lunedì 30 novembre 2015

Amazon Prime Air

Da tempo circolavano voci di una possibile introduzione a breve termine di un nuovo servizio Amazon, attraverso il quale, quest'ultima, avrebbe raggiunto in modo più capillare i propri utenti. Come? Attraverso i droni, ovviamente.


In tempi non sospetti, Bezos, sosteneva che, attraverso il nuovo servizio Prime Air, si sarebbero potuto effettuare consegne in 30 o 60 minuti dall'ordine, entro un raggio di 15km dal magazzino, per colli non più pesanti di 2 kg.

Se ai tempi mancavano ancora certificazioni e permessi, a che punto siamo giunti? Cerchiamo di capirlo attraverso gli ultimi aggiornamenti rilasciati direttamente dalla Società.

Le novità sono presentate all'interno di un video niente meno che da Jeremy Clarkson, ex presentatore di Top Gear e adesso collaboratore per Amazon, nel suo noto e dissacrante humour inglese. Clarkson spiega il servizio e mostra il nuovo velivolo.


Quest'ultimo è sensibilmente diverso rispetto ai primi prototipi presentati dalla società: è innanzitutto molto più grande e ha un design ibrido a metà strada fra un aeroplano e un quadricottero.

Riesce a decollare verticalmente, ma una volta in volo utilizza una modalità orizzontale più efficiente rispetto a quella tipica dei quadricotteri tradizionali. Con le corpose modifiche al design il drone può percorrere adesso circa 25km ad una velocità costante di 90 km/h.

Quello mostrato nel video probabilmente non sarà l'unico drone che Amazon utilizzerà per il suo servizio Prime Air. Clarkson afferma che la società è al lavoro su un'intera famiglia di velivoli adattati sulle esigenze specifiche di un luogo particolare e per adempiere diversi compiti. Il presentatore britannico spiega anche il funzionamento del drone, che adotta tutta una serie di tecnologie sia nuove che già diffuse all'interno della categoria.

Quando ancora in volo riesce ad evitare autonomamente eventuali ostacoli nella rotta, mentre quando raggiunge il luogo della consegna scansiona l'ambiente alla ricerca di un punto sicuro per l'atterraggio. Al momento sembra che gli utenti possano marchiare il punto della consegna con il logo di Amazon per facilitare il compito al sistema automatizzato. Il drone così atterra, lascia il pacco e decolla nuovamente.

Sfruttando le tecnologie di oggi, i droni spedizionieri possono essere usati con disinvoltura solamente in aree rurali. Gli algoritmi di rilevamento degli ostacoli non sono ancora in grado di evitare gli oggetti più piccoli come ad esempio i cavi delle linee elettriche, mentre c'è ancora del lavoro da fare sul fronte burocratico. Insomma, passeranno ancora alcuni anni prima di vedere la tecnologia diffusa in suolo americano, qualcuno in più per vederla anche in Italia.

Ma arriverà un giorno in cui vedere

i velivoli Prime Air sarà comune come vedere un camion per le spedizioni postali sulla strada

parola di Amazon!

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