lunedì 20 maggio 2013

I progetti più innovativi dall'Intel International Science and Engineering Fair

La nuova generazione è costituita da fannulloni o ancor meglio da "bamboccioni"? Beh sicuramente è un'affermazione discutibile come discutibile è il pulpito dal quale è stata pronunciata. 


In ogni caso, l'attacco alle giovani leve non può valere assolutamente per questi "brilliant young brains"

Parliamo di eccellenze, parliamo dei ragazzi che hanno vinto il concorso organizzato da Intel.

Rispetto alla foto abbiamo: 

  • La 18enne Eesha Khare, sua è l'invenzione del supercondensatore in grado di diventare la batteria di uno smartphone che si ricarica in appena 20-30 secondi, che le ha permesso di vincere l'Intel International Science and Engineering Fair e un premio da 50.000 dollari;
  • Il 19enne Ionut Budisteanu con il suo modello di intelligenza artificiale che può portare alla realizzazione di un'auto che si guida da sola più economica degli attuali prototipi, ha vinto il Gordon E. Moore Award da 75.000 dollari.
  • Il 17enne Henry Lin ha creato un modello che simula migliaia di galassie, aggiudicandosi l’Intel Foundation Young Scientist Award.

L'invenzione di Eesha, tuttavia, è quella più futuribile perché tutti noi vorremmo che il nostro smartphone si caricasse più velocemente e le aziende sperimentano nuovi tipi di batteria in continuazione.

Al momento, il supercondensatore è stato testato solo per accendere un LED, cosa che ha fatto perfettamente. Inoltre è di piccole dimensioni e flessibile ed è in grado di gestire fino a 10.000 cicli di ricarica: molto di più di una comune batteria.

Certo è un prototipo lontano dalla commercializzazione, ma se una ragazza di 18 anni (decisamente molto intelligente) è riuscita a realizzarne uno funzionante tutto da sola, presumibilmente ci sarà anche qualche multinazionale in grado di copiarlo e di industrializzarlo.

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