giovedì 9 aprile 2015

Popcorn Time disponibile su iOS! Eureka!

Ricordate Popcorn Time? Ne avevamo parlato qualche mese fa, riferendoci all'applicazione che permette di fruire gratuitamente di film in streaming, anche se per vie non del tutto limpide.


L'obiettivo era quello di rendere il download di contenuti multimediali pirata semplice come la riproduzione di film sui canali leciti, come ad esempio Netflix, o l'italiano Infinity.

Popcorn Time è riuscito nel proprio obiettivo, consegnando un servizio con trasferimenti in peer-to-peer (del tutto trasparenti per l'utente) di grande qualità con prestazioni paragonabili, se non superiori, ai servizi più blasonati del settore.

Dopo essere sbarcato su Android e Chromecast, Popcorn Time è riuscito a valicare anche le ferree restrizioni di App Store.

Il servizio illecito di video streaming è oggi disponibile anche su iPhone e iPad con software non modificato (senza jailbreak quindi). Il tutto è possibile attraverso un installer da eseguire su un PC Windows, con il quale appunto installare l'applicazione sul dispositivo iOS senza troppe procedure complesse.

Apple non starà sicuramente a guardare in modo passivo l'ascesa di questa spina nel fianco, è chiaro, ma quale saranno le tempistiche d'intervento?

Il team alla base del servizio ne è comunque consapevole:

I ragazzi che hanno sviluppato l'installer non hanno dubbi che questo sarà un lungo percorso in cui si giocherà al gatto e topo con Apple [...] (Apple) probabilmente non gradirà che è stato infranto il suo ecosistema chiuso. Ma considerando il loro lavoro attuale, e i futuri aggiornamenti previsti per l'installer su cui stanno già lavorando, possiamo dire che siamo già pronti ad affrontare ogni ostacolo che Apple lancerà in questo percorso.

ha dichiarato lo stesso a TNW.

Ad oggi, dopo un anno dalla sua diffusione di massa, nessuno è riuscito ad ostacolare Popcorn Time, ed è probabile che i ragazzi alla base dello sviluppo dell'installer per iOS sappiano il fatto loro.

L'applicazione per iOS è comunque parecchio primordiale ad oggi: l'interfaccia non è per niente curata e le prestazioni decisamente migliorabili ma, per molti utenti, è già una gran cosa poter accedere al servizio, disponendo di una corposa libreria di contenuti pirata (in lingua inglese e con eventuali sottotitoli).

Qual è la morale di tutto ciò? Ebbene, l'intero ecosistema Apple è stato scardinato da un prodotto che viola, in maniera palese, le norme principali dello Store ufficiale della Mela, il tutto senza nemmeno scomodare il jailbreak.

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