mercoledì 23 aprile 2014

Il panorama del mondo di Google Nexus sta per cambiare?

Prima HTC, poi Samsung, attualmente LG e infine ancora il colosso taiwanese. Sembrerebbe la chiusura di un cerchio. 


Di cosa stiamo parlando? Ma ovviamente del ciclo di vita della famiglia Nexus, smartphone cardine della strategia Google. "Non di soli smartphone vive Google".

Esattamente, quando si parla di Android non ci si riferisce esclusivamente al mondo telefonico, bensì anche ai devices di taglia più grande: i tablet. 

Alcuni rumors diffusi nel corso delle settimane e dei mesi passati parlavano di un possibile nuovo tablet da 8 pollici di diagonale a interpretare il ruolo di tablet Nexus, altri indicano invece come probabile l'annuncio di due nuovi tablet: il classico Nexus 7 e un nuovo dispositivo da 8,9 pollici.

Secondo quanto appreso nelle ultime ore dovrebbe essere proprio la prima opzione a materializzarsi in questo 2014, ovvero una sola versione del tablet Google con un display da 8 pollici di diagonale. Le novità non si limitano però alla diagonale del display, secondo le voci diffuse, infatti, anche la produzione del dispositivo dovrebbe cambiare casa passando di taiwanese in taiwanese nelle mani di HTC.


Asus, dopo aver realizzato le ultime ed uniche due edizioni del tablet 7 pollici di Google, sembra essere destinata ad abbandonare il progetto decisa ad affermare e a dare una spinta alla propria linea di prodotti.

Google sembra quindi essersi rivolta ad HTC e, a quanto pare, l'azienda taiwanese dovrebbe aver questa volta accettato l'incarico. Già in passato, infatti, il colosso di Mountain View si era, secondo alcune leggende, rivolto ad HTC per la produzione del proprio tablet, ricevendo però un due di picche.

Nexus, però, è anche sinonimo di smartphone (come ampiamente sottolineato in apertura); infatti Google si sta dando da fare anche su quel fronte. O meglio questo è ciò che ci dicono le voci che si sono rincorse in queste settimane.

Un ipotetico Nexus da meno di 100$, sarebbe nei piani di Google che, vorrebbe aggredire il settore di fascia bassa del mercato, sfruttando una presunta collaborazione con MediaTek

Questa strategia potrebbe essere complementare a quella dibattuta nelle scorse settimane, che vede Google in prima linea nella sfida con Facebook, per la capillarizzazione del servizio internet.

Parallelamente, il colosso di Mountain View spera di consegnare uno smartphone, preferibilmente Android, nelle mani dei restanti 6 miliardi di individui che non hanno ancora avuto modo di accedere al mercato.

Per adempiere all'obiettivo, sembra che Google sia interessata ad entrare nel mercato degli smartphone di fascia bassa, con una soglia di prezzo non oltre i 100$. La società, secondo le indiscrezioni partite dalla Cina durante lo scorso fine settimana, avrebbe iniziato ad imbastire alcuni accordi di collaborazione con MediaTek, produttore di semiconduttori e, nello specifico, di SoC caratterizzati da un ottimo rapporto qualità/prezzo.

MediaTek è alla base dei prezzi assolutamente concorrenziali di molti smartphone provenienti dalla Cina. I SoC del produttore taiwanese, infatti, consentono prezzi di listino vantaggiosi rispetto alle soluzioni concorrenti con prestazioni analoghe. Xiaomi Hongmi, ad esempio, è proposto con un processore quad-core (MediaTek MT-6589) ad un prezzo di circa 130$ (intorno alle 100€ quindi).

Hongmi viene prodotto con un costo di 85$ in componenti, permettendo a Xiaomi di piazzare il prodotto sul mercato a prezzi estremamente abbordabili, nonostante le performance più che soddisfacenti per l'uso tradizionale. Il settore degli smartphone, inoltre, mostra valori di crescita molto interessanti nei mercati emergenti, mercati a cui Google probabilmente non vuole rinunciare.

Il nuovo modello non sostituirà naturalmente il prossimo Nexus 6, che potrebbe essere prodotto a sua volta da HTC, vista l'interazione con la Società taiwanese per quando riguarda il futuro tablet, ma, considerando le strategie di mercato di Google e la scelta di proporre lo smartphone esclusivamente (o quasi) all'interno dello store proprietario, è prevedibile il rilascio di uno smartphone estremamente competitivo sul fronte prestazionale in relazione al prezzo richiesto. Google ha storicamente margini di guadagno in pratica irrisori per quanto riguarda la line-up di dispositivi Nexus, da cui intende poi guadagnare attraverso l'utilizzo dei servizi online proprietari.

Per avere dei riscontri ufficiali, purtroppo, dovremo attendere. Sognare non costa nulla però. 

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