mercoledì 16 luglio 2014

Google e Novartis al lavoro sulle lenti a contatto smart. Accordo raggiunto

Nel gennaio scorso, la rete aveva lasciato trapelare alcune indiscrezioni su un ambizioso progetto targato Big G.


Si era parlato dell'introduzione delle fantomatiche lenti a contatto smart di Google. Se allora la notizia era parsa quasi visionaria, adesso il panorama sembra cambiato, infatti, il gigante svizzero dell'industria farmaceutica Novartis ha deciso di occuparsi della commercializzazione.

Le due aziende hanno annunciato che Novartis userà in licenza la tecnologia di Google per creare speciali lenti a contatto per i pazienti diabetici.

I termini dell'accordo tra le società, confermati in una nota di Novartis, non sono stati specificati nei dettagli ma la casa farmaceutica ha reso noto che la sua divisione ottica Alcon lavorerà con un team di Google per sviluppare una lente a contatto dotata di microchip ed elettronica miniaturizzata. L'obiettivo è di sviluppare una lente 'smart' che possa fornire una misurazione continua dei livelli di glucosio nel sangue nei pazienti diabetici, attraverso la misurazione del fluido lacrimale. 

Una volta raccolti, i dati saranno trasmessi wireless ad un dispositivo mobile che permetterà all'utente di tenere sotto controllo la propria situazione facilmente.

Con il progetto delle lenti smart, ci si augura di aiutare i circa 382 milioni di diabetici nel mondo, che hanno bisogno di mantenere sotto stretto controllo il livello di zucchero nel sangue.

Novartis, però, sembra non interessata al semplice monitoraggio del glucosio. Pare abbia in mente di usare la tecnologia per curare la presbiopia delle persone che non riescono più a leggere senza occhiali e sta anche valutando la possibilità di impiantare le lenti direttamente negli occhi.

La lente potrebbe, quindi, fungere da autofocus, contribuendo a ripristinare la messa a fuoco automatica naturale dell'occhio su oggetti vicini per i pazienti affetti da presbiopia.

Inoltre, studi di settore stimano che circa il 50% della popolazione dei Paesi sviluppati è presbite. Quindi, supponendo che le lenti a contatto possano essere utilizzate in tutte le fasce di età, il 50% delle applicazioni potrebbe essere effettuato a pazienti presbiti.

Questo per noi è un passo fondamentale per andare oltre i confini della tradizionale gestione delle malattie, a cominciare dagli occhi

ha dichiarato il Ceo di Novartis, Joseph Jimenez.


Finalmente le lenti smart saranno realtà, anche se per ora sono solo un prototipo e ci vorranno almeno cinque anni prima che possano arrivare alla vera e propria commercializzazione.

Nel frattempo, Google continua lo sviluppo delle proprie lenti smart all'interno della divisione segreta Google X, culla dei Google Glass e dei progetti di robotica e intelligenza artificiale di Mountain View.

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