venerdì 10 maggio 2013

103 milioni di euro di multa a Telecom: così sentenzia l'Antitrust

L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha stabilito una sanzione complessiva di 103,794 milioni di euro per Telecom Italia, la quale è stata riconosciuta colpevole di abuso di posizione dominante nella fornitura di servizi di accesso alla rete locale e alla banda larga, ostacolando così l'operato dei concorrenti nel campo dei servizi di telefonia e di connettività.


L'Antitrust ha inoltre diffidato la società dal reiterare tali comportamenti in futuro. L'Antitrust ha identificato due distinte condotte di Telecom Italia: anzitutto la società ha presentato ai concorrenti un numero ritentuo "ingiustificatamente elevato" di rifiuti per l'attivazione dei servizi all'ingrosso, trattando gli ordinativi provenienti dagli altri operatori in modo discriminatorio rispetto a quelli provenienti dalle divisioni interne e rendendo quindi difficoltoso per gli altri operatori il processo di attivazione dei servizi di accesso alla rete.

Questo comportamento ha portato ad una sanzione di 88,182 milioni di euro, considerando alcune attenuanti (riconosciute alla società per le varie attività avviate sin dal 2009 con lo scopo di migliorare le procedure di accesso ai concorrenti) e l'aggravante della recidiva, in quanto Telecom è già stata condannata per abuso di posizione dominante legata a condotte per ostacolare i concorrenti.

In secondo luogo Telecom Italia ha applicato una serie di politiche promozionali nei confronti della grande clientela business per il servizio di accesso al dettaglio alla rete telefonica fissa, tali da non poter permettere ad un concorrente di poter operare in modo redditizio nel medesimo mercato.

L'Antitrust afferma che la società ha composto una politica tariffaria, per il periodo 2009-2011, in grado di comprimere i margini degli altri operatori, dati i costi di accesso alla rete ad essi praticati. In questo modo si è venuta a creare di fatto una restrizione della concorrenza sul mercato per i servizi di accesso alla clientela non residenziale. Nello specifico l'Antitrust ha domostrato che Telecom non sarebbe stata capace di offrire i servizi ai prezzi praticati senza andare in perdita se avesse sostenuto i medesimi costi all'ingrosso praticati ai concorrenti.

In questo caso l'Autorità ha stabilito una multa di 15,612 milioni di euro considerando un'aggravante per la recidiva dato che, come nel caso già citato poco sopra, Telecom è già stata condannata per abuso di posizione dominante sulla base di condotte sostanzialmente analoghe.

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