venerdì 24 gennaio 2014

Facebook ha le ore contate... o forse no!

L'arrivo di Facebook ha rivoluzionato il modo di comunicare di un'intera generazione. I ragazzi di tutta la terra hanno iniziato a mostrare se stessi tramite fotografie, mood e post ispirati a sport, politica e cronaca.


Non tutti però stimano i social network, e oltre a noi (posizione assai poco rilevante), anche una delle Università più quotate e prestigiose del globo (Princeton) ha cercato una connessione tra il destino del celebre social network (fb in particolare) ed il decorso di una malattia. 

Due dottorandi dell'Università di Princeton hanno infatti provato a usare gli strumenti dell'epidemiologia per analizzare le tendenze di crescita dei social network, scoprendo che un modello usato per descrivere il contagio da parte di una malattia si applica perfettamente anche alla crescita di servizi come MySpace o Facebook.

Secondo John Cannarella e Joshua Spechler, che utilizzavano il modello anche per fare previsioni per il futuro: Facebook, infatti, stando all'articolo, andrà incontro ad un calo dell'80% degli iscritti nel giro dei prossimi tre anni. Certi sospetti, come sappiamo, e come abbiamo già potuto verificare, non sono esenti dall'influenzare le quotazioni delle Società. Risultato? A Facebook la cosa non dev'essere andata giù, in risposta, sul profilo di Mark Develin, matematico statunitense di fama, attualmente impegnato nel migliorare il motore di ricerca di Facebook, è apparsa oggi una nota, firmata anche dai colleghi Lada Adamic e Sean Taylor e intitolata "Smontando Princeton".

Develin e i colleghi si sono avventati sui due poveri dottorandi, in direzione dei quali si sono concentrate la loro ironia e il loro sarcasmo, facendo notare che il destino nefasto di Facebook sarà lo stesso a cui dovrà far fronte anche l'Università, stando a quanto detto dagli analisti di Princeton, sottolineando infine la superficialità dell'operato e dei protocolli della facoltà. 

Che dite, Mark Zuckerberg dovrà trovarsi un nuovo lavoro, oppure potrà continuare ad occuparsi del suo impero multimilionario?

0 commenti:

Posta un commento

 
Tecnodiary2 © 2011