venerdì 3 ottobre 2014

Kick Starter in crisi?

Se siete nostri lettori, Tecnodiary2 si è fatto promotore più volte, nel suo piccolo, del progetto Kickstarter, con post a tema, ma dopo anni di onorata carriera, come prosegue il lavoro di uno dei più famosi siti crowdfunding al mondo?


Dall'aprile 2009, la sua scalata è stata lenta ma inesorabile, portando con se un sano entusiasmo e tanta voglia di sviluppare progetti ambiziosi ma, che non avrebbero mai potuto raggiungere il grande pubblico, per mancanza di fondi. 

Sono passati ormai più di 5 anni dal suo lancio, eppure la parabola sembra essere giunta al suo culmine e lo testimonia il fatto che, se nel 2013 i vari produttori di videogiochi che hanno creato delle campagne su Kickstarter sono riusciti a raccogliere ben 58 milioni di dollari, nei primi sei mesi del 2014, invece, sono stati raccolti solamente 13,5 milioni di dollari.

Basta fare una semplice proiezione sul resto dell'anno per verificare come i finanziamenti su Kickstarter si siano dimezzati nell'anno in corso.

L'analisi è stata realizzata da Thomas Bidaux, analista di mercato di ICO Partners. Nel 2013 ben 21 progetti hanno raccolto più di 500 mila dollari, e fra questi troviamo titoli molto importanti come Mighty No. 9, Elite Dangerous, Torment Tides of Numenera e Dreamfall Chapters.

Invece, nel 2014 solo tre progetti hanno raccolto una cifra così alta: si tratta di Kingdom Come: Deliverance, Amplitude e Unsung Story. L'assenza di grandi nomi, quindi, potrebbe essere una spiegazione del declino, anche perché il numero di progetti che hanno raggiunto il traguardo di finanziamento non è diminuito in maniera altrettanto importante. Abbiamo, infatti, 446 compagnie finanziate nel 2013 e 350 nel 2014.

Sicuramente, la rapida risalita e l'altrettanto rapido declino di Kickstarter seguono un pattern tipico della internet più moderna, ovvero quello della viralità.

Ma ci sono altre motivazioni più concrete: nell'ultimo periodo progetti decisamente approssimativi e poco chiari sono stati promossi tramite Kickstarter, il che ha contribuito a rendere la piattaforma sempre meno affidabile agli occhi del pubblico. Dal canto suo, anche Indiegogo non naviga in buone acque. 

Per ora, Kickstarter garantisce una certa affidabilità e trasparenza (nel limite del verificabile e salvo i casi isolati sopra citati), non si può dire lo stesso della compagine Indiegogo che, fa segnalare parecchie opportunità di investimento fasulle, senza peraltro garantire assistenza all'utente.

Da notare, inoltre, che Indiegogo è una piattaforma di finanziamento diretto, quindi, coloro i quali dovessero finanziare progetti che non raggiungono la quota minima, potrebbero veder andare in fumo i propri soldi (salvo il buon cuore dell'imprenditore).

Un'altro neo di Kickstarter è rappresentato dal lead time decisamente eccessivo che porta, spesso, fuori mercato il progetto. Se per esempio per realizzare uno smartwatch, necessito di un'anno di tempo (compresa raccolta fondi), daremo il tempo ai colossi interessati al medesimo business di raggiungere i mercati, prima di noi.

Ovviamente, ci potrebbe essere un'altra spiegazione, molto più semplice e molto meno prevedibile, ovvero il calo di creatività degli imprenditori che propongono le proprie idee. 

La commistione di tutti questi elementi, potrebbe essere la causa della flessione del successo del sito crowdfunding per eccellenza.

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