giovedì 15 maggio 2014

Microsoft cambia strategia sull'abbinata Kinect e Xbox One

Molti, si sono affrettati ad acquistare una console next-gen e probabilmente si saranno posti il problema di scegliere fra Xbox One o PlayStation 4.


Molti hanno propeso per la console di Sony, proprio per il risparmio di cento euro rispetto alla console rivale. Un'altro deterrente, potrebbe essere il "bundle obbligato" con cui viene venduta la console di Redmond.

A differenza di Xbox360, con la nuova generazione, Microsoft ha pensato di inserire nella confezione, anche il sensore di movimento kinect 2, e di ottimizzarne l'integrazione, dedicando parecchie risorse della CPU a quest'ultima.

Molti acquirenti di Xbox One, hanno concluso l'acquisto malgrado avrebbero fatto a meno di kinect. 

Analizzando i dati d'utilizzo, una cospicua percentuale di utenti, utilizza kinect soprattutto per le funzionalità relativa ai comandi vocali. Quindi perché implementare un devices così complesso da 100 euro, quando con una manciata di euro, si poteva realizzare un dispositivo per il comando vocale?

Inoltre il gap prestazionale tra le due console, è ancora abbastanza evidente (anche se il parco titoli attualmente disponibile è ancora limitato e l'ottimizzazione dei videogames non è ancora rodata).

L'ambiguità della scelta di inglobare kinect nella confezione sin dal lancio, pare ancora più controversa, dopo le dichiarazioni di Yusuf Mehdi (Head of Xbox Business Strategy and Marketing di Microsoft Corporation).

Durante una dichiarazione a Polygon, ha parlato dello sforzo di Microsoft, per individuare i vantaggi della separazione di kinect da Xbox One. Sembrerebbe che una scelta simile potrebbe consentire di sfruttare la capacità di calcolo prima dedicata al sensore di movimento per altri scopi, come il rendering dei videogiochi.

Stiamo valutando insieme agli sviluppatori di videogiochi come poter sfruttare questa capacità di elaborazione e vi faremo sapere a breve

ha dichiarato Mehdi.

Secondo precedenti comunicati di Microsoft, il sistema riserva il 10% della capacità di elaborazione ai servizi di sistema, tra cui la modalità Affianca e, appunto, kinect.

Sostanzialmente, la console deve gestire i comandi vocali impartibili tramite kinect, che in qualsiasi momento potrebbe essere sollecitato per l'attivazione di una funzione o il lancio di un'applicazione, e la componente di tracciamento delle parti del corpo. Mentre con Xbox 360 queste operazioni erano gestite dal codice dei singoli giochi, con Xbox One è il sistema che deve direttamente occuparsene. La nuova console, infatti, in qualsiasi momento potrebbe essere chiamata a gestire un comando vocale, perlomeno fin quando kinect è stato componente essenziale del sistema.

Questo 10% di capacità di elaborazione, quindi, potrebbe essere adesso in parte liberato, anche perché Microsoft potrebbe aver dedicato a kinect più potenza di quella effettivamente necessaria, pensando a futuri aggiornamenti e all'aggiunta di nuove funzionalità via kinect.

Microsoft aveva già detto in passato che sempre più risorse sarebbero state liberate dal sistema operativo di base della console, e concesse finalmente agli sviluppatori. Sappiamo bene, infatti, come molti giochi girino a una risoluzione nativa inferiore su Xbox One rispetto a quanto accade su PS4.



Ora, da qualche giorno circola la notizia dell'uscita a breve di una Xbox One senza kinect per 399 euro e ciò potrebbe far pensare che la compagnia abbia preso coscienza di un proprio errore. Ma Yusuf Mehdi non lo ammette, anzi, rilancia:

Sono convinto che vendere Xbox One insieme a kinect sia stata la scelta giusta, volevamo offrire una nuova esperienza per la next-gen e credo che ci siamo riusciti. Basta guardare i dati: l'ottanta per cento degli utenti Xbox One usa il dispositivo kinect e la funzionalità relativa ai comandi vocali è estremamente utilizzata. Abbiamo fatto la scelta giusta vendendo Xbox One insieme a kinect, ma ora è il momento di offrire ai nostri consumatori una scelta più ampia.

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