martedì 25 novembre 2014

Google Contributor

Provate a pensare all'evoluzione di internet, e alla crescita esponenziale di Google. Ora, con l'ennesimo pezzo del puzzle rivelato al pubblico in questi giorni, ci pare chiaro quanto sia facile pilotare le scelte degli utenti, per i vertici di Big G.


Infatti, proprio in questi giorni, Google ha lanciato un nuovo servizio, attualmente in fase di beta, che permette ai naviganti di pagare una piccola somma mensile per evitare la visualizzazione dei banner pubblicitari all'interno dei siti che utilizzano la piattaforma pubblicitaria di Big G.

Si, avete capito bene, se prima Google si è fatta pagare centinaia e centinaia di dollari per pubblicare annunci, rendendo la rete satura di banner pubblicitari in varie forme e misure, e ora, Big G si propone come risolutore di ogni fonte di disturbo della nostra navigazione, ovviamente a pagamento. 

L'esperimento, a detta della stessa società, è atto a sondare la possibilità di sfruttare metodi di monetizzazione alternativi per i siti web.

Ricordiamo che, come è stato parzialmente anticipato, ad oggi, la stragrande maggioranza delle pagine web vengono supportate dai banner pubblicitari: ad ogni visualizzazione o ad ogni "click" sugli stessi, la società alla base del sito ha diritto ad un tornaconto di tipo economico.

Si tratta di una legge ormai consolidata sul web, che ha portato in via riflessa a fenomeni estremi, come quello del click-baiting, ovvero la strategia studiata appositamente allo scopo di aumentare la curiosità nel lettore.


Con Google Contributor la situazione potrebbe migliorare in tal senso, con contenuti realizzati con un occhio di riguardo più sulla qualità che sulla quantità.

Come funziona? In sostanza, gli utenti che non vogliono visualizzare banner pubblicitari su un particolare sito aderente al programma di Google potranno pagare un piccolo "dazio mensile" di pochi dollari (1, 2 o 3$) per supportare lo stesso sito.

Quando un lettore visita un sito aderente all'iniziativa, Contributor paga una parte della somma del "dazio", piuttosto che una cifra sulla base delle visualizzazioni dei banner. Al posto di questi ultimi, l'utente visualizzerà un piccolo messaggio di ringraziamento in qualità di "collaboratore", mentre sulle app mobile lo spazio potrà essere del tutto rimosso a discrezione di chi si occupa dell'interfaccia.

Il servizio è stato lanciato in collaborazione con 10 partner del mondo dell'editoria statunitense, fra cui Mashable, Imgur, WikiHow e ScienceDaily. Ad oggi non tutti gli utenti possono accedere alle nuove funzionalità di Contributor, dal momento che si tratta di un'opzione offerta ad invito per chi decide di inserirsi nella lista d'attesa con il proprio Google Account. Google offre così una strategia di monetizzazione alternativa che già molti siti stanno considerando.

Negli Stati Uniti, realtà come The Next Web o The Guardian offrono strumenti a pagamento per rimuovere i banner pubblicitari, nel primo caso con un abbonamento annuale da 36,30$, nel secondo con un'opzione per rimuovere le pubblicità dalle app per smartphone e tablet.

Contributor segue Readability, un servizio non troppo fortunato che in precedenza voleva cambiare il web con un metodo non troppo differente. Readability è stato chiuso nel 2012.

Google vuole riuscire dove Readability aveva fallito solamente pochi anni fa, con un esperimento volto a verificare se gli utenti siano veramente disposti a pagare per visualizzare contenuti in un oceano di informazioni quale è per sua natura internet.

La mossa potrebbe però essere strategica da parte di Google: prevedendo un epilogo non dissimile da quello di Readability, in futuro la società potrà contestare le critiche sulla privacy spesso ricevute sull'uso dei banner per il tracciamento dei dettagli sensibili dei propri utenti.

Insomma, come scrive VentureBeat, Google sta dando la possibilità ai propri utenti di sbarazzarsi dei banner e della necessità di tracciare i dati personali ma, se Contributor fallirà, potrà dire che sono stati gli stessi utenti a volerlo.

Insomma Google non perde mai!

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