martedì 21 maggio 2013

Guvent Ozel sfrutta le onde cerebrali per spostare le pareti

Muovere i muri di una stanza solo con la forza del pensiero? E' l'idea che sta alla base dell'installazione dell'architetto turco Guvenc Ozel.


Il rifugio a forma di igloo è composto da pannelli esagonali programmati per comprimersi e espandersi a comando ed è parte di uno show realizzato all’interno della Biennale di Istanbul. Ozel ha comprato un lettore di onde cerebrali ed ha aggiunto uno script che trasforma le attività cerebrali dell’utente in comandi di movimento da ridirigere ai pannelli.

Stando vicini al muro semicurvo, i visitatori possono controllare la dimensione dei pannelli e regolare la loro deformazione semplicemente concentrandosi e battendo le ciglia.

E' un esempio semplice di come la scienza cerebrale e l’architettura possano incontrarsi. 


I neurologi e gli architetti hanno spesso fuso le loro professioni, ma fino ad ora la ricerca su come l’architettura possa direttamente influenzare il cervello e viceversa è stata limitata dal costo eccessivo della tecnologia. Questo, adesso, sembra in via di cambiamento perché, lentamente, l’hardware che si trova comunemente nei negozi rende possibile a designer con un po’ di esperienza di sperimentare in questo campo.

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