martedì 4 ottobre 2011

Nuovo CEO per HP

A ferragosto l'annuncio del possibile spin off della divisione pc da parte di HP.
La società di Palo Alto negli ultimi 11 mesi si è data da fare nella ricerca di una nuova guida. Ahimè l'avvicendarsi di 8 differenti Amministratori Delegati è la prova di quanto HP navighi in alto mare e abbia le idee confuse. Meg Whitman, 55enne ex former Ceo di eBay,è solo l'ultima di una folta schiera originatasi dal 1999 a oggi.

Solo qualche mese fa la causa di questa crisi sembrava dovuta alla mancanza di margini sulle vendite dei famosi portatili HP. Ecco perchè si era avanzata l'ipotesi di uno spin off del comparto hardware. A quanto pare però la situazione è più nera di quanto ci volevano far credere i responsabili di HP.
Analisti finanziari, addetti ai lavori e non solo sanno che è necessario uscire in fretta da una situazione di "stallo strategico" e di "incertezza decisionale";  Leo Apotheker (ex Ceo) non ci è riuscito, ora questa responsabilità passa nelle mani di Meg Whitman (governatore della California mancata l'anno passato), già membro del Consiglio di Amministrazione della società dal 2009.

L'obiettivo del gigante di Palo Alto è innanzitutto quello di riappropriarsi del ruolo di azienda di riferimento nell'industria tech. Sul tavolo del nuovo Ceo c'è intanto una prima pratica da portare a termine, e cioè l'acquisizione di Autonomy, per cui Apoteker ha messo sul piatto (contro il parere di vari executive) dell'offerta ben 10 miliardi di dollari. Altra questione prioritaria è naturalmente il paventato scorporo dei pc, per cui la compagnia "prenderà una decisione il più presto possibile" e per cui non è escluso un ripensamento rispetto a quanto già sembrava deciso solo un paio di settimane fa.
Riflettiamo un secondo sulle possibili conseguenze di questa decisione: il business del software e dei servizi per le aziende di classe enterprise è sicuramente la strada maestra per Hp, ma è anche vero che il ridimensionamento delle attività nei computer potrebbe avere più impatti negativi (anche di posizionamento sul mercato). Il gioco vale la candela?

Sotto la guida dell'ex Ceo il titolo della compagnia ha infatti perso, dal novembre scorso, il 47% del suo valore azionario, per ben tre volte non ha raggiunto gli obiettivi trimestrali alla voce profitti ed è praticamente uscita dal settore dei tablet, vanificando di fatto (a meno di clamorosi passi indietro) l'investimento da 1,2 miliardi di dollari per comprare Palm e il sistema operativo WebOs.

Ma ora è giunta l'ora di prendere delle decisioni e dare un sterzata brusca. 
Meg Whitman sarà in grado di portare il colosso HP fuori dalla crisi che sta vivendo da ormai troppo tempo?


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