giovedì 30 ottobre 2014

Motorola passa di mano: ora è cinese!

Se Facebook con le sue continue acquisizioni e i suoi continui investimenti in ricerca e sviluppo, ha messo alla prova i mercati, ricevendo peraltro una risposta non troppo rassicurante, Google ha deciso di monetizzare i propri investimenti.


Google ha, infatti, annunciato la cessione di Motorola Mobility in favore del colosso cinese Lenovo. L'operazione è stata completata.

La Società era stata acquistata da Google nel 2011, al momento della scissione di Motorola Inc, nelle due divisioni: Mobility e Solutions. 

Oggi, però, Motorola Mobility dice addio a Google, come testimonia Wikipedia che, prontamente, aggiorna il suo database: 


Il 29 gennaio 2014, Google firma un accordo con Lenovo per la cessione del 95% di Motorola Mobility che sarà acquisita per 2,91 miliardi di dollari (cifra soggetta ad alcune rettifiche) 


Infatti, la società americana apparteneva a Google, che ne ha ceduto grossa parte delle proprietà e dei brevetti. Lenovo si appropria quindi di molti brand di successo di Motorola Mobility, come Moto X, Moto G, Moto E e la serie Droid. 

La Società d'origine statunitense, opererà come società sussidiaria di proprietà di Lenovo, e la sua sede rimarrà a Chicago. Il produttore cinese diventa così proprietario di un'azienda variegata con un organico di quasi 3.500 dipendenti in tutto il mondo, di cui circa 2.800 negli USA, che sviluppano, progettano, vendono e supportano i dispositivi di Motorola.

Vengono rimodulate anche alcune delle forze in campo fra gli alti dirigenti delle due società: Liu Jun, Executive VP e President del Lenovo Mobile Business Group, diventa presidente del consiglio d'amministrazione di Motorola. Rick Osterloh, figura storica di Motorola, resterà all'interno del team in qualità di President and Chief Operating Officer di Motorola.

Il produttore statunitense continuerà ad operare nel mercato mobile con gli ultimi prodotti della line-up, fra cui Moto X, Droid Turbo, Nexus 6, e lo smartwatch Moto 360. Motorola manterrà più di 2.000 brevetti e accordi di cross license, mentre le proprietà intellettuali che resteranno a Google verranno offerte anche alla società statunitense in licenza d'uso.

Gli accordi commerciali maturati fra Google, Motorola e Lenovo sono stati valutati e avallati dalle autorità garanti per la concorrenza di Stati Uniti, Cina, Brasile, Messico e dal CFIUS.

Il prezzo totale alla data della chiusura della transazione è stato pari a circa 2,91 miliardi di dollari (salvo eventuali e possibili aggiustamenti), corrisposto parzialmente in contanti per circa 660 milioni di dollari, e in parte mediante attribuzione a Google di 750 milioni di dollari in azioni.

I rimanenti 1,5 miliardi saranno corrisposti a Google con un impegno di pagamento triennale. Lenovo ha riconosciuto a Google un ulteriore pagamento cash pari a circa 228 milioni di dollari.

L'acquisizione di Motorola Mobility fa parte di un ampio piano di Lenovo, che ha come fine ultimo il raggiungimento dei mercati relativi ai continenti più importanti. Lenovo continuerà ad operare come brand autonomo, ma con Motorola e con un nuovo marchio ufficializzato proprio di recente cercherà di entrare con più vigore nei mercati occidentali e cinese.

Questa è la quinta volta dal 2005 che Lenovo ha ottenuto l'avallo del CFIUS per l'acquisizione di un'azienda statunitense.

Il colosso cinese aggredisce prima il mercato dei notebook e ora quello mobile: "siete pronti all'invasione"?

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