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mercoledì 4 marzo 2015

Tecnologia smart al Mobile World Congress: Doro Liberto 820 Mini e D Free

Anche se noi tutti siamo affascinati dalle nuove scintillanti proposte dei maggiori produttori di elettronica, il Mobile World Congress e la stessa tecnologia rappresentano molto di più.


Niente feature superflue, niente hardware super performante, Doro porta sul mercato un terminale per ipovedenti.

Doro, marchio specializzato in telefoni per la fascia senior, porta al Mobile World Congress di Barcellona il suo Doro Liberto 820 Mini. Dispone di una cover in silicone e display da 4" e da 4,5" e introduce delle feature davvero adatte alla categoria alla quale si rivolge.


A differenza dei dispositivi per la fascia senior attualmente in commercio, che si limitano ad introdurre tastiere più ampie (ed ingombranti) e aumentare le dimensioni dei font, Liberto 820 Mini implementa un layer software appositamente studiato per incontrare le esigente dei soggetti ipovedenti visto che tutti i comandi ricevono un feedback vocale.

A tutte le funzioni dello smartphone (ad esempio la navigazione, con indicazioni passo-passo) vengono aggiunte feature davvero interessanti, come la possibilità di utilizzare la fotocamera per leggere brevi testi grazie alla tecnologia OCR, oppure per conoscere il colore di una superficie , o ancora, per sapere se nella stanza in cui ci si trova la luce è accesa o meno.

Non è l'unico esempio di tecnologia smart: è il caso di D Free, ovvero l'indossabile che ricorda a chi lo indossa il momento più opportuno nel quale recarsi al bagno. 

Il progetto sarà presto lanciato sul sito di crowdfunding Indiegogo, con l'obiettivo di ottenere gli investimenti necessari per entrare in produzione. Non sono molti i dettagli, tuttavia nel video promozionale sotto riportato, che accompagna la campagna, viene sottolineato che il wearable sarà in grado di rilevare le "attività intestinali" e informare l'utente alcuni minuti prima del bisogno attraverso notifica push.


Questa mostrerà un'approssimazione sull'orario in cui l'utente dovrà espletare le proprie funzioni biologiche, basandosi anche sulle informazioni registrate attraverso il monitoraggio delle abitudini dell'utente che lo indossa:

Non vi sentirete più a disagio per via di imprevedibili movimenti dello stomaco

riporta il video.

Inutile dire quanto D Free possa incrementare il tenore di vita in casi particolari, come gli utenti senior o i disabili, che potrebbero avere bisogno di un buon anticipo per prepararsi alla "pausa bagno".

La tecnologia non risiede solamente nel gadget di tendenza, bensì si palesa soprattutto in situazioni, come quelle dei due casi citati.
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venerdì 7 novembre 2014

Stampa 3D made in Italy

Nonostante il core topic del nostro blog sia la tecnologia elettronica, declinata in tutte le sue forme e le sue connessioni, il tema delle stampanti 3D ci sta molto a cuore.


A differenza delle news precedentemente pubblicate, questa arriva dal Bel Paese. 

Di chi parliamo? Lumi Industries è una startup italiana nata dopo aver sviluppato lo scorso anno LumiFold, la prima stampante DLP 3d portatile e pieghevole. Lumi Pocket è il nuovo progetto della start up, una stampante 3D con tecnica DLP stereolitografica che vanta una precisione fino a 50 micron e un'area di stampa di 10cm di diametro per 10 di altezza. 

Attualmente il progetto Lumi Pocket è in fase di crowdfunding su Indiegogo. La campagna di raccolta fondi è al momento al 43% del target con ancora 17 giorni per arrivare a raggiungere l'obiettivo di $50,000.

Può stampare con diversi tipi di materiali e presenta un design gradevole.


La tecnologia chiamata 3D DLP Printing si basa sull'utilizzo di un materiale fotosensibile liquido che viene posto in un contenitore.

Utilizzando un comune proiettore DLP collegato al computer vengono proiettate una dopo l'altra fette orizzontali dell'oggetto che si vuole stampare su di un carrello che man mano scende nella resina. Ogni layer si forma sopra al precedente e costruisce per addizione l'oggetto.

Questa tecnica prevede tempi di stampa molto veloci (sia arriva a 3 secondi per layer) e che non dipendono dalla complessità dell'oggetto e permette di raggiungere livelli di dettaglio e qualità di stampa molto più alti delle classiche FDM (fused deposition modeling) con estrusore.

Questa tecnologia permette di scegliere tra una vasta gamma di materiali: dalla plastica simile all'ABS (Acrilonitrile butadiene stirene), alla resina "castable" per la gioielleria e le fusioni a cera persa, agli oggetti flessibili.

Uno dei punti di forza è anche rappresentato da una meccanica semplificata e meno soggetta a malfunzionamenti e continue calibrazioni.

Infine in dimensioni molto compatte la stampante offre un'area di stampa di 10cm di diametro per 10 di altezza. Da ultimo il costo, che risulta abbastanza contenuto, anche considerando la possibilità di utilizzare un proiettore DLP già in nostro possesso.
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