sabato 22 marzo 2014

Telecom Italia: fibra ottica in quindici nuove città italiane. Utenti divisi!

La fibra ottica è disponibile in nuove numerose città italiane attraverso la rete di Telecom Italia. La società ha annunciato la disponibilità della fibra ad Alessandria, Bologna, Cagliari, Ferrara, Imola, Modena, Palermo, Parma, Piacenza, Rimini, Salerno, Sassari, Savona, San Lazzaro di Savena, Torino.


Telecom Italia ha rivelato le quindici località citate tramite una serie di comunicati stampa a partire dai primi giorni del mese di marzo. Attraverso i nuovi servizi Ultra Internet, gli utenti privati e aziendali potranno utilizzare una connessione ad internet fino a velocità di 30 Megabit al secondo in download e 3 in upload.

La tecnologia alla base delle infrastrutture di Telecom Italia è FTTCab (Fiber to the Cabinet), con la quale si potranno raggiungere in futuro velocità superiori, potenzialmente fino a 100 Megabit al secondo.

Oltre alle applicazioni canoniche con cui sfruttare la maggiore disponibilità di banda, Telecom Italia cita la possibilità di accedere con più efficacia a servizi innovativi come telepresenza, videosorveglianza o servizi di cloud computing per le aziende, ma anche a servizi esclusivi per la realizzazione del modello di città intelligente per le amministrazioni locali.

L'operatore offre, alle aziende, la possibilità di accedere al mondo delle soluzioni professionali IT di Impresa Semplice. L'offerta della fibra ottica di Telecom Italia parte con promozioni da 29€ mensiliper gli utenti privati, e da 35€ al mese per la clientela business (rispettivamente per i primi 6 e per i primi 12 mesi).

Ovviamente l'azienda italiana non è la prima a fornire un servizio internet via fibra ottica, Fastweb infatti è da anni in questo particolare segmento di mercato. Evidentemente la notizia ha una portata relativa.

La notizia ha fatto il giro della rete e ha suscitato il malumore degli utenti che, a quanto pare, hanno recepito questa notizia come fumo negli occhi, lamentando il fatto che Telecom abbia basato la sua strategia di marketing e strategica per rinforzare "l'immagine aziendale", sottovalutando i problemi di capillarità dei servizi di base. Il soddisfacimento di questi ultimi, infatti, è costituito da surrogati, come ad esempio le reti wadsl, a fronte, però, di un esborso di cifre non proporzionate e congrue (20-30 euro/mese) per 3 Megabit al secondo (in download ovviamente). 

Che ne pensate?

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