martedì 25 marzo 2014

Smartphone: nel 2014 ci sarà posto per gli outsider? I prezzi scenderanno?

L'escalation degli smartphone nell'olimpo della tecnologia è sempre più incalzante e già dall'anno scorso ha raggiunto e superato il ben più consolidato mondo cellulare classico. 


L'apice di questa risalita al vertice potrebbe essere proprio il 2014. La partita si giocherà sui mercati emergenti asiatici (Cina e India), che per la prima volta ha superato quello del mercato più consolidato, ovvero quello occidentale.

La globalizzazione spinta, oltre ad offrire opportunità senza pari, riserva numerose insidie, infatti, i produttori cinesi e indiani sono pronti, dall'alto dei loro capitali, ad inserirsi in un mercato ricco di competitor blasonati. Oltre alle aziende emergenti, Android e Apple dovranno guardarsi le spalle da un nuovo OS: il sistema operativo open source di Mozilla, Firefox Os. 

Secondo i dati di Mediacells raccolti per il Guardian, durante l'anno appena iniziato circoleranno 1,03 miliardi di nuovi smartphone nei 47 Paesi presi in considerazione. Cina e India, come detto, contribuiranno da sole a metà della causa con, rispettivamente 283 e 225 milioni di dispositivi. La terza forza del mercato saranno gli Stati Uniti con 89 milioni di pezzi venduti. Seguono Brasile, Indonesia, Russia, Giappone e Messico. Chiudono la graduatoria dei primi dieci le vicine Germania (22 milioni), Francia (18,7 milioni) e Regno Unito (17,7 milioni). L’Italia fa capolino poco dopo con 15,6 milioni di smartphone venduti. 
Interessante notare come il 67% finirà nelle tasche di connazionali che non hanno mai posseduto un cellulare dotato di una connessione a Internet. Tornando allo spaccato globale, Cina e India la faranno da padrone anche per gli acquisti di smartphone da parte di neofiti, con un totale di più di 400 milioni di nuovi navigatori mobili. 

Tornando al tema principale del post, ovvero l'antagonismo tra smartphone e cellulari tradizionali, Gartner ha presentato il consueto rapporto di fine anno, secondo cui gli smartphone, nel quarto trimestre del 2013 e l'intero anno solare, hanno inciso rispettivamente per il 57,6% e per il 53,6% sulla domanda totale di telefoni mobili, cresciuta del 3,5% a 1,8 miliardi di unità. Il salto in avanti degli smart device è stato su base annuale del 42,3%, per un totale di poco meno di 968 milioni di apparecchi finiti sul mercato, e del 36% relativamente agli ultimi tre mesi dell'anno. 

Numeri che celebrano, se mai ve ne fosse bisogno, la popolarità degli smartphone e che fanno da preludio al traguardo che si appresta a tagliare a fine 2014 la piattaforma operativa più diffusa fra i device intelligenti, e cioè Android. Il software mobile di Google ha chiuso l'anno catturando il 78,4% del venduto, una quota cinque volte superiore a quella conquistata da Apple con il suo iOS. Windows Phone recita da terza forza con una fetta del 3,2%, BlackBerry è precipitata all'1,9%.

Ecco i dati di vendita degli smartphone nel 2013 (fonte Gartner) [QUI]

Le nuove sfide per Samsung ed Apple sta nel riuscire ad affrontare la frenata nella domanda degli smartphone top di gamma che peraltro sta condizionando anche i risultati della sud-coreana, che oggi è dominatore incontrastato. 

Più difficile, secondo gli analisti di Gartner, sarà per il produttore asiatico il compito di confermare la propria leadership a livello tecnologico nei modelli top di gamma (dove è già scattato il count down per il lancio del Galaxy S5) e di costruire un'offerta a valore (dal punto di vista delle funzionalità e dell'interfaccia) per i telefonini intelligenti di fascia media.

Quanto ad Apple, le ottime performance dell'iPhone 5S e la persistente forte domanda per i vecchi modelli 4S nei mercati emergenti hanno aiutato la casa della Mela a segnare un nuovo record di smartphone spediti sul mercato, 50,2 milioni, nel quarto trimestre 2013.

A contendersi il terzo gradino del podio concorrono (nell'ordine) Huawei, Lenovo e Lg. Le due aziende cinesi rappresentano il nuovo che avanza nell'industria mobile e i dati dell'ultimo quarter lo dimostrano. Lenovo, in particolare, potrà giocarsi nei prossimi mesi il jolly Motorola per ampliare la propria presenza nel mercato americano e più generale su quello internazionale.

Nella contesa c'è da annoverare anche l'azienda taiwanese che, seppur con volumi minori e una crisi finanziaria alle spalle (non è esclusa una potenziale ricaduta ahimè), presenta fra meno di mezz'ora il suo top di gamma HTC One (M8) che secondo le indiscrezioni dell'ultim'ora, dovrebbe presentare un terminale super performante pur contenendo i prezzi di vendita al pubblico che dovrebbero assestarsi sui 600 dollari, garantendo così una posizione di vantaggio sui competitor con le loro offerte più esose. 

Le proiezioni di Gartner per il 2014, infine, vedono un numero crescente di vendor impegnati a riallineare i rispettivi cataloghi per concentrarsi sul segmento degli smartphone a basso costo, al cospetto di un previsto rallentamento delle vendite degli apparecchi intelligenti di fascia alta. Due tendenze, quelle appena citate, che avranno come effetto diretto la diminuzione del prezzo medio di vendita e il conseguente rallentamento della crescita dei ricavi per ogni singolo produttore.

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