sabato 19 aprile 2014

Anche in Italia, i Google Glass varcano le porte della sala operatoria

Pensate che i Google Glass siano un gadget destinato esclusivamente iniziano a qualche nerd invasato? Beh evidentemente vi sbagliate, d'ora in poi sarà impiegato non solo per coadiuvare applicazioni divertenti o come Cicerone elettronico. La nuova frontiera della realtà aumentata sembra essere quella medica.


Vi sembra una realtà lontana? Forse un progetto futuristico d'oltreoceano, che tarderà ad arrivare in terra nostrana? Per una volta questo scetticismo va messo da parte, infatti, un modello appartenente alle Explorer Edition è stato utilizzato durante un intervento chirurgico all'Humanitas di Rozzano, in provincia di Milano, mostrando così, quali possano essere le applicazioni in ambiti professionale.

L'Istituto è riuscito ad aggiudicarsi il prototipo dei Glass attraverso un accordo con la società Vidiemme Consulting, che possiede ben quattro unità dell'indossabile di Mountain View.


Ad indossarli è stata la dottoressa Patrizia Presbitero, specialista in cardiologia ed attualmente Responsabile dell'Unità Operativa di Emodinamica e Cardiologia Interventistica all'Istituto Humanitas.

Abbiamo deciso di sperimentarli perché rappresentano un'opportunità nella formazione dei medici", ha specificato la dottoressa. "Attraverso i Glass abbiamo mostrato il punto di vista di chi opera a una platea radunata in un'aula esterna. Le persone che hanno assistito all'intervento hanno visto cosa guardavo, su cosa mi soffermavo e qual era il rapporto con il personale di sala.

Le stesse finalità già espresse la scorsa estate da un gruppo di chirurghi dell'Università dell'Ohio, capitanati dal Dr. Christopher Kaeding. Tuttavia, i Google Glass potrebbero esprimere il loro potenziale in molteplici applicazioni. Oltre alle funzionalità didattiche, infatti, sarà possibile controllare i parametri vitali di un paziente in maniera molto più rapida, così come sarà estremamente più semplice ottenere consigli e pareri sulle metodologie di esecuzione dell'intervento da colleghi che non si trovano in sala.

Quello che è stato mostrato un primo esperimento diventerà, a detta dello stesso Istituto Humanitas, la prassi per ogni intervento chirurgico di rilevante importanza. In attesa della commercializzazione del prodotto da parte del colosso di Mountain View, infatti, l'ospedale ha intenzione di implementare una serie di applicazioni possibili per i Glass in sala operatoria. Il loro uso sarà infatti spiegato ai medici già specializzati con competenze avanzate dalla stessa dottoressa Presbitero, relativamente agli ambiti dell'emodinamica e della cardiologia interventistica.


Grazie alla straordinaria interfaccia vocale i Glass si prestano soprattutto a quegli utilizzi in cui chi li indossa deve operare a mani libere [...] È chiaro che ad oggi si sta parlando solo di prototipi, ma grazie al kit di sviluppo messo a disposizione da Google, società come la nostra sono in grado di programmare i Glass aggiungendo nuove funzionalità.

ha specificato Giulio Caperdoni, COO di Vidiemme. 

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