martedì 1 ottobre 2013

Il ritorno di John McAfee: 173 giorni al debutto di D-Central

McAfee, da sempre è sinonimo di sicurezza informatica. Negli ultimi mesi, però, John McAfee, patron dell'omonima compagnia, si era distinto più per le sue scorribande che per le sue doti informatiche.


Le ultime notizie, lo vedevano indagato per la morte di un cittadino degli Stati Uniti, tal Gregory Faull, che abitava nelle vicinanze della sua villa. La vita dissoluta che starebbe conducendo il profeta degli antivirus, l'avrebbe portato ben lontano dai fasti di un tempo anche se, ultimamente, i suoi sforzi sembrano essere stati convogliati su un progetto un po' "borderline" proprio in ambito informatico.

Nella metà degli anni Ottanta aveva fermato l'infezione causata dal Brain virus, ora invece i sui nemici sembrano essere ben altri. 

L'eccentrico milionario è al momento occupato su un "grosso piano", come riporta il Mercury News di San Jose, in cui promette di poter debellare i controlli dell'NSA, l'agenzia governativa statunitense protagonista del polverone creatosi con il caso PRISM. D-Central, così si chiamerà il dispositivo, è di fatto un gadget che si collega con smartphone, tablet e computer portatili in modo da creare reti private decentralizzate che non possono essere controllate dall'NSA o qualsiasi altra agenzia. 

L'obiettivo di McAfee è quello di proporre il dispositivo alla vendita per non oltre 100$.

Non ci sarà alcun modo di scoprire chi siete e dove vi trovate

dice lo stesso McAfee riguardo al suo nuovo prodotto che funziona in modo da creare piccole reti private inaccessibili a chiunque altro non si trovi al suo interno durante la sessione di lavoro. McAfee è al lavoro sulla tecnologia alla base di D-Central da anni ormai, ma gli avvenimenti degli ultimi mesi hanno provocato una brusca accelerazione negli sforzi per portarlo al termine.

Logicamente non si tratta di un servizio che si contrappone ad internet, ma fornisce una rete dinamica e localizzata in cui vari utenti possono comunicare in privato e condividere file:

Il progetto è ormai concluso e siamo alla ricerca di partner per svilupparne la parte hardware

spiega McAfee e ironizza sul possibile utilizzo malevolo di D-Central.

Certo che sarà utilizzato per scopi malvagi, allo stesso modo in cui il telefono viene utilizzato per scopi malvagi

McAfee ha comunque piani ben precisi e crede fermamente nel nuovo gadget elettronico: se lo stesso non verrà accettato dalle rigide regolamentazioni statunitensi, il mecenate dell'informatica lo venderà "in Inghilterra, Giappone o anche nel Terzo Mondo se dovesse servire".

Sembra chiaro che comunque le preoccupazioni siano rivolte alla legalità di un dispositivo simile, che avrà un raggio di circa tre isolati, in cui ogni individuo che si trova al suo interno può accedere alla sua rete.

D-Central utilizzerà un sistema di crittografia inedito, considerato non vulnerabile agli attacchi dell'NSA, tuttavia la sua destinazione principale sembra quella dei campus universitari americani:

Non riesco ad immaginare che ci siano studenti universitari non interessati ad un prodotto del genere

ha affermato McAfee.


Il prodotto dovrebbe essere ultimato nei prossimi sei mesi, el'annuncio ufficiale potrebbe arrivare fra poco più di 170 giorni, come mostra il conto alla rovescia sul sito ufficiale.

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