mercoledì 25 aprile 2012

Google Drive

Dopo anni di incubazione Google ha finalmente deciso di lanciare Google Drive, il proprio servizio di cloud storage, che offre 5 GB di spazio per archiviare i propri documenti di qualsiasi tipo, con il vantaggio di poter visualizzare direttamente via web oltre 30 tipi di documenti anche su dispositivi privi delle apposite applicazioni.


Sembra paradossale, ma Big G, il gigante del web, arriva ben ultimo nell’offrire ai propri utenti servizi di cloud storage, dopo Amazon con Cloud Drive, Apple con iCloud e Microsoft con SkyDrive, solo per citare le più grandi aziende concorrenti.

Ovviamente uno dei vantaggi di Google Drive rispetto ai concorrenti è l’integrazione con l’ecosistema di Google tutto basato sul web, per cui ad esempio non sarà più necessario allegare file alle mail inviate con Gmail, ma basterà incollare la URL del documento precedentemente archiviato su Google Drive, che tra le altre cose storicizza automaticamente le varie versioni di un documento e permette di recuperare le versioni precedenti fino ad un massimo di 30 giorni indietro.

Ecco in sintesi ciò che si dovrebbe sapere di "Drive":

    • Google Docs: il sistema per creare e condividere documenti di testo, presentazioni e fogli di calcolo, è stato integrato all’interno del nuovo Google Drive. Questo consente di aggiornare in tempo reale i propri elaborati e condividerli con altre persone, che possono aggiungere commenti e apportarvi, se ne hanno l’autorizzazione, particolari modifiche. I file possono anche essere resi pubblici, condivisi con più persone attraverso un link.

    • Applicazioni: oltre alla versione per browser, la più semplice e immediata da visualizzare, ci sono applicazioni di Google Drive per computer, Mac, per tablet e smartphone che utilizzano Android, il sistema operativo per dispositivi mobili di Google. Presto sarà anche disponibile una app studiata apposta per iOS. I programmi per Mac e PC sono particolarmente interessanti perché consentono di avere direttamente una cartella virtuale sul proprio computer: inserendovi un file, questo viene direttamente salvato online e condiviso sugli altri dispositivi sui quali si utilizza il proprio account Google.


    • Ricerca: per centinaia di milioni di persone nel mondo, Google è prima di tutto sinonimo di ricerca online. I responsabili di Google Drive hanno deciso di applicare la stessa idea anche per il nuovo servizio, così da rendere il più semplice possibile il reperimento dei propri file. Il sistema di ricerca permette di trovare i file per specifiche parole chiave ed è dotato anche di una opzione OCR, un servizio che legge automaticamente i documenti scansionati riconoscendo le parole nelle frasi. Sarà quindi possibile ritrovare un ritaglio di giornale scansionato e caricato online. Un altro servizio, ancora sperimentale, serve per riconoscere automaticamente il contenuto delle fotografie caricate online. Il servizio confronta le foto con i propri database alla ricerca di elementi in comune. 

    • Spazio e Tariffe: Google offre a tutti uno spazio pari a 5 GB per conservare i propri file online. Per chi volesse caricare molti più contenuti, c’è la possibilità di effettuare degli upgrade. Con un abbonamento di 2,49 dollari al mese si ottengono 25 GB, per 100 GB servono 4,99 dollari al mese. Poi, per gli esagerati, c’è anche la possibilità di avere 1 TB di spazio a 49,99 dollari al mese. L’upgrade comporta anche una estensione della capacità della propria casella di posta Gmail.

    • Google+: Google Drive è stato studiato per interagire con molti altri prodotti di Google. Una delle prime integrazioni disponibili interessa Google+, il social network della società che fino a ora ha faticato ad affermarsi e a confrontarsi con la concorrenza di Facebook, che ha da poco superato i 900 milioni di iscritti in tutto il mondo. Con Google Drive si possono condividere su Google+ le proprie foto salvate online, altri servizi arriveranno in futuro come la possibilità di inviare file di grandi dimensioni direttamente da Gmail sfruttando Google Drive.

    • Concorrenza: L’arrivo del nuovo servizio è destinato a cambiare le cose per la concorrenza. Dropbox offre da tempo un servizio simile a quello di Google Drive, ma offre solamente 2 GB di spazio gratuitamente e non può offrire la stessa mole di servizi aggiuntivi che Google annuncia di voler mettere a disposizione. Microsoft ha da poco dato una rinfrescata al proprio servizio SkyDrive per conservare online e condividere i propri file, ma il sistema è principalmente concentrato sulle funzionalità di Windows e non è ancora molto diffuso. Infine c’è Apple, che fino allo scorso anno offriva un servizio simile a Google Drive all’interno del proprio sistema MobileMe, ora in fase di dismissione e sostituito da iCloud, che non permette di salvare i propri file online (funziona solo per sincronizzare tra diversi dispositivi particolari tipi di file come immagini e canzoni). Google non ha quindi davanti una concorrenza molto agguerrita e potrebbe ritagliarsi in breve tempo uno spazio importante, utile per rilanciare anche l’utilizzo di altri suoi servizi a partire da quelli legati alla gestione di documenti e a Google+.

Ecco il video di presentazione:



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