mercoledì 5 marzo 2014

Consumer Electronics Association studia il futuro dei supporti digitali

Oggi vi riportiamo gli esiti di una ricerca condotta dalla CEA (Consumer Electronics Association) che si è interrogata sulle preferenze e sulla diffusione dei metodi di fruizioni dei servizi digitali. 


I dati si riferiscono agli utenti americani, ma possono essere applicate ampiamente anche alle preferenze degli italiani. Gli utenti continuano ancora a preferire DVD e Blu-ray ai contenuti distribuiti digitalmente.

Secondo la nuova ricerca pubblicata dalla Consumer Electronics Association, infatti, il 79% degli utenti americani preferisce accedere ai contenuti multimediali via TV, via cavo o satellite, rispetto alle nuove tecnologie sviluppate negli ultimi anni. DVD e Blu-ray restano, tuttavia, fonti utilizzate comunemente, così come i servizi di streaming video a pagamento e gratuiti, utilizzati rispettivamente dal 47 e dal 37% dei consumatori americani.
Sono soprattutto i più giovani (da 18 a 34 anni) ad utilizzare i servizi online, mentre l'uso della programmazione televisiva tradizionale è diffuso lungo tutte le fasce d'età. I nuovi dati della CEA suggeriscono sostanzialmente che i servizi di streaming video vengono di fatto utilizzati in aggiunta alla televisione tradizionale, senza sostituirla.


Nonostante più della metà degli utenti saltino gli inserti pubblicitari, la programmazione televisiva tradizionale risulta ancora fondamentale per la scoperta di nuovi contenuti video, che siano film o spettacoli televisivi.

L'accesso a connessioni ad internet veloci e l'evidente evoluzione delle tecnologie mobile hanno cambiato i connotati della diffusione e del consumo di contenuti video

sostiene Kevin Tillmann, analista presso la CEA.

Tuttavia, i contenuti digitali non vanno visti ancora come sostituti delle sorgenti tradizionali, ma piuttosto come una fonte supplementare con cui i consumatori americani possono soddisfare la loro insaziabile sete di contenuti video.

Tuttavia, le ricerche della CEA mostrano come gli utenti americani preferiscano ancora DVD e Blu-Ray ai nuovi servizi di digital delivery e di streaming. Fra le motivazioni indicate dai consumatori intervistati troviamo l'importanza di avere con sé un bene fisico, in questo caso i dischi ottici, e la possibilità di poter visualizzare i contenuti acquistati attraverso apparecchi specifici come lettori DVD o Blu-ray.

Per quanto i supporti ottici siano tecnologicamente superati, delicati, degradabili, poco capienti, a contenuto non aggiornabile, di scomodo utilizzo e di conseguenza sulla carta non abbiano alcuna speranza contro le moderne tecnologie digitali ed altre forme di memorie esterne per immagazzinamento dati, essi rappresentano praticamente l'unica fonte "ufficiale" di possesso privato di prodotti multimediali coperti dai cosiddetti diritti.

L'esigenza di esercitare il diritto di proprietà sul bene posseduto è ancora prioritario e difficilemente verrà scalzato, per lo meno non a breve.

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