mercoledì 11 novembre 2015

Fibra: conflitto FTTH o FTTB

Oggi parliamo dei cugini d'oltralpe. Se operatori telefonici come Orange e Free offrono alla loro clientela dei collegamenti internet in fibra ottica con tecnologia Fiber To The Home (FTTH), ossia la migliore al momento disponibile, la concorrenza non riesce a fare altrettanto.


Ma dove sta la notizia? Ebbene, queste ultime due Società hanno denunciato per pubblicità ingannevole gli operatori telefonici concorrenti SFR e Numericable, rei di aver promosso le proprie offerte internet FTTB (Fiber To The Building) come fibra.

Non hanno specificato, stando alla denuncia, che si tratta di una "fibra finta" che utilizza i cavi ottici solo all'interno di parte del percorso. Sappiamo però che SFR utilizza la tecnologia FTTB DOCSIS 3.0, che porta la fibra fino a un certo punto del percorso, con il collegamento che viene completato fino in casa con un comune cavo coassiale in rame. Si tratta di una tecnologia meno raffinata rispetto alla FTTH e che non garantisce naturalmente le stesse performance di quest'ultima.

Una caratteristica che, come giustamente chiedono Orange e Free in Francia, dovrebbe essere sottolineata dagli operatori.

Come scrive la redazione francese di ZDNet, la vicenda nasceva a febbraio quando Orange accusava SFR di pubblicità ingannevole. Nel corso del tempo si è aggiunta al coro anche Free, contestando anch'essa l'uso della parola "fibra" nei messaggi promozionali per la FTTB DOCSIS 3.0.

Il governo francese ha risposto alle denunce nel mese di luglio, imponendo agli operatori di sottolineare la reale natura delle connessioni in fibra se completate con cavi in rame. Ma a quanto pare nemmeno queste disposizioni sono bastate ad Orange e Free.

Le due società avrebbero preferito infatti che venisse del tutto impedito l'uso della parola fibra in presenza di una connessione non FTTH, proprio perché quest'ultima è l'unica che può consegnare le performance più elevate.

A portare la notizia in Italia ci ha pensato Franco Bassanini, docente e politico, nonché Special Advisor del Presidente del Consiglio dei Ministri Matteo Renzi, che ha commentato la novità su Twitter, osservando implicitamente che in Italia gli operatori trattano l'argomento in maniera differente.


E non potrebbe che essere così visto che i maggiori nomi del settore in Italia promuovono le loro offerte come fibra ottica indistintamente dalla tipologia della parte terminale del cablaggio, e a prezzi decisamente simili fra le offerte. Lo fa Telecom, così come lo fa Fastweb, che in passato promuoveva la sua banda ultralarga FTTH.

Senza una reale proposta esclusivamente FTTH è difficile che gli operatori telefonici italiani sollevino il problema, continuando a racchiudere in un unico cappello FTTH e FTTC, senza differenziarne le peculiarità.

E c'è ancora una parte curiosa in tutta la vicenda: l'operatore Free francese fa parte di un gruppo di cui è responsabile Xavier Niel, che ha rappresentato in prima persona la società nella lotta contro SFR e Numericable. Lo stesso Niel è proprietario di una quota consistente di Telecom, anche se dubitiamo che lo stesso imprenditore francese si accanisca con lo stesso ardore in questa causa anche per noi utenti italiani.

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