martedì 31 marzo 2015

MS Spartan: ecco cosa ci aspetta

Man mano che l'uscita di Windows 10 si avvicina, Microsoft aggiunge nuove funzioni alla versione anteprima del suo prossimo sistema operativo e questo potrebbe essere il più importante aggiornamento visto finora.


Il nuovo browser Spartan sta per fare il suo esordio in aperto web. Un'occhiata a Spartan è stata concessa durante la conferenza stampa di lancio a gennaio, durante la quale si sono viste funzioni come le annotazioni live, una modalità per la lettura e, naturalmente, l’integrazione con Cortana.

E ora, una nuova versione è integrata nell'ultima build di Windows 10. Come sempre con tutte le build di questo livello, Microsoft avverte che non si tratta della versione finale, il che significa che bisogna aspettarsi qualche bug e qualche imperfezione nel design.

Spartan è parte della build 10049 sulla quale potete scoprire più particolari qui e, se siete degli appassionati delle anteprime, anche installarla e provarla direttamente.

Se invece preferite che a fare i test siano altri, date un'occhiata a questo video:

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lunedì 30 marzo 2015

Google Lens finalmente pronto il brevetto

Ne avevamo già parlato più di un anno fa, ma in questi giorni è stato approvato il brevetto per le lenti a contatto di Google contenenti sensori e chip.


Utili ad ora nel campo medico per i diabetici, utilizzate per misurare il livello di glucosio nel sangue analizzando il liquido lacrimale, le future lenti speciali by Google (mai la parola "indossabile" è stata più adatta) potrebbero mettere le basi anche al futuro della realtà aumentata e virtuale.

Questa settimana, infatti, le autorità degli Stati Uniti hanno autorizzato il brevetto di Google per produrre questo particolare tipo di lenti a contatto. Inoltre Google ha confermato la sua collaborazione con Novartis, per effettuare un monitoraggio del glucosio con questa nuova tecnica. 

Le lenti a contatto fanno parte di un programma distinto da Google Glass, (secondo le notizie apparse su Pro Web).
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sabato 28 marzo 2015

Tim Cook: il lato umano e non solo

In una intervista a Fortune, Tim Cook si è lasciato andare ad alcune confidenze molto inusuali, ma cosa avrà mai detto di così spiazzante? Vediamolo insieme.


Fortune l'ha definito nientemeno che il "Leader più Grande al Mondo". E Tim Cook, probabilmente lusingato, si è lasciato andare ad una lunga, e insolita, intervista, in cui ha svelato le difficoltà che derivano dall'essere CEO della multinazionale di maggior valore al mondo; ma ha anche parlato di bullismo, e di alcune scelte molto personali.

Ecco cosa ha rivelato il CEO della Mela morsicata:

  1. Tutti i soldi di Cook in beneficenza: l'immenso patrimonio di Tim Cook andrà in benefcienza; tratterrà solo il necessario per garantire gli studi al college di suo nipote di 10 anni. L'attuale iCEO possiede qualcosa come 120 milioni di dollari, e azioni pari a 665 milioni. Sta già facendo donazioni in gran segreto, ma ha in mente di mettere su qualcosa di più strutturato piuttosto che continuare a staccare assegni
  2. Il lavoro è una droga: in inglese, quelli come Cook li chiamano workaholic, cioè gente che è fisicamente dipendente dal lavoro, come altri dipendono dal gioco o dalle sostanze. Al momento dell'intervista, l'Apple Watch di Cook segnava già 50 minuti di esercizi, 8.139 gradini saliti/scesi, e quattro miglia calpestate in appena 12 ore (considerando che si sveglia alle 3.30 del mattino). Lui sì che prende il lavoro molto sul serio.
  3. Il nuovo Campus senza nome: il nuovo Campus Apple "a forma di Nave Spaziale" non ha ancora un nome. Di sicuro ci sarà un omaggio a Steve Jobs, ma "per favore non chiamatelo Quartier Generale Apple." A Cook non piace.
  4. Bye Bye rumors: tutte le presentazioni Apple, a esclusione del WWDC, si terranno al nuovo Campus. "Finalmente non dovremo più combattere per prenotare le sale mesi prima, in mezzo alle prenotazioni di tutti gli altri" ha dichiarato Tim Cook con entusiasmo. Ma questo significa che avremo meno appigli da cui trarre le nostre indiscrezioni sui nuovi prodotti.
  5. Bambini oggetti di bullismo: il motivo per cui Cook ha fatto coming out sulla propria omosessualità sono i bambini vittima depistaggi e bullismo a scuola; ma anche contro gli stati USA che ancora consentono il licenziamento per ragioni di orientamento sessuale. La speranza è che questo esempio contribuisca a cambiare le cose. "In tutta onesta,"ha chiosato Cook, "non l'avrei mai fatto, se non fossi giunto alla conclusione che poteva servire ad aiutare altre persone. Non c'è alcuna gioia nel mettere in vista la mia vita."
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venerdì 27 marzo 2015

Brik Case: per dare un tocco creativo al vostro MacBook

Niente scoperte rivoluzionarie, niente tecnologie che cambieranno il mondo per oggi. Quest'oggi ci sentiamo frivoli e un po' bambini.


Anche se in commercio esistono già delle cover e degli adesivi più o meno simpatici (pubblicizzati anche attraverso uno spot Apple), per il vostro amato MacBook serve qualcosa di più: come spesso accade, la risposta arriva da Kickstarter.

Si chiama Brik Case ed è pensato per adattarsi al coperchio del MacBook e dei MacBook Pro prodotti dopo il 2013.

Non solo fornisce un'ulteriore protezione al laptop, ma può anche essere decorato con i mattoncini Lego, anche se non è un prodotto ufficiale dell’azienda danese.


Si può ordinare al costo di 35 dollari, nella speranza che i suoi ideatori possano raggiungere la cifra stabilita di 30.000 dollari per iniziare la produzione.

Il design è completo e se raggiungeranno l'obiettivo, dovranno solo preoccuparsi di produrlo e potrebbe essere pronto entro agosto prossimo, se tutto va come sperano. Quindi, incrociate le dita e, se vi piace, prenotate il vostro Brik Case.
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Facebook's future

Nel corso della giornata di mercoledì Facebook ha tenuto la conferenza F8, annunciando le novità che non ti aspetti.


Mark Zuckerberg, alla guida del frequentatissimo Social Network, sembra intenzionato ad aggredire ogni singolo settore della rete, partendo dalla sua creatura, con il quale è già riuscito ad occupare una sostanziosa fetta del mercato, arrivando ai pagamenti online e passando dai videogiochi in realtà virtuale. Le novità annunciate prevedono alcune importanti aggiunte a Facebook Messenger e a Video. 

Il servizio di messaggistica istantanea: ha raggiunto i 600 milioni di utenti attivi mensilmente; una cifra che aumenta vertiginosamente con una progressione simile a quella di WhatsApp (che a gennaio ne contava 700 milioni). Sono i due servizi di messaggistica più utilizzati in mobilità, e si trovano entrambi sotto lo stesso tetto, quello di casa Zuckerberg.

In paragone, WeChat occupa una distante terza posizione con 468 milioni di utenti, Viber 236 milioni e Line 181 milioni. Ahinoi (lo ammetto, siamo di parte), il russo Telegram è ancora lontano, nonostante sia sempre più performante e introduca sempre più feature interessanti, senza aspettare la lentezza del blasonato WhatsApp.

Sulla base dell'enorme affluenza di pubblico, Facebook offrirà agli sviluppatori (e di riflesso anche agli utenti ovviamente) quella che chiama Messenger Platform:

Si tratta di una nuova piattaforma che gli sviluppatori possono utilizzare per progettare applicazioni che aiutano la gente a connettersi fra di loro

ad annunciarlo lo stesso Mark Zuckerberg, CEO di Facebook. Sfruttando i 600 milioni di utenti, lo sviluppatore può integrare la sua applicazione nel servizio di messaggistica, facendola apparire su uno store dedicato.


Facebook Messenger diventerà pertanto un ecosistema proprio, più complesso rispetto al passato e più in linea con quanto già attuato dai servizi concorrenti, come WeChat e Line.

Si tratta di una nuova corposa novità, che si aggiunge all'annuncio della possibilità di effettuare scambi di denaro attraverso il servizio. Sebbene la strategia non sia ancora fulgidissima, è chiaro che Facebook voglia mantenere Messenger e WhatsApp due entità separate: la prima più completa e complessa, la seconda in grado di attirare un'enorme fetta di pubblico con la sua specificità e, soprattutto, semplicità.

Entro poche settimane, ad esempio, gli utenti di Messenger americani potranno piazzare un ordine presso un rivenditore online. Una feature legata alla nuova piattaforma che consentirà nel tempo di sostituire le chat native presenti su molti siti della categoria, "pessime" secondo David Marcus di Facebook che ha parlato dell'introduzione della nuova feature.

Attraverso l'integrazione con Messenger, il rivenditore potrà anche inviare notifiche push verso il dispositivo utilizzato dall'utente.


Le novità su Facebook Video invece riprendono quanto fatto da Google sul suo YouTube.

Zuckerberg annuncia che i video sul social network supporteranno presto una modalità "sferica" a 360° in cui l'utente potrà interagire cambiando la visuale direttamente dalla Newsfeed. Novità pensata soprattutto per l'avvento dei primi caschi per la realtà virtuale, e che si aggiunge al nuovo Video Player integrato, ovvero una funzionalità con cui l'utente potrà integrare sul proprio sito web un qualsiasi video pubblicato sulla piattaforma di Facebook.

La competizione con Google si fa ancora più evidente con le novità annunciate su LiveRail, la piattaforma pubblicitaria in video che Facebook ha acquisito nel 2014. LiveRail adesso supportainserzioni pubblicitarie anche su dispositivi mobile, e non solo sui siti desktop, e può attingere - anonimamente - dalla mole di dati degli utenti iscritti su Facebook per un migliore tracciamento. La società specifica comunque che il suo LiveRail è diverso nei confronti di DoubleClick o AdMob di Google, e che tutti i servizi citati possono coesistere nello stesso ecosistema.


Laddove Google è più forte nel cosiddetto "intent data", Facebook riesce a capire meglio i gusti del singolo individuo, e tracciarne le esigenze in maniera "preventiva" sfruttando i dati raccolti sul social network.

Un'idea che anche Google aveva avuto con Google+, ma che non è riuscita a concretizzare per via della scarsa adesione del pubblico al progetto social di Mountain View. Sebbene la società non consideri l'espansione di LiveRail come un attacco diretto nei confronti della rivale, è chiaro che comunque parliamo di un campo d'azione molto simile, e che in futuro potrebbero contrastare fra di loro.

Zuckerberg e colleghi hanno inoltre parlato di parecchie novità nell'ambito delle Internet of Things (attraverso Parse), e ai contributi monetari (8 miliardi di dollari) che in cinque anni sono stati consegnati agli sviluppatori, che hanno utilizzato la piattaforma Facebook per la diffusione delle loro proprietà.

Google trema!
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mercoledì 25 marzo 2015

Google Gmail Pony Express

Google sta proseguendo il suo cammino verso la capillarizzazione dei suoi servizi, al fine di rendere la propria offerta sempre più completa e, la nostra dipendenza da essa, sempre più forte. 


Per avvicinarsi a questo obiettivo ha ideato Pony Express, ovvero un'opzione di Gmail che ci consentirà a breve di pagarle senza la necessità di lasciare il client, le bollette recapitate alla nostra inbox di Gmail.

A rivelare la novità è stato il sito statunitense Re/code, che è venuto in possesso di documenti riservati e ha rilasciato alcuni screenshot provenienti da un aggiornamento non ancora pubblico dell'applicazione Gmail ufficiale. Come spesso abbiamo visto con le novità in arrivo da Mountain View, tuttavia, la nuova feature potrebbe arrivare in un primo momento solo per gli utenti d'oltreoceano.


Una volta configurate le nostre credenziali, come nome, indirizzo e Social Security, sarà un ente di terze parti ad avere il compito di verificare la loro idoneità. L'utente dovrà poi procedere inserendo i dati di una propria carta di credito, debito o di un conto bancario per riuscire a ricevere e pagare le bollette sia attraverso il client Gmail, che con Inbox.

Nei documenti portati alla luce da Re/code si scopre che Google sta collaborando con le compagnie che si occupano di stampare le bollette o inviarle via email, e non con i fornitori dei servizi correlati alle bollette stesse.

È probabile che Big G stia trattando con entrambe le tipologie di aziende ma, la documentazione trapelata nei giorni scorsi, non ci permette di stabilirlo con certezza.


Pony Express dovrebbe debuttare nell'ultimo trimestre del 2015, altro discorso per il mercato nostrano. 

Gestire quantitativi di denaro è un'opzione che i vari colossi del mercato non vogliono perdere: la stessa Google aveva recentemente inserito la possibilità di effettuare e ricevere pagamenti su Gmail,  non da meno Facebook che, nelle ultime settimane ha pensato di inserire tale feature, all'interno del proprio Social Network.
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martedì 24 marzo 2015

Apple Watch: che ne pensa Woz?

Nonostante il vero test sulla riuscita commerciale del nuovo Apple Watch, sia l'impatto con gli utenti finali, un primo filtro potrebbe essere costituito da uno dei nomi più altisonanti nel mondo Apple e non solo), nonché grande fruitore di tecnologia.  


Steve Wozniak, co-fondatore Apple, nemmeno questa volta ha tralasciato i suoi "commenti impietosi" sui nuovi devices in uscita.

Woz si è espresso in maniera positiva nei confronti di Watch Sport e Watch, altrettanto non è avvenuto per le versioni Edition.

Se compri i modelli più costosi, non stai comprando uno smartwatch la cui peculiarità è il numero di app disponibili

ha dichiarato il co-fondatore di Apple a The Australian Financial Review, in uno dei giudizi più fulgidi, e forse banali, che ad oggi ha ricevuto lo smartwatch aureo di Cupertino.

Come un Rolex, lo compri per il prestigio e il marchio e diventa un simbolo di chi sei. La differenza fra un Watch da 10 mila dollari ed uno da 17 mila dollari è racchiusa nella sola scelta del cinturino, e un ingegnere come me non capisce questo modo di considerare la tecnologia, non è il mondo che mi appartiene.

Secondo Woz, insomma, Apple Watch Edition non è un prodotto informatico, e non va comprato in quanto tale.

Una considerazione è d'obbligo: se un Rolex, in quanto orologio, conserva il suo valore nel tempo, si può dire lo stesso per un gadget tecnologico? Evidentemente la risposta è una e una sola. Un Apple Watch da decine di migliaia di euro potrebbe divenire ben presto un oggetto obsoleto. Quest'ultimo, nella versione in oro, da qui a qualche anno diventeranno poco più di un fermacarte molto costoso.

Wozniak ha comunque continuato sull'argomento dicendo la sua:

Non comprerò l'Edition fino a quando non sarà una cosa che vorrò utilizzare ogni singolo giorno continuamente come parte permanente della mia vita. Solo in quel momento potrei considerare di scegliere la più bella versione da gioielleria.

Il co-fondatore del colosso di Cupertino si è invece espresso favorevolmente a proposito del possibile ingresso di Apple nel settore dell'automotive. Secondo Woz, Apple ha bisogno di nuovi mercati da aggredire, ma comunque si dimostra estraneo alla vicenda:

Non so se Apple lo stia facendo davvero, o se stiano solo lavorando sulle loro applicazioni per CarPlay, ma sembra che la società stia assumendo un sacco di nuovo personale in grado di assemblare un veicolo

ha risposto.

Alla domanda sul futuro della tecnologia e dell'umanità, Woz si rivolge con gli stessi toni distopici utilizzati da altri pionieri del mondo informatico. L'ingegnere, che ha dato vita ai primi computer Apple, sostiene che ci accingiamo a divenire sempre più dipendenti dalle macchine, a tal punto che stiamo consegnando loro un potere enorme:

I computer si accingono a prendere il posto degli esseri umani, non c'è dubbio. Come hanno già previsto Stephen Hawking o Elon Musk, le previsioni sul futuro fanno paura. Se costruiamo questi dispositivi in modo che si prendano cura di noi per tutto, alla fine inizieranno a pensare in maniera più veloce di noi stessi, e non potranno che sbarazzarsi di noi per operare in maniera più efficiente

ha detto Woz.
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lunedì 23 marzo 2015

Il futuro della Realtà Aumentata

Magic Leap, una startup che si sta occupando di realtà aumentata e che ha ricevuto un finanziamento da Google di 542 milioni di dollari, ha pubblicato un video che evidenzia cosa la sua tecnologia potrà fare in futuro.


Ora, bisogna capire quanto sia lontano questo futuro, per capire quanto sia futuribile uno scenario simile.

Ambientata negli stessi uffici di Magic Leap, la breve clip mostra come la realtà aumentata si fonde in uno scenario reale.

L'utente avvia le applicazioni di Youtube e di Gmail, per poi lanciare un videogioco e giocare con gli ologrammi in realtà virtuale, mentre i personaggi e le esplosioni continuano a interagire con lo scenario reale.


Naturalmente si tratta di un concept, ma la portata delle innovazioni presenti in esso, ci lascia un po' perplessi. Attualmente il panorama tecnologico è ancora molto acerbo (salvo magie di Magic Leap).

Quello che ci pare chiaro è che Google non investirebbe mai una tale somma su un progetto visionario ma privo di contatti con la realtà. Ciò che temiamo è che un tale risultato, potrebbe essere realizzato mediante comunicazione diretta con il nervo ottico, cosa che attualmente rimane relegata ai film di fantascienza. Non a caso il video è stato realizzato con la collaborazione della Weta Workshop, la società di effetti speciali dei film delle serie Il Signore degli Anelli e Lo Hobbit.

Il fondatore della Weta Workshop, Sir Richard Taylor, occupa un posto nel consiglio di amministrazione di Magic Leap.
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sabato 21 marzo 2015

Android TV è esclusiva Sony

E' stata presentata all'ultimo evento CES di gennaio ed ora è quasi pronta alla distribuzione: parliamo della nuova gamma di TV Sony con risoluzione 4K (udite, udite) dotata di interfaccia Android TV.


Quest'ultima prevede sei famiglie, a partire dall'entry-level X83C (43" e 49") sino ad arrivare ai top di gamma X94C (75") e X93C (55" e 65"), passando per le serie intermedia X85C (55", 65", 75"), S85C (curvo, da 55" e 65") e X90C (55" e 65").

La più recente serie Sony Bravia 4K punta tutto su tre pilastri portanti: contenuti tecnologici di ultimissima generazione, design ultra sottile, user experience rivoluzionata grazie all'esclusiva interfaccia Android TV. Per i top di gamma X93 e X94 si aggiunge un ulteriore elemento portante, l'audio ad alta risoluzione.

Attualmente, sul sito ufficiale Sony, sono disponibili i seguenti 3 modelli, declinati in diversi tagli:


Il primo punto forte dell'offerta Bravia 2015, il nuovo processore 4K X1, sposta più in alto l'asticella in fatto di perfetto connubio tra nitidezza, colore e contrasto. In particolare, come è emerso durante la demo su uno dei primi esemplari del TV X85C, è la gestione ancora più precisa e profonda del puro dettaglio, indipendentemente dalla risoluzione: 4K, Full HD, definizione standard, sino ai video provenienti da Internet.

Processore d'immagine X1

Il processore X1 lavora su nitidezza, contrasto e brillantezza della scena visualizzata, analizzando la fonte e restituendo un risultato omogeneo soprattutto per i contenuti SD e HD oggetto di upscaling. Il risultato è sorprendente: già la prova del TV X85 aveva convinto per l’efficacia di tale elaborazione, ma ora il risultato finale è ancora più vicino alla qualità prevista dallo standard 4K.

Il miglioramento è più evidente nelle piccole sfumature e nelle texture più raffinate che la nuova gamma Sony Bravia 4K offre, con una riduzione più efficace del rumore e un contrasto più elevato e neri più ricchi e profondi, supplendo così a un limite della precedente media gamma.

Design ultra slim

Un ulteriore passo in avanti è stato compiuto nel design, con pannelli ancora più sottili. L’estetica ne guadagna in modo deciso, in particolare il Bravia X90C che raggiungere l'eclatante risultato di 4,9 mm nel punto più sottile. Inoltre, la sensazione di leggerezza e d'eleganza dell'insieme è esaltata dalla base minimale in metallo.

Sony ha lavorato anche sul supporto a parete, ora integrato all'interno della struttura del TV e che sfrutta un flusso d'aria ottimizzato: è così possibile tenere il televisore ancora più vicino al muro, senza correre rischi di surriscaldamento.

È stata studiata una nuova soundbar, ora in misura unica e con subwoofer senza fili, per raggiungere un perfetto equilibrio tra qualità video e audio.

Android TV

Arriviamo alla vera innovazione della serie Sony Bravia 4K 2015, la nuova interfaccia utente Android TV, in esclusiva per i TV Sony.


Sony abbandona, dunque, l'interfaccia utente minimale della precedente generazione per lanciarsi in quella che è una vera e propria Smart TV, completa di tutto quello che chiede l'utente: riproduzione di musica, foto e video da più fonti collegate; possibilità di giocare con i titoli supportati e accessibili tramite lo store Google Play insieme a tutto il parco di app dedicate.

La funzionalità più appetibile è però Google Cast: in sostanza la serie Bravia 4K con Android TV permette di accedere a tutti i contenuti e funzioni della nota chiavetta Chrome Cast, il che promette un divertimento senza fine.

Il telecomando con touchpad ora diventa il principale punto di controllo del televisore, potendo sfruttare al meglio le potenzialità dei TV Bravia, tra cui il sistema One-Flick Entertainment: si può passare con immediatezza e facilità dai canali televisivi ai video di YouTube, passando per le gallerie fotografiche.

Hi-Res Audio

Per concludere questa anteprima della gamma Sony Bravia 4K 2015 con una funzione esclusiva dei top di gamma X93 e X94. Su questi due modelli debutta l’audio ad alta risoluzione: è un formato di qualità superiore a quella dei CD, sino a 96 kHz/24 bit, per una riproduzione più fedele dell’intera gamma sonora.

Sony integra un set completo di altoparlanti con tre speaker basati sulla tecnologia Magnetic Fluid, tra cui una coppia di tweeter dedicati all’audio Hi-RES. I due modelli utilizzano la tecnologia DSEE HX per convertire qualsiasi tipologia di audio, dialoghi, colonne sonore, ecc, in una traccia audio prossima a quella dell’alta risoluzione, oltre a permettere la riproduzione di fonti FLAC, via USB o DLNA, in formato Hi-Res.

La gamma di TV Bravia 4K 2015 inizierà a essere disponibile presso i principali punti vendita a partire da aprile 2015, con prezzi ancora in via di definizione.
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Nuovo filamento al grafene per stampe 3D

I lettori del nostro blog conoscono benissimo la nostra passione per il mondo delle stampe 3D, così come sanno benissimo che è da tempo che stiamo perorando la causa dei nuovi materiali, grafene in primis.


Ebbene, oggi siamo giunti ad un momento cardine nell'evoluzione di questi due campi di sviluppo: cosa ci può essere di più entusiasmante dell'incontro di queste due tecnologie? Se molti di voi, potrebbero vantare parecchie alternative, siamo sicuri che gli amanti del genere esulteranno. 

Il materiale più promettente e la tecnologia alla base della cosiddetta quarta rivoluzione industriale, infatti, stanno arrivando ad un punto di incontro: Graphene 3D Lab ha da poco annunciato la disponibilità commerciale di un nuovo filamento composito, contenente grafene e destinato alle stampanti FDM/FFF.

La società, già al lavoro da tempo sullo sviluppo di materiali di stampa 3D con caratteristiche funzionali, distribuirà il nuovo filamento tramite il nuovo negozio BlackMagic3D, di proprietà della stessa Graphene 3D Lab.


Daniel Stolyarov, CEO di Graphene 3D Lab, ha commentato:

Graphene 3D è entusiasta di iniziare ad offrire il nuovo filamento Gonductive Graphene direttamente ai clienti aprendo così nuove strade alla creatività degli utenti di stampanti 3D. Saranno possibili ampie varietà di applicazioni, compresa la stampa di circuiti e di sensori capacitivi. Non vediamo l'ora di ricerver la risposta da parte della comunità della stampa 3D per proseguire il processo di sviluppo di un'ampia gamma di filamenti con capacità funzionali. E' un traguardo importante per Graphene 3D Lab nel raggiungimento dell'obiettivo di realizzare un ecosistema per la stampa 3D di dispositivi operativi.

Il filamento è di tipo composito e consiste in una miscela di termoplastica PLA e nanostrutture di carbonio, traendo da questo un'elevata conducibilità elettrica. Questo filamento offre quindi la possibilità di stampare circuiti ed elementi utilizzabili all'interno di un dispositivo elettronico.


Il filamento è di colore nero, ha un diametro di 1,75 mm ed una resistività di 1 ohm/cm. Oltre alla possibilità di condurre corrente elettrica, il filamento ha inoltre una robustezza meccanica superiore a quella del PLA ed è in grado di poter essere usato per la schermatura elettromagnetica e di frequenze radio, trovando quindi possibilità applicative nel campo delle telecomunicazioni, del mondo medicale e del mondo aerospaziale e dei trasporti.


Il filamento Conductive Graphene è compatibile con tutte le stampanti in grado di estrudere filamento ad una temperatura di 170°-175°C e con piatto di stampa riscaldato.

Lo stesso è disponibile per l'acquisto sul sito web BlackMagic3D al costo di 65$ per bobina di 200 grammi.
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venerdì 20 marzo 2015

Windows 10: free anche per i possessori del vecchio OS pirata

Il rilascio della nuova release di Redmond è ormai sempre più vicino; ora che l'uscita è imminente, anche il rilascio delle news circolanti in rete si fanno più frequenti. 


A quanto pare Windows 10 sarà proposto come aggiornamento gratuito per tutti gli utenti possessori di licenza Windows 7 e Windows 8. L'ennesima conferma arriva, ancora una volta, da Microsoft, che ha anche aggiunto la data di commercialmente, fissata a partire da quest'estate.

Durante un'intervista rilasciata a Reuters, Terry Myerson (responsabile della divisione Windows) ha specificato un'altra novità, oggetto, peraltro, dell'articolo di oggi.

Windows 10 verrà aggiornato su tutti i PC idonei con una versione precedente autentica o non autentica

sono state le parole del dirigente del colosso di Redmond, che ha sottolineato che, anche i sistemi che ad oggi utilizzano una versione "non genuina" di Windows, riceveranno l'aggiornamento gratuito alla nuova versione.

Si tratta di un'apertura che non ha precedenti nella storia di Microsoft, che potrebbe aprire una morsa, quella contro la pirateria, chiusa da anni.

Già qualche giorno fa era circolata la notizia, secondo il quale, gli aggiornamenti di Windows 10 saranno veicolati attraverso canali P2P, terreno fertile del panorama underground della rete.

Questo cambio radicalmente le strategie di Microsoft, soprattutto in vista del fatto che gli storici e "genuini" clienti della società di Redmond non avranno di fatto alcun vantaggio rispetto a chi per anni non ha fatto altro che contraffare il sistema operativo di Microsoft e usarlo in maniera illecita.

Tutti coloro che dispongono di un dispositivo qualificato potranno aggiornare a Windows 10, anche chi usa oggi copie pirata [...] Crediamo che i clienti capiranno nel corso del tempo il valore di Windows con opportuna licenza, e permetteremo loro un più semplice passaggio alle copie legittime

ha continuato Myerson.

Una speranza forse vana quella di Microsoft, che comunque punta a sconfiggere la pirateria "facendo il suo gioco".

È da decenni che Microsoft si contrappone alle contraffazioni di Windows: se con XP aveva introdotto un servizio di attivazione per la verifica di chiavi di licenza, debellato facilmente dalla pirateria con alcuni codici corporate che si trovavano facilmente sul web, nel corso degli anni la società ha evoluto i sistemi di attivazione, senza però mai riuscire a impedire fattivamente l'installazione di versioni illecite del proprio sistema operativo.

Se da una parte è vero che le novità su Windows 10 sembrano avvantaggiare i "pirati", dall'altra bisogna considerare che studi hanno dimostrato che spesso, in alcune nazioni, copie illecite di Windows vengono installate sui sistemi a totale insaputa del possessore. In questi casi Microsoft ha cercato di spingere gli utenti coinvolti a passare ad una versione genuina, ma si tratta di un fenomeno che Microsoft vuole arginare e gestire in maniera del tutto differente con Windows 10.

Quella di Satya Nadella è una nuova Microsoft, questo è indubbio, decisamente più attenta alle esigenze dell'utente, che siano legittime o meno.

Lo stesso sviluppo del sistema operativo passa prima dai feedback ricevuti dagli "Insider", con Nadella che vuole accontentare a tutti i costi gli stessi clienti che mantengono in vita la sua Microsoft.

Sebbene le nuove pratiche "anti-pirateria" siano rivolte soprattutto alla Cina, in cui solo una copia di Windows su dieci è autentica, Windows 10 sarà gratis per il primo anno in tutto il mondo, e anche per i pirati.

Se questo "buonismo" vi fa storcere il naso, potete sempre credere nel complotto, o più semplicemente nella strategia del controllo; una contromossa Microsoft, per anticipare la pirateria, inserendo trojan a sua volta. 

Ma questo è assolutamente illegale, quindi anche se fosse non lo sapremo mai.
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mercoledì 18 marzo 2015

Facebook Messenger introduce la possibilità di scambiare denaro fra amici, ora in fase di test negli USA

Lo attendevamo da qualche tempo ormai e, da alcune ore a questa parte, è possibile effettuare pagamenti verso i propri amici su Facebook Messenger.


La novità, annunciata ufficialmente dalla stessa compagnia co-fondata da Zuckerberg, è disponibile per alcuni utenti statunitensi, con la distribuzione della funzione che si concluderà nei prossimi mesi.

Nessuna menzione è stata fatta per un ipotetico approdo anche in altri mercati internazionali, ma gli utenti italiani, non sarebbero in cima alla lista, non illudetevi.

Il client di messaggistica istantanea integra adesso una nuova icona con il simbolo del dollaro, la cui interazione conduce direttamente in una nuova schermata con cui portare a termine il pagamento, inserendo l'importo desiderato e premendo sul tasto Pay.


Il servizio richiederà naturalmente i dati della carta di debito per effettuare lo scambio di soldi, che viene protetto tramite PIN, o Touch ID sui dispositivi Apple supportati.

Secondo Re/code, qualora il ricevente non abbia ancora impostato i dati del suo conto bancario all'interno del sistema, i soldi saranno trattenuti da Facebook che si premurerà di trasferirli solo una volta aggiunta un'eventuale carta di debito sull'account. Gli scambi di denaro saranno mantenuti al sicuro dalla stessa società, che ha sottolineato di aver ingaggiato un team di specialisti anti-frode che monitorano continuamente gli account per ipotetici scambi di denaro sospetti.

Non mancano naturalmente nemmeno gli accorgimenti software sul piano della sicurezza. Tutti i trasferimenti di denaro verranno eseguiti all'interno di "ambienti protetti" naturalmente esterni alle reti di Facebook, e in cui sono sottoposti a controlli supplementari. In più, durante l'esecuzione dei trasferimenti, tutte le connessioni, sia con Facebook che con i servizi bancari, saranno protette da crittografia.

I pagamenti su Facebook sono già attivi per alcuni utenti negli Stati Uniti, e verranno resi disponibili per tutti gli americani entro i prossimi mesi sia per iOS e Android, che per la versione web del social network.
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martedì 17 marzo 2015

Apple:nuova Web TV con più di 25 canali!

Secondo un nuovo report del Wall Street Journal, Apple starebbe pianificando il lancio commerciale di un servizio di TV online con supporto per circa 25 canali.


Compatibile con tutti i dispositivi iOS e l'Apple TV, il nuovo servizio potrebbe essere lanciato già durante il prossimo autunno, con l'annuncio ufficiale previsto a giugno in concomitanza del debutto del servizio di musica in streaming su base Beats.

Con tutta probabilità, si tratta di una novità circoscritta al mercato statunitense, almeno nei primi anni dal debutto. Fra i canali supportati il Journal nomina infatti alcune delle emittenti più importanti d'oltreoceano, fra cui spiccano ABC, CBS e Fox.

Il gigante tecnologico sta trattando con i dirigenti del settore per offrire questo autunno un pacchetto essenziale di emittenti televisive. [...] Il servizio avrebbe circa 25 canali, sarà supportato da canali come ABC, CBS e Fox e sarà disponibile sui dispositivi Apple, come anche la Apple TV.

 sono queste le parole del Journal che cita le solite fonti vicine alle vicende.

Fra i nomi più importanti, fra le emittenti statunitensi, ci potrebbero essere alcune gravi mancanze. A causa di una frattura fra Apple e Comcast, il servizio Web TV di Cupertino potrebbe non avere i canali di NBC Universal, come NBC, Bravo e USA.

Non mancheranno i canali di Disney: Bob Iger, CEO della società, è nel consiglio di Apple ed è nota la sinergia che sussiste fra le due diverse realtà.

Sebbene il Journal sia da considerare una fonte affidabile, la notizia va presa come un'indiscrezione che potrebbe venire smentita in qualsiasi momento. Apple potrebbe infatti aver pianificato il progetto, ma è probabile che questo venga cassato o modificato sulla base di mutate esigenze della società.

Se venisse confermato, il nuovo servizio potrebbe essere annunciato insieme ad una nuova Apple TV più sottile e con una nuova UI.
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lunedì 16 marzo 2015

Un nuovo rivoluzionario sistema di pagamento per valute reali, ispirato ai bitcoin, targata IBM

IBM sta considerando la possibilità di implementare un sistema di pagamento basato su Bitcoin al fine di creare contante digitale applicabile alle valute principali.


L'obiettivo è quello di permettere al pubblico di trasferire contanti o effettuare pagamenti in maniera istantanea senza doversi appoggiare a terze parti, risparmiando così sui costi di transazione.

L'idea sarebbe di applicare lo stesso principio della "blockchain" (il registro pubblico di tutte le transazioni in bitcoin) alle transazioni che avvengono in valuta reale, come l'Euro o il Dollaro. 

IBM avrebbe avviato una serie di confronti non ufficiali con vari istituti bancari, tra cui la Federal Reserve. Se il sistema bancario internazionale dovesse decidere di validare il progetto, IBM si occuperebbe della costruzione di un'infrastruttura scalabile e sicura.

Di fatto IBM si occuperebbe di creare un'infrastruttura capace di operare una "blockchain" per ciascuna valuta, la quale non sarebbe però decentralizzata come avviene per il sistema Bitcoin ma verrebbe mantenuta e controllata dalle banche centrali dei vari Paesi del mondo.

L'impiego di wallet software collegati al conto bancario di un individuo permetterebbe quindi di sfruttare il denaro in forma digitale. 

Fa tutto parte dell'offerta di moneta. E' la stessa moneta, solo che invece di essere una banconota con un numero di serie è un token su di una blockchain

ha commentato una fonte ben informata sull'argomento ma che ha voluto restare anonima.

Il concetto di blockchain portato alla ribalta dal sistema Bitcoin è già stato considerato da più parti come una innovazione molto interessante, tra le ultime la Banca d'Inghilterra che ha considerato il registro pubblico della blockchain come un elemento capace di trasformare il sistema finanziario più in generale.

Il progetto è comunque in fase embrionale ed evolve costantemente. Attualmente non è chiaro in che modo potranno essere risolte le preoccupazioni legate alle attività criminali e di riciclaggio del denaro, che nel corso di questi anni hanno gettato ombre sul sistema Bitcoin.
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sabato 14 marzo 2015

Un bambino disabile? No semplicemente un supereroe!

Se pensate che i supereroi, nella vita reale, siano soltanto coloro i quali si prodigano per gli altri mettendo le proprie risorse a disposizione per un futuro migliore, vi state, almeno parzialmente, sbagliando.


Se il mondo nerd ha particolarmente a cuore l'argomento, chi non ha visto almeno una volta (o per lo meno letto un fumetto) un film basato sulle avventure di Batman, Superman, Flash, Lanterna Verde o Ironman? 

Ebbene, oggi parliamo proprio di quest'ultimo! Vi ricordate l'attore protagonista della saga dedicata al'uomo di ferro? Robert Downey Jr. è anche il protagonista di una vicenda davvero speciale. 

L'alter-ego di Tony Starkn ha collaborato al progetto The Collective Project, un'iniziativa promossa dal team di Microsoft Office per dimostrare i risultati che possono essere raggiunti unendo le forze e dando vita a grandi idee. 

L'attore ha voluto prestare il suo personaggio per attirare l'attenzione verso la società Limbitless Solution, fondata da un giovane statunitense Albert Manero, dottorando in ingegneria meccanica, il quale progetta protesi a basso costo e li realizza con la stampante 3D, per poi regalarli che ai bambini che ne hanno bisogno. 

Robert Downey Jr. dunque ha partecipato al progetto consegnando un braccio bionico a un bambino di sette anni che ama i supereroi della Marvel. 

Il tuo è meglio di quello di Iron Man 

è ciò che dice ad Alex. 

L'associazione Limbitness Solutions voleva portare alla luce il fatto che la realizzazione del nuovo braccio di Alex è costata solamente 350 dollari: molto meno rispetto al prezzo di una normale protesi, che può arrivare anche fino a 40 mila dollari.

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venerdì 13 marzo 2015

Mercato PC: proiezioni 2015

Siete estimatori dei PC? Preferite il portatile o i buon vecchio fisso? Vi accontentate dello stock version o vi lanciate in personalizzazioni estreme? Avete sostituito PC e notebook con tablet e smartphone perché vi basta consultare la posta elettronica, o magari divertirvi con poche app? 


Ebbene, la società di analisi di mercato IDC prevede che consegne globali di sistemi PC possano andare incontro ad una contrazione del 4,9% nel 2015, rivedendo quindi al ribasso le precedenti previsioni di un calo del 3,3%.

Allo stesso tempo però sono state ritoccate leggermente verso l'alto le previsioni di crescita per il 2016 e il 2017.

Sebbene i risultati del quarto trimestre 2014 fossero superiori dell'1,7% rispetto alle previsioni e possano lasciar intendere ad una piccola ripresa, le condizioni dell'economica globale e le variazioni di prodotto creeranno in realtà qualche resistenza nel breve termine.

Per l'intero 2015 il volume di consegne è previsto essere di 293,1 milioni di pezzi, per scivolare ancora leggermente verso i 291,4 milioni del 2019. In termini di valore il mercato PC ha raggiunto i 201 miliardi di dollari nel 2014, con una flessione dello 0,8% rispetto all'anno precedente, e ci si aspetta un ulteriore calo del 6,9% nel 2015, con flessioni inferiori negli anni seguenti, portando il totale a 175 miliardi di dollari nel 2019.

Alcune porzioni di mercato hanno potuto assistere ad una buona crescita della domanda nel corso della seconda metà del 2014, anche se una parte del volume del quarto trimestre dello scorso anno è stata gonfiata da una crescita degli inventari dei sistemi "Windows 8.1 + Bing" prima della riduzione dei sussidi da parte di Microsoft nella prima parte del 2015.

IDC si aspetta che l'impatto nel breve termine colpisca i canali consumer dal momento che questi lavoreranno per cercare di esaurire le scorte. In aggiunta i prezzi medi andranno a crescere nel futuro immediato per via della riduzione dei sussidi di Bing, del dollaro forte (che rende i sistemi più costosi al di fuori degli usa) e del continuo passaggio verso sistemi sottili, convertibili e touch-based. Inoltre aggiornamenti più significativi da parte di Intel (Skylake) e Microsoft (Windows 10) saranno rilasciati nel corso dell'anno, spostando l'interesse degli utenti verso l'ultima parte del 2015.

I mercati emergenti continuano ad avere difficoltà, concludendo il 2014 con una flessione del 9,5% nelle consegne PC e con proiezioni di crescita per il 2015 che sono state abbassate al -4,7%. Le continue instabilità politiche, la pressione dei prezzi sulle commodity e le svalutazioni delle monete in queste regioni hanno ridotto la spesa su un vasto numero di settori, inclusi i progetti pubblici che negli anni recenti hanno offerto un po' di spinta al mercato.

La competizione che deriva da altri dispositivi come telefoni, tablet e tecnologia indossabile pone ulteriori sfide alla spesa PC. Sebbene le regioni emergenti dovrebbero ancora vedere una crescita positiva per il 2017, le proiezioni di consegne restano al di sotto dei 160 milioni di pezzi per il 2019, in calo dai 163,7 milioni del 2014.

Le regioni mature continuano invece a comportarsi meglio, concludendo il 2014 con una crescita positiva dell'8,4% per l'intero anno, la prima sin dal 2010. Crescita supportata dalle sostituzioni dovute alla EOL di Windows XP, al rallentamento dei tablet e a prezzi piuttosto aggressivi. 

Nondimeno i volumi PC nelle regioni mature andranno incontro ad una flessione del 5,1% nel 2015 con ulteriori contrazioni a seguire. Tuttavia, in virtù di una serie di condizioni favorevoli, tra cui la presenza di prodotti interessanti nei segmenti premium e a basso prezzo, le proiezioni per i volumi PC nelle regioni mature sono in crescita a 134 milioni nel 2019 rispetto alle precedenti previsioni di 130 milioni.

Loren Loverde, Vice President, Worldwide PC Trackers, ha commentato:

I risultati nelle regioni mature per il 2014 hanno aiutato a stabilizzare il mercato ma qualsiasi opportunità i crescita a lungo termine dipende dal rivitalizzare la crescita nelle regioni emergenti e questo sembra inverosimile con il passaggio verso i dispositivi mobile. Anche includendo i sistemi 2- in-1 si andrebbe a spingere il CAGR per le consegne fino al 2016 dal -1,1% allo 0,5%. I vendor possono focalizzarsi su segmenti in crescita del mercato PC come AIO, PC sottili e convertibili, o cercare di consolidare il market share, ma la pressione sui prezzi e dai dispositivi concorrenti continuerà a disegnare uno scenario di particolare sfida.
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giovedì 12 marzo 2015

Le nuove strategie marketing e commerciali di Big G

Ventata d'aria nuova in quel di Mountain View: oggi ha avuto inizio un processo di modernizzazione dello Store e uno svecchiamento della line-up.


Per cominciare, Google Play Dispositivi cambia nome e interfaccia grafica, allineandosi allo stile material, e diventa Google Store. Esplorando il sito, come ci suggerisce la stessa società, troviamo tuttavia anche delle novità meno gradevoli, anche se attese.

Manca infatti Nexus 5, il dispositivo Pure Google della precedente generazione caratterizzato da un prezzo di listino decisamente vantaggioso, il cui acquisto ancora oggi a distanza di più di un anno dal rilascio non sarebbe una follia.

Il Google Store è un negozio online in cui puoi avere informazioni su telefoni e tablet Android, orologi Android Wear, Chromebook, dispositivi Nest, dispositivi di streaming multimediale e accessori correlati, nonché acquistare tali dispositivi [...] In precedenza questi prodotti erano disponibili su Google Play. Ora su Google Play vengono venduti soltanto film e programmi TV, app, musica e libri di Google Play, nonché contenuti di Google Play Edicola

spiega la società in una nota ufficiale.

Google ha quindi effettuato una separazione fra il suo store per la vendita di proprietà digitali e quello per la vendita di hardware: se si vuole acquistare uno smartphone, un tablet o un qualsivoglia accessorio fra quelli della line-up di BigG, allora Google Store è lo store a cui fare riferimento, altrimenti se si vuole acquistare un'app, guardare un film o scaricare della musica, lo store a cui attingere sarà, come in precedenza, il Google Play.

Oltre alla cessazione delle vendite di Nexus 5 sui canali ufficiali, le novità sono state accompagnate dal ribasso dei prezzi di Nexus 6. In Italia lo smartphone Pure Google, l'unico a disposizione su Google Store, sarà infatti offerto a 599€ nella sua versione base da 32GB di storage integrato, che diventano 649 per il modello da 64GB. Si tratta di un prezzo ancora decisamente superiore a quello di Nexus 5, giustificabile per via del design premium del dispositivo di Motorola.
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mercoledì 11 marzo 2015

Force Touch anche su iPhone 6s?

Nello scorso mese di gennaio, già se ne era parlato, ma ora, a pochi giorni dal lancio di Apple Watch e di MacBook, arriva anche la conferma del Wall Street Journal.


iPhone 6s avrà un pannello in vetro Force Touch, secondo l'autorevole quotidiano statunitense, ovvero in grado di stabilire la forza applicata dall'utente durante l'interazione, dando risultati diversi in base alla pressione stessa.

Si tratta di una caratteristica che già Apple aveva mostrato durante l'evento di debutto del suo smartwatch, e che ha deciso di integrare anche sul touchpad del nuovo MacBook. Le destinazioni d'uso di Force Touch possono essere diverse in base al dispositivo in cui la tecnologia viene implementata: su Apple Watch consente di eseguire azioni altrimenti impossibili viste le risicate dimensioni del display, su MacBook simula, fra le varie funzioni, anche il click di un mouse.

La funzionalità sarà certamente supportata da novità sul lato software, in modo da dare ai nuovi iPhone un nuovo livello di interazione. Il Journal non si sofferma purtroppo su questo aspetto, anche perché probabilmente la feature è ancora in via di sviluppo in quel di Cupertino, in cui i tecnici Apple stanno provando nuove metodologie con le quali implementare proficuamente anche su smartphone il sensore per il rilevamento della pressione applicata.

Previsti non prima del prossimo autunno, i nuovi iPhone non avranno probabilmente novità rilevanti sul piano estetico (questo però ci pare positivo, dato il riuscito re-design apportato all'ultimo iPhone). 

Apple ridisegna la scocca del suo smartphone solo ogni due anni, ed anche i nuovi iPhone 6s, secondo il Journal, saranno disponibili in due varianti di dimensioni diverse, da 4,7 e 5,5".

La novità potrebbe arrivare dalle colorazioni, infatti, oltre agli ormai canonici colori Grigio siderale, Argento e Oro, iPhone 6s dovrebbe arrivare anche in versione Pink. Apple strizza l'occhio ad un pubblico femminile.

Si tratta di una caratteristica, anche questa, attualmente in fase di testing nei laboratori di Cupertino, e che potrebbe essere soggetta a variazioni o addirittura del tutto eliminata prima del lancio effettivo dei nuovi prodotti.

Ovviamente è ancora presto per azzardare ipotesi strane su innovazioni originali e futuribili, ma l'occasione di pubblicare un'indiscrezione, data l'affidabilità della fonte, c è sembrata ghiotta.
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martedì 10 marzo 2015

"Le vie del grafene sono infinite": gli elettroni si possono muovere lungo un percorso predefinito!

La scoperta del grafene ha portato davvero molto entusiasmo nel mondo dei materiali e di conseguenza anche nel mondo della tecnologia elettronica.


Ebbene, pare non siano finite le sorprese: i ricercatori dell'Università di Basilea hanno scoperto la possibilità di far muovere gli elettroni nel particolare materiale bidimensionale facendo seguire ad questi ultimi un percorso predefinito.

Gli esiti della ricerca sono stati pubblicati sulla rivista Nature Communications: quando la struttura a nido d'ape del grafene viene deformata per stiramento e vi si applicano sia un campo elettrico, sia un campo magnetico, diventa possibile dirigere il flusso degli elettroni. Si tratta della prima volta in cui i ricercatori sono riusciti ad attivare e disattivare la "guida" degli elettroni senza alcuna perdita.

I ricercatori hanno stirato il grafene tra due contatti elettrici d'argento e due elettrodi d'oro di controllo, applicando un campo elettrico e successivamente un campo magnetico perpendicolare al grafene. Il meccanismo con cui i ricercatori sono stati capaci di compiere questa operazione può essere ottenuto solo nel grafene proprio in virtù della mancanza della banda proibita (caratteristica che ha spinto il mondo della ricerca a cercare di usare il grafene nel campo dell'elettronica).

La variazione del campo elettrico e del campo magnetico ha permesso ai ricercatori di indurre gli elettroni a muoversi lungo un percorso ondulato.

Un nano-interrutore in grafene con queste caratteristiche può essere integrato in un'ampia gamma di dispositivi e controllato semplicemente alterando il campo elettrico o il campo magnetico

ha dichiarato il professor Christian Schönenberg, ricercatore che ha coordinato il progetto.

Questa ricerca può indicare la strada verso nuovi approcci allo sviluppo dell'elettronica con la possibilità di realizzare dispositivi molto differenti a quelli odierni basati sul silicio.
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lunedì 9 marzo 2015

Ecco i nuovi MacBook da 12"

Phil Schiller ha da poco presentato i nuovi MacBook 2015. Ecco come li ha presentati: "Sono i Mac più sottili ed efficienti che abbiamo mai creato. Bellissimi da qualunque punto li si guardi".


Infatti, i nuovi MacBook sono dei notebook ultrasottili, 24% più sottili rispetto ai precedenti modelli; come è stato possibile raggiungere un tale risultato?

Questi MacBook sono anche i più leggeri mai creati da Apple. La tastiera è, sorprendentemente, più grande rispetto ai modelli precedenti: ora ha le dimensioni di una tastiera da desktop, con un'estensione che va da una parte all'altra del MacBook, includendo un nuovo sistema di retroilluminazione dei tasti ed un nuovo sistema di apertura della tastiera, ripensato per guadagnare spazio.

Il pannello del display Retina ora misura solo 0,88mm eppure è il 30% più efficiente, a parità di luminosità, rispetto al modello precedente. Per il modello da 12 pollici, si parla di 2304x1440 Pixel di display Retina. L'antenna del WiFi è ora integrata direttamente nella scocca.

Il trackpad è stato modificato, ancora più ampio, ora si chiama Force Touch trackpad. La superficie è in vetro, con sensore di forza (come su Apple Watch) e un tactic engine per fornire feedback all'utente quando clicca. La sensazione sarà strana, ma apre l'uso a numerose possibilità: i sensori sanno distinguere un clic pesante da uno più leggero. Per esempio, si potrà usare la forza come una gesture: con un clic pesante su una parola si lancia una ricerca su Wikipedia, mentre un clic pesante su un indirizzo apre Mappe, su una data, crea un appuntamento nel calendario, sul Finder, apre QuickLook, ecc.

La scheda logica è più piccola del 67% rispetto al modello da 11" e monta un Intel Core M, con processo produttivo a 14nm, 1.3GHz con Turbo fino a 2.9GHz. Lo spazio liberato così è ora disponibile per ospitare una batteria molto più grande: l'intera scocca è piena di batteria. Una nuova tecnologia che consente di infilarne ovunque.

Il nuovo MacBook Air Retina sfrutta questa autonomia in più per durare 9 ore di navigazione Internet Wireless e 10 ore di riproduzione iTunes. Naturalmente il Wi-Fi 802.11ac e Bluetooth 4.0 sono integrati.

Un'altra novità viene dai colori visto che adesso sono quelli delle ultime generazioni di iPhone: oro, argento e grigio siderale.

Attualmente non abbiamo notizia di quando verranno commercializzati, ma per ora, da quanto riporta lo Store ufficiale Apple, sappiamo che il modello base (con memoria flash da 256 GB) sarà venduto a 1499 €.
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Google presto fornitrice di connessione wireless

Come sapete, Google sta attuando un piano che la porterà ad essere fornitrice di connessione wireless.


Alt! Fermate gli entusiasmi. Stiamo parlando del mercato statunitense. Secondo quanto riporta il Wall Street Journal, il servizio di Google, sarà lanciato entro la fine del mese ma solo per il Nexus 6. Un esperimento, in sostanza, per poche cavie.

L'iniziativa di Google per diventare un Mobile Virtual Network Operator sembra anticipare le voci trapelate finora: non si parla più di qualche mese, bensì di settimane. 

Inoltre, pare che Big G (la fonte è attendibile, parliamo del Wall Street Journal) sfrutterà le reti di T-Mobile, Sprint oltre alle reti wi-fi disponibili. Aspettiamo di sapere come sarà il servizio dai possessori statunitensi di Nexus 6, dato che il progetto esclude persino i devices della generazione precedente (Nexu 5). 

Sempre in tema Nexus, pare che Google sia in trattative con due produttori per realizzare la nuova edizione 2015 del proprio smartphone: Lg e il vendor cinese Huawei.

Stando a iSuppli, però, Big G avrebbe già stipulato un'intesa con Huawei. Il debutto sarebbe previsto in autunno.
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venerdì 6 marzo 2015

Gabe Newell ceo di Valve esalta HTC Vive

HTC Vive è uno dei tanti caschi per la realtà virtuale che sono stati presentati all'ultima edizione del Game Developers Conference.


Il dispositivo made in Taiwan si è distinto per la solidità dell'esperienza in realtà virtuale che riesce ad offrire e per le basse latenze rispetto al tracciamento della testa dell'utente.

Tutto ciò è possibile grazie alla base SteamVR e alle tecnologie fornite da Valve, come Steam Lighthouse.

Problema non certo secondario legato alle tecnologie fino ad ora utilizzate per la realizzazione dei caschi per la realtà virtuale, è l'insorgere della nausea da simulazione (o motion sickness).

Infatti, se i produttori di hardware VR non abbatteranno questo limite, rischieranno di escludere buona parte (se non tutta) della potenziale clientela da tutto il discorso realtà virtuale.

Lo 0% delle persone che hanno provato Vive ha sofferto di nausea da simulazione

ha detto l'istrionico CEO di Valve, Gabe Newell, al New York Times.

Questo dipende proprio dall'impiego di un display a bassa persistenza, dall'alto refresh rate del dispositivo e dal sistema di tracciamento Lighthouse.

HTC Vive, tramite Lighthouse, tiene traccia della precisa posizione dell'utente all'interno della stanza e lo fa attraverso due basi che emettono raggi laser, posizionati in diversi punti della stanza. I laser sono in grado di monitorare la posizione dell'utente e tutti i suoi movimenti all'interno di uno spazio di 4,6 metri quadrati.

Risolvere il problema della nausea è cruciale se si vuole introdurre la realtà virtuale sul mercato

ha detto ancora Newell.

Il refresh rate di HTC Vive è di 90hz e questo richiederà l'elaborazione delle immagini a 90fps. Il dispositivo si compone di due schermi, ciascuno indirizzato a un occhio e capace di riprodurre le immagini alla risoluzione di 1200x1080. Vive può contare su 70 differenti sensori, tra i quali un giroscopio MEMS e un accelerometro.

Questa volta HTC non ha lasciato nulla al caso!

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giovedì 5 marzo 2015

Microsoft: gioco cross-platform tra Windows, Xbox e Windows Phone

Phil Spencer, direttore della divisione videoludica Microsoft, ha annunciato durante la Game Developers Conference l'intenzione della Società di Redmond di continuare a investire nell'ecosistema cross-platform.


Questo al fine di migliorare l'esperienza videoludica (in modo trasversale) degli utenti, permettendo agli utenti di Windows, Xbox e possessori di dispositivi mobile Microsoft, di giocare insieme in multplayer.

Ne consegue, quindi, che Microsoft lancerà nuovi strumenti di sviluppo, che permetteranno agli sviluppatori di creare giochi in grado di girare su piattaforme differenti, tra cui Windows 10, Windows Phone e Xbox.

Spencer ha poi detto che l'ottima reazione registrata alla presentazione di Microsoft HoloLens spingerà il produttore a creare nuovi titoli in 3D olografico. 

Nessuna piattaforma può andare bene se non ha giochi

ha detto durante la conferenza, senza però rivelare le caratteristiche di questi titoli.

Il kit di sviluppo Microsoft Xbox Live per Windows 10, inoltre, è già disponibile agli sviluppatori, ha aggiunto Spencer. Achievement, suggerimenti, feedback delle attività e altre operazioni Xbox Live, quindi, seguiranno i giocatori a prescindere dalla piattaforma utilizzata. "Windows 10 costituirà la miglior release di sempre per i giocatori", ha poi concluso.

Dichiarazione da tener bene a mente! Speriamo non si debba rimangiare tutto.

Microsoft vuole avere in futuro un'unica identità condivisa tra store, app e piattaforme. La nuova strategia girerà attorno al Windows Store, raggiungibile ormai in più di 240 nazioni, che Microsoft intende configurare come una vera e propria alternativa a Steam.

Si tratta di un prodotto unico che riguarda tutta la community di Windows 10 e coinvolge anche Xbox [...] Non abbiamo mai investito così tanto su Windows Store. Gli sviluppatori avranno l'opportunità di distribuire sull'intero ecosistema utilizzando un solo store

ha detto Spencer.

Microsoft sta tenendo vari panel al GDC per illustrare agli sviluppatori come sfruttare il nuovo ecosistema e come creare videogiochi per Windows 10. Fable Legends e Gigantic saranno tra i primi giochi a sfruttare la nuova caratteristica di gioco cross-platform.


Sviluppato da Motiga, Gigantic vedrà due squadre composte da cinque giocatori affrontarsi su grosse mappe con l'aiuto di creature gestite dall'intelligenza artificiale. Uscirà nel corso dell'anno su Windows 10 e Xbox One.

Vogliamo che gli strumenti che vengono utilizzati dagli sviluppatori di terze parti siano gli stessi che utilizziamo noi per creare i nostri giochi

ha detto ancora Spencer.
Che poi ha annunciato la versione Xbox One di Elte Dangerous, che arriverà entro la fine dell'anno. La famiglia dei titoli Xbox One si arricchirà anche di Wasteland 2.

Ovviamente è stato presentato tutto con proverbiale entusiasmo, ma d'altronde è ciò che Apple e sta facendo da tempo, e che anche Microsoft sta tentando di fare (con le applicazioni) dai tempi dell'introduzione di Windows 8. Capite bene che l'affermazione sopra riportata, ovvero "Windows 10 costituirà la miglior release di sempre per i giocatori" suona assai beffardo. Ne consegue che solo il tempo e la messa in opera potrà sciogliere tutti i dubbi.

Sempre da Redmond arriva una news relativa ai vertici Microsoft: dai corridori del Game Developers Conference, infatti, è rimbalzata la notizia circa le possibili imminenti dimissioni di Phil Harrison, corporate vice President of Microsoft, e del suo addio alla compagnia di Redmond. Microsoft si è limitata a dire che "non commenta rumor o speculazioni".
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