martedì 16 settembre 2014

Sui nuovi iPhone 6, chip NFC abilitato solo per i pagamenti Apple Pay

Fra le tante novità annunciate durante l'ultimo evento Apple è stato presentato anche un nuovo sistema di pagamento, basato sulla tecnologia NFC.


Finalmente, aggiungiamo noi, anche il brand della mela si è adeguata alla concorrenza anche se, come di consueto, a Cupertino ci vogliono mettere del loro. 

Ovviamente, ancora una volta, Apple preferisce limitare l'usabilità dei propri terminali, chiudendo il proprio sistema operativo, infatti, il chip e l'antenna NFC presente su iPhone 6 sono bloccati ed è permesso l'uso, esclusivamente per i pagamenti mobili e nient'altro.

Chi sperava che l'integrazione di un chip NFC avrebbe portato iPhone 6 pienamente ai livelli di un Nexus del 2012 sbagliava per almeno una ragione: l'NFC di Apple non supporta neppure la metà delle feature previste normalmente dalla concorrenza.

E qui, forse hanno ragione coloro i quali si sono presi la briga di sbeffeggiare il nuovo melafonino.




È uno dei tormentoni fondamentali della diatriba Android-iOS: ogni volta che qualcuno ci chiede di inviare un contatto o una foto tramite Bluetooth, ci tocca rispondere imbarazzati che non possiamo farlo, perché mamma Apple ha impedito tale funzionalità; su iPhone e iPad, il Bluetooth si usa solo per la navigazione e lo streaming audio, il resto è taboo.

E stessa storia per il Touch ID lanciato l'anno scorso con iPhone 5s. Fino a poco tempo fa si poteva usare esclusivamente per gli acquisti su iTunes Store e per lo sblocco del dispositivo; poi, per fortuna, al WWDC è stato annunciato il cambio di rotta, e ora tutti gli sviluppatori possono accedere alle funzionalità avanzate del sensore di impronte digitali e sostituire definitivamente le password alfanumeriche.

Coerentemente con la corrente seguita finora, anche il chip e l'antenna NFC presenti su iPhone 6 soffriranno di limitazioni analoghe. Insomma, per il momento dimenticate pure il pairing degli speaker, l'interattività dei tag NFC, gli impieghi in domotica e qualunque altra diavoleria vi venga in mente. La conferma arriva da un portavoce Apple:

In una intervista mail [...], un portavoce Apple ha confermato che il chip NFC di iPhone 6 e iPhone 6 Plus è destinato esclusivamente ad Apple Pay. Come per il Touch ID su iPhone 5s, Apple sta tenendo NFC lontano dagli sviluppatori, almeno per questo primo anno. [...] Diversamente dal Touch ID, tuttavia, non troverete alcun materiale di marketing per promuovere NFC come una delle feature principali; sarà solo una componente di Apple Pay.

Come sicuramente saprete, Apple Pay è il nuovo sistema di pagamenti mobili della mela che intende mandare in pensione contanti e carta di credito, rendendo l'acquisto di beni e servizi semplice come un clic; per procedere ad un pagamento, basta sfiorare il Touch ID col dito, attendere qualche secondo e il gioco è fatto, tra l'altro nel pieno rispetto della privacy dell'utente.

Il servizio verrà lanciato ad ottobre negli USA sotto forma di aggiornamento gratuito ad iOS 8, e sarà inizialmente disponibile almeno in 220.000 punti vendita che hanno già aderito all'iniziativa.

Ovviamente, a Cupertino non piace essere in pace con l'universo dell'elettronica, infatti, non ha fatto a tempo a presentare il suo nuovo sistema di pagamento che, si è inimicato il primo competitor.

Neanche il tempo di vedere la nuova funzionalità di iOS 8 all'opera, che PayPal ha già deciso di costruire la propria barriera difensiva contro Apple Pay, comprando una pagina sul San Francisco Chronicle di ieri, dov'è apparsa la seguente scritta:


Noi, la gente, vogliamo che i nostri soldi siano più sicuri dei nostri selfie."



Il riferimento va chiaramente al fattaccio battezzato col nome di The Fappening e alle foto delle celebrità finite online, attraverso l'appropriamento indebito da parte di alcuni hacker tramite la piattaforma iCloud.


Ad ogni modo, consapevole di avere tutti gli occhi puntati addosso, Apple ha già fatto sapere che per Apple Pay introdurrà un sistema di sicurezza basato, come già detto, su Touch ID, con numeri a 16 cifre generati dinamicamente per ogni transazione in sostituzione di quelli reali delle carte di credito memorizzate all'interno della sua piattaforma.

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