martedì 30 aprile 2013

iOS 7: completamente ridisegnato da Jonathan Ive (minimalista)

Se quel che riportano le fonti di 9to5Mac è vero, iOS 7 perderà "ogni patina, ogni lucentezza e ogni segno di Scheumorfismo."


In pratica assumerà un look&feel meno "plasticoso" e più minimalista, forse perfino più professionale, che piacerà alla maggior parte degli utenti ma che potrebbe destabilizzare le abitudini di alcuni.

Si parla addirittura di un'interfaccia "molto, molto piatta" che rammenta da lontano i concetti espressi con Metro, la UI di default su Windows Phone.

Non vi spaventate, però. La riorganizzazione ha per lo più effetti estetici, senza intaccare le funzionalità:

Sebbene l’impatto col nuovo sistema aggiornato possa spaventare qualcuno, non sembra che iOS 7 risulterà più difficile da usare rispetto alle versioni precedenti della piattaforma software. A quanto pare, non esiste alcuna curva d'apprendimento come non ce n’erano quando gli iPod passarono al colore. E nonostante iOS 7 abbia un aspetto diverso, le sue app principali e i fondamentali di sistema (come il blocco e la schermata Home) per lo più continuano a funzionare come hanno sempre fatto.

Tra le novità di iOS 7, nome in codice "Innsbruck", testimonieremo modifiche più o meno pesanti alle barre degli strumenti, alle barre dei tab e a molte altre feature fondamentali sparse per l'OS; inoltre, l'update includerà anche un set tutto nuovo di icone per le app native.

In generale, gli ingegneri di Cupertino stanno compiendo molti sforzi nel tentativo di incastonare il maggior numero di informazioni possibile in ogni punto dell'interfaccia grafica senza complicare eccessivamente l'esperienza d'uso dei meno esperti; si parla addirittura dell'implementazione di nuovi pannelli laterali in stile Centro Notifiche che scorrono però da destra e da sinistra sullo schermo.

Da qualche tempo, su più fronti, la società della mela è stata accusata di poco dinamismo nel percorso evolutivo dello smartphone più famoso al mondo. Ora sembra essere in atto una vera rivoluzione. Ricordiamo però che il successo di iPhone è legato anche a quell'interfaccia ideata dal bistrattato Forstall. La direzione "sterile" in cui sembra andare Apple è molto rischiosa.

Per avere delle certezze a riguardo, però, dovremo attendere il 10 giugno, quando Tim Cook in persona snocciolerà in anteprima ognuna di queste sorprese.
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lunedì 29 aprile 2013

In fatto di App le donne spendono di più

La compagnia che si occupa di analisi di mercato e di advertising nel mondo mobile Apsalar ha pubblicato i dati del suo ultimo sondaggio, realizzato prendendo in esame le abitudini di 500 milioni di utenti unici delle piattaforme Android e iOS.


Sono dei risultati decisamente indicativi, che mostrano delle interessanti differenze tra ciò che fanno gli uomini e ciò che fanno le donne con i loro dispositivi mobile.

Le donne installano il 40% delle app in più rispetto agli uomini, comprano il 17% delle app a pagamento in più, pagando addirittura l'87% in più per questa tipologia di app.

Le app più usate dalle donne sono quelle che riguardano le categorie: social media, news, produttività, lifestyle, libri. Passando, invece, agli uomini, troviamo le categorie: business, giochi, navigrazione, viaggi, health & fitness. Curiosi soprattutto i dati su giochi e navigazione, visto chegli uomini dedicano il 61% in più del loro tempo alle app videoludiche.

Gli uomini staccano considerevolmente le donne, oltre che nella categoria gaming, anche in quella degli acquisti in-app. Segno che il ricorrere alla valuta reale alimenta la competizione all'interno di questo sesso, considerando che questo tipo di acquisto consente di avere un vantaggio rispetto agli altri giocatori.

Anche per la navigazione abbiamo un dato similare, visto che gli uomini passano molto più tempo rispetto alle donne sul web tradizionale, con una differenza precisamente del 40%. Le donne si rifanno alla grande se si parla di social media, staccando gli uomini in questa categoria di ben 611 punti percentuali.

Ecco un'infografica riassuntiva:


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venerdì 26 aprile 2013

A NY le cabine telefoniche avranno un'altra chance e sarà hi-tech

Pensavate che i cellulari e gli smartphone pensionassero le cabine telefoniche? Beh a New York, le vecchie cabine avranno una seconda chance.


Si è da poche ore conclusa la gara d'appalto intitolata Reinvent Payphones per l'installazione delle nuove cabine telefoniche nella città di New York (il contratto in vigore scadrà nel prossimo 2014) che ha visto sei aziende vincitrici a fronte oltre 100 partecipanti (la maggior parte statunitensi).

Nonostante l'esponenziale evoluzione del mercato degli smartphone e delle tecnologie LTE, le cabine telefoniche sembrano essere ancora un fondamentale punto di riferimento per la grande mela che, attualmente, conta circa 11.400 apparecchi perfettamente funzionanti distribuiti entro il perimetro della città.

Grande è stato l'entusiasmo mostrato dal sindaco di New York Michael Bloomberg nel commentare la partecipazione delle aziende per il nuovo appalto telefonico e, soprattutto, le tecnologie all'avanguardia proposte da quelle vincitrici che confermano la capitale della finanza statunitense come una delle principali candidate a diventare un modello per le c.d.smart city.

Le nuove cabine, che dal prossimo anno occuperanno i marciapiedi e le piazze di New York non si limiteranno, ovviamente, ad offrire funzionalità telefoniche, ma anche hot spot WiFi gratuiti, mappe della città interattive con pannelli touch screen e saranno alimentate da energie rinnovabili grazie alla presenza dei pannelli solari.

Dal wi-fi alle fonti di energia alternative, ancora una volta New York si rivela terreno fertile per il lancio di idee rivoluzionarie che diventano di portata globale. 

Chissà che l'Italia, dopo le cattive abitudini statunitensi, cerchi di ispirarsi anche alle sane abitudine del passato, conservando un pezzo di storia della comunità civile di tutto il mondo.
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mercoledì 24 aprile 2013

Risultati finanziari del secondo trimestre: Tim Cook a rischio

Se lunedì 22 avevamo paventato la possibilità del rimpiazzo del CEO di Apple Tim Cook, salvo una smentita dell'andamento negativo della società di Cupertino da parte dei mercati, oggi, dopo la divulgazione dei risultati finanziari dell'azienda relativi al secondo trimestre del 2013, la prospettiva sembra non cambiare affatto.


Se da un lato tutti si aspettavano un calo nelle vendite dell'iPad e un mancato boom dell’iPhone 5, Cupertino ha fatto sapere di aver registrato entrate per 43.6 miliardi di dollari nell'ultimo trimestre, con un profitto di 9.5 miliardi.

Nello stesso trimestre del 2012 Apple ha guadagnato 11.6 miliardi su 29.6 di entrate. Risultati che Apple aveva previsto nel primo trimestre del 2013.

Riuscire a fare profitti, in questo periodo di crisi, sembra già un grosso risultato, evidentemente, però, gli investitori non la pensano così. In effetti, la flessione è evidente e Cook non può certo dormire sonni tranquilli.

Per quanto concerne le vendite, la società della Mela ha venduto 37.05 milioni di iPhone nell'ultimo trimestre contro i 35.1 dello stesso periodo dell’anno scorso; pari a una crescita del 7% (non avendo dati discreti, però è difficile stabilire se il merito sia da attribuire all'iPhone 5 o se gli utenti abbiano preferito i modelli vecchi e, quindi, più economici al top di gamma).

I Mac e gli iPod hanno subito un calo di vendite con un totale, rispettivamente, di 3,95 milioni e 5,06 milioni di unità vendute. Le vendite di iPad, invece, sono cresciute passando dagli 11,8 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso ai 19,5 milioni di adesso.
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martedì 23 aprile 2013

Sesso a distanza? Con Durex Fundawear si può (o forse no)

Oggi, nel nostro post quotidiano, parleremo di Durex. Si, avete capito bene, il famoso brand che si occupa della prevenzione mediante lo sviluppo di profilattici sempre più performanti e del piacere sessuale attraverso creme, cremine e gadget vari.


Se vi state chiedendo quale sia l'anello di congiunzione (scusate il gioco di parole) tra il mondo della sessualità e quello della tecnologia, il mistero è presto svelato: il marchio facente parte del gruppo Reckitt Benckiser, avrebbe sviluppato un sistema di impulsi a distanza; questa tecnologia prende il nome di Durex Fundwear.

E' ancora in fase di sperimentazione e, sostanzialmente, consiste in una tecnologia che permette di inviare stimolazioni agli indumenti intimi del partner via web, tramite un'apposita app, che sarà disponibile su tutti gli smartphone. Indispensabile il software comunicativo Skype, solo così sarà possibile fare sesso a distanza, o meglio i suoi preliminari fra erotismo ma anche divertimento.

L'utenza a cui questo prodotto sembra destinato, è individuabile nelle coppie che non possono vedersi spesso a causa della distanza, ma che sanno unire il piacere all'ironia e alla tecnologia. Per questa pratica firmata Durex Fundwear, è necessario dotarsi non solo di smartphone, ma anche di biancheria intima. Boxer, slip e reggiseno rappresentano l'intimo modificato, il tutto necessario per sfruttare impulsi elettrici mirati. Vi sono negli indumenti citati, degli attuatori che non si limitano a una specie di massaggio, ma provocano delle vere e proprie scariche elettriche (di lieve entità ovviamente) nei punti erogeni dei due partners.

Con Skype ci si guarda e poi si decide dove dirigere l'impulso elettrico al proprio compagno/a; è molto probabile che più di sesso e preliminari a distanza, si possa parlare di stranezze e risate da farsi. Durex Fundwear è diventato famoso grazie a un video su youtube pubblicato il 17 aprile 2013, dove si possono vedere due modelli dalle peculiarità sexy notevoli, che si scambiano frasi erotiche e provocazioni tramite l'uso del proprio smartphone, e ovviamente tramite Skype.

Per i curiosi e per coloro che vogliono divertirsi, si può verificare l'anteprima di questa pratica particolare tramite l'applicazione Durex Fundwear, accedendo e iscrivendosi al sito Durex Esperiment.

Prima di salutarci, però, ecco il video:


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lunedì 22 aprile 2013

Manovra segreta di Apple per scalzare il CEO Tim Cook

Le azioni Apple calano del 6,71% in 5 giorni, e immediatamente arrivano immancabili le voci di corridoio sul futuro della società. Stavolta però, qualcuno ha deciso di sparare grosso, puntando direttamente alla figura dell'attuale CEO, Tim Cook.


Stando a quanto dicono a Wall Street e a quanto scritto da Forbes, Cook dovrebbe essere solamente un traghettatore, con il compito di portare la nave (uno yacht di lusso in questo caso) dall'era di splendore di Jobs in acque più tranquille, passando il testimone a qualcuno in grado di riportare in casa Apple il vento in poppa.

La manovra starebbe avvenendo in maniera segreta, senza alcuna prova quindi che il consiglio d'amministrazione di Apple sia realmente all'opera per compiere questa drastica mossa. Sin da subito, Tim Cook è parso un ragioniere più che un visionario come il suo defunto predecessore. Questa teoria, inoltre, può trovare riscontro nel fatto che Jobs, prima di morire, aveva pianificato i piani strategici dell'azienda per i futuri 8 anni.  

Stando a queste fonti, rimpiazzare Tim Cook sarebbe la volontà presente nella mente anche di alcuni investitori, che attribuirebbero all'attuale CEO di Apple la colpa della perdita di quello che dal mese di settembre 2012 a oggi è un calo più o meno costante del valore delle azioni. Dal picco di 702$ toccato in tale periodo infatti, il 19 aprile scorso Apple ha raggiunto un valore per azione di 390$, perdendo in totale circa 290 miliardi.

Il motivo principale per il quale gli analisti hanno ancora fiducia in Apple risiederebbe nella quantità di moneta cash disponibile nelle casse della società, attualmente quantificata in circa137 miliardi di dollari: una quantità di denaro più che sufficiente per prendere provvedimenti destinati a riprendere la corsa in borsa.

Al momento, attendiamo la giornata di domani, in cui proprio Tim Cook dovrebbe annunciare i risultati del Q2 2013 di Apple, poi si vedrà.
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In sviluppo anche l'HTC 608t

Il produttore taiwanese HTC starebbe sviluppando un nuovo device di fascia media, nome in codice HTC 608t, basato su sistema operativo Android di Google con interfaccia HTC Sense 5.0 e dotato di un display da 4.5 pollici con risoluzione qHD.


Secondo indiscrezioni, l'HTC 608t sarebbe inoltre dotato di un processore Qualcomm Snapdragon 400, quad core da 1.4GHz, GPU Adreno 305, 1GB di memoria RAM, WiFi 802.11 b/g/n, Bluetooth 4.0, tecnologia Beats Audio, fotocamera posteriore da 8 megapixel e fotocamera anteriore da 1.6 megapixel.

Il device dovrebbe arrivare sul mercato cinese tramite il gestore China Mobile. A seguire alcune viste del probabile design dell'HTC 608t.



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sabato 20 aprile 2013

Il sito 7659.com distribuisce app iOS piratate che si installano senza jailbreak

l portale cinese 7659.com ha una peculiarità che lo rende un grosso problema per Cupertino: consente la ricerca, il download e l'installazione di applicazioni per iPhone e iPad senza la necessità di passare prima per l'App Store. In altre parole, gratis.


Più tecnicamente, è l’applicazione Desktop "KuaiYong" a compiere il grosso del lavoro. Il tutto si basa sull'abuso dei meccanismi di distribuzione delle app sviluppato da Apple per semplificare la vita ai responsabili IT delle realtà corporate ed enterprise. Il protocollo di licenza, completamente basato su certificati con la mela, consente quindi di installare qualunque app sul proprio dispositivo e senza jailbreak.

In buona sostanza, KuaiYong distribuisce ogni volta un'app e un certificato per ogni utente.

Il sito e l'app, entrambi proprietà della Beijing YouRanTianDi Technology Co Ltd, sarebbero rivolti agli utenti cinesi poco avvezzi ad iTunes. Almeno così la raccontano loro:

Per consentire ai fan cinesi di Apple di scaricare le applicazioni in modo sicuro, Kuaiyong ha sviluppato un suo metodo per fornire agli utenti l’accesso a migliaia di app gratuite senza dover effettuare il jailbreak. […]
Il nostro scopo è sempre stato quello di fornire agli utenti cinesi di apple un metodo veloce, pratico e piacevole di usufruire di iOS. Dall’introduzione di Kuaiyong, la proporzione del jailbreak in Cina è calata drasticamente dal 60% all’attuale 30%.

Per poi concludere, in un evidente delirio di speranza, di augurarsi “maggior supporto da Apple oltre che da Kuaiyong.” Si, ma in un’altra vita, magari.

Chi di voi fosse tentato di dare un’occhiata sappia tuttavia che i servizi di 7659.com risultano accessibile solo attraverso IP cinesi. Quindi niente da fare, a meno che non utilizziate un proxy o giù di lì. Attualmente, Kuaiyong afferma di avere 5 milioni di utenti all’attivo, almeno fin quando Apple non sguinzaglierà i sui legali. Poi quel numero tenderà improvvisamente a zero.
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venerdì 19 aprile 2013

The 2013 TIME 100: spazio per l'ICT

Il Times ha stilato una classifica delle 100 personalità che nel 2013 si sono distinte per la loro influenza sulla vita di tutti noi.


L'Italia riesce a piazzare solamente due personalità in questa speciale classifica, fra queste: Mario Monti,  Mario Draghi, Presidente della Banca centrale europea e Mario Balotelli, l'indiscusso talento calcistico italiano, militante nella squadra rossonera.

Il campo in cui ci si distingue non è determinante e nemmeno l'età: non c'è infatti un ordine nelle posizioni ma solo una divisione in 5 macro-categorie ( Titans, Leaders, Artists, Pioneers e Icons). L'essenziale è avere un ruolo di primaria importanza, essere anticipatori delle tendenze del proprio settore, un luminoso punto di riferimento per chi verrà dopo.

Dall'entertainment alla politica, dalla tecnologia all’economia, passando per scienza, medicina e persino sport, gli esempi non mancano. Scorrere la lista per credere.

Vediamo ora quali sono le personalità più influenti che gravitano attorno al mondo della tecnologia. Fra le personalità più influenti, inaspettatamente, troviamo Sam Yagan, uno dei creatori del social network  per incontri OKCupid e Ted Sarandos, Executive Officer nonché Vice President di Netfix.

Non sorprende, invece, scorgere nella lista Marissa Mayer, nuovo CEO di Yahoo e figura di rinnovamento all'interno della società di Sunnyvale. Altre due figuranti nella classifica esclusiva di Times sono: Sheryl Sandberg, Direttore operativo di Facebook e player chiave nella crescita della società californiana e Kevin Systrom, cofondatore e CEO di Instagram. La società di Cupertino, invece, è rappresentata dal suo responsabile design Jonathan Ive.

A seguire riportiamo l'intera liste dei 100 nominati:

Titans
Leaders

Pioneers

Icons

Artists
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giovedì 18 aprile 2013

Il diverso rapporto tra i negozi virtuali di Apple a Google e i rispettivi utenti: Google Play riduce il divario ma...

Gli ultimi dati pubblicati da App Annie rivelano che il bazaar del software di Mountain View non sembra aver arrestato la propria corsa.


Oramai è arrivato ad un numero di download giornalieri paragonabile all'omologo di Apple, ma con una differenza sostanziale: sia Google che gli sviluppatori affiliati guadagnano nettamente meno.

Segno che gli utenti iOS sono più inclini all'acquisto dei loro cugini:

Per il primo trimestre del 2013, i download di app da Google Play si avvicinavano al 90% dei download su App Store. Dal Q4 2012 al Q1 2013, però, i ricavi trimestrali dell'App Store iOS sono cresciuti di un quarto. Nel mentre, i ricavi per Google Play aumentavano grossomodo del 90%. Eppure, nonostante un tasso di crescita nettamente inferiore, l'App Store ha guadagnato in termini assoluti 2,6 volte quel che Google Play ha guadagnato nel Q1.

Gli utenti iOS, in altre parole, consumano semplicemente di più, ma questo lo sapevamo già: smuovono molto più traffico Web e dati in mobilità, guardano più pubblicità, e spendono 5 volte di più in videogiochi. Sono il sogno di ogni multinazionale della Terra.

E un'opinione simile se l'è fatta anche Bob Bowman, il responsabile di MLB.com che durante la conferenza Dive Into Mobile di AllThingsD, ha dichiarato:

A livello di base d’utenza, prima era suddivisa così: 80% in favore di iOS e 20% in favore di Android, ma ora siamo ad un rapporto 70/30. “I Samsung sono telefoni Android niente male” ha affermato Bowman.
Ma l’aumento nella base d’utenza Android, ha affermato, non va di pari passo con le entrate. I ricavi restano comunque suddivisi in 80/20 in favore degli utenti iOS. "Forse addirittura 85/15."


Se poi aggiungiamo pure una certa propensione per le nuove tecnologie, il quadro è davvero completo. 

Prendiamo per esempio Pasbook, il servizio che sta rapidamente rivoluzionando il mondo dello sport statunitense. Grazie ad esso, la Major League Baseball sta pensando didismettere del tutto i biglietti cartacei, e la stessa strada è stata percorsa anche da altri brand tipo Airbnb, Eventbrite, McDonalds, United Airlines, Starbucks.
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mercoledì 17 aprile 2013

L'ex capo delle mappe di iOS ora è dipendente Facebook

Stando a quanto riporta Bloomberg, Facebook ha assunto Richard Williamson, un ex impiegato Apple responsabile del team delle mappe di iOS, licenziato lo scorso novembre sulla scia di Scott Forstall e del flop delle mappe.


Si tratta di un piccolo scoop, dato che tecnicamente la notizia sarebbe strettamente riservata:

Williamson si è unito a Facebook nelle ultime due settimane per diventare un manager del gruppo mobile, attualmente in espansione, hanno affermato due persone, chiedendo di non essere identificate poiché queste informazioni non sono di dominio pubblico.

La cosa tuttavia non sorprende. In fin dei conti, la società social per antonomasia ha già strappato diverse altri figure a Cupertino, in uno sforzo armonico per espandere e migliorare l’applicazione iOS. È il destino toccato in sorte anche a Greg Novick, ex ingegnere iPhone che ha lavorato all’interfaccia grafica del dispositivo, a Mike Matas and Kimon Tsinteris, due software designer, e agli ingegneri software Scott Goodson, Tim Omernick e Chris Tremblay. Senza contare le personalità strappate ai concorrenti, tipo Loren Brichter, l’ex designer del team iPhone di Scott Forstall cui dobbiamo l’aspetto del client Twitter originale per iOS.

Facebook ha aggiornato la propria app iOS proprio oggi, raggiungendo così la versione 6.0. Una release che include già, seppur latenti, alcune delle novità più importanti introdotte con Facebook Home, vale a dire Stickers e soprattutto Chat Heads, cioè le immagini flottanti dei nostri amici con cui chattare al volo. A meno che non conosciate il trucco giusto, tuttavia, tali feature saranno abilitate per tutti gli utenti nelle settimane a venire.
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martedì 16 aprile 2013

Microsoft dà consigli per i risparmi della Pubblica Amministrazione

Con la diffusione delle tecnologie di comunicazione integrata e collaborazione negli Enti Pubblici in Italia si potrebbero generare risparmi pari a circa 1.381 euro l'anno per dipendente, con un valore assoluto complessivo, a livello di sistema Paese, superiore ai 2,9 miliardi di euro l'anno.


Lo rileva Microsoft Italia che ha presentato i risultati dello studio realizzato in collaborazione con Netics "La comunicazione digitale al servizio della Spending Review". 

A partire dall'analisi della spesa Tlc della Pubblica Amministrazione e della spesa riconducibile a riunioni e trasferte dei dipendenti pubblici, che nel complesso ammontano a un totale di circa 3,755 miliardi di euro l'anno, pari a 1.788 euro l'anno per dipendente, il White Paper illustra un modello di razionalizzazione dei costi della PA basato sull'introduzione di soluzioni di comunicazione digitale unificata.

Lo studio elenca una misura dei risparmi conseguibili, capitolo per capitolo, grazie alla diffusione ed adozione delle tecnologie di comunicazione digitale unificata, ossia di servizi integrati di presenza, messaggistica, audio/video/web conferencing e collaborazione, nell'ambito della PA Centrale e Locale e della Sanità con riferimento a tre elementi. Il primo è sulle spese telematiche, il risparmio complessivo è stimato a partire dai valori di benchmark frutto di una serie di casi studio in ambito PA, consta di più componenti, ovvero un risparmio del 41% sulla bolletta telefonica degli enti, un risparmio del 27% sulle spese riferite alle reti di trasmissione dati e un risparmio del 50% sulle spese di ammortamento e gestione degli apparati Tlc. 

In uno scenario in cui la spesa per telecomunicazioni della PA si assesta attorno ai 1.121 euro l'anno per dipendente, ovvero 2,355 miliardi di euro l'anno totali, il risparmio complessivo ottenibile è quindi pari a circa 947 milioni di euro. 

Sulle spese per sopostamenti, a partire dai costi attuali della PA per riunioni e assumendo un obiettivo intermedio di sostituzione del 50% delle riunioni extraurbane con videoconferenze e del 66% delle micro-riunioni con audio/video conferenze, la stima di risparmio relativo alle spese per spostamenti ammonta a circa il 61% annuo, riferito sia alle spese di viaggio e soggiorno, dice Microsoft, sia al recupero di ore lavorative impiegate in spostamenti. 

Partendo dal presupposto che i costi relativi agli spostamenti per missioni e riunioni ammontino a 667 euro l'anno per dipendente ovvero 1,4 miliardi totali, il risparmio complessivo ottenibile dalla PA è quindi pari a circa 854 milioni di Euro l'anno. 

Infine sul recupero di produttività, dal momento che gli spostamenti per riunioni implicano anche un costo indiretto relativo al tempo sottratto per il viaggio alla produttività ordinaria, le soluzioni di comunicazione digitale unificata abilitano significativi risparmi legati al recupero di produttività, dimensionato sulla base dell'1% sul totale del costo del lavoro dei dipendenti pubblici addetti a lavori d'ufficio, che Netics stima pari a 2.100.000 unità nella PA centrale, locale e Sanità, con un costo complessivo del lavoro per dipendente pari a 50.000 euro l'anno (comprensivo dei costi di struttura). Complessivamente il valore di questo recupero di produttività è stimato pari a circa 1.1 miliardo di euro. 

Questi dati confermano il valore strategico delle soluzioni di comunicazione integrata e collaborazione per una razionalizzazione dei costi della PA in risposta alle sfide che si trova oggi ad affrontare

ha dichiarato Rita Tenan, direttore della divisione settore pubblico di Microsoft Italia.

In uno scenario di Spending Review in cui l'obiettivo pervasivo è quello di ottimizzare la spesa pubblica senza sacrificare la qualità dei servizi, la digitalizzazione della PA rappresenta una priorità non più procrastinabile, poiché consente in tempi brevi di ridurre i costi di funzionamento dell'apparato burocratico, di migliorare le performance dei dipendenti all'insegna di processi smart e di semplificare le relazioni con cittadini e imprese.

Estratto da: il sole 24 ore online
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lunedì 15 aprile 2013

Per quanto riguarda i materiali, Samsung si adeguerà alla concorrenza

A Seul, negli uffici della Samsung, si respira "preoccupazione" per via della qualità costruttiva della linea Galaxy.


Il paragone con iPhone o HTC One risulta infatti impietoso, almeno dal punto di vista dei materiali impiegati per la scocca, ed ecco perché le cose sono destinate a cambiare molto presto, già col rilascio del Galaxy Note III.

A dire di SamMobile, la la necessità di cambiamento non nascerebbe tanto per ragioni di opportunità tecnologica, quanto piuttosto in risposta alla sensazione di inferiore qualità complessiva trasmessa dai materiali impiegati. Soprattutto se paragonati con le controparti di Cupertino.

In effetti, la società di elettronica sudcoreana aveva assemblato almeno un prototipo di Galaxy S4 con corpo in metallo, che oltretutto piaceva moltissimo a management e addetti ai lavori; senonché, alcune difficoltà in catena di montaggio l'hanno spinta a ripiegare sullo chassis in plastica, che consentiva di mantenere alti i livelli di produttività senza infierire troppo sulla percezione di prodotto "premium". In realtà, proprio mentre il responsabile del design di Samsung USA minimizzava l'importanza dei materiali, la stampa generalista bocciava senza pietà le scelte fatte. Alla fin fine, infatti, nonostante l'S4 costi più di un iPhone 5 a livello produttivo, l'unibody trasmette una sensazione di robustezza e modernità che il policarbonato si sogna. Ed ecco spiegato il motivo per cui presto tutti i telefoni high end sul mercato vireranno verso le scocche in alluminio.
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venerdì 12 aprile 2013

Niente improvvisazione: Steve Jobs aveva definito le prossime due generazioni di iPhone (Tim Cook resta a guardare)

Negli Stati Uniti per disincentivare il furto di smartphone stanno pensando di dotare tutti i prossimi dispositivi di un comando a distanza che li renda del tutto inutilizzabili, una sorta di autodistruzione che verrebbe attivata dagli operatori telefonici dopo la denuncia di furto.


All'incontro che si è tenuto per discutere la possibilità di inserire questa funzionalità nei prossimi smartphone è stata inviata anche Apple, che ha inviato alla riunione Michael Foulkes, rappresentante dell’azienda presso il governo degli Stati Uniti.

Foulkes ha rivelato che Apple non potrà inserire queste funzionalità nelle due prossime generazioni di iPhone, poiché questi erano già stati progettati sotto la direzione di Steve Jobs, prima ancora che Tim Cook prendesse le redini dell’azienda.

Questa rivelazione fatta da una fonte autorevole in una sede ufficiale, dimostra che la roadmap dei prodotti Apple dei prossimi anni era già stata definita da Jobs, smentendo quindi le voci degli analisti che spesso hanno accusato Apple di aver perso insieme al leader carismatico anche la capacità di creare prodotti di successo.
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giovedì 11 aprile 2013

Quali sono le migliori alternative gratuite a WhatsApp? Vediamole insieme

WhatsApp, la più famosa app di messaggistica istantanea, come tutti sapranno, è diventa a pagamento dopo il primo anno di utilizzo. Anche chi possedeva un cellulare Apple, dopo essere stato inizialmente graziato, dovrà versare 79 centesimi all'anno.


Gli irriducibili dei servizi per smartphone gratuiti hanno protestato in ogni parte del mondo, anche se la spesa è davvero irrisoria. Anche chi ha una tariffa cellulare che include migliaia di sms al mese (ne offrono di simili ormai tutte le compagnie: Wind, Tim, Vodafone e Tre), preferisce infatti avvalersi di queste micro-chat.

Seppur rimane una cifra esigua, molti si sono sentiti traditi e hanno optato per altre piattaforme.

In tutti i marketplace ci sono numerose alternative, tutte rigorosamente a costo zero. La più nota è probabilmente Viber, che oltre ai messaggi consente anche di chiamare. È sicuramente la più diffusa dopo WhatsApp, soprattutto fra gli utenti iPhone.

Gli appassionati di social network potrebbero usare Facebook Messenger, ovvero il servizio di sms gratuiti verso i propri contatti anche se sono offline. Il principale svantaggio, però, è che non funziona con tutti i contatti in rubrica, come le precedenti app, ma soltanto con gli amici di Facebook.

Ai minimalisti potrebbe piacere Kik Messenger, caratterizzato da interfaccia semplice e connettività veloce. La sua particolarità è che l’utente può scaricare dei servizi aggiuntivi per la condivisione di video e foto, o per i disegni e i giochi. Il vero vantaggio in questo caso è che non serve il numero di cellulare, né l’accesso alla rubrica: la privacy è intatta.

Skype può essere sicuramente una valida alternativa, soprattutto per chi ha bisogno anche di effettuare chiamate con una buona qualità audio e video. La nota dolente qui, però, è che l'app per smartphone e tablet è abbastanza pesante, non adatta quindi a dispositivi con prestazioni non eccellenti.

Quella che potrebbe presto rimpiazzare definitivamente WhatsApp è Yuilop. Chiamate e messaggi sono gratis se diretti ad altri utenti dell’applicazione, diventano a pagamento verso tutti gli altri numeri. Non si paga in denaro, ma in crediti, che possono essere acquisiti promuovendo Yuilop presso gli amici o aderendo alle offerte pubblicitarie che appaiono all'interno della app.

Che dire se non "guardati le spalle WhatsApp!".
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mercoledì 10 aprile 2013

Nüvi 2xx7 con nuova funzionalità Real Directions a 219 euro

Oltre alla partnership con Mercedes-Benz, ora Garmin lancia nuovi navigatori con nuove funzionalità: ha infatti presentato la nuova serie nüvi 2xx7, i navigatori dotati della nuova funzionalità Real Directions. L'azienda li definisce "un nuovo compagno di viaggio"; cerchiamo di capire il perché.


I nüvi che vantano questa tecnologia si comportano come farebbe un passeggero indicando la strada da seguire prendendo come riferimento edifici, attività commerciali, semafori: "gira a destra al semaforo" invece di "gira alla prima a destra".

Gli schermi di questa nuova famiglia di navigatori Garmin vanno da 4 a 5 pollici, mentre l'aggiornamento delle mappe è garantito gratuito a vita. Dotati di comandi vocali, Garmin garantisce una "navigazione più naturale, veloce e sicura". L’analisi 3D Traffic offre inoltre un aggiornamento in tempo reale del traffico informando l'utente sulla causa del traffico e proponendo un percorso alternativo per risparmiare tempo e benzina ed evitare di arrivare a destinazione con tutti i capelli dritti in testa per avere passato ore imbottigliati nel traffico.


La nuova serie 2xx7, poi ha una nuova staffa con aggancio posteriore che "fa sembrare che il navigatore fluttui nell’aria".

Il più completo dei modelli della nuoca serie 2xx7 è il nüvi 2597LMT, full-featured che abbina allo schermo da 5 pollici l’abbonamento a vita alle mappe di 45 paesi, oltre all’indicatore di Corsia Dinamico e la mappatura delle zone a traffico limitato ed è disponibile a un prezzo di 219 euro.
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martedì 9 aprile 2013

Microsoft "chiuderà i rubinetti" a Windows XP il 7 aprile 2014

Siete nostalgici oppure, non vi è mai andato a genio il sistema operativo sfornato da Microsoft nel 2006 (Vista)? Guardate con occhio critico Windows 8 e il predecessore W7? Questo significa che siete tra gli utenti MS fedeli all'OS più rodato di Redmond: Windows XP. Sappiate che questo post è rivolto proprio a voi.


Tra esattamente 1 anno, il 7 Aprile 2014, Microsoft interromperà del tutto il supporto al sistema operativo Windows XP così come programmato da tempo. Il debutto di questo sistema operativo risale al 2001: nei 12 anni di vita sino ad ora Windows XP ha ricevuto svariati aggiornamenti, con i 3 Service Pack che spiccano in particolare.

E' significativo sottolineare come siano ancora presenti numerosi sistemi in funzione basati su sistema operativo Windows XP. I dati forniti da StatCounter indicano per questo OS una quota di mercato di poco superiore al 21%, contro una presenza del 55% per le installazioni Windows 7 e di poco più del 6% per Windows Vista.

Windows XP continua quindi a venir ampiamente utilizzato, non tanto in ambiente domestico quanto in quelle installazioni professionali nelle quali si preferisce non aggiornare il sistema nel momento in cui le applicazioni vengono eseguite senza problemi di sorta.

Vedremo quindi nel corso dell'anno un crescente interesse all'aggiornamento di molti sistemi ancora basati su questo OS, presumibilmente ricorrendo a Windows 7 più che al nuovo Windows 8 in quanto sistema operativo più maturo e con il quale le aziende hanno avuto modo di verificare appieno la compatibilità con le proprie applicazioni.
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lunedì 8 aprile 2013

WhatsApp è nel mirino di Google

Il popolare servizio di messaggistica multipiattaforma WhatsApp sarebbe finito nel mirino di Google che avrebbe messo sul tavolo circa un miliardo di dollari per la sua acquisizione.


A riportarlo è Digital Trends che cita una fonte interna. La trattativa sarebbe iniziata da circa quattro/cinque settimane con WhatsApp che, ovviamente, starebbe facendo il gioco al rialzo per cercare di monetizzare il più possibile.

La messaggistica istantanea è un settore in cui Google non ha fatto ottime cose. Anche Nikhyl Singhal, Product Manager di Google, lo aveva confessato a GigaOM nel giugno dello scorso anno. Il messaging è ancora un enorme buco nella strategia mobile di Google.

Secondo indiscrezioni, tuttavia, Google starebbe anche lavorando ad un suo nuovo servizio di messaggistica, Google Babel, in cui dovrebbero convergere le sue attuali piattaforme. L’annuncio sarebbe previsto nel corso del Google I/O che si terrà a San Francisco a metà Maggio.
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sabato 6 aprile 2013

La nuova console Microsoft sarà "always-online", parola di Adam Orth

Se ne era già parlato in passato, ma adesso diverse fonti corroborano le indiscrezioni secondo le quali la nuova Xbox trasformerebbe Xbox Live in una feature integrale piuttosto che opzionale.


Secondo l'ultimo report di Kotaku, altre due fonti che sono già in possesso dei primi prototipi della nuova console sostengono che non è possibile eseguire giochi o app se la console non è collegata a internet.

Inoltre, su Twitter, uno dei direttori creativi di Microsoft difende a spada tratta l'always-online.

Mi dispiace, ma non capisco quale sarebbe il dramma di avere una console always-online [...] Oggi tutti i dispositivi sono always-on, questo è il mondo in cui viviamo

ha twittato Adam Orth, direttore creativo di Microsoft.

Sempre sul social network, qualcuno gli ha suggerito che la connessione a internet potrebbe non essere disponibile in alcune parti degli Stati Uniti, per non parlare del resto del mondo. Orth ha risposto così all'obiezione: 

Perché mai dovrei vivere in un posto così?

Orth ha successivamente paragonato la connessione a internet all'elettricità, nel senso che anche quest'ultima può andar via. Questi ragionamenti hanno però scatenato le proteste dei suoi follower, fino a costringerlo a mettere il suo profilo Twitter in modalità protetta.

Se non c'è disponibilità della connessione a internet i giochi e le app per Durango non si avviano [...] Se la connessione si interrompe, dopo un certo periodo di tempo, di tre minuti se non sbaglio, il gioco viene sospeso e viene avviata la procedura di risoluzione dei problemi di rete

conferma una delle fonti di Kotaku. 

Kotaku nota, però, che non tutti gli sviluppatori in possesso del kit di sviluppo dell'Xbox di nuova generazione sono a conoscenza del requisito della connessione a internet permanente. Pare, però, che questo obbligo venga gestito al livello del sistema operativo, per cui gli sviluppatori non devono esserne necessariamente a conoscenza.

Per il momento Microsoft non conferma ufficialmente queste indiscrezioni. La nuova Xbox dovrebbe essere rivelata ufficialmente entro la fine del mese di aprile, occasione nella quale probabilmente verrà fatto un annuncio in proposito al requisito always-online. Ricordiamo, infine, che la console rivale, PlayStation 4, non imporrà l'obbligo della connessione a internet permanente per l'esecuzione del software.
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venerdì 5 aprile 2013

Il nuovo iPhone economico sarà in stile iMac G3?

Il cosiddetto iPhone economico secondo diverse indiscrezioni dovrebbe avere una scocca in plastica, che potrebbe avere lo stesso look traslucido degli storici iMac G3.


Nella storia dei prodotti Apple un posto particolare lo merita senza dubbio il glorioso iMac G3, il primo di una lunga serie di iMac, ideato dallo stesso Steve Jobs al suo rientro in azienda nel 1997.

Il design dell’iMac G3 era caratterizzato da una scocca di plastica traslucida, disponibile in varie colorazioni, che lasciava intravedere l’hardware interno.


Nickolay Lamm e Matteo Gianni hanno realizzato dei bellissimi mockup del tanto discusso iPhone economico che riprendono proprio il design traslucido degli iMac G3.

Secondo alcune indiscrezioni infatti il cosiddetto iPhone per le masse avrà una scocca in plastica con i bordi arrotondati, che potrebbe lasciar intravedere i componenti interni.
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giovedì 4 aprile 2013

Ecco HTC First e Facebook Home

"Facebook ha creato un'esperienza davvero unica" dice il CEO di HTC Peter Chou poco prima di introdurre il First.


Il telefono HTC di cui abbiamo sentito parlare negli ultimi giorni. In rosso, blu, bianco e in nero, ha un piccolo logo Facebook sul retro e Home già preinstallato.

Non è un telefono pensato per essere un grande telefono, ma per essere uno smartphone che si sente bene

commenta il CEO di AT&T De La Vega. L’HTC First supporterà la connessione 4G di AT&T ed uscirà il 12 aprile al costo di 99.99 dollari. Le specifiche restano un mistero, ma Zuck lo definisce "minimalista e bello". In Europa uscirà con EE e Orange, mentre in Italia non si sa ancora.

Tra le domande a fine presentazione, non potevano mancare quelle sulla privacy. Infondo è di Facebook che parliamo. L'azienda fa sapere che raccoglierà i dati di utilizzo da Home ma che saranno resi anonimi.
A chi chiede dettagli a proposito di Apple, Zuckerberg dice: 

Siamo in ottimi rapporti con Apple, ma Android è un sistema più aperto.

In sostanza, sebbene Google sappia cosa sta facendo Facebook, non è necessario coinvolgere Mountain View direttamente, cosa impossibile con Apple. Per il momento, poi, non ci sarà pubblicità dentro Home "ma sono sicuro che prima o poi ci sarà", chiarisce il CEO.


Inoltre, Home sarà disponibile sul Google Play Store per "un buon numero di dispositivi, compresi i tablet", anche se, con i tablet, il lavoro è da finire e Facebook spera di poterlo concludere nei prossimi mesi.

E mentre i sistemi operativi si aggiornano, più o meno, una volta all'anno, Facebook promette di aggiornare il suo Home una volta al mese con nuove funzionalità.

Pensiamo sia la migliore versione di Facebook

dice Zuckerberg.

Al momento del lancio, solo pochi dispositivi supporteranno Home: HTC One X, One X+, Samsung Galaxy S III, Galaxy Note II, e in futuro anche l’One e il Galaxy S4. E il lancio, come anticipato da alcune indiscrezioni, è previsto il 12 aprile, giorno dal quale sarà scaricabile dal Play Store (anche se, pare, solo dagli USA, all'inizio…).


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mercoledì 3 aprile 2013

iOS 7 avrà un importante redesign

In una sessione di chat su Branch durata qualche ora, John Gruber di Daring Fireball ha affermato che lo sviluppo di iOS 7 sta registrando qualche difficoltà. E ha aggiunto poi che porterà significativi cambiamenti all'interfaccia utente.


Ecco cosa ha sentito John Gruber:  iOS 7 è rimasto indietro, tant'è che gli ingegneri sono stati spostati da OS X 10.9 per lavorarci a tempo pieno.

Se vi ricordate, già nell'aprile del 2010, lo sviluppo di OS X subì una battuta d’arresto a causa degli sforzi compiuti per lanciare i nuovi iPhone e iOS 4. Oggi stiamo rivivendo grossomodo lo stesso scenario, pur se con qualche variazione al tema.


Per proteggere la privacy degli ingegneri e soprattutto l’importante "riorganizzazione dell’Interfaccia Utente a livello di Sistema", spiega Gruber, Apple ha dovuto ricorrere a filtri polarizzanti applicati sugli iPhone utilizzati per lo sviluppo; un escamotage che cela alla vista dei curiosi le modifiche praticate all’OS.

Di sicuro si tratta d'un effetto della nuova gestione Ive, decisamente meno prona, per non dire avversa, allo scheumorfismo rispetto a quella Forstall. Lo nota anche Rene Ritchie di iMore nella medesima chat, aggiungendo che il lavoro di Ive "renderà davvero felici molti utenti, intristendo però gli amanti delle texture ricche."

Sia Siegler che Panzarino, invece, affermano di aver sentito voci sull'uso massiccio dei sensori biometrici usati per l'identificazione sicura e per i pagamenti in mobilità, magari prodotti da AuthenTec. Peccato soltanto che l'altra colonna portante della piattaforma, ovvero Passbook, sia rimasta pericolosamente indietro; il team che vi lavora, infatti, è attualmente "nel marasma" e tra le righe, sembra di capire, c'è anche questo ad aver contribuito all'allontanamento di Forstall.
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martedì 2 aprile 2013

L'ex-Presidente di Olympus, potrebbe presto finire in carcere

Nel 2011 Olympus era stata al centro di un imponente scandalo: il licenziamento del primo CEO non giapponese, Michael Woodford, aveva scoperchiato un vaso di Pandora, da cui sono usciti dettagli sulla gestione finanziaria degli anni '90, con il risultato del completo azzeramento dei vertici dell'azienda nipponica.


In pratica ingenti perdite erano state coperte mettendo a bilancio commissioni agli advisor (di dimensione spropositata) relative ad alcune acquisizioni operate da Olympus. La vicenda, oltre ad avere importanti risvolti amministrativi ha portato anche a conseguenze penali per i dirigenti interessati.

È notizia di questi giorni che l'ex-Presidente, che aveva coperto anche la carica di CEO dopo il licenziamento di Woodford, Tsuyoshi Kikukawa, potrebbe presto vedere aprirsi per lui le porte del carcere, per una pena di cinque anni per il suo ruolo chiave nella copertura fraudolenta delle perdite Olympus, arrivate fino alla cifra di 1,7 miliardi di dollari.

Il 77enne aveva confessato e ammesso le sue colpe e ora dovrà affrontare la sua pena che potrebbe aggiungersi alla rivalsa legale da parte di Olympus, che a causa del comportamento dei suoi vertici si è vista multare per diversi milioni di dollari.
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