lunedì 17 marzo 2014

Hollywood fa sopprimere Popcorn Time

Lancio lampo e chiusura altrettanto fulminea: dopo solo 4 giorni dall'esordio, la "chiusura delle serrande". Lo zampino di Hollywood ha impedito la sua ascesa e ne ha richiesto il suo abbattimento.


L'unica cosa che ci è chiara è il potenziale di PopCorn Time (getpopcornit.me), società di cui vi avevamo parlato entusiasticamente qualche giorno fa.

Dietro al progetto c'erano 20 sviluppatori e designer collaboratori di Github, una sorta di piattaforma per software developers dove condividere codici, ma dal suo lancio sviluppatori e designer da tutto il mondo hanno partecipato al suo aggiornamento, traducendolo, tra l'altro in sei lingue.

Come già vi avevamo anticipato, il sistema ideato dalla giovanissima software house è (o era) basato su un database filmografico totalmente pirata, reperito mediante la tecnologia BitTorrent. Questo, evidentemente, ha fatto storcere il naso alle grandi major del mercato cinematografico. Al termine dell'articolo precedente ci eravamo interrogati sulle sorti della software house e sul rischio di incorrere in problemi burocratici dovuti alla violazione dei diritti di proprietà e dei copyright. La risposta eloquente non ha tardato ad arrivare.

Scaricare l'app era legale, ma il suo uso era illegale (se si veniva scoperti la multa poteva arrivare fino a 250 mila dollari): un principio che era sottolineato nella sezione "termini e condizioni".

L'avvento di PopCorn Time ha scatenato immediatamente polemiche e astio da parte del sistema hollywoodiano che da anni lotta contro la pirateria. I primi provvedimenti sono stati presi giovedi sera quando Kim Dotcom's Mega, già famoso per ospitare software controversi (pare che il fondatore Kim Dotcom abbia fatto 500 milioni di danni relativi a proprietà intelletuali), ha rimosso dal suo server Popcorn Time (getpopcornit.me). Cliccando sulla barra download presente sulla piattaforma, si apriva una pagina su Mega, in cui appunto una scritta diceva che il programma era stato rimosso.



Nonostante questo primo segnale Sebastian, uno degli ideatori del sistema, aveva dichiarato in un'intervista rilasciata a TorrentFreak di non temere alcuna conseguenza legale perché la piattaforma non ospitava concretamente nulla e gli sviluppatori lavoravano gratis, senza ricavare alcun dollaro dall'interno progetto.

Ai dibattiti e alle indagini in corso, insomma, quelli di PopCorn Time sono sempre stati del tutto indifferenti, rumours infatti, hanno confermato che gli ideatori erano alla ricerca di un nuovo host. Nonostante questa legittima volontà, Hollywood ha avuto la meglio e nel weekend PopCorn ha ufficialmente detto addio alla rete. Fino a quando ieri sera TechCrunch e Torrent Freak hanno riportato la notizia che della risurrezione della piattaforma.

A riportare in vita PopCorn Time sono stati quelli di YTS, open source per film pirata. Jduncanator, un software developers ha dichiarato a quelli di TorrentFreak che YTS é in una migliore posizione rispetto a quelli di PopCorn Time in fatto di copyright perché tutto é costruito sono una loro API. Aprendo il sito YTS.re, però, sulla homepage si legge questo messaggio:

YTS non sta prendendo il sopravvento, e non è in alcun modo affiliato con Popcorn Time. Questo è stato erroneamente annunciato e ha causato molta confusione per molti utenti, con i quali ci scusiamo. Popcorn Time è un progetto guidato dalla comunità, non di proprietà né gestito da una sola persona o entità.

Il mistero non è ancora svelato: PopCorn Time è ancora tra noi o dobbiamo dimenticarcelo?

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