martedì 1 dicembre 2015

Contenuti pirata 4K provenienti dai canali Netflix e Amazon

Sembra che i team di pirati siano riusciti a trovare un accorgimento per copiare in locale film, serie TV e show televisivi da Netflix ed Amazon anche alla risoluzione 4K.


Fino ad oggi era sostanzialmente impossibile trovare i "WEBRip" alla massima risoluzione, ma qualcosa è cambiato nelle scorse ore negli Stati Uniti, dove gli utenti hanno visto fioccare numerose release alla risoluzione più elevata disponibile, anche se non ancora molto diffusa.

Gli stream disponibili sui vari servizi online sono solitamente protetti con lo standard HDCP v2.2, ritenuto estremamente sicuro fino ad oggi.

Esatto, fino ad oggi, infatti, le prime apparizioni nei canali pirata del web fanno pensare che lo standard sia stato in qualche modo scardinato. I primi leak 4K provenienti da Netflix erano stati avvistati alcuni mesi fa, ma si è trattato di casi isolati e non c'è stata una vera e propria diffusione di massa come quella che abbiamo visto nei giorni scorsi.

I nuovi leak provengono sia da Amazon che da Netflix, ed è quindi abbastanza logico pensare che i due servizi siano stati violati indirettamente, con i team pirata che sono andati a colpire il sistema di protezione dalle copie utilizzato dai due servizi.

Non si tratta di sorgenti scalate a risoluzioni superiori come quelle che si trovavano fino ad oggi, ma di veri e propri contenuti 4K originali provenienti dai due servizi, a volte grandi anche decine e decine di gigabyte.

Viene spontaneo chiedersi come i vari gruppi siano riusciti ad aggirare le protezioni di HDCP 2.2. La risposta più ovvia pare essere lo sfruttamento dei set-top-box Amazon Fire TV e Roku 4K che utilizzano standard meno sicuri per la protezione. La Fire TV usa l'HDCP 1.4b che supporta i contenuti Amazon 4K a 23,976 fps e non quelli di Netflix. Per questi ultimi è probabile che sia stato utilizzato il nuovo media player Roku.

Con lo spargimento dei contenuti originali di Netflix e Amazon sul web è evidente come stia nascendo l'esigenza di disporre di protocolli di sicurezza più efficaci sul web, e siamo certi che proprietari dei diritti d'autore e dei servizi di streaming faranno il possibile per evitarne la diffusione in larga scala.

È preoccupante notare, infine, che negli ultimi periodi la pirateria consente di accedere illegalmente a prodotti e servizi di qualità simile, o addirittura identica, a quelli originali.

Ve li ricordate i messaggi introduttivi presenti sulle copie dei vostri DVD, che si prendevano gioco degli utenti  dicendo che i contenuti pirata venivano "registrati" in condizioni amatoriali e che la qualità audio risultava scarsa?

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