martedì 7 ottobre 2014

Google X studia i display componibili!

Le novità riportate dal Wall Street Journal, parlano del fermento in casa Google, ma in particolare spiegano che sarà (e già lo fa) la Display Division di Google X ad occuparsi delle nuove tipologie di schermi in lavorazione a Mountain View.


La D.D. di Google X sarebbe appunto al lavoro su display di grandi dimensioni, composti da singoli pannelli più piccoli che si collegano fra di loro come Lego, per creare un'immagine senza giunture visibili.

Un design così modulare permetterebbe la produzione di display di forme e dimensioni differenti semplicemente spostando i diversi moduli che compongono l'unità.

Il responsabile del progetto, e della divisione, è Mary Lou Jepsen, co-fondatrice di One Laptop per Child (OLPC) ed ex-CEO di Pixel Qi, la startup che realizza display perfettamente visibili anche sotto la luce diretta del sole.


I nuovi display non sarebbero troppo diversi dai Christie MicroTiles nel concetto, tuttavia Google X vorrebbe spingersi ancora più in avanti, eliminando del tutto la possibilità di vedere eventuali giunture fra un pannello e l'altro, nonostante la natura "modulare" dell'intera unità. Sui MicroTiles, infatti, nonostante le cornici siano ridotte ai minimi termini, queste sono ancora leggermente visibili.

La divisione display di Google X ha già "estorto" alcuni dipendenti a Samsung e Qualcomm, tuttavia secondo il WSJ il team è ancora relativamente piccolo. Schermi di questo tipo sono solitamente utilizzati nei tabelloni degli stadio, sui cartelloni digitali o sulle pareti video, ma non sappiamo a quale mercato Google voglia destinare la sua prossima tecnologia.

Google X ci delizia ormai da tempo con numerosi progetti che detteranno il futuro della tecnologia: dai laboratori del colosso di Mountain View sono stati sfornati prototipi di prodotti interessanti quanto futuristici, come i Google Glass o l'automobile a guida autonoma, passando per i palloni aerostatici e i droni portatori di internet in tutto il mondo. Tuttavia, ad oggi ben pochi progetti partoriti dal Google X sono riusciti ad introdursi efficacemente nel mercato di massa.

Non ci resta che attendere!

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