venerdì 3 agosto 2012

A Settembre...


Grazie a tutti i nostri lettori per l'attenzione. Ci rivediamo a Settembre.

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giovedì 2 agosto 2012

Fritz! Powerline 500E by AVM

C'è un elemento che raggiunge pressochè ogni locale o angolo delle nostre case: è l'impianto elettrico. Costituito da cavi in rame, derivazioni, collegamenti e elementi vari porta l'energia elettrica a tutti i dispositivi di casa. E proprio la pervasività e la diffusione dei cavi elettrici all'interno delle abitazioni ha indotto da parecchio tempo i produttori di soluzioni dinetworking a utilizzare tali supporti fisici per il trasporto dei dati.


Questo tipo di soluzioni sfruttano il cavo di rame utilizzato per trasferire energia elettrica a 230V in corrente alternata a 50Hz per collegare tra loro due punti dell'impianto, garantendo tra essi un collegamento dati. Un collegamento wireless può risultare molto più flessibile ma i limiti di tali tecnologie sono molti: all'aumentare della distanza e degli ostacoli la qualità del segnale degrada e di conseguenza la velocità di trasferimento; questo tipo di inconveniente non si ha nelle reti che utilizzano l'impianto elettrico come mezzo trasmissivo, anche se da un punto di vista del cablaggio e dell'nfrastruttura sono di sicuro meno flessibili.


Le tecnologie di cui parliamo non sono certo nuove, ma AVM da poche settimane ha presentato una propria soluzione che promette velocità di trasmissione fino a 500Mbit/s, dettaglio che la renderebbe concorrenziale rispetto ai link wireless più veloci.

Descrizione del kit

Fritz! Powerline 500E di AVM viene proposto in un kit composto da due adattatori, con la possibilità di estendere poi la rete acquistando adattatori separatamente. La confezione contiene anche due cavi ethernet da circa 2 metri intestati con connettore RJ45 da utilizzare per il collegamento diretto al PC, o all'eventuale router/ access point. Nel caso Fritz! Powerline il concetto è di utilizzare in modo punto-punto l'impianto elettrico per la tratta non realizzabile in altro modo, riportando poi i segnali su una comune connessione ethernet con la possibilità poi di propagarli nel modo più opportuno usando altri dispositivi di rete.




Gli adapter sono fondamentalmente dei parallelepipedi realizzati in materiale plastico di colore bianco. Sul dorso sono presenti tre led per la verifica della presenza di alimentazione, di attività lato LAN e del collegamento con un altro adapter Powerliine.

Nella parte inferiore è inserita porta ethernet, a fianco della quale è collocato un pulsante denominato Security da utilizzare le operazioni di accoppiamento tra i dispositivi (operazione non indispensabile se si utilizza il semplice kit). È anche presente un comodo pulsante Reset per ripristinare la configurazione di fabbrica. Gli adapter non hanno dimensioni estremamente contenuti e il loro inserimento in una presa rende inutilizzabile anche la terminazione adiacente.

Utility

AVM mette a disposizione a questo indirizzo un'utility per la configurazione e gestione dei dispositivi Powerline. È sufficiente selezionare il modello del proprio kit e la lingua desiderata, ma al momento come unica opzione c'è l'inglese.

Il semplice tool mostra la presenza dei dispositivi raggiungibili e connessi, permette di variare la password di ognuno di essi e attraverso la porta ethernet è possibile procedere all'eventuale aggiornamento del firmware del dispositivo. È anche disponibile un'indicazione istantanea della velocità di collegamento tra i dispositivi Powerline connessi.

Per questo kit di AVM abbiamo scelto una modalità di testing molto semplice e lineare: abbiamo simulato il trasferimento da file da un punto A a un punto B, ripetendo poi la prova invertendo la direzione del flusso dati. I due punti erano coincidenti con la stessa derivazione elettrica, quindi di fatto nel test abbiamo cercato di replicare condizioni ideali. Come elementi da trasferire abbiamo prima utilizzato un unico file (video in formato AVI da 190MB con bitrate di 8160Kbps).

Abbiamo ripetuto il test trasferendo una cartella contenente oltre 46000 elementi di dimensioni differenti per un ammontare di oltre 28GB e rispetto alla prova precedente i risultati sono calati di circa un terzo. Abbiamo poi spostato l'adattatore in un punto C posizionato a circa 10 metri dalla precedente postazione, ma per raggiungere tale presa abbiamo stimato circa 60 metri di cavo elettrico con alcuni altri dispositivi frapposti: è uno scenario difficilmente descrivibile ma che rappresenta una condizione molto realistica d'impiego. In questo caso il transfer rate è calato a circa 40Mbps.

Per quanto riguarda i consumi elettrici abbiamo misurato valori prossimi ai 4,5W durante il trasferimento, che calano a 3,4W in stato di inattività. Trattandosi di due dispositivi questi valori vanno ovviamente raddoppiati.






Per quanto riguarda le velocità di trasferimento misurate e quelle promesse da AVM c'è una certa discrepanza, soprattutto considerando lo scenario reale. Si tenga però presente che i valori rilevati sono comunque validi nell'ambito di una rete locale domestica in cui si debba scendere a compromessi nella realizzazione dell'infrastruttura di rete. In condizioni ideali una rete lan cablata o una Wi-Fi realizzata con dispositivi in standard 802.11n possono di sicuro offrire prestazioni superiori, ma la scelta di una soluzione Powerline presuppone che tali tecnologie per svariati motivi non possano essere implementate. E le motivazioni potrebbero essere molteplici, ma i casi più tipici sono l'impossibilità di creare un cablaggio dedicato alla rete ethernet associato a particolari conformazioni del fabbricato che condizionano copertura e velocità del Wi-Fi. In queste situazioni quanto offerto da Powerline, soluzione che sfrutta cavi preesistenti, si rivela interessante.

Traiamo le conclusioni:

Il kit Powerline di AVM rappresenta una soluzione in più nella risoluzione degli immancabili problemi legati al cablaggio e all'infrastruttura di rete in ambito domestico: partendo dal presupposto che pressochè in ogni locale sia presente almeno una presa elettrica è quindi possibile portare in ogni stanza una connessione ethernet a cui, eventualmente, collegare un access point o altro dispositivo per garantire anche una copertura wi-fi.

AVM propone questa soluzione come una valida alternativa per il collegamento punto punto broadband: su rete Powerline si potrebbe far transitare il flusso di dati relativi allo streaming di un video, oppure al VoIP del centralino domestico. Sono tutti validi esempi in cui un kit Powerline e eventuali adattatori aggiuntivi possono tornare utili. Come di consueto i test in un contesto reale si dimostrano ben lontani dalle promesse fatto dal produttore, ma ricordiamo come sempre che le specifiche di prodotto riportano solitamente il valore massimo teorico. C'è però da sottolineare come i risultati ottenuti siano decisamente buoni, in grado anche di surclassare un buon link Wi-Fi; anche la stabilità del collegamento ci è sembrata buona e gli adapter sono sempre rimasti tra loro allineati durante le prove.

Da un punto di vista del design ci sarebbe molto da fare: i parallelepipedi bianchi del kit Powerline non sono certo dei bei complementi di arredo, anche se ovviamente possono essere facilmente nascosti. Questi adattatori risultano parecchio ingombranti e per quanto riguarda la progettazione meccanica si potrebbe cercare di limitarne l'ingombro, o per lo meno di rivedere le dimensioni fisiche evitando che un singolo adattatore vada a occupare lo spazio fisico di due prese.

Anche l'utility di gestione ci è sembrata estremamente semplice e, soprattutto, abbiamo apprezzato la possibilità di utilizzare il kit "out of the box": i due adapter vengono forniti preconfigurati per quanto riguarda i parametri di sicurezza, quindi anche un utente poco esperto non avrà difficoltà nel creare la propria elementare rete Powerline.

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mercoledì 1 agosto 2012

iPhone 5: nuove immagini

Come è stato detto più volte nei giorni scorsi, nei prossimi mesi è atteso uno degli annunci più importanti dell'anno per quanto riguarda il mondo della telefonia mobile. Stiamo ovviamente parlando del nuovo iPhone.


Il nuovo melafonino, presumibilmente chiamato iPhone 5, dovrebbe essere soggetto ad alcune modifiche importanti sia per quanto riguarda l'aspetto esteriore sia per la componentistica interna. Per quanto riguarda la parte hardware non si hanno ancora informazioni certe, anche se è quantomeno probabile l'utilizzo di un processore multi-core, dual o quad è ancora da vedere e di un nuovo display di dimensioni maggiori rispetto ai 3,5 pollici finora utilizzati.


Proprio il display sarà quindi la caratteristica che più influenzerà il nuovo design. Nel corso dei mesi passati sono trapelate diverse foto relative a quello che potrebbe essere il nuovo iPhone, alcune di queste raffiguravano soluzioni che avrebbero completamente stravolto le linee dell'attuale smartphone di Cupertino, mentre in altre, più verosimili, era raffigurato un dispositivo più sottile e allungato che mantiene però un disegno molto simile a quello di iPhone 4 e 4S. E' da notare però che risulta alquanto strano che si allunghi e non si allarghi il display in quanto, dovendo lasciare inalterata la risoluzione (o cmq il rapporto di forma) per non perdere la "compatibilità" con le App già sviluppate per le vecchie risoluzioni) un incremento della diagonale dovrebbe implicare un incremento delle misure di larghezza oltre che di lunghezza.




Nel corso delle ultime ore sono state diffuse alcune nuove immagini (riportate qui sopra) che raffigurano ancora una volta la nuova soluzione Apple. L'ipotesi che il terminale dell'azienda Californiana possa alla fine apparire come quello in foto si fa quindi sempre più concreta. Che Apple non sia riuscita a mantenere intatto il segreto questa volta? Molto più probabile una strategia mirata degli uomini di Cupertino.

Per l'elenco completo delle immagini, cliccate QUI.

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