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mercoledì 7 ottobre 2015

Apple Store al posto del cinema Apollo (Milano)

La notizia di oggi riguarda Apple, anche se non si tratta dell'ennesimo aggiornamento su iPhone, iMac, iPad o altro, bensì di un'indiscrezione riguardante il Bel Paese, e nella fattispecie il capoluogo lombardo.


Sembrerebbe che la Società della Mela, si sia accaparrata i locali che attualmente ospitano il cinema Apollo in Galleria De Cristoforis, a meno di due passi dal Duomo milanese.

La fonte è sicuramente autorevole, trattandosi del Corriere della Sera. E' lo stesso quotidiano che, oltre a riportare la notizia, definisce anche l'aspetto piuttosto ricercato del nuovo negozio.

Un parallelepipedo di cristallo, così come sulla Quinta Strada di Manhattan, sarà una delle due porte d’accesso allo store

scrive la testata giornalistica, mentre la seconda sarà quella dell'attuale cinema Apollo che si trova proprio sotto la Piazza e che chiuderà i battenti entro un anno.

Apple ha avuto il benestare della Soprintendenza alle Belle Arti, ma solo "a condizione che sia conservato un grande schermo della sala".

Magra consolazione per i nostalgici come il sottoscritto che, in quelle sale hanno messo il braccio attorno collo della propria ragazza per la prima volta, cercando il coraggio di baciarla.

L'ingresso avverrà proprio come nel celebre negozio della Fifth Avenue a New York, forse il più distintivo della società di Cupertino. Ad accogliere il visitatore ci sarà un grosso parallelepipedo interamente in cristallo, mentre l'accesso allo Store vero e proprio sarà praticabile attraverso una "scalinata costruita a gradoni, lunghi ed estesi, fino a trovarsi nella pancia della piazzetta, che è l'attuale contenitore del cinema".

Il cinema appartiene alla società Immobiliare Cinematografica, che ha deciso di cedere i suoi spazi alla compagnia californiana. L'idea di un Apple Store al centro di Milano solleticava la società già quando al timone c'era Steve Jobs ed è emblematico il caso del novembre 2011 quando Prada rubava ad Apple lo spazio in Galleria, lo stesso in cui prima si trovava McDonald's. Il sogno di Jobs potrebbe divenire però presto realtà.

Il Corriere scrive che Apple aveva già proposto, in maniera molto creativa, di realizzare un cubo in cristallo proprio in Piazza del Duomo. L'allora assessore comunale alla Cultura Stefano Boeri aveva ovviamente rifiutato l'offerta e nel 2013 le trattative fra Apple e Comune di Milano sembravano esaurite senza aver portato a nulla di concreto. Ma a quanto pare non erano del tutto esaurite.

Apple aveva già piantato le proprie bandierine su suolo lombardo diverse volte (Lonato, Orio al Serio, Rozzano e Carugate) ma mai con uno Store dedicato e mai con una struttura in stile Fifth Avenue.

Staremo a vedere!
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lunedì 21 settembre 2015

Apple Store sotto attacco: pulizie autunnali a Cupertino

Nella giornata di ieri, Apple ha provveduto alla pulizia di una serie di applicazioni per iPhone e iPad,. Tali App erano alla base di quello che è stato definito come il primo attacco in larga scala al marketplace virtuale dell'azienda di Cupertino.


L'operazione sarebbe stata avviata dopo la scoperta di un numero indefinito di app infettate da un software malevolo chiamato XcodeGhost, come riportato da parte di un gruppo di società specializzate in sicurezza.

Anche un ecosistema chiuso e controllato come quello di Apple può essere dunque oggetto di attacchi da parte di malintenzionati, anche se prima di oggi erano state appena cinque le app rimosse dallo Store virtuale a detta dell'azienda Palo Alto Networks. Per riuscire nel loro attacco, gli hacker avrebbero convinto gli sviluppatori a usare una versione contraffatta del software che Apple fornisce agli sviluppatori per iOS e Mac, vale a dire Xcode.

Christine Monaghan, portavoce di Apple, ha commentato così la rimozione delle app:

Abbiamo tolto queste dall'App Store una serie di app che sappiamo essere state create con questo software falsificato. Stiamo lavorando con gli sviluppatori per assicurarci che usino la versione giusta di Xcode per usare le loro app.

Attualmente, la preoccupazione maggiore per i possessori di iPhone e iPad è trovare un modo per stabilire se i loro dispositivi sono infetti.

Ora il tasto dolente: la stessa Apple non ha fornito indicazioni in merito, motivo per il quale bisognerà aspettare per capire cosa fare. Incrociamo le dita (anche se non è il metodo più scientifico che possiamo ipotizzare!
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giovedì 9 aprile 2015

Popcorn Time disponibile su iOS! Eureka!

Ricordate Popcorn Time? Ne avevamo parlato qualche mese fa, riferendoci all'applicazione che permette di fruire gratuitamente di film in streaming, anche se per vie non del tutto limpide.


L'obiettivo era quello di rendere il download di contenuti multimediali pirata semplice come la riproduzione di film sui canali leciti, come ad esempio Netflix, o l'italiano Infinity.

Popcorn Time è riuscito nel proprio obiettivo, consegnando un servizio con trasferimenti in peer-to-peer (del tutto trasparenti per l'utente) di grande qualità con prestazioni paragonabili, se non superiori, ai servizi più blasonati del settore.

Dopo essere sbarcato su Android e Chromecast, Popcorn Time è riuscito a valicare anche le ferree restrizioni di App Store.

Il servizio illecito di video streaming è oggi disponibile anche su iPhone e iPad con software non modificato (senza jailbreak quindi). Il tutto è possibile attraverso un installer da eseguire su un PC Windows, con il quale appunto installare l'applicazione sul dispositivo iOS senza troppe procedure complesse.

Apple non starà sicuramente a guardare in modo passivo l'ascesa di questa spina nel fianco, è chiaro, ma quale saranno le tempistiche d'intervento?

Il team alla base del servizio ne è comunque consapevole:

I ragazzi che hanno sviluppato l'installer non hanno dubbi che questo sarà un lungo percorso in cui si giocherà al gatto e topo con Apple [...] (Apple) probabilmente non gradirà che è stato infranto il suo ecosistema chiuso. Ma considerando il loro lavoro attuale, e i futuri aggiornamenti previsti per l'installer su cui stanno già lavorando, possiamo dire che siamo già pronti ad affrontare ogni ostacolo che Apple lancerà in questo percorso.

ha dichiarato lo stesso a TNW.

Ad oggi, dopo un anno dalla sua diffusione di massa, nessuno è riuscito ad ostacolare Popcorn Time, ed è probabile che i ragazzi alla base dello sviluppo dell'installer per iOS sappiano il fatto loro.

L'applicazione per iOS è comunque parecchio primordiale ad oggi: l'interfaccia non è per niente curata e le prestazioni decisamente migliorabili ma, per molti utenti, è già una gran cosa poter accedere al servizio, disponendo di una corposa libreria di contenuti pirata (in lingua inglese e con eventuali sottotitoli).

Qual è la morale di tutto ciò? Ebbene, l'intero ecosistema Apple è stato scardinato da un prodotto che viola, in maniera palese, le norme principali dello Store ufficiale della Mela, il tutto senza nemmeno scomodare il jailbreak.
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