sabato 7 giugno 2014

Law Enforcement Disclosure": siete pronti per il Vodafone Gate?

Nelle scorse ore, in quasi tutti i TG, avrete sentito la polemica nata nei confronti di una delle più grandi compagnie telefoniche, operati anche nello stivale: parliamo di Vodafone. 


La società di telecomunicazioni britannica ha infatti rivelato in un rapporto (Law Enforcement Disclosure), che in sei dei 29 paesi in cui esso opera i governi hanno avuto accesso diretto ai dati memorizzati sulle loro reti, in modo tale da permettere la "sorveglianza permanente delle comunicazioni dei propri clienti".

Vodafone sbandiera le propria etica, appellandosi al diritto umanitario internazionale, sostenendo che il rispetto della riservatezza e del cliente in genere, è una priorità della Società. 

Secondo la società, esisterebbero dei cavi segreti che permettono alle agenzie governative di accedere direttamente alle conversazioni scambiate tra gli utenti sulle sue reti. Le rivelazioni a sorpresa sono contenute all'interno di un documento di 40.000 parole pubblicato oggi, redatto per far luce sullo stato della sorveglianza da parte di agenzie esterne. 

Questi collegamenti occulti permetterebbero di di ascoltare e registrare le conversazioni; per problemi legali, però, rimane ancora ignoto la localizzazione dei 6 paesi interessati. 

Stando al rapporto, in alcuni paesi la società è tenuta per legge a divulgare informazioni sui loro clienti, altrimenti i governi possono ritirare la licenza per operare. Vodafone fa riferimento all’esistenza di un network di cavi che permette ad agenzie di sorveglianza di alcuni governi di ascoltare le conversazioni e, in certi casi, di identificarne la posizione: un sistema che sarebbe vastamente utilizzato in molti dei paesi dell’Ue e in altri in cui l’azienda opera. 

In alcuni dei paesi, almeno sei si legge, alla società telefonica viene richiesto di garantire l’accesso diretto. 

L'aspetto forse più triste, è il ruolo che l'Italia assume in questa vicenda, infatti, il nostro amato (e spesso detestato) paese, è la nazione in cui Vodafone registra il numero più elevato di richieste legali di "metadata" (quasi 606.000), 

Le richieste riguardano informazioni di ogni tipo: geolocalizzazione dell’apparecchio, orari e date delle chiamate e indicazioni sui soggetti con cui si è in comunicazione. Lo scrive il Guardian che ha anticipato il rapporto Vodafone.

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