martedì 31 gennaio 2012

Nuovi sviluppi nel caso MegaUpload

Torniamo brevemente alla vicenda del network Megaworld, detentore dei nomi di dominio Megaupload, Megavideo, Megalive, Megarotic, Megaporn e molto altro, chiuso dall'FBI in tempi recenti portando all'arresto di alcune persone, fra cui il fondatore e proprietario Kim Schmitz o DotCom che dir si voglia.


Accese le proteste nei confronti di taluni utenti che hanno utilizzato il network per reperire i propri contenuti, più o meno leciti, ospitati dal servizio oscurato.

Nei giorni scorsi si era parlato di un termine ultimo, quello di giovedì 2 febbraio, oltre il quale i contenuti sarebbero stati cancellati dai server, in seguito al mancato pagamento delle società che si occupano dell'hosting. L'arresto dei titolari e la cessata attività del network ha infatti bloccato i normali pagamenti, motivo per cui Carpathia Hosting e Cogent Communications, le due società che offrivano i propri servizi a Megaworld, avevano indicato come termine ultimo proprio quello del 2 febbraio per l'eliminazione definitiva dei dati.

La delicatezza della situazione ha portato le due società ad estendere di due settimane il termine ultimo, motivo per cui appare scongiurata la perdita definitiva dei dati prevista per questo giovedì. Adesso, stando a quanto riportato da Cnet, la palla passa agli inquirenti e ai legislatori, che dovranno trovare il modo di rendere accessibili i dati e dare quindi tempo agli utenti di recuperare i propri contenuti. Per ulteriori evoluzioni restate collegati.

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lunedì 30 gennaio 2012

Iphone 4s: Sul libro dei Guinness alla voce "dispositivo elettronico consumer a più alto tasso di vendita"

Nella versione aggiornata al 2013, Kinect ed iPhone 4S si contendono infatti il posto del “dispositivo elettronico consumer a più alto tasso di vendita” del Guinness World Records, ma il risultato sembra essere scontato.


Con otto milioni di unità vendute in appena 2 mesi di vendite, il tecnologico controller Microsoft si era guadagnato l’anno scorso la palma di “Fastest Selling Consumer Electronics Device” della storia. Ma l’ultima reiterazione del telefono con la mela, annunciata lo scorso 4 ottobre e commercializzata a partire dal 14, potrebbe rompere le uova nel paniere a Redmond scalzando definitivamente il Kinect.

E’ certo che l’iPhone 4S sia stato acquistato da 4 milioni di utenti nei primi 3 giorni di presenza sul mercato; sappiamo anche che nel quarto trimestre fiscale dell’anno scorso, quello che contempla il periodo ottobre-dicembre 2011, sono stati commercializzati qualcosa come 37 milioni di iPhone e che, secondo alcuni analisti, l’89% di quei 37 milioni sono iPhone 4S (ovvero 33 milioni circa in circa 78 giorni). Un dato corroborato anche dall’alto prezzo medio per iPhone di 659$, molto al di sopra dei price point dell’iPhone 4 e 3GS, il che lascia intendere che gli utenti abbiano preferito massicciamente l’ultima novità ai vecchi prodotti scontati.

Alla luce di questi dati, il risultato sembrerebbe favorire Apple a discapito di Microsoft. Se infatti Kinect e iPhone 4S verranno posti all’interno della medesima categoria come è avvenuto l’anno scorso, lo scettro andrà con ogni probabilità alla mela.

Questa non è certo una classica notizia di tecnologia e nemmeno un'analisi di bilancio di qualche società leader nel settore dell'elettronica ma, considerando che lambisce trasversalmente Apple e Microsoft e ci sembrava carino mettervi a conoscenza di tale curiosità.

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sabato 28 gennaio 2012

Il forte impegno di Microsoft nel promuovere il proprio investimento sarà ricompensato? Nokia sarà il cavallo giusto?

Nokia, nell'analisi dei propri risultati finanziari del quarto trimestre 2012, ha non solo evidenziato una posizione negativa per quasi 1 miliardo di Euro su circa 10 miliardi di fatturato trimestrale.


Nokia ha anche confermato che nel periodo di riferimento abbia venduto più di 1 milione di smartphone della famiglia Lumia, basati quindi su sistema operativoWindows Phone.

Questo dato fornisce elementi per alcune riflessioni sulla portata dell'investimento che Microsoft sta portando avanti nel settore delle soluzioni smartphone. Nel momento in cui la partnership tra Nokia e Microsoft è stata annunciata, poco meno di 1 anno fa, è apparso subito evidente come Microsoft si fosse impegnata a riconoscere a Nokia un pagamento di circa 1 miliardo di dollari a fronte dello sviluppo e conseguente commercializzazione di smartphone basati sul proprio sistema operativo.


Microsoft ha pagato a Nokia, nel corso del quarto trimestre 2011, una somma di 250 milioni di dollari alla voce "platform support payments": questo implica che per ogni telefono della famiglia Lumia che è stato commercializzato da Nokia nel trimestre Microsoft ha riconosciuto all'azienda finlandese una somma di 250 dollari circa. Microsoft, d'altro canto, riceve un pagamento per le royalties legate all'utilizzo del proprio sistema operativo Windows Phone da parte dei produttori di smartphone che ne fanno utilizzo.

Non è noto ufficialmente quale sia l'ammontare di queste royalties, ma varie indiscrezioni indicano una cifra prossima ai 15 dollari per terminale. E' ipotizzabile che Nokia, vista l'importanza strategica nello sviluppo della strategia di Microsoft nel settore degli smartphone, possa corrispondere royalties per terminale inferiori nel complesso.

La diretta conseguenza di tutto questo è quella di un forte investimento economico per Microsoft, con una quota di mercato che rimane ancora molto limitata prendendo quale riferimento il totale delle soluzioni smartphone commercializzate dai produttori nel corso del 2011. Le stime di crescita per il 2012 sono senza dubbio positive per gli smartphone basati su sistema operativo Windows Phone, ma è evidente come Microsoft e partner debbano spingere per incrementare quanto più rapidamente possibile le vendite di smartphone basati su OS Windows.

E' già stato anticipato al CES di Las Vegas, nelle scorse settimane, il periodo di lancio diLumia 900, terminale top di gamma che Nokia immetterà sul mercato nord americano nel corso del mese di Marzo. E' ipotizzabile che questo prodotto vedrà in parallelo anche una massiccia campagna marketing con un investimento di Microsoft che dovrebbe raggiungere i 100 milioni di dollari, oltre ad un importo simile che dovrebbe venir investito nella promozione di altri smartphone top di gamma non sviluppati da Nokia sempre basati su sistema operativo Windows Phone.

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venerdì 27 gennaio 2012

Angry Birds disponibile anche su Facebook dal prossimo 14 febbraio

Dopo mesi di attesa e continui posticipi, Rovio ha confermato la data di rilascio della versione Facebook di Angry Birds. 


Arriverà, infatti, il 14 febbraio, nel giorno di San Valentino. Si era parlato di Angry Birds su Facebook nello scorso marzo, quando si pensava che questa versione sarebbe arrivata in concomitanza con il film d'animazione Rio. L'approdo su Facebook dà un'ulteriore accelerazione al fenomeno Angry Birds, che già annovera 700 milioni di download e che adesso è a disposizione degli 800 milioni di utenti di Facebook. Angry Birds era comunque giocabile da tempo su browser, perché ha fatto parte del line-up di lancio dei giochi per Google +. Angry Birds su Facebook avrà una nuova componente social, basata sulla competizione tra gli utenti, una grafica migliorata e consentirà di acquistare nuovi power-up.
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giovedì 26 gennaio 2012

Nuovi benefit per tutti i dipendenti Apple

Dopo l’annuncio degli straordinari risultati dell’ultima trimestrale Tim Cook aveva inviato una email di ringraziamento ai dipendenti Apple per l’ottimo lavoro svolto invitandoli a seguire un incontro dal vivo.


Ecco riportato il contenuto della email:

Grazie a tutti per il duro lavoro, nel 2012 siamo partiti alla grande. La scorsa settimana abbiamo lanciato a New York un’innovativa iniziativa con i libri di testo su iBooks e oggi annunciamo la migliore trimestrale della storia di Apple. Seguitemi domani mattina alle 10 a.m. nella Town Hall. Esamineremo i risultati record e parleremo di nuove cose emozionanti che stanno avvenendo in Apple. L’incontro sarà trasmesso dal vivo nelle diverse sedi Apple. Controllate AppleWeb per i dettagli.

Tra le varie novità annunciate da Tim Cook spiccano i benefit che Apple offrirà a tutti i dipendenti Apple, come ringraziamento per il lavoro svolto in questi ultimi mesi. Curiosamente uno dei premi consiste in alcuni sconti per l’acquisto dei prodotti Apple. In particolare Apple offrirà ai dipendenti che lavorano per la Mela da almeno 90 giorni uno sconto di 500$ per l’acquisto di un Mac (ad esclusione di un Mac mini) ed uno sconto di 250$ per l’acquisto di un iPad. Lo sconto potrà essere utilizzato solo una volta ogni tre anni e sarà disponibile a partire da giugno. Ricordiamo che sino ad ora lo sconto riservato ai dipendenti Apple era del 25% (limitatamente ai Mac). 

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mercoledì 25 gennaio 2012

Lytro, la macchina fotografica rivoluzionaria

Dopo quindici anni di studi e sperimentazioni all'Università di Stanford la fotocamera Lytro è pronta per la vendita. I prezzi sono piuttosto abbordabili: 399 dollari per la versione con 8 gb di memoria e 499 dollari per la 16 gb; le prenotazioni per il mercato Usa sono già partite con consegna prevista all'inizio del 2012, ancora nessuna notizia per l'Europa.


La nuova fotocamera introduce un concetto rivoluzionario nel mondo della fotografia: la possibilità di scattare un'immagine e di metterla a fuoco solo successivamente, scegliendo liberamente l'esatto punto da focalizzare. Basta quindi alle immagini studiate a lungo prima dello scatto per trovare la giusta inquadratura, sarà sufficiente un solo rapido click sull'apparecchio per cogliere l'istante di una scena e poi elaborarlo tranquillamente sul pc prima di stamparlo o postarlo sui social network. Precisando che l'elaborazione è alla portata di chiunque, dato che basta scegliere il punto da focalizzare, cliccarci sopra e tutto è già finito. Il merito di queste prestazioni è tutto nel sensore di ripresa delle immagini, per il quale non si parla più di megapixel ma di megarays, milioni di raggi di luce. Sul sito dell'azienda (www.lytro.com) è possibile sperimentare direttamente la tecnologia applicata su una galleria di immagini 


Il bello della Lytro è anche nella sua forma: un parallelepipedo colorato da 4 centimetri di lato e lungo 11 centimetri con un peso di 214 grammi, parzialmente rivestito in gomma nella zona vicina al mirino. I comandi sono ridotti al minimo, troviamo solo il pulsante di scatto meccanico mentre sul display touch è possibile passare in rassegna le immagini archiviate oppure provare subito la messa a fuoco preferita. Non si usano schede di memoria perché c'è già un archivio interno da 8 gb (per 350 scatti) oppure 16 gb (per 750 scatti). L'alimentazione viene da una batteria interna ricaricabile tramite cavo usb, con lo stesso cavo si possono scaricare le foto sul pc.

Al momento la Lytro ha preparato un software dedicato al mondo Mac ma è già annunciata la versione Windows.

Questa tecnologia vi sembra interessante e soprattutto innovativa? Evidentemente non solo a voi, infatti, anche Steve Jobs, l'ex Boss di Cupertino aveva messo gli occhi addosso a questo prodigio tecnologico. Ebbene nelle anticipazioni che circolano sul libro Inside Apple di Adam Lashinsky, viene riportato il seguente paragrafo:
Il CEO di Lytro, Reg Ng, un geniale informatico dell’università di Stanford, chiamò Jobs che velocemente rispose e disse: “Se sei libero oggi pomeriggio possiamo incontrarci.” Reg Ng si catapultò a Palo Alto, mostrò a Jobs una demo della tecnologia Lytro e parlò del design del prodotto, su richiesta di Jobs gli inviò una email in cui specificava tre cose che Lytro avrebbe potuto fare con Apple.

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Facebook sotto assedio di Anonymous il 28 gennaio? Smentita ufficiale su twitter

Secondo quanto riportato da una dichiarazione pubblicata attraverso Youtube, Anonymous avrebbe come prossimo obiettivo un attacco a Facebook, pianificato per il 28 di gennaio alle 12:00 am.


Il video citato dice così:

È cominciata una guerra tra Anonymous e il governo degli Stati Uniti", [...] Nonostante SOPA e PIPA siano stati posticipati dal Congresso, questo non ci garantisce la libertà di informazione su internet.

In seguito alle azioni portate avanti dai federali nei confronti di Megaupload, inoltre, Anonymous avrebbe attaccato diversi siti americani, compreso quello del dipartimento di giustizia. In una "chiamata alle armi", Anonymous chiede ai partecipanti di scaricare LOIC (Low orbit Ion Cannon), un tool che permette di mandare in crash determinati siti web inviando migliaia di pacchetti ai server obbiettivo.

Il caso di Facebook è però diverso, per ovvi motivi: stiamo parlando di un servizio ottimizzato per gestire proprio migliaia di richieste contemporaneamente, grazie agli oltre 60.000 server di cui dispone. Ecco perchè Anonymous chiede aiuto agli utenti normali.

La questione è, ovviamente, molto dibattuta: al centro dell'attenzione c'è non solo la decisione di attaccare Facebook, un'azienda privata che viene equiparata al governo americano, ma anche quanto questa minaccia possa essere reale. Già perchè non è la prima volta che Facebook viene minacciato; era già successo il 5 di novembre dello scorso anno, senza però avere alcuna conseguenza reale.

Il messaggio divulgato viene però contraddetto da una dichiarazione effettuata attraverso l'account twitter ufficiale di Anonymous, con il seguente messaggio, che ne prende le debite distanze. Il video, quindi, non sarebbe una reale dichiarazione del gruppo Anonymous.

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martedì 24 gennaio 2012

iBooks 2 tradisce le aspettative dei lettori

Nonostante una presentazione mirabolante ed un iniziale discreto successo che ha portato a 350.000 download in appena 3 giorni, l’offerta iniziale di iBooks 2 non sembra aver impressionato granché né gli addetti ai lavori né gli utenti.


Il dubbio che la rivoluzione non fosse imminente come prospettato dal marketing di Cupertino ce l’avevamo già, e ora arrivano pure le prime conferme. Slader, un servizio online che fornisce risorse collaborative per studenti del liceo, non ha usato mezzi termini per parlare della novità:

Sembra di leggere una copia in PDF dei libri che esistono oggi nelle classi scolastiche. Le feature interattive promesse sono praticamente inesistenti. Al di là delle solite funzionalità dell’iPad (sottolineatura e dizionario integrato), non c’è nulla di nuovo nei libri di matematica di iBooks.

Giudizio impietoso quindi per un prestigioso servizio del settore come Slader. L'asso nella manica degli uomini della mela si starebbe quindi trasformando in un bluff. Gli editori tradizionali, insomma, non sembrano aver saputo cogliere le potenzialità del nuovo mezzo, e il rischio è che, con i nuovi strumenti di creazione dei contenuti messi a disposizione da Apple, comuni professori inizino a prodursi da sé le dispense e i tomi necessari alle proprie lezioni. Secondo Slader, tuttavia, il successo è tutt’altro che scontato:

I nuovi autori potrebbero superare tranquillamente i bassi standard degli editori. Ma basterà questo per scuotere il mercato dei libri di testo?

E i commenti degli utenti sulla pagina di App Store dedicata ad iBooks 2 non paiono più clementi. L’impressione è che si poteva fare decisamente di più, soprattutto visto che a dirigere l’orchestra c’era Apple, ma evidentemente smuovere l’industria rappresenta un’impresa più ardua del previsto. In effetti le riviste di “Edicola”, spesso somigliano a scatti fotografici in alta risoluzione degli equivalenti cartacei, e anche all’ecosistema del Kindle Fire sono state mosse critiche analoghe

Le premesse sono tutt'altro che entusiasmanti, però non c'è nessun vincolo all'innovazione; speriamo che Apple, Amazon e nuovi competitor, facciano tesoro di questa falsa partenza.


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lunedì 23 gennaio 2012

Apple: dopo iTV un'altra falsa rivoluzione

Ogni volta che Apple mette mano a un segmento di mercato, indipendentemente dal fatto che sia nuovo o sia già stato battuto da altri, si finisce con il parlare di rivoluzione e di forza dirompente che la società della mela esercita sul mercato.  


Eppure, Apple TV ne sia un esempio, non sempre tutte le ciambelle di Cupertino riescono col buco, e c’è chi è pronto a giurare che, se rivoluzione dei libri di testo sarà, non arriverà prima d’un lungo periodo d’assestamento e soprattutto prima che altri competitor si siano gettati nella mischia.

Quando Joshua Bento di Nieman Journalism Lab parlava del “Garage Band degli ebook” si riferiva alla facilità disarmante con cui, grazie ai nuovi strumenti di Apple, è ora possibile creare in poco tempo accattivanti contenuti didattici dedicati ad iPad e dotati d’un’anima completamente interattiva. Potremmo essere di fronte al cambiamento più significativo del settore dopo Gutenberg, ma non è detto che i tempi siano rapidi né che il merito vada tutto alla mela.

Innanzitutto, l’ecosistema Apple è chiuso; somiglia ad un “recinto dorato” dal quale non si può uscire e che potrebbe rappresentare un deterrente per scuole e famiglie, intenzionate piuttosto a tutelare i propri investimenti per il maggior lasso di tempo possibile. C’è da dire che, almeno per il momento, iPad è il leader di mercato, ma con Android alle calcagna è difficile credere che gli equilibri resteranno immutati per molto ancora.


Altra questione è il fattore costi. Prendiamo l’hardware di base: iPad non è propriamente un gingillo economico, e nelle versioni di punta viene commercializzato al prezzo d’un portatile. Certo, il costo calmierato degli ebook potrebbe far incidere meno l’acquisto del dispositivo, ma il limite di 14,99$ sui testi si applica esclusivamente ai tomi delle scuole superiori; e già oggi, almeno su Amazon USA, gli ebook destinati agli studenti del college costano come o più dell’equivalente cartaceo. Per farla semplice, Apple si sta “alleando in partnership” con gli editori; non gli sta mica muovendo guerra. Ciò implica che difficilmente un libro da 150$ verrà rimpiazzato con un ebook da 15$, anche se nel computo generale ora vanno aggiunte almeno un paio di novità: l’impossibilità di rivendersi l’usato, e l’eventualità che nuovi competitor, o autori di pregio senza una casa editrice alle spalle, entrino in scena con prodotti competitivi e di qualità.

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sabato 21 gennaio 2012

Diablo III: l'uscita è prevista per aprile 2012

Blizzard ha annunciato che applicherà a Diablo III una serie di cambiamenti e di correzioni agli equilibri di gioco sulla base del feedback proveniente dai test interni e dal beta test che ha coinvolto migliaia di giocatori. 


Gli affinamenti potrebbero fare slittare ulteriormente la data di rilascio, come ammette tra le righe Jay Wilson, direttore del progetto, su Battle.net, dichiarando che Blizzard non è ancora pronta a rilasciare Diablo III.

Oltre alla rifinitura dei contenuti, stiamo lavorando ancora su alcuni sistemi alla base delle meccaniche di gioco [...] Ascoltando i feedback ricevuti, stiamo modificando crafting, item, attributi di base e inventario.

scrive Wilson. Blizzard sta applicando alcune modifiche anche alle skill e alrune system, ma al momento non è pronta a comunicare i tipi di cambiamenti che verranno applicati in queste aree.

Scendendo nel dettaglio, Wilson spiega che è stato innanzitutto semplificato il processo di identificazione degli oggetti. Basterà cliccare con il tasto destro del mouse su un oggetto sconosciuto e aspettare qualche secondo perché questo risulti identificato. Quindi, scompariranno dal gioco le pergamene di identificazione.

È stato rimosso il quinto slot di selezione rapida, che è stato trasformato in un pulsante dedicato alle pozioni. Wilson dice che questo tipo di decisione era stata vagliata a più riprese durante il processo di sviluppo. Adesso è diventato chiaro che i giocatori hanno bisogno di essere immediatamente coscienti dello stato delle pozioni a loro disposizione per le situazioni di emergenza.

Blizzard rimuove la figura del Mystic. "Semplicemente non aggiungeva nulla al nostro sistema di personalizzazione. Si tratta solo di chiamare con un nome differente il vecchio sistema di incastonamento delle gemme", puntualizza Wilson. Bisognerebbe tornare in fase di progettazione per creare qualcosa di realmente valido e innovativo da questo punto di vista, e ormai non c'è più tempo. Wilson promette comunque che questa componente del gioco sarà rivista in futuro.

Anche Cauldron of Jordan e Nephalem Cube verranno escluse dalle meccaniche di gioco. Questi elementi erano stati implementati per consentire il recupero e la vendita veloce degli oggetti, senza per forza dover tornare ogni volta alla città. Con l'introduzione della Stone of Recall, che richiede tempi di casting ridotti e teletrasporta alla città, Blizzard ha rilevato che Cauldron e Cube sminuivano i benefici di tornare in città per vendere e modellare gli oggetti e per interagire con gli abitanti. Tornare in città per prepararsi ai combattimenti successivi, inoltre, consentirà di spezzare il flusso continuo di combattimenti tipico di Diablo. La Stone of Recall è stata ribattezzata, infine, in Town Portal, per esplicitare meglio la sua funzione, e inserita nella barra delle abilità.

Il fabbro inoltre sarà in grado di conservare gli oggetti raccolti dal giocatore. Questa decisione dipende dalla rimozione del Nephalem Cube, che prima espletava questa necessità. Un altro importante cambiamento riguarda poi gli oggetti comuni (bianchi): questi, infatti, non si potranno più conservare. "Questa modifica riguarda un cambiamento generale al criterio con cui vengono considerati importanti gli oggetti", spiega Wilson. "Prima pensavamo che qualsiasi oggetto droppato doveva in qualche modo essere utile al giocatore. Ad esempio, per migliorare le statistiche del personaggio o per modellare nuovi tipi di oggetti, una volta ridotto in parti più piccole. Dopo una moltitudine di test, siamo tornati indietro alla filosofia di Diablo II: semplicemente ci saranno degli oggetti inutili. Vogliamo che i giocatori abbiano quella sensazione di esplosione di oggetti quando uccidono i mostri che c'era nel Diablo precedente. Dobbiamo, però, lavorare sulla quantità di oggetti che vengono droppati a ogni uccisione".

Saranno cambiati anche gli attributi di base per Strength, Dexterity, Intellect e Vitality e i benefici che ciascuna di queste voci apporta ai personaggi in base alla classe. Le statistiche del personaggio, inoltre, appariranno direttamente nell'interfaccia dell'inventario. Per tutti i dettagli vi rimandiamo al blog su Battle.net.

Una parte di queste correzioni è già stata ultimata, mentre altri affinamenti sono ancora da portare a compimento. Il precedente gioco di Blizzard rilasciato, Starcraft II Wings of Liberty, venne pubblicato il 27 luglio e la data definitiva dell'uscita venne annunciata il 4 maggio, quindi quasi tre mesi prima. Se queste tempistiche venissero confermate anche con Diablo III, insomma, il rilascio non avverrebbe prima del prossimo aprile.

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venerdì 20 gennaio 2012

Chiusura di Megaupload, arresto di Kim Schmitz e sequestro di 13 milioni di dollari

Il celebre network Megaworld (che detiene i nomi di dominio Megaupload, Megavideo, Megalive, Megarotic, Megaporn e molto altro) è stato chiuso dall'FBI, portando anche all'arresto di alcune persone, fra cui il fondatore e proprietario Kim Schmitz e soci, oltre che al sequestro di circa 8 milioni di dollari in contanti, più un paio di fucili e un numero consistente di automobili di lusso e opere d'arte per un valore di 5 milioni di $.


La notizia risale a ieri sera ora italiana. Il mandato parte dagli USA (appunto dall'FBI) e arriva in Nuova Zelanda.

Di cosa si tratta? Il crimine per il quale l'FBI si è mossa non è solo la possibilità data agli utenti di caricare, scaricare e fruire in streaming di contenuti spesso illegali in quanto protetti da diritto d'autore (fra molti che di fatto non lo sono), quanto gli introiti intascati dal gruppo per la fruizione degli stessi. Agli utenti iscritti a titolo gratuito veniva infatti offerto spazio e banda limitata, chiedendo invece denaro per un accesso Premium, senza limitazioni. Un modo, secondo gli inquirenti, per fare soldi, tanti, grazie all'utilizzo quasi esclusivo di materiale protetto da copyright, senza possederne i diritti. Un danno, secondo le stime, che ammonta a 500 milioni di dollari di mancati introiti da parte dei legittimi proprietari. Esistono infatti diversi spazi che offrono la possibilità di caricare materiale di qualsiasi tipo su server, ma il successo di Megaupload e il conseguente lucro fatto dai proprietari su basi ritenute illegittime ha portato l'FBI a intervenire con un'operazione che non ha precedenti nella storia del web, contro una società con sede a Hong Kong detenuta da una persona di orgini tedesche cittadino di Honk Kong e Nuova Zelanda e i suoi soci. 


Questa persona è appunto Kim Schmitz, o più noto con lo pseudonimo di Dotcom.  E' il fondatore di Mega, la catena di siti dedicati al file sharing che comprende Megaupload, Megavideo, Megaporno e altri più piccoli siti satellite. Mega è la più rappresentativa realtà dei cosiddetti cyberlocker, ovvero la nuova frontiera della condivisione dei contenuti su Internet: niente più P2P, niente eMule o BitTorrent, bensì siti Web dove trovare il materiale, scaricarlo o visionarlo in streaming. Schmitzè sempre stato una personaggio elusivo e dal passato tutt'altro che limpido dato che nel maggio 2002 era stato condannato a pagare 100 mila dollari per il reato di insider trading (ricordiamo che Schmitz è noto negli ambienti hacker con lo pseudonimo di kimble).

Nella serata di ieri Schmitz e tre suoi soci sono stati arrestati dalla polizia della Nuova Zelanda in seguito a un mandato di cattura spiccato in Virginia (USA) e i siti del circuito Mega sono offline da questa notte.



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giovedì 19 gennaio 2012

iBooks 2, iTunes U e iBook Author

Si sta svolgendo in queste ore a New York il più volte da noi citato evento Apple. L'esordio è avvenuto con la presentazione di iBooks 2, la nuova versione del fortunato ebook reader per iOS. 


iBooks 2 aggiunge il supporto a una nuova generazione di libri di testo digitali basati sull’interattività.
La versione 2.0 di iBooks consente anche di evidenziare il testo semplicemente facendo scorrere il dito sullo schermo ed aggiunge le schede studio per memorizzare i punti salienti, per prendere note e per memorizzare i termini del glossario.

Altra novità appetibile è il prezzo dei libri di testo per le scuole superiori che si assesta a un prezzo massimo di $14,99, una cifra irrisoria se confrontata con gli attuali prezzi dei libri scolastici. Al momento i libri di testo interattivi saranno disponibili nel solo territorio americano dove Apple ha stretto accordi con le principali case editrici del settore. Nei prossimi mesi è probabile che gli accordi con le case editrici vengano estesi anche ad altri paesi, Italia compresa (si spera).

L’aggiornamento gratuito di iBooks alla versione 2.0 è già disponibile su App Store. In alternativa è possibile scaricare l’app a questa pagina.

Le novità sul fronte iBooks non finiscono qui, infatti, durante l'evento, Roger Rosner ha mostrato il nuovo strumento per l’editoria: iBook Author. Si tratta di un’applicazione per Mac OS X che permetterà di creare con estrema facilità un ebook interattivo, proprio come quelli visti durante la presentazione di iBooks 2. Apple abbatte ogni difficoltà nel creare una pubblicazione con questo potente strumento, messo a disposizione gratuitamente su App Store. L’utente può scegliere tra vari template a disposizione o crearne uno, visualizzandolo rapidamente con immagini e dummy text per decidere l’impaginazione. iBooks Author sarà perfettamente integrato con le app già conosciute a chi usa un Mac, basterà trascinare in file all’interno del template per organizzarlo al meglio. Ciò vale anche con le presentazione in Keynote che verranno visualizzate come widget. Apple sa che molti utenti usano Microsoft Word e Rosner assicura che l’integrazione con il software di videoscrittura sarà massima.

Con facilità si potrà pubblicare il proprio libro (interattivo o meno) su iBooks 2, anche se non è ancora chiaro il meccanismo di approvazione da parte di Apple. iBooks Athor è scaricabile gratuitamente da App Store.

All'inizio dell'articolo abbiamo parlato dei libri interattivi per le scuole medie e superiori. Ci sono novità anche sul fronte accademico; infatti per quest'ultimo, Apple ha concentrato gli sforzi rifondando iTunes U, la piattaforma di podcast utilizzata al momento da circa 1000 università al mondo. Da oggi, l’universo di iTunes U sarà accessibile attraverso un’app dedicata che si basa, come per iBooks 2, sull’interazione interpretata però in senso più ampio. Su iTunes U, gli studenti potranno accedere a singole lezioni o a corsi completi oltre che a testi universitari interattivi. I professori potranno aggiungere note, pubblicare video esplicativi e perfino organizzare eventi in diretta come lezioni di approfondimento.

L’app iTunes U per iPhone e per iPad è già disponibile per il download gratuito a questa pagina dell’App Store.
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mercoledì 18 gennaio 2012

Whatsapp: contrordine!

WhatsApp è nuovamente disponibile al download dall’App Store: l’attuale versione è la 2.6.9 e comprende nuovi sfondi, un pulsante per la chat di gruppo sempre visibile e "various other performance and crashfixes" come riportato dal log su iTunes Store.


Nel post del 16 gennaio ci eravamo scagliati contro Apple e insospettiti da tale fatto, già preoccupati della politica della mela, avevamo speso parole dure a riguardo. Quasi al termine dell'articolo mi ero espresso così : "Spero di essere smentito presto" e in brevissimo tempo la risposta Whatsapp è arrivata, per la gioia di tutti gli utenti interessati a scambiare sms, foto, brani audio e video ma ritengono iMessage ancora troppo poco sviluppato.

Vi ricordiamo che WhatsApp è disponibile anche nello Store italiano ed è consigliato effettuare l’upgrade prima possibile, dato che si è parlato anche di problemi relativi alla sicurezza. Vedremo se nelle prossime ore verranno pubblicati comunicati ufficiali.
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martedì 17 gennaio 2012

Apple: novità riguardanti e-book (giovedì prossimo a New York)

La scorsa settimana Apple ha invitato ufficialmente la stampa ad un evento che si terrà giovedì prossimo a New York presso il museo Guggenheim nel corso del quale verranno presentate novità riguardanti l’editoria elettronica ed in particolar modo quella dedicata ai libri di testo scolastici.


Ecco cosa ci aspettiamo di trovare: 

    • Secondo alcune indiscrezioni nel corso dell’evento verrà presentato una nuova applicazione che permetterà a chiunque di realizzare e-book con la stessa semplicità con la quale è possibile creare un brano musicale con Garageband,
    • Un altro annuncio dovrebbe riguardare il supporto da parte di Apple allo standard ePub 3 che permette di realizzare e-book interattivi, mentre l’autorevole Wall Street Journal ha rivelato che diverse case editrici, come McGraw-Hill Cos., Pearson e Houghton Mifflin Harcourt, sono state coinvolte fin dallo scorso giugno in questo progetto.

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lunedì 16 gennaio 2012

Whatsapp sparito dall'App Store

Tutti i possessori di iPhone, soliti inviare numerosi messaggi, negli ultimi mesi non avranno potuto resistere al richiamo dell'applicazione Whatsapp (peraltro disponibili per altre piattaforme diverse da iOS). Quest'ultima ha rivoluzionato l’instant messaging multipiattaforma, consentendo l'invio di messaggi attraverso la rete, bypassando il sistema canonico delle reti telefoniche, garantendo così un servizio gratuito.


Whatsapp non è più disponibile sull’App Store, senza comunicazione ufficiale. Quali possono essere le motivazioni che hanno portato Apple a estromettere Whatsapp dal portfolio dei propri servizi?
Gli utenti di tutto il mondo progressivamente si sono accorti dell’assenza al momento dell’installazione o del tentativo di login non andato a buon fine. Non sono mancate lamentele su Twitter e Facebook ma gli sviluppatori non hanno comunicato nulla in maniera ufficiale, anche se The Verge una settimana fa parlava di aggiornamenti riguardanti gravi falle di sicurezza.

Incomprensibile il comportamento del team, che non ha ancora comunicato nulla in via ufficiale: sull’account Twitter appare un tweet che non spiega molto, confermando di aver lavorato su un aggiornamento e di essere in attesa dell’approvazione da parte di Apple.

In Italia ne hanno parlato per primi HDBlog e Italiamac ma il mistero è ancora irrisolto: Appadvice afferma di aver contattato via mail gli sviluppatori ricevendo una ferma dichiarazione che smentisce tutte le voci riguardanti la correzione di gravi falle di sicurezza. Whatsapp forse sta per presentare a breve una nuova versione della propria applicazione, migliorata nella performance e nell’interfaccia? Dopotutto recentemente è stato superato il “muro” del miliardo di messaggi giornalieri.


Proviamo ad avanzare un'interpretazione un po' maliziosa: Apple nell'ultima versione di iOS ha introdotto iMessage, il servizio che permette l'invio gratuito (e di conseguenza la ricezione) di sms fra possessori di iPhone. Non è la prima volta che Apple, per evitare seccature elimina alla radice il problema (e quindi la concorrenza). Ricordiamo che iMessage è stata la risposta a Whatsapp (un po' deludente a mio avviso).

Ancora una volta, dopo lo scambio dati via bluetooth limitato ai soli utenti iOS, Apple cerca di fidelizzare il cliente e di farsi largo in un mondo che già vede il marchio della mela morsicata leader, attraverso le censure di altri competitor. 

Forse è pure cinismo o forse è solo un panorama realistico camuffato da progresso, design e innovazione a scapito delle realtà minori.

Spero di essere smentito presto. In ogni caso, per dovere di cronaca, è doveroso dire che coloro che hanno già scaricato l'App, possono continuare ad usufruire del servizio.



*A coloro fossero interessati a Whatsapp interesserà sapere che:

Dopo la rimozione da App Store di WhatsApp per motivi non ancora del tutto chiari, gli sviluppatori attraverso il loro blog ufficiale hanno informato che alcune mail di spamstanno circolando in internet informando gli utenti che il servizio dimessaggistica diventerà a pagamento almeno che non si diventi utenti fedeli, ovvero inviando il messaggio ad almeno altre dieci persone. Sempre secondo la mail fraudolenta, una volta effettuata la procedura, il logo di WhatsApp dovrebbe diventare rosso indicando che siete degli utenti frequenti.

Ovviamente si tratta di una bufala organizzata da qualche persona o team intenzionata arovinare l’immagine di WhatsApp.

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sabato 14 gennaio 2012

PowerTrekk: il caricabatterie USB ad acqua

Dopo la prima comparsa avvenuta lo scorso anno in occasione del Mobile World Congress, al CES 2012 di Las Vegas ha fatto nuovamente capolino tra i padiglioni della fiera PowerTrekk, un sistema di ricarica portatile per cellulari progettato dalla svedese myFC funzionante ad acqua.


Proprio così, il dispositivo in questione è infatti in grado di fornire energia elettrica grazie a un processo chimico sviluppato dalla americana SiGNa, e caricare in questo modo la batteria di tutte le soluzioni caricabili tramite USB. La compagnia con sede a New York ha mostrato proprio in occasione del CES il funzionamento della reazione che avviene all'interno del prodotto. In sostanza, l'energia prodotta dal caricatore è ricavata dalla reazione chimica che avviene al suo interno tra il siliciuro di sodio (NaSi) e l'acqua. Questa reazione porta alla produzione di idrogeno a bassa pressione che viene convertito, sfruttando proprio la pressione, in energia elettrica tramite una membrana a scambio protonico. Sostanzialmente si tratta quindi di una batteria a combustibile con membrana a scambio protonico, soluzione già nota nell'ambito della ricerca, che la compagnia svedese ha ottimizzato fino ad ottenere un prodotto utilizzabile in maniera semplice da parte di tutti gli utenti. 

Se per l'acqua non abbiamo di che preoccuparci per quanto riguarda la disponibilità e la reperibilità, per il siliciuro di sodio la situazione potrebbe farsi più complicata. myFC sembra tuttavia aver pensato anche a questo e metterà in commercio insieme al proprio prodotto delle vere e proprie ricariche di NaSi chiamate PowerPukk (a causa della loro forma che richiama quella dei puck da hockey).



Ecco lo spot che lo pubblicizza:


Secondo quanto dichiarato dalla casa, il dispositivo dovrebbe garantire la stessa potenza di quattro batterie AA per una autonomia aggiuntiva di circa 10 ore per il proprio smartphone. Il prodotto potrebbe giungere sul mercato entro la fine del secondo trimestre di questo 2012 e avrà probabilmente un prezzo compreso tra 200 e 250 dollari. Le ricariche PowerPukk dovrebbero invece avere un prezzo di circa 4$ l'una.

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venerdì 13 gennaio 2012

Facebook: d'ora in poi potrai condividere la musica che ascolti con i tuoi amici

Ormai da tempo si parla della possibilità di ascoltare musica attraverso Facebook, ma un annuncio pubblicato da Alexandre Roche, Product Designer at Facebook, sul blog ufficiale fa svanire ogni dubbio. Ora ogni utente potrà condividere con i propri contatti la musica che sta ascoltando.


Da quanto si apprende dal blog e da alcune FAQ pubbliche Facebook si comporta esclusivamente da tramite e non fornisce direttamente la musica ai propri utenti. Il social network ha stretto accordi con Spotify o Rdio e gli utenti che utilizzano tali servizi vedranno comparire nell'area dei contatti il simbolo di una nota musicale a fianco del proprio nome, e tale icona indica ai propri contatti che si è disponibili a condividere la musica in riproduzione.


Quindi da remoto un altro utente potrà accedere al medesimo brano che si sta ascoltando su Spotify o Rdio scaricando eventualmente in necessario player. Sono ovviamente previsti dei controlli per limitare solo a un certo gruppo di contatti l'accesso alla propria musica online, ma l'esperienza musicale offerta da Facebook non finisce qui.


È previsto che anche sulla Timeline compaiano informazioni relative alla musica ascoltata,informazioni che eventualmente potranno anche essere rimosse da parte dell'utente. Oltre a questo sono previsti link diretti a eventuali pagine di artisti e questo dettaglio potrebbe aprire nuove e interessanti vie di promozione anche a musicisti minori. Stando a quanto riferito dal blog ufficiale la funzionalità è già attiva anche se essendo vincolata a servizi gestiti da terzi non ci sono roadmap che ne indicano l'immente funzionamento anche nel nostro Paese.
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giovedì 12 gennaio 2012

Apple prepara un evento nella Grande Mela per il 19 Gennaio

Che c'è di più suggestivo di un grande evento nella Grande Mela? E se a organizzarlo fosse proprio il colosso della mela morsicata?


Si tratta di un evento educativo organizzato da Apple ed il suo imminente arrivo è stato pubblicizzato con tanto di immagine d’invito che gioca con l'affinità del "soprannome" delle due grandi realtà americane (riportato a fondo pagina). È l'invito che ha riservato Apple ai blogger americani, invitati presso il Guggenheim Museum di New York per il prossimo 19 gennaio. Un evento che il New York Times descrive come prettamente legato al mercato dei libri di testo, rendendo noto che non ci sarà alcun annuncio di nuovo hardware da parte della società californiana.

Si tratterà dunque come del resto già anticipato dell’arrivo di libri didattici (da qui il titolo “educativo”) su iBooks, confermando così l’intenzione di Apple di premere sull’acceleratore per questa particolare fetta di mercato all’interno della sua piattaforma. Restate collegati per ulteriori dettagli.




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mercoledì 11 gennaio 2012

Timeline: Problemi di privacy per la nuova interfaccia Facebook

Timeline è una nuova modalità di visualizzazione del proprio profilo Facebook ormai presentata da qualche settimane e solo in parte ben accolta da parte degli utenti: con Timeline la propria attività sul social network viene rappresentata in modo cronologico con una grafica e con strumenti non disponibili nella versione standard.


Presto, ma per il momento non è ancora definito il quando, questa nuova modalità di visualizzazione verrà attivata per tutti gli utenti mentre fino a oggi il passaggio deve essere fatto in modo volontario. Una volta attivata la modalità Timeline all'utente è data la possibilità di personalizzare le proprie pagine con alcuni interessanti strumenti. Stando però a quanto riportato da Insider Facebook il passaggio coatto a Timeline per tutti gli utenti verrà forzato solo nel momento in cui saranno risolti alcuni contenziosi relativi alla privacy sollevati nelle scorse settimane.

Uno dei problemi della modalità Timeline sta però nell'impossibilità di ritornare sui propri passi testando Timeline e scegliendo di ripristinare la vecchia modalità: semplicemente non è previsto e non è possibile. Su questo dettaglio stanno nascendo alcune pagine fraudolenteche promettono ben altro, ma in realtà nascondo delle insidie per la sicurezza. Si tratta di semplici problemi di click jacking, quindi gli utenti vengono invogliati a effettare click in modo più o meno lecito su risorse web il cui scopo potrebbe anche essere illecito. La risorsa di riferimento per ogni questione relativa alla sicurezza su Facebook rimane questa pagina.
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martedì 10 gennaio 2012

Symantec si pronuncia a proposito della fuga di informazioni sul codice sorgente

La nota da parte di Symantec riportata più avanti, sembra far luce su quanto nei giorni scorsi era circolato in rete.


Stando a quanto diffuso da varie fonti online, un gruppo di hacker che si identifica con il nome di "The Lords of Dharmaraja" sarebbe venuto in possesso di informazioni riservate (codice sorgente) relative ad alcuni software per la sicurezza. Ecco di seguito la nota Symantec:
Symantec conferma che un pezzo del codice sorgente utilizzato in due prodotti enterprise è stato violato; trattasi della versione molto vecchia di un prodotto e di un secondo prodotto che è stato dismesso . Il codice in questione ha circa 6 anni. Il network di Symantec non è stato violato direttamente, ma attraverso terze parti. Questa violazione non ha riguardato i prodotti Norton per i clienti consumer.  Stiamo ancora raccogliendo informazioni dettagliate e non siamo in grado di fornire specifiche sulle terze parti. Al momento non abbiamo indicazioni circa la possibilità che la divulgazione del codice possa impattare la funzionalità o la sicurezza delle soluzioni Symantec. Inoltre, non ci sono indicazioni che le informazioni dei clienti siano state colpite o esposte . Symantec consiglia agli utenti di mantenere aggiornate le loro soluzioni in modo tale che possano garantire la protezione contro le nuove possibili minacce che potrebbero derivare da questo episodio. Data la fase iniziale delle indagini, al momento non abbiamo altri dettagli da condividere, ma forniremo aggiornamenti su ulteriori notizie una volta che saranno confermate.

Riteniamo interessanti e di importanza significativa due particolari del comunicato d Symantec:

    • Il network di Symantec non è stato violato direttamente, ma attraverso terze parti,
    • Questa violazione non ha riguardato i prodotti Norton per i clienti consumer.
Se nuove dichiarazioni faranno capolino in rete, saremo pronti a comunicarle ai nostri lettori.

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lunedì 9 gennaio 2012

Xbox-Next e PS4 nei negozi già nella stagione natalizia 2012

Sia Xbox Next che PlayStation 4 verranno presentate ufficialmente all'E3 che si svolgerà a Los Angeles nel prossimo mese di giugno, secondo indiscrezioni raccolte da Mcv. Considerando che alla kermesse californiana sarà presente anche Wii U, potrebbe trattarsi di una delle edizioni più grandi nei 17 anni di storia dello show con la presenza contemporanea delle tre nuove console.


I giornalisti di Mcv avrebbero appreso le informazioni sulla nuova Xbox da fonti interne a sviluppatori di terze parti, che stanno già lavorando sul nuovo hardware. Questa voce conferma quanto appreso in precedenza, mentre la vera novità riguarderebbe il debutto di PlayStation 4, precedentemente previsto più in là nel tempo.

Sony non vorrebbe perdere tempo nei confronti della rivale, e starebbe pensando a un hardware molto competitivo. Secondo fonti appartenenti al mondo dello sviluppo di videogames, infatti,PlayStation 4 avrebbe una maggiore capacità computazionale rispetto alla prossima Xbox, come riportato da Computer and Videogames. Al momento non sono noti i dettagli sulle specifiche delle due console, anche se da diverse parti giungono adesso voci sulla presenza di un nuovo processore PowerPC da IBM per Xbox Next e supporto per Kinect 2.0. Uno dei core del nuovo processore della console verrebbe in parte dedicato alla complessa gestione di Kinect 2.0 e questo costituirebbe un ulteriore punto di debolezza rispetto a PS4 in fatto di capacità computazionale.

Una fonte ben connessa all'industria, che fa parte del mondo dei produttori di chip, ha fatto sapere a Industry Gamers che un grosso carico di lavoro è previsto per il prossimo novembre, e che ciò farebbe presupporre che la prossima generazione di console possa arrivare nei negozi già nella stagione natalizia 2012.

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sabato 7 gennaio 2012

Loewe SoundVision

Se siete alla ricerca di uno stereo tutto fare, di gusto e d'impatto visivo e non avete vincoli di budget, allora questo sofisticato Hi-Fi targato Loewe fa al caso vostro.


Loewe, produttore tedesco di apparecchiature elettroniche dall'alto contenuto tecnologico, lancia un Hi-Fi stereo con un design semplice ed elegante: Soundvision. Quest'ultimo abbina una funzione classica di Hi-Fi radio e lettore CD all'ormai collaudato sistema di iPhone-iPod dock, il tutto gestito attraverso un'interfaccia touch screen.

Loewe Soundvision permette di ascoltare i vostri CD, iPod, iPhone e tutti gli altri smartphone, oltre a permettere l'ascolto delle Internet radio. Questo Hi-Fi stereo è dotato di sei altoparlanti e due subwoofer in grado di offrire un suono incredibilmente ricco e preciso.




Ecco qui il video di presentazione che mette alla prova ed esalta le caratteristiche dell'ultimo gioiellino della casa tedesca:


L'unico (grosso aggiungerei) neo è determinato dal prezzo non proprio alla portata di tutti ma conoscendo il marchio tedesco non avrei sperato diversamente. Se volete aggiudicarvi il SoundVision Loewe dovrete sborsare ben €1600.

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venerdì 6 gennaio 2012

Buona Epifania a TUTTi

Auguri per una serena Epifania, una ricorrenza un po' ingrata che porta con se le gioie delle feste natalizie.


Un augurio da tutta la redazione Tecnodiary2, in attesa di nuove rivelazioni dal mondo del web.

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Microsoft torna alla carica su Nokia: forse acquisizione in vista.

Dopo mesi di silenzi, ritorna in auge la possibilità che Microsoft acquisisca la divisione smartphone di Nokia.


L'indiscrezione giunge dalla stessa persona che fece circolare la voce il maggio scorso: Eldar Murtazin, un osservatore del settore mobile, il quale ha scritto sulla propria pagina Twitter che i vertici delle due aziende, tra cui Steve Ballmer e Stephen Elop, avrebbero organizzato un incontro al Las Vegas per definire i dettagli dell'operazione.


Un accordo di questo tipo, se l'indiscrezione dovesse essere confermata dai fatti, potrebbe essere finalizzato nel corso della seconda metà del 2012 e lascerebbe nelle mani dell'azienda finlandese solamente il business dei cosiddetti feature phone, la sussidiaria Navteq che si occupa di servizi di cartografia digitale e la joint venture Nokia Siemens Networks impegnata nella realizzazione e sviluppo di apparati e infrastrutture di rete.

E' inoltre possibile che Stephen Elop, attuale CEO di Nokia, rassegni le proprie dimissioni con la prospettiva di ritornare in Microsoft (dove già occupava, prima di approdare in Nokia, il ruolo di responsabile della divisione business dell'azienda). Gli smartphone Windows Phone non sarebbero più commercializzati, inoltre, con il marchio Nokia. L'ipotesi, come già abbiamo detto, circola dallo scorso mese di maggio, quando però fu la stessa Nokia a smentire categoricamente la possibilità di una cessione della divisione smartphone al colosso di Redmond.

Con questa operazione, Microsoft si accaparrerebbe un notevole know-how assieme ad un ricco bottino di proprietà intellettuale (sulla falsariga di quanto accaduto con Google e la sua acquisizione di Motorola Mobility), Nokia, invece, si potrebbe liberare di una divisione che nel corso degli ultimi anni non è stata in grado di guidare opportunamente e che ha causato più grattacapi che altro. Al termine dell'eventuale operazione Microsoft si troverebbe in una miglior posizione nella "guerra" con Apple/iOS e Google/Android.

Potrebbe inoltre non essere un caso che le voci tornino a circolare in questo periodo: la prossima settimana aprirà i battenti il CES di Las Vegas, che rappresenterebbe uno scenario ideale per un eventuale annuncio ufficiale. Non bisogna inoltre dimenticare che gli smartphone della serie Lumia, che hanno convinto critica e pubblico, stanno riscuotendo buoni successi di vendita.

Microsoft potrebbe aver deciso di aspettare e vedere il riscontro dei consumatori prima di avviare una formale trattativa di acquisizione.


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giovedì 5 gennaio 2012

Jonathan Ive possiede già un'iTV da 55"

Secondo USA Today, Jonathan Ive, il designer britannico, nonché disegnatore di iMac, iPod e iPhone, avrebbe ben chiuso a chiave nel proprio studio un modello di iTV da 50″.


Secondo la stessa fonte, Apple starebbe avviando la produzione di una televisione LCD da 42″ o superiori, con integrate funzionalità Wi-Fi. Una notizia che in realtà si scontra con le ultime voci di corridoio, secondo le quali per iTV Apple si sarebbe concentrata almeno in partenza sui modelli a 32″ e 37″, anche se una notizia precedente includeva comunque i 55″.

Ricordiamo che Apple non sarà presente al CES di Las Vegas. Non avvremo chiarimenti in merito all'iTV nemmeno durante l’evento Apple di gennaio che a quanto pare riguarderà iBook.

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