, quindi guai a menzionarle in alcun modo in questa fase. Chiaramente, se il percorso che ha portato dal predominio di RenderWare a quello di Unreal Engine verrà confermato, Ue4 sarà alla base della prossima generazione di console, ed è verso questo obiettivo che Epic sta lavorando, come confernano le numerose dichiarazioni rilasciate dai suoi tecnici. La strada, come sappiamo, però non sarà così libera come lo era in passato, perché molti competitor si sono inseriti nel mondo dei middleware grafici. Innanzitutto Crytek con CryEngine 3, che finalmente vediamo su un ampio catalogo di giochi (a differenza dei precedenti CryEngine) e poi ha colpito molto la demo tecnologica di Square Enix, presentata sempre all'E3 2012, chiamata Final Fantasy Agni's Philosophy.

Unreal Engine 4 è una tecnologia in corso di sviluppo da diversi anni, che arriverà per la prima volta sugli schermi dei giocatori nel corso del 2013. Alla base dello sviluppo c'è una delle persone che maggiormente hanno contribuito all'avanzamento della tecnologia per la grafica nel corso della storia dei videogiochi, ovvero Tim Sweeney. Sweeney creò Epic come compagnia shareware mentre studiava ingegneria meccanica all'università del Maryland. Il suo sforzo divenne evidente, come sanno gli appassionati di videogiochi, quando Unreal, mosso proprio da Unreal Engine 1, raggiunse i negozi, spingendo la grafica di un videogioco verso un nuovo limite e mettendo in difficoltà tutte le configurazioni hardware di quell'epoca: fare girare fluidamente Unreal era una vera e propria impresa!

Unreal Engine 4 era dunque presente all'E3 con una demo calcolata in tempo reale da un PC di alto livello. È una demo molto ambiziosa, che intende suggerire come le future console avranno la stessa capacità di rendering dei PC più potenti di oggi. Chiaramente su console c'è maggiore margine per l'ottimizzazione, perché le specifiche hardware sono uniche per tutti gli sviluppatori, e questo consente di sfruttare al meglio gli strumenti di sviluppo. Potete vedere questa demo, con la presentazione di Alan Willard, Senior Technical Artist di Epic Games, nel video che riportiamo in questa prima pagina dell'articolo.

La nuova generazione, quindi, corrisponderà a maggiore livello di dettaglio grazie alla tassellazione (che aumenta realmente il numero di triangoli degli oggetti con un numero di operazioni supplementari limitato), compute shader calcolati dalla GPU, effetti in post-processing migliorati e più precisi, un maggior numero di effetti particellari. Sono cose che in parte possono essere realizzate con tecnologie già disponibili, come Frostbite 2 e lo stesso CryEngine 3, ma quello che Epic vuole suggerire è che la sua tecnologia è appositamente pensata per diventare lo standard nella nuova generazione. La differenza la faranno il livello di adozione da parte degli sviluppatori di terze parti, l'adattabilità ai vari generi di gioco che Epic riuscirà a garantire e la documentazione (ad esempio, la disponibilità della documentazione su Ue3 in varie lingue, giapponese incluso, insieme all'assistenza offerta dagli ingegneri di Epic, sono stati elementi determinanti per il successo della tecnologia di precedente generazione).
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mercoledì 4 luglio 2012

Il piano B di Nokia si chiama Android

Nei giorni scorsi, durante una trasmissione televisiva, Risto Siilasmaa (Chairman di Nokia e F-Secure) ha affermato che la compagnia finlandese avrebbe in mente un piano di riserva nel caso in cui le vendite dei propri terminali Windows Phone non raggiungessero i livelli sperati nemmeno dopo l'introduzione della nuova versione dell'OS di Microsoft.



Risto Siilasmaa si è detto confidente che l'arrivo di Windows Phone 8 possa dare nuova vita alla compagnia scandinava ma nel caso in cui questo non accada sarebbe già pronot un piano di riserva. L'esoponente non ha ovviamente specificato quale possa essere la soluzione alternativa ma viene quasi automatico pensare che possa trattarsi di un passaggio da Windows Phone al ben più diffuso Android.
Risto ha poi espresso ancora una volta confidenza nel CEO della compagnia Stephen Elop, dichiarando che,
Arrivato in un momento non certo semplice" ha sempre operato una politica e un management style "buono e trasparente.
Non resta che attendere l'inizio del prossimo anno quindi, quando verosimilmente si avranno i primi risultati delle vendite dei terminali Nokia equipaggiati con l'ultima versione del software Microsoft. Solo a quel punto potremo effettivamente sapere se la mossa del colosso finlandese di abbracciare il progetto Microsoft sia stata azzeccata o meno.
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