sabato 31 marzo 2012

Mastercard e VISA: compromessi migliaia di account degli utenti

MasterCard e VISA hanno avviato un programma di comunicazione per allertare gli istituti bancari statunitensi in merito alla possibile violazione di un numero imprecisato ma, pare, piuttosto consistente di carte di credito a seguito della compromissione di un credit card processor statunitense. 


E' quanto si legge sul blog Krebs On Security, focalizzato sul tema della sicurezza IT. Secondo le informazioni diramate dalle due società alle banche, pare che la compromissione sia avvenuta tra il 21 gennaio 2012 ed il 25 febbraio 2012, permettendo ai perpetranti (che attualmente non sono identificati) di sottrarre tutte le informazioni necessarie per la contraffazione di carte di credito.

Né VISA, né Mastercard hanno dichiarato quale sia il credit card processor compromesso. Le banche stanno iniziando ad analizzare i dati delle transazioni sulle carte segnalate, nella speranza di trovare elementi comuni tra gli acquisti ed i pagamenti che possano consentire di risalire all'origine del problema. Secondo alcune indiscrezioni provenienti da fonti vicine a due principali istituti finanziari USA, pare che le transazioni di molte delle schede analizzate abbiano in comune il pagamento effettuato presso aree di sosta all'interno e nei pressi della città di New York.

Attualmente non è ancora chiaro quale sia la portata del problema, e sono disponibili solamente pochi dati sui quali sviluppare una previsione. Lo scorso mercoledì PSCU, un fornitore di servizi finanziari per istituti di credito cooperativo, ha dichiarato di aver allertato 482 istituti di credito che paiono avere carte interessate dal problema e che un totale di 56 mila account VISA e Mastercard sono stati compromessi. Secondo PSCU è stata registrata attività di tipo fraudolento solamente su un numero relativamente ridotto di questi conti, circa 876, e che le attività non rientravano in un ambito geografico circostanziato. Purtroppo, però, i dati forniti da PSCU rappresentano solo una piccola parte del problema.

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venerdì 30 marzo 2012

TecnoSondaggio


Ormai in nuovo iPad è giunto anche in Italia: cosa ne pensate?


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Prendi appunti, scrivi bozze, annota disegni e abbozza grafici con Paper

Dall’esperienza dell’ambizioso team dietro al progetto Courier (il cosiddetto tablet anti iPad) soppresso probabilmente per via della sovrapposizione degli obiettivi di Windows 8, è nata un’altra app disegnata in modo specifico per il tablet di Cupertino. Si chiama Paper: è l'ultima arrivata ma sfoggiando tutta la sua eleganza non stenterà a prendere piede nel mercato delle app.


Non troppo dissimilmente da Taposé, infatti, anche Paper serve principalmente per prendere appunti, scrivere bozze, annotare disegni e illustrazioni, e magari per abbozzare qualche grafico, con una stilo o anche con le dita stesse. E’ dotata d’un interfaccia semplice ma al contempo raffinata, e non dispone praticamente di menù né di complesse configurazioni: la sensibilità dei pennelli simulati è infatti calibrata automaticamente a seconda della pressione e dei movimenti eseguiti.

All’apertura, l’app propone una spettacolare vista CoverFlow dei diversi taccuinidell’utente, e la palette degli strumenti scompare e riappare con movimenti di scorrimento rispettivamente verso il basso e verso l’alto. L’idea alla base del tutto, dicono i suoi creatori, trova le radici nel modo più naturale possibile di lavorare: si prende un foglio di carta bianco (virtuale chiaramente) e ci si scrive sopra con le dita o col pennino. Non mancano comunque feature che piaceranno anche agli artisti, come il pieno supporto del Retina Display o i pennelli acquerello.


L'applicazione base è gratuita ed è scaricabile da QUI. Il pacchetto base comprende il solo tool "penna"; tutti gli altri pennelli sono acquistabili a parte con due differenti pacchetti: uno chiamato "Essentials" (5,99€) e l’altro "Outline" (1,59€). 

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giovedì 29 marzo 2012

Telefonare e inviare sms dall'estero? Presto costerà meno.

A partire dal mese di luglio 2012, le tariffe per il roaming, le chiamate e gli SMS inviati dall'estero potrebbero costare all'utente finale nettamente meno (anche se non è ancora ufficiale).


Al momento ci troviamo di fronte ad un accordo raggiunto tra l'Europarlamento, il Consiglio e la Commissione, su quella che era stata la proposta di quest'ultimo organo espressa nel corso della fine del 2011. Le tempistiche prevedono l'approvazione (nel mese di maggio) da parte dell'Assemblea di Strasburgo dell'accordo, con il successivo passaggio al Consiglio.

Se tutto l'iter procederà senza intoppi, la riforma sarà attuata a partire dal primo di luglio, con una discesa dei prezzi che verrà immessa, passo dopo passo, sul mercato fino al 2014.

L'accordo prevede dei tetti massimi per le tariffe in roaming a livello europeo. Questa decisione porterà tutti gli operatori europei a dover adeguare le loro tariffe per rientrare dentro i limiti stabiliti. Limite al momento non presente e fissato solo ed esclusivamente dall'operatore telefonico.

In base alle nuove tariffe, a partire dal primo di luglio 2012, una chiamata effettuata dall'estero costerà 29 centesimi al minuto, mentre riceverla costerà 8 centesimi. Il secondo passaggio avverrà nel corso dell'anno successivo, a partire da luglio 2013, quando il costo scenderà rispettivamente a 24 e 7 centesimi, per finire nel 2014 quando arriveremo a 19 e 5 centesimi.

Una serie di passaggi volti ovviamente ad avvicinare le tariffe estere a quelle di ogni paese, garantendo la possibilità di poter effettuare comunicazioni internazionali senza dover mettere pesantemente mano al portafogli o doversi destreggiare tra intricati piani telefonici creati ad-hoc.

Così come le telefonate, subiranno un taglio di prezzi anche SMS e traffico dati. Nel primo caso il costo scenderà da 9 centesimi, a 8 (nel luglio 2013) e a 6 centesimi nel luglio del 2014. Il traffico dati passerà invece dai 70 centesimi a MB di luglio 2012 ai 45 centesimi di luglio 2013 per scendere ulteriormente ai 20 centesimi di luglio 2014.

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mercoledì 28 marzo 2012

Ecco il nuovo Kindle Touch (anche in versione 3G)

Gli e-book reader seppur più limitati nelle funzioni dei Tablet, possono però vantare pregi come un'autonomia veramente elevata e una leggibilità ottima in ogni condizione di luce, caratteristiche molto importanti quando si tratta di lettura e portabilità.


Fra i modelli più apprezzati dal pubblico c'è sicuramente Kindle di Amazon, presente già sul mercato USA in diverse versioni e nel nostro Paese solo nelle versioni base. Questo fino al 27 aprile, quando sarà possibile acquistare anche da noi due nuovi modelli, Kindle Touch e Touch 3G, al prezzo rispettivamente di 129,00 e 189,00 Euro IVA inclusa.

Kindle Touch è di fatto una versione più evoluta del modello Kindle, a cui si aggiunge la possibilità di controllo attraverso il tocco dello schermo. Le dimensioni sono di 17,2 cm x 12 cm x 1,01 cm, con un peso di 220 grammi per le due soluzioni. Se in entrambi i modelli troviamo integrata la connettività Wi-Fi, c'è una grande novità per quanto riguarda il modello 3G, grazie a una partnership fra Amazon e Vodafone.

Nel prezzo di 189,00 Euro è compresa infatti la connettività 3G, senza necessità di configurazione o altro. Attenzione: ricordiamo che siamo di fronte a un e-book reader, motivo per cui è meglio scordarsi da subito la possibilità di navigare gratis col 3G. Questo canale di comunicazione è offerto da Amazon per accedere allo store in 100 paesi senza spendere nulla, al fine di scaricare contenuti in meno di 60 secondi senza impazzire per trovare un hot spot.

Attualmente sono circa 21.000 i titoli in lingua italiana presenti nel Kindle Store, oltre 500 dei quali gratuiti. Passando alla lingua inglese, i titoli salgono a oltre un milione. I contenuti scaricati, a pagamento o gratuiti, finiscono poi in cloud su un archivio personale, gratuito anche in questo caso, che si sincronizza automaticamente con tutti i dispositivi personali dell'universo Amazon.

Amazon ha dichiarato che Kindle Touch, con un utilizzo medio di 30 minuti al giorno, raggiungerebbe addirittura di un'autonomia di 2 mesi. Se volete altre informazioni potrete consultare questo sito.

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martedì 27 marzo 2012

Il dominio .com di mediaset passa agli americani

Nei giorni scorsi, il dominio del sito di Mediaset è scaduto. Chissà a quante aziende operanti nel mondo di internet sarà successo. Queste ultime sapranno anche che è necessario semplicemente rinnovare tale esclusiva con una semplice procedura. Questo è quello che avrebbe dovuto fare anche l'ufficio tecnico di Mediaset.  


Così però non è stato, infatti se ne sono dimenticati. Tale leggerezza però è costato caro al gruppo milanese che si è visto strappare il dominio da una società americana. L'asta se l'è aggiudicata infatti la società Fencius LLC, di proprietà di Didier Madiba.

Ora all'indirizzo relativo a Mediaset.com si trova il portale di un'azienda che si occupa di soluzioni di storage professionale. Ora alla pagina www.mediaset.com regna un "Media-set", che sicuramente suona come una beffa. 

Mediaset, quella italiana, si è però rivolta direttamente all'Arbitration and Mediation Center del WIPO (World Intellectual Property Organization), rivendicando il diritto al dominio perduto. Alla base della richiesta da parte dei legali di Mediaset ci sarebbe la presunta malafede del proprietario di Fencius, atta a sfruttare, a suo diretto vantaggio, la popolarità dell'indirizzo e del nome.

L'ente del WIPO che ha analizzato la vicenda non ha però riscontrato questa presunta malafede: Mediaset è un termine composto, che ben si adatta anche alle esigenze del nuovo proprietario. Insomma, alla società di Cologno Monzese non rimane altro che sire addio al proprio dominio.


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lunedì 26 marzo 2012

Samsung SIII sarà presentato il prossimo 30 di marzo (?)

Nel corso delle ultime ore, grazie a un lettore del sito Eurodroid, sono comparse online alcune foto raffiguranti il negozio londinese Phones4u.


Niente di sepeciale quindi, se non fosse che il negozio in questione è stato il primo a distribuire in esclusiva l'ultimo Googlefonino, ovvero il Samsung Galaxy Nexus, e che la vetrina principale dello stesso è stata rivestita con un enorme cartellone pubblicitario che preannuncia un importante evento Samsung in programma il prossimo 30 di marzo.

Ovviamente, le indiscrezioni parlano della possibile presentazione di quello che sarà il nuovo top di gamma per quanto riguarda gli smatphone del colosso asiatico; ovvero Galaxy S III. Nonostante le voci parlassero di un annuncio verso la fine del secondo trimestre 2012 potremmo quindi assistere al tanto atteso evento in anticipo rispetto alle previsioni. Proprio nei giorni scorsi erano comparse online alcune immagini che molto somigliavano a rendering ufficiali e che rappresentavano, secondo le voci, proprio il nuovo top di gamma Samsung.


Se le immagini risultassero veritiere avremo una soluzione molto simile per peso e dimensioni alla precedente versione del terminale ma portante in dote un display da 4,7 pollici Super AMOLED Plus a risoluzione 1280x720 pixel. Il processore dovrebbe essere un quad-core operante alla frequenza massima di 1,5 GHz, supportato da 1 GB di memoria RAM e 32 GB di memoria interna dedicata allo storage. Il sistema operativo in dote sarà, ovviamente Android nella sua ultima versione 4.0 Ice Cream Sandwich.


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sabato 24 marzo 2012

Scoperto un bag sul browser di iOS 5.1

Un grave bug di Safari sarebbe stato scovato in iOS 5.1. Stando a quanto riportato da MajorSecurity.net, infatti, la vulnerabilità consentirebbe ad un malintenzionato di dirottare l’utente verso un sito malevolo grazie ad una manciata di righe di javascript; e non c’è modo di accorgersene, visto che sulla barra degli indirizzi comparirebbero ULR affidabili ma non veritieri.


Il problema, spiega (QUI) David Vieira-Kurz necessiterebbe un’immediato intervento:
La vulnerabilità è causata da un errore nella gestione dell’URL quando si utilizza un metodo javascript di tipo window.open(). Ciò può essere sfruttato potenzialmente per incentivare gli utenti ad immettere dati sensibili all’interno di un sito Web. L’informazione mostrata nella barra degli indirizzi, infatti, può essere artefatta in modo dale da persuadere gli utenti a credere di aver aperto un sito diverso da quello effettivamente visitato.
Nel caso voleste verificare tale bag, vi basterà visitare questo collegamento con un dispositivo iOS aggiornato all’ultima versione.

A quanto sappiamo, Apple è perfettamente a conoscenza del fenomeno e con tutta probabilità è già al lavoro per la produzione di un aggiornamento del firmware.

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venerdì 23 marzo 2012

Nuovo iPad: ora in vendita anche in Italia a partire da 479 €

Da oggi è in vendita anche in Italia il nuovo iPad con prezzi che partono da 479 € per il modello WiFi da 16 GB ed aumentano di 100 € per ogni incremento di memoria, da 32 a 64 GB. I prezzi dei modelli WiFi + 4G da 16, 32 e 64 GB sono rispettivamente di 599, 699 e 799 €.


Se decidete di ordinare il nuovo iPad sul sito Apple dovrete mettere in conto un’attesa di una o due settimane per la consegna. In alternativa è possibile acquistare i nuovi iPad in versione WiFi + 4G in abbinamento ad un piano dati della durata di 30 mesi con Vodafone o Tre.

L’offerta di Vodafone per il nuovo iPad prevede un canone mensile di 29 € comprensivo di 3GB di traffico oppure di 35 € con 7 GB di traffico ed un contributo iniziale di 0, 99 e 199 € rispettivamente per le versioni da 16, 32 e 64 GB.

L’offerta di Tre per il nuovo iPad si differenzia per la possibilità di stipulare un finanziamento di 20 € al mese comprensivi di 300 MB di traffico al mese o una rateizzazione su carta di credito di 29 € al mese comprensiva di 1GB di traffico al giorno per il modello da 16 GB. Le tariffe salgono a 25 € 0 29 € con un anticipo di 99 € per il modello da 32 GB fino ad arrivare a 30 € o 29 € con un anticipo di 199 € per il modello da 64 GB.

Ecco il riassunto prezzi:



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giovedì 22 marzo 2012

iPad: 100% della carica raggiunto eppure continua a caricare

Le prove effettuate dal Dott. Raymond M. Soneira, creatore della DisplayMate, non lasciano spazio a dubbi: l’iPad di terza generazione continua a ricaricarsi nonostante il sistema segnali di aver raggiunto la piena capacità. 


Quanti hanno bisogno della massima autonomia possibile, quindi, dovrebbero tenerlo collegato alla corrente per almeno un’oretta supplementare (notizia non troppo incoraggiante).

Se n’era incidentalmente accorto anche qualcuno durante uno dei tanti test che hanno fatto seguito al lancio del nuovo iPad. Per ottenere le 10 ore pubblicizzate da Cupertino, o anche di più nel caso nella riproduzione audio e video, sembrava consigliabile lasciare in carica il dispositivo un delta in più dal momento del raggiungimento del 100% di capacità. Ora invece scopriamo che, a dire di Soneira, gli utenti dovrebbero sempre lasciarlo collegato alla rete per almeno un’ora in più:
Ho misurato l’energia effettivamente assorbita dall’adattatore AC e ho scoperto che il nuovo iPad continua a caricarsi fino ad un’ora dopo aver segnalato il raggiungimento del 100%. Se lo stacchi al raggiungimento del 100%, ciò ha ripercussioni sulla durata della batteria. Anche altri tablet e smartphone, comunque, mentono riguardo il loro stato di carica; per cui, se raggiungere la massima autonomia è cruciale, la gente dovrebbe lasciar ricaricare i propri dispositivi più a lungo di quanto non dica lo schermo.
Per massimizzare la durata del vostro nuovo iPad, è consigliabile in primo luogo disattivazione le funzionalità non necessarie (WiFi, Bluetooth, iCloud, notifiche Push etc.) e in secondo luogo ridurre la luminosità dello schermo.

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mercoledì 21 marzo 2012

Microsoft bandisce i prodotti Apple all'interno della propria azienda

Secondo quanto riportato da ZDNet, Microsoft attraverso una mail interna, avrebbe formalmente vietato l’acquisto di Mac e iPad al proprio Sales, Marketing, Services, IT, & Operations Group (SMSG).


Il testo del messaggio, inviato tre giorni prima del lancio del nuovo iPad, è quanto mai esplicito:
All’interno dell’unità SMSG stiamo ponendo in essere una nuova politica secondo cui i prodotti Apple (Mac e iPad) non dovrebbero essere acquistati coi fondi della società. Negli USA cancelleremo i prodotti Apple dallo Zones Catalog -il meccanismo standard per l’approvvigionamento dei prodotti- la propria settimana; fuori dagli USA, invece, stiamo attualmente lavorando coi team finance e procurement per inviare il messaggio giusto e far partire il processo.
Il messaggio riportato porta la firma di Alain Crozier, il chief financial officer dell’SMSG. Nonostante una "bassa" richiesta interna di prodotti Apple, la transizione richiederà un certo impegno. A Redmond, d’altro canto, non hanno mai fatto segreto di ritenere sgraditi BlackBerry e iPhone, tanto da arrivare a consegnare nel 2010 migliaia di Windows Phone ai propri dipendenti.

La fedeltà al proprio marchio di riferimento nonché datore di lavoro è forse "dovuto" ma sicuramente la preclusione della possibilità di utilizzare prodotti esterni a Microsoft è anche un limite. Utilizzare i prodotti della concorrenza permette di carpirne punti di forza e di debolezza e di conseguenza è più facile prendere una posizione nella strategia dell'azienda, nella collocazione dei propri prodotti all'interno del mercato.

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martedì 20 marzo 2012

Le App con pubblicità? Più economiche ma consumano più batteria

Gli utenti proprietari di smartphone avranno notato che la batteria è spesso e volentieri un punto debole per questi rivoluzionari congegni elettronici. Solo i più attenti però avranno notato che l'utilizzo di App che includono pubblicità, ne riduce ulteriormente la durata. Questo è trasversalmente applicabile dato che ormai sia Apple, sia Android che il neonato Windows Phone fanno uso di tale tecnologia.


Infatti, uno studio della Purdue University (QUI il pdf della ricerca) in collaborazione con Microsoft ha svelato che fino al 75% dell’energia assorbita dalle versioni gratuite delle app Android viene consumata esclusivamente per i servizi legati alla pubblicità. 

La ricerca parte da presupposti molto interessanti, e sembra dimostrare la convenienza dell’acquisto delle app, soprattutto nel caso di un uso massiccio:
Abhinav Pathak, un ricercatore informatico presso la Purdue University dell’Indiana, e i suoi colleghi hanno fatto la scoperta dopo aver sviluppato un software per analizzare l’uso dell’energia da parte delle app. Quando hanno volto la propria attenzione verso titoli popolari come Angry Birds, Free Chess ed il NYTimes, hanno scoperto che solo il 10-30% dell’energia veniva speso per far funzionare l’app.
Per esempio, in Angry Birds solo il 20% viene usato per visualizzare e far girare il gioco, mentre il 45% viene speso per rilevare e trasmettere la posizione dell’utente col GPS, e poi per scaricare gli spot mirati attraverso la connessione 3G.
Il che in pratica significa che, preferendo la versione free all’omologa a pagamento, il prezzo dell’app lo scontiamo in termini di autonomia del dispositivo. E questa è una verità che probabilmente riguarda anche il resto di noi, sebbene non possiamo averne ancora una certezza matematica: gli esperimenti sono in effetti stati condotti solo su Android e presto su Windows Phone.

Le deduzioni del team di Pathak, ad ogni modo, confermano che gran parte dello spreco deriva dai bug nelle app (per esempio in Facebook o nel client mail nativo di Android) ma soprattutto dalla scarsa ottimizzazione raggiunta dagli sviluppatori e dagli studi pubblicitari. La morale, insomma, è chiara: se un’app ha un costo ragionevole e viene avviata più volte al giorno, forse conviene comprarla, tutto sommato.

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lunedì 19 marzo 2012

Windows 8 e il mondo dei Tablet: Nokia, Dell, HP e Lenovo

Il design chief di Nokia, ha dichiarato in settimana che il colosso finlandese sarebbe al lavoro su un proprio tablet equipaggiato con sistema operativo Windows 8


Marko Ahtisaari (il design chief sopra citato) avrebbe infatti affermato di spendere allo stato attuale un terzo del proprio tempo per lo sviluppo di quella che potrebbe essere la prima tavoletta Nokia.

La conferma giunge a seguito della dichiarazione del CEO della stessa Nokia, Stephen Elop, il quale avrebbe affermato che la compagnia è estremamente interessata ai tablet. Voci che a loro volta seguivano i rumors riguardanti un possibile tablet su piattaforma ARM sviluppato proprio da Nokia in collaborazione con il colosso di Redmond, Microsoft.

Le voci, ufficiali e meno, sembrano tutte quindi puntare nella stessa direzione che vedrebbe probabilmente già nel corso di quest'anno l'ingresso di Nokia nel mercato dei Tablet. Se le parole di Marko Ahtisaari risultassero veritiere sarebbero sicuramente sinonimo di una grande attenzione da parte della compagnia nei confronti della stessa prossima soluzione. La collaborazione di Nokia con Microsoft ha portato alla luce i nuovi smartphone Lumia, dal design accattivante ed elegante che sta riscontrando un certo successo. La collaborazione quindi sembrerebbe convergere verso il mercato tablet che rimane ancora in pugno al colosso di Cupertino.  


Anche Dell, leader nel mondo dei notebook, per voce di Michael Dell promette un tablet dedicato al comparto enterprise in occasione del lancio di Windows 8 sul mercato. Le caratteristiche per il momento non sono pubbliche ma sicuramente dovranno rispettare le specifiche richieste da Microsoft in termini ad esempio di pulsanti hardware e di sensori integrati.

Nel caso di Dell si fa chiaro riferimento al comparto enterprise, quindi al mercato dei professionisti e delle grandi aziende. Il motivo di questa scelta è semplice: in queste infrastrutture sono molto diffusi i sistemi operativi MIcrosoft, per i quali sono già previste policy di sicurezza e di configurazione; in uno scenario simile l'utilizzo di un tablet, differente per form factor ma identico per altre caratteristiche software di piattaforma, rappresenta un'opportunità in più per il mercato.

Anche Lenovo e HP hanno da tempo in modo più o meno ufficiale confermato l'esistenza di roadmap dedicate a tablet per il nuovo sistema operativo.

L'attrattività del mercato Tablet è alta. Riuscirà Windows 8 ad insidiare il potere, fino ad ora incontrastato, di Apple?

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Diablo 3 in dirittura d'arrivo

A partire dal 15 maggio 2012, i giocatori di tutto il mondo potranno tornare a Tristram, per scoprire gli oscuri segreti di una stella caduta e intraprendere una perigliosa missione per salvare il mondo di Sanctuarium dall’incombente invasione demoniaca. Queste le parole che compaiono sul sito di Diablo 3. 


Da parte nostra però ci sentiamo di aggiungere un bel : FINALMENTE!

Il gioco è pre-acquistabile online al seguente indirizzo. Curiosa la possibilità di poter ottenere gratuitamente il gioco da parte dei giocatori di World of Warcraft. Infatti questi ultimi potranno sottoscrivere il Pass Annuale di World of Warcraft, fino al 1° maggio 2012 alle 09:01 (ora italiana).
Iscrivendoti al Pass Annuale e impegnandoti a sottoscrivere un anno di abbonamento a World of Warcraft, riceverai gatis una copia digitale di Diablo III, un’esclusiva cavalcatura di gioco per World of Warcraft (il Destriero di Tyrael) e l’accesso all’imminente beta test di World of Warcraft: Mists of Pandaria™.
Se siete interessati visitate la pagina di iscrizione al Pass Annuale.

Per coloro i quali non avessero avuto occasione di consultare il comunicato stampa riguardante i dettagli sul lancio di Diablo III il 15 maggio 2012, potranno farlo su questa pagina.

I commenti postati sul sito ufficiale di Diablo 3 dai fedelissimi del titolo targato blizzard sembrano tutti volti all'esternare i propri malumori per i continui rinvii dell'uscita del titolo. Sarà valsa la pensa di attendere tanto? Fino al 15 maggio temo che non potremo scoprirlo. Attendiamo ancora due mesi.


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sabato 17 marzo 2012

Anche LG e SHARP produrranno i Retina Display per il nuovo iPad

Qualche giorno fa vi avevamo parlato del caso dei Retina Display che equipaggiano il nuovo iPad e del fatto che Samsung potesse essere l'unico a farsi carico della produzione vista l'alta capacità produttiva degli impianti del colosso coreano. 


Al momento, rimane l'unica azienda a produrre infatti questo schermo da utilizzare nelle soluzioni tablet di Apple, ma la elevata domanda del mercato prevista sia al debutto ufficiale sia nei prossimi mesi ha spinto ad allargare la produzione anche ad un secondo player, sempre coreano, ovvero LG (altra multinazionale ben radicata nella produzione di display).

Nello specifico LG Display, azienda del gruppo specializzata nella produzione di schermi, ha avviato le consegne di una prima partita di alcune centinaia di migliaia di schermi, procedendo con una produzione mensile nell'ordine dei milioni di pezzi a partire presumibilmente da Aprile. Questo implica che le prime soluzioni iPad di nuova generazione che saranno commercializzate nelle prossime settimane adotteranno display Samsung e quelle con unità LG arriveranno solo in seguito, così come confermato da iSuppli con questo comunicato stampa.

La produzione di questi schermi non è ovviamente priva di difficoltà. Una risoluzione di 2048x1536 pixel è infatti per la prima volta abbinata ad uno schermo da soli 9,7 pollici di diagonale per volumi di produzione così elevati come quelli richiesti dalle soluzioni iPad di nuova generazione. E' evidente come un problema nella linea produttiva possa generare serie ripercussioni sulla quantità di iPad presenti sul mercato ed è anche in quest'ottica che Apple ha affiancato LG a Samsung per la produzione di questo componente così importante.

Sharp dovrebbe essere il terzo produttore a seguire Samsung e LG nella produzione di questi display. L'azienda giapponese è al momento impegnata nella produzione dei primi lotti di schermi, con una previsione di avvio della produzione in volumi a partire dal mese di Aprile.

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venerdì 16 marzo 2012

Anonymous OS basato su Ubuntu 11.10 è solo l'ennesimo fake (smentita via Twitter)

Da alcuni giorni circolava online una notizia relativa al gruppo degli Anonymous dai contorni alquanto singolari: pare infatti che il noto gruppo di hacker abbia realizzato un proprio OS su Ubuntu 11.10 che mette a disposizione una serie di tool utili per operazioni di hacking o simili. 


La distribuzione può essere utilizzata da Live CD e integra questi strumenti: ParolaPass Password Generator:

    • Find Host IP;
    • Anonymous HOIC;
    • Ddosim;
    • Pyloris;
    • Slowloris;
    • TorsHammer;
    • Sqlmap;
    • Havij;
    • Sql Poison;
    • Admin Finder;
    • John the Ripper;
    • Hash Identifier;
    • Tor;
    • Vidalia;
    • Polipo;
    • JonDo;
    • i2p;
    • Wireshark,
    • Zenmap.

È disponibile anche un link da cui effettuare il download da sourceforge e segnaliamo anche questo sito di riferimento. Per un utilizzo a puro scopo di testing è consigliabile realizzare una virtual machine ad hoc utilizzando ad esempio VirtualBox o VMware Player.

Fino ad ora non era giunta alcuna conferma ufficiale da parte di anonymous in merito alla paternità di questo OS. Ora però ne abbiamo la certezza: stando a quanto riportato da AnonOps via Twitter Anonymous OS sarebbe un fake, sarebbe quindi un'iniziativa non riconducibile al gruppo.

Tanto vociare per nulla. Non è la prima volta che si addebitano ad Anonymous tali trovate d'effetto ma ancora una volta c'è chi specula sul nome di tale organizzazione per farsi pubblicità.

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giovedì 15 marzo 2012

Nuovi MacBook Air da 15"

Secondo un produttore di accessori che realizza particolari docking station per Mac, Apple avrebbe pianificato il lancio del nuovo MacBook Air da 15 pollici per il mese di aprile, uno slittamento di circa un mese rispetto alle indiscrezioni di alcuni mesi fa. 


Il ritardo sembra imputabile ai problemi di produzione dei processori Ivy Bridge da parte di Intel. Il nuovo MacBook Air da 15 pollici disporrebbe, secondo questa indiscrezione, di varie porte su entrambi i lati, ma sarebbe privo della porta Ethernet e del drive ottico.

La fonte non è sicura che il nuovo MacBook Air da 15 pollici possa rimpiazzare completamente il MacBook Pro con display di pari dimensioni, ma sostiene che al momento Apple non ha intenzione di cambiare la forma dell’attuale MacBook Pro da 17 pollici, che probabilmente verrà aggiornato con l’adozione dei nuovi processori Intel.


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mercoledì 14 marzo 2012

Samsung unico fornitore di Retina Display per iPad e iPad Mini?

Apple e Samsung si contendono il mercato degli smartphone e dei tablet e si danno battaglia anche nei tribunali con cause legali sui rispettivi brevetti, ma il gigante coreano rimane uno dei principali fornitori di componenti per i prodotti della Mela, poiché le capacità produttive sono superiori a quelle della concorrenza.


Secondo Vinita Jakhanwal, senior manager di iSuppli, il tanto decantato Retina Display del nuovo iPad sarebbe attualmente fornito esclusivamente da Samsung, poiché gli esemplari prodotti da LG e Sharp non avrebbero ancora raggiunto l’elevato livello qualitativo richiesto da Apple per questo fondamentale componente.

Samsung inoltre fornisce ad Apple le memorie flash utilizzate nei dispositivi iOS e nei MacBook Air, oltre a produrre tutti i processori ARM dei dispositivi iOS, compreso il nuovoApple A5X, ma vorrebbe diventare anche il primo fornitore di schermi OLED per Apple.

Un anonimo dipendente Samsung ha dichiarato al Korea Times che l’azienda produrrà anche i display da 7.85 pollici che dovrebbero equipaggiare il cosiddetto iPad mini o iPad nano, avvalorando ulteriormente l’ipotesi del probabile debutto del piccolo tablet della mela entro fine anno.

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martedì 13 marzo 2012

Apple all'attacco di Sony e Nintendo per il mercato dei videogames (fissi e non)

Seppure i dispositivi iOS e l’App Store hanno eroso significative quote di mercato ai tradizionali produttori di console portatili, come Nintendo e Sony, Apple non si è mai posta come diretta concorrente con queste aziende.


Con l'arrivo del nuovo iPad (grazie alle strepitose performance messe in mostra dal nuovo tablet della Mela),  e grazie alla presenza di giochi 3D (come quelli mostrati da Epic Games nel corso del keynote) e ai prezzi concorrenziali sull'App Store, la collocazione di Apple nel mondo videoludico potrebbe essere rivalutato.

Mike Capps, presidente di Epic Games, sostiene che se Apple decidesse di creare un controller bluetooth da connettere all’iPad anche il mercato delle console fisse sarebbe dominato da un prodotto della Mela:
E’ abbastanza facile immaginare un mondo dove un iPad è più potente di una console, in grado di connettersi senza fili con la TV e ricevere comandi da un controller wireless, dando vita ad un nuovo tipo di console.

Frank Gibeau, presidente di Electronic Arts, la pensa più o meno allo stesso modo:

Quando un iPad raggiungerà la potenza di calcolo di una Xbox 360 e si connetterà ad un televisore, per noi non sarà un grosso problema, metteremo il gioco sull’iPad e lo potremo visualizzare anche sul televisore.

Sembra proprio che anche nel settore dei videogame Apple sia riuscita a ribaltare le prassi consolidate, non sono più i giochi delle console fisse ad essere adattati alle versioni portatili, ma i dispositivi mobili sono così potenti che i giochi possono essere direttamente utilizzati su un televisore, sempre che si trovi un opportuno controller, magari integrato direttamente nella prossima iTV

Le posizioni dei due top manager è sicuramente condivisibile ma non è da sottovalutare la premessa fatta, ovvero l'attuale differenza di hardware e quindi di potenza di calcolo tra le console fisse e il nuovo iPad.


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lunedì 12 marzo 2012

Instagram ora anche per Android

Presto Instagram sarà disponibile anche per gli utenti Android. La notizia è stata confermata (QUI) dai fondatori della app Kevin Systrom e Mike Krieger in occasione di un evento pubblico avvenuto nei giorni scorsi. 


I due si sarebbero spinti oltre definendo l'esperienza d'uso di Instagram su Android in alcuni casi migliore rispetto a quanto disponibile su iOS.

Instagram è famosa da tempo per essere una delle app più apprezzate su iOS: permette di applicare filtri al volo agli scatti condividendo poi le immagini su Twitter, Tumblr e Facebook. La app ha avuto un notevole successo, si contano oltre 27 milioni di utenti registrati e un notevole incremento lo si è registrato subito dopo la presentazione al mercato di iPhone 4S. Nelle ultime settimane erano anche circolate indiscrezioni relative a una possibile acquisizione di Instagram da parte di qualche big dei social network, ma la notizia non è stata confermata. Per il momento pare che Instagram sia in beta privata su alcuni dispositivi Galaxy Nexus di Samsung.

L'apertura al mondo Android costituisce per Instagram una possibilità molto interessante: il bacino di potenziali utenti diventa ora ben più ampio quindi anche i margini di crescita ci sono. Si amplia anche il numero di dispositivi e di piattaforme hardware sulle quale poter usare Instagram: nuovi processori, nuovi dispositivi e dimensioni del pannello costituiscono elementi che meritano di essere valutati e provati sul campo non appena Instagram verrà distribuito sul marketplace.

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sabato 10 marzo 2012

Niente supporto ottico sulle future Xbox?

Dopo 10 anni di trascorsi sulle scene videoludiche di tutto il mondo, Microsoft si prepara al lancio della prossima console. Sono circolate davvero tante indiscrezioni a riguardo, questa in particolare ha un taglio un po' differente. 


La novità che proponiamo oggi alla vostra attenzione riguarda la possibile assenza di un supporto ottico nel futuro device, nonostante in più occasioni sia stato ribadito che anche nella prossima generazione non si rinuncerà del tutto al supporto fisico. Come spiegare tale indiscrezione allora? 

Secondo quanto riporta MCV, il futuro dispositivo "offre compatibilità con delle memory card intercambiabili, anche se non è ancora chiaro se si tratterà di materiale proprietario o di un nuovo standard come è stato per le SD". Microsoft è intervenuta sull'argomento rilasciando un comunicato ufficiale, senza peraltro offrire particolari spunti di riflessione:
Xbox 360 ha percorso nuove strade per estendere il proprio ciclo vitale, tra cui l'introduzione di esperienze libere dall'uso del controller tradizionale tramite Kinect, o ancora reinventando la console stessa con una nuova dashboard e nuovi contenuti. [...] Pensiamo sempre a cosa riserverà il futuro per la nostra piattaforma e al modo migliore per continuare a innalzare il tradizionale ciclo di durata. Al di là di queste considerazioni non intendiamo rilasciare commenti su rumors o speculazioni.
Tirate voi le conclusioni.

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venerdì 9 marzo 2012

Novità in arrivo su YouTube

YouTube si appresta a introdurre importanti novità nei prossimi giorni: il player verrà rivisto e aggiornato con l'introduzione di nuove opzioni che ne aumenteranno l'usabilità. Le novità descritte saranno gradualmente estese a tutti i contenuti gestiti su YouTube ma sarà necessario attendere ancora qualche tempo. 


La notizia viene ufficializzata dal blog ufficiale di YouTube e le novità saranno fondamentalmente tre:

    • Innanzitutto portando il puntatore del mouse sulla seek bar verrà proposta un'immagine anteprima corrispondente all'istante di video selezionato, e sarà possibile avviare la riproduzione da tale punto con un semplice click del mouse.
    • Tenendo premuto il tasto di selezione con il puntatore posizionato sulla seek bar verrà visualizzata una sorta di gallery di immagini corrispondenti ai fotogrammi del filamto: in questa modalità si potrà ritrovare facilmente il punto in cui c'è un particolare evento visto in precedenza e ben visibile anche all'interno di una piccola anteprima.


    • La terza novità (legata come le precedenti all'usabilità del player) riguarda i video di lunga durata, di oltre novanta minuti. Per questi contenuti è previsto una modalità di zoom dedicato alla seek bar: posizionando il puntatore sulla barra si attiva un secondo elemento sul quale effettuare una ricerca più precisa del fotogramma prescelto


Per valutare le nuove opzioni dedicate ai video di lunga durata è disponibile questo contenuto. Date un'occhiata e capirete cosa vi aspetta dalla vostra esperienza YouTube.


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giovedì 8 marzo 2012

Il nuovo iPad

Nella serata di ieri, come forse saprete è stato presentato il tablet di Cupertino. Il nuovo iPad sarà già disponibile dal 16 marzo in alcune nazioni, Italia esclusa, dove sarà possibile comprarlo dal 23 marzo. Ma una voce fuori dal coro è quella che riguarda l’assenza di Siri, sottolineata anche da CNET: un’assenza piuttosto strana, considerando che il CEO di Apple Tim Cook ha iniziato l’evento di ieri proprio parlando delle qualità e del successo di Siri.


Quello che invece sarà concesso ai possessori del nuovo iPad sarà un software diriconoscimento vocale, in grado di trasformare in testo scritto quello che viene detto dall’utente: niente di particolarmente rivoluzionario.

In attesa di sapere da Apple le motivazioni ufficiali per l’esclusione di Siri dal nuovo iPad, l’impressione è che per l’azienda di Cupertino questa decisione possa trasformarsi in un pericoloso boomerang: la concorrenza del resto non sta a guardare, ed è facile immaginare come i produttori di tablet basati per esempio su Android potranno far leva su questa lacuna nei prossimi tempi. Da considerare anche il fatto che per Apple la presenza di Siri sarebbe potuta diventare una sorta di nuovo “marchio di fabbrica” dei propri dispositivi mobili, così com’è diventato nei mesi scorsi quello di iPhone 4S anche grazie all’attuale incapacità da parte di Android di fargli concorrenza.

Solo il tempo ci dirà quindi se Apple avrà avuto ragione nell'effettuare questa scelta. Sicuramente questa mancanza ha avuto una certa rilevanza durante la presentazione ma sicuramente altri aspetti andrebbero messi in luce, per esempio le caratteristiche tecniche del nuovo tablet. 


Caratteristiche tecniche:

    • Schermo Retina display, dai colori blillanti, a 3,1 milioni di pixel e con una super risoluzione di ben 2048 x 1536 pixel.
    • Processore Apple A5X dual-core, con consumi ridotti e grafica quad-core, che offre delle prestazioni di altissimo livello in qualsiasi tipo di utilizzo, anche in modalità game.
    • Supporto alle reti Wi-fi, le reti mobili LTE (fino ad un massimo di 73 Mbps in download), HSPA e le connettività Bluetooth 4.0.
    • La fotocamera iSight è una 5 Megapixel completa di autofocus, zoom digitale, face detection e funzionalità per il videorecording, anche in HD a 1080p. La camera anteriore, invece, è una normale VGA.
    • Chip GPS/A-GPS integrato, la bussola digitale, i vari sensori di movimento, luminosità e giroscopio, l’ingresso jack da 3,5 mm e il microfono.
    • Batteria agli ioni di litio da 42,5 watt/ora in grado di raggiungere fino a 10 ore in navigazione in Wi-fi e addirittura 9 ore sotto reti mobili.
    • "Voice dictating", che consentirà agli utenti di dettare dei testi e il sistema di riconoscimento vocale li trasformerà in testo(presente un pulsante dedicato nella tastiera virtuale). Inizialmente non sarà presente il supporto per la lingua italiana.

Ecco i prezzi del nuovo iPad:

Nuovo iPad Wi-fi
    • da 16 GB: 499 dollari;
    • da 32 GB: 599 dollari
    • da 64 GB: 699 dollari.


Nuovo iPad Wi-fi+4G
    • da 16 GB: 629 dollari;
    • da 32 GB: 729 dollari;
    • da 64 GB: 829 dollari.

I prezzi, presumibilmente, verranno mantenuti tali anche nel vecchio continente.


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mercoledì 7 marzo 2012

Stop anche alla produzione di pellicole per diapositive Kodak

Nella nostra analisi sui motivi che hanno portato Kodak alla bancarotta, un ruolo cruciale l'ha avuto la lotta "feroce" con Fujifilm per il mercato delle pellicole fotografiche. Ebbene sembra che alla lunga la partita sia stata vinta dai giapponesi.


Sotto l'amministrazione controllata del Chapter 11 Kodak sta cercando di ristrutturare i diversi rami aziendali e le pellicole per diapositive sono finite nella cesoia dei tagli. Kodak ha annunciato di aver cessato la produzione delle pellicole invertibili per diapositive KODAK PROFESSIONAL EKTACHROME E100G Film, KODAK PROFESSIONAL EKTACHROME E100VS Film, KODAK PROFESSIONAL ELITE Chrome Extra Color 100 Film a causa di una domanda in forte calo.


In base alla domanda attuale e alle scorte dei rivenditori Kodak stima una disponibilità dei prodotti sul mercato per circa 6/9 mesi, ma è probabile che la notizia possa scatenare una corsa per accaparrarsi gli ultimi pezzi e le scorte possano esaurirsi in tempi più ristretti.

Se ne va così in sordina un altro pezzo della storia della fotografia.

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martedì 6 marzo 2012

ChildPad: il tablet per bambini


Più di una volta mi è capitato di vedere i banconi espositivi di Apple presi d'assalto dai bambini. Probabilmente anche vostro figlio o vostra figlia (ammesso che ne abbiate uno, ma questo vale anche per cuginetti, fratellini e qualsiasi altro bimbo) sarà affascinato da queste tavolette tutte colorate e luminose e probabilmente sarà tentato di strapparvi di mano il vostro tablet. Probabilmente nell'ideazione del proprio prodotto, Archos stava pensando a voi. 

Stando a quanto riporta The Verge, Archos ha appena annunciato il suo Child Pad da 129 dollari (100 euro circa) destinato appunto ai bambini. Ha uno schermo da 7 pollici, un processore da 1GHz, 1GB di RAM e Android 4.0. La capienza dell'HD è sconosciuta, ma la versione di ICS che monta è modificata per poter essere usata dai bambini, con skin adatte, giochi preinstallati (compreso l’immancabile Angry Birds) e un parental control di livello elevato.

Le specifiche sono di tutto rispetto, considerato l’uso a cui è destinato, e il prezzo decisamente accessibile. E almeno, metterete al sicuro il vostro tablet personale. L’uscita è prevista per marzo prossimo.




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lunedì 5 marzo 2012

Il futuro del file-sharing

Dopo l'escalation che ha colpito prima Megaupload, poi Pirate Bay e altre realtà dello sharing il popolo di internet si trova ad interrogarsi su quali canali rappresentino, oggi, la vera alternativa e la giusta strada per continuare a condividere file.


Se da un lato sono ancora molti i siti BitTorrent attivi (nonostante alcuni vengano bloccati da tutti gli ISP italiani), alcune alternative si delineano all'orizzonte, nel tentativo di riportare nuova linfa vitale ad un mondo colpito molto durante negli ultimi mesi. Ecco allora che elementi come l'anonimia, la decentralizzazione rappresenta alcune delle chiavi per poter andare avanti e creare soluzioni in grado di fornire il giusto approccio. E non è quindi un caso che, a farsi largo, siano proprio queste applicazioni alternative, caratterizzate da suddette caratteristiche.

Ecco allora spuntare Tribler, un client torrent già conosciuto da tempo ma poco diffuso e che ha conosciuto una importante crescita solo nel corso degli ultimi giorni: la possibilità di rendere i motori di ricerca torrent obsoleti, lavorando in modo alternativo, è una delle caratteristiche dominanti del client. Ma non solo, perché se Tribler è ancorato ad un concetto tradizionale, tra i nomi nuovi spunta RetroShare. Il client in questione permette di andare ad aggiungere quell'elemento di anonimato che andrebbe a proteggere in modo diretto gli utenti: la possibilità di creare una rete di sharing privata e cifrata, cui ogni utente può aggiungere "amici" è la novità. Le comunicazioni avvengono attraverso il protocollo OpenSSL.

Nonostante l'applicazione sia pubblica dal 2006, riporta il fondatore Dr. Bob, RetroShare è diventato particolarmente famoso solo nel corso degli ultimi due mesi. Lo spettro della SOPA, la chiusura di MegaUpload e il clima di caccia alle streghe che si è diffuso sul web sono stati i motivi per cui in molti utenti hanno cercato alternative.


Quello che dimostra, in modo diretto, RetroShare è come la natura del file sharing stia cambiando: la necessità di dover trovare una via alternativa, che aggiunga anche l'elemento di anonimia può essere una strada vincente. Dopo la chiusura di molti servizi, alcuni anche in modo volontario e preventivo, ecco che, in fondo al tunnel, si intravede un barlume di luce.

[HWFiles.it]

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sabato 3 marzo 2012

Requisiti minimi per il vostro Windows 8

Ieri vi abbiamo parlato di Windows 8, vi abbiamo dato qualche anticipazione e gli estremi per poter scaricare la beta e conseguentemente provarlo sul vostro PC.


Prima di andare ad effettuare l'installazione, però, è bene considerare quali siano le specifiche tecniche minime necessarie a far funzionare correttamente il nuovo sistema operativo Microsoft.

Requisiti minimi:

    • Processore da 1GHz;
    • Memoria RAM da 1GB di memoria (2GB per la versione a 64-bit);
    • Spazio su HD di almeno 16GB (20GB per la versione a 64 bit),
    • Scheda video che supporti la DirectX 9 e Windows Display Driver Model (WDDM).

Requisiti secondari:

    • (per l'interfaccia Metro) Risoluzione di almeno 1024x768 pixel (che passano a 1366x768 per la funzionalità snap), al di sotto della quale non si avvierebbe e darebbe un messaggio di errore;
    • (per supportare il touch in Consumer Preview) Display in grado di supportare il multi-touch;
    • (per far funzionare Secure boot) Presenza del BIOS UEFI (elemento ancora non tanto diffuso sul mercato desktop);
    • BitLocker non necessita di TPM (Trusted Platform Module), ma funziona meglio qualora questo elemento fosse presente;
    • (per far avviare Hyper-V) Sistema a 64-bit con funzionalità SLAT (Second Level Address Translation), oltre ad almeno 2GB;

Inoltre alcuni giochi e applicazioni potrebbero richiedere un controller grafico compatibile con DirectX 10 per poter funzionare correttamente.

Viene facile osservare come Windows 8 possa essere supportato correttamente anche dai normali netbook basati su piattaforma Atom. Non dimenticate però che affinché il vostro PC possa essere maggiormente performante è bene dotarsi di un PC con caratteristiche superiori a quelle sopraindicate. 

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venerdì 2 marzo 2012

E se il nuovo iPad 3 si chiamasse iPad HD?

Mentre gli accessori per iPad 3 iniziano a comparire negli archivi dei rivenditori, con disponibilità fisica sugli scaffali tra una decina di giorni, veniamo a conoscenza del cambio di denominazione del prodotto: non più iPad 3 ma iPad HD. Sarà vero?


La notizia la riporta per primo Jesus Diaz di Gizmodo, secondo cui sia Griffin che Belkin avrebbero indicato gli accessori dell’iPad 3 col nome di “iPad HD” nei propri database. Ecco uno screenshot di quanto si legge:


Dato che i produttori di terze parti, per ovvie ragioni, conoscono con ragionevole anticipo le specifiche dei nuovi dispositivi Apple, può benissimo darsi che siano venuti a conoscenza del nuovo brand a breve distanza dal lancio ufficiale.

E conferme ulteriori arrivano anche dalle statistiche di un’app chiamata Tapatalk, disponibile per iOS, Android e Blackberry, e che avrebbe iniziato a registrare accessi da parte di un dispositivo sconosciuto, chiamato per l’appunto iPad HD, e dotato manco a farlo a posta d’una risoluzione di 2048 x 1536 pixel.

I più pazienti aspetteranno fino a mercoledì, per tutti gli altri: tenetevi collegati!

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Ora Safari ora più snello e veloce

Il nuovo ingegnere assunto nel team di sviluppo WebKit ha creato un nuovo interprete a basso livello capace di processare JavaScript con un approccio di tipo “triple-tier” e garantire guadagni prestazionali dell’ordine del 200%.


Gran parte del merito è di Filip Pizlo, assunto lo scorso dicembre proprio per rinfoltire le fila del gruppo che lavora a Webkit. L’intuizione da sola ha apportato un contributo notevole che avrà ripercussioni positive molto al di là del cerchio della comunità d’utenti Apple; il nuovo codice è stato infatti reso disponibile come software Open Source, e per questa ragione potrà presto essere inglobato anche in Safari, Chrome, iCab, OmniWeb, iOS, WebOS e perfino nel motore di navigazione di Steam.

Stando quanto si legge, il nuovo interprete "è 2-2,5 volte più veloce del vecchio coi benchmark SunSpider, V8 e Kraken" e può garantire "miglioramenti a doppia cifra nei siti Web del mondo reale" grazie alla riduzione della quantità di codice che deve essere tradotta dalla JIT o dalla bytecode virtual machine.

Ovviamente, la maggiore velocità sarà tangibile esclusivamente con codice Java in esecuzione, ma in generale gli utenti ne beneficeranno soprattutto con animazioni, transizioni, applicazioni Web e widget più scattanti e fluidi, probabilmente già con Safari 5.2. Si tratta solo di una delle tante migliorie apportate al codice di WebKit nel corso degli anni e che hanno contribuito nel complesso a rendere Safari e Chrome due tra i browser più snelli in circolazione.

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Windows 8: ora è possibile provarlo sul proprio PC

Per Microsoft il 29 febbraio 2012 è un appuntamento importante: come preannunciato ormai da alcune settimane proprio in questa giornata è previsto il rilascio di Windows 8 Consumer Preview (una versione beta pubblica che funzionerà per alcuni mesi).


Alle 15.30 del 29, Microsoft ha reso disponibile (QUI) il download della propria copia di valutazione.

D'ora in poi tutti gli utenti hanno la possibilità di mettere le mani su Windows 8 in attesa che le fasi di sviluppo proseguano con la release candidate e si concludano con il rilascio della RTM. La versione definitiva di WIndows 8 è attesa per il periodo successivo alla prossima estate: un periodo strategico che permetterebbe a Microsoft e agli OEM di proporre le soluzioni basate sul nuovo sistema operativo per il prossimo Natale.


Il nuovo sistema operativo Microsoft viene presentato come il primo sistema operativo Microsoft pensato per un utilizzo su dispositivi touch e proprio per questo motivo è stata implementata l'interfaccia Metro. Altre importanti informazioni sono disponibili a questo indirizzo. Microsoft ha anche realizzato un breve video in cui vengono evidenziate alcune caratteristiche di Windows 8.


Metro prevede un vero proprio nuovo modello di sviluppo riconducibile al market place Windows Store, risorsa resa operativa in queste ore che rappresenta una nuova opportunità per aziende e sviluppatori. Tra le fondamentali novità di Windows 8 c'è anche il supporto garantito a piattaforme hardware basate su tecnologie ARM ma per apprezzare queste opportunità è necessario attendere ancora qualche tempo.

Ricordiamo che è possibile scaricare la beta di Windows 8 in versione 32 o 64 bit. A seguire i link:
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giovedì 1 marzo 2012

Anche un iPad da 8GB all'evento di mercoledì 7 a San Francisco

Secondo Digitimes, Apple avrebbe in mente il lancio di un inedito modello di iPad 2 da 8 GB da presentare come versione relativamente low cost del proprio tablet, assieme agli iPad 3. 


In altre parole, adotterà lo stesso approccio già visto con iPhone: un modo per differenziare l’offerta, rendersi appetibili ad un pubblico più vasto e al contempo ridurre i costi di produzione.

All’evento Apple del prossimo 7 marzo, dovrebbero arrivare i soliti tagli di tablet. Dimenticate quindi varianti ipertrofiche da 64 GB o addirittura 128 GB:
Poiché Apple ha pianificato un evento per il prossimo 7 marzo, le fonti dalla sua catena di approvvigionamento upstream hanno sottolineato che la società dovrebbe lanciare due modelli di iPad 3, da 16 e 32 GB. E assieme all’iPad 3, Apple dovrebbe anche svelare un iPad 2 da 8 GB che le consentirà di coprire differenti segmenti e difendersi così dai tablet PC basati su Windows 8.
Una decisione che, se verificata nella realtà di mercoledì prossimo, non mancherà di scontentare più d’uno. Se Retina Display sarà, infatti, e oramai è praticamente scontato, vuol dire anche che i filmati a risoluzione nativa occuperanno sensibilmente più spazio d’archiviazione rispetto a prima. Sul passaggio a due soli tagli di capacità dell’iPad 3.

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