giovedì 9 gennaio 2014

Estonia: il paese che non t'aspetti. Mobile Payment, Wi-fi e molto altro

Oggi, durante l'attesa estenuante nella sala d'attesa di una clinica, mentre aspettavo il termine di un micro-intervento chirurgico subito da mia madre, ho avuto la possibilità di fare quattro chiacchiere con altri degenti e i rispettivi accompagnatori. 


Lo spunto per il post di oggi, deriva proprio da una di queste conversazioni, quando la mia favella è entrata in collisione con quella di un ingegnere, occupato nel settore delle comunicazioni digitali, o più in generale nell'IT. Parlando di applicazioni per i nostri amati smartphone, ho sollevato la critica al mancato sfruttamento delle potenzialità dei nostri terminali. 

Entrando in dettaglio, forse per un suo interessamento professionale diretto, ci siamo soffermati sull'aspetto dei pagamenti, sull'NFC, voluto da tutti e utilizzato da nessuno e sulla mancanza di uno standard unificato, per sfruttare la tecnologia.

La parola chiave, per quanto riguarda il panorama nazionale, sembra essere ricerca dello STANDARD unificato, un vero e proprio viatico per far sbocciare i pagamenti tramite cellulare.

La cosa più sorprendente, per esperienza diretta del mio interlocutore, è la facilità con cui questa tecnologia, che fatica a spiccare il volo in Italia, prenda piede in modo quasi capillare in paesi ritenuti dell'area ex-sovietica ritenuti da tutti retrogradi e spartani. Inutile dire, che la mia curiosità a questo punto si è scatenata e la prima risposta è stata questa: è l'Estonia, la prima della classe.

La piccola repubblica baltica, infatti, è all'avanguardia nell'innovazione digitale, inclusi i pagamenti elettronici; da dieci anni, ormai, è attivo il Mobile Payment in territorio estone.

Se Stati Uniti, Giappone e Cina, nell'immaginario collettivo, rappresentano il gota delle patrie tecnologiche, probabilmente questo non è poi così vero. Se ai tempi d'oro, l'Urss aveva tenuto testa all'egemonia tecnologica statunitense, ora ciò che balza agli occhi di tutti quanti è l'arretratezza portata dal regime comunista. Con lo scioglimento dell'Unione Sovietica, però, la voglia di riscatto era fervente e paesi come l'Estonia, che ha raggiunse l'indipendenza solo nel 1991, non ha certo perso tempo.

La Repubblica Estone abitato, vanta 1,3 milioni di abitanti, con una densità della popolazione pari a 28 abitanti/km2 contro i 198 dell'Italia e i 337 del Giappone ed è ricoperto per oltre il 50% da foreste, con una media di 3.000 alberi per abitante, e possiede 1251 isole, parecchie disabitate. 

Pensate che essere il primo Paese ad adottare i pagamenti via smartphone sia il massimo che sia riuscito a produrre una nazione simile? Dovrete riconsiderarlo, leggendo le righe che seguiranno. Il Paese delle meraviglie ha inventato Skype (il noto software gratuito di messaggistica istantanea e VoIP) e Kazaa (la prima rete di file-sharing), oltre ad avere disseminato reti Wi-Fi gratuite disponibili ovunque: 1140 luoghi di collegamento rapido su una superficie di 45mila km quadrati.

Un miraggio per noi Italiani, che pensiamo alla notizia da prima pagina quando all'alba del settembre 2013 la città di Firenze annuncia di essere la prima tra le grandi città italiane ad offrire la rete WiFi free. Basti pensare che (esperienza personale) esistono ancora hotel che fanno pagare il servizio wi-fi con tariffe imbarazzanti.

Oggi, la leadership mondiale in tecnologia è solo uno dei suoi primati: vanta infatti un'economia in attivo e nella classifica annuale delle Nazioni con più alta libertà economica, stilata dalla fondazione Heritage, si piazza al 16º posto nel Mondo e al 7º tra i Paesi europei. Questi fantastici risultati sono il compimento del progetto di informatizzazione "Tiigrihüpe" ("balzo della tigre", in lingua estone), lanciato nel 1992, quando l'allora Primo Ministro Mart Laar e il suo Governo di trentacinquenni diedero alla nazione una flat tax, il libero scambio, una moneta solida e le privatizzazioni. Nel 2007 la nazione estone è stata anche la prima ad avere una votazione online in un’elezione politica nazionale.

Come anticipato in precedenza, il Paese estone è pioniere anche nel campo dei pagamenti elettronici e, oggi, l'80% della popolazione è cliente online delle banche e infatti il Paese occupa il secondo posto al mondo per l'Internet banking. Un rapporto della Bank of Estonia riporta che nel primo trimestre del 2012 il 99,3% di tutti i trasferimenti bancari nazionali non-cash è stato effettuato online e che alla fine dello stesso anno i pagamenti con carta hanno superato quelli dei prelievi di contante sia per quanto riguarda l'ammontare complessivo, raggiungendo i 325 milioni di € mensili contro i 303 milioni di € dei prelievi, sia per numero di operazioni con 600 mila transazioni quotidiane con carta contro i 117 mila prelievi di contante.

Non stupisce quindi, il fatto che già nel 2002 l’Estonia fu la prima nazione al Mondo a introdurre un sistema di Mobile Payment che permetteva di pagare taxi, ristoranti, alberghi e merci nei negozi con il cellulare e che da allora i cittadini estoni pagano i parcheggi con un SMS.

Per gli utenti autoctoni, utilizzare internet per fare qualunque cosa è la normalità: la firma elettronica per i documenti è disponibile già dagli anni ‘90, hanno le loro cartelle cliniche digitali archiviate in Cloud e consultabili istantaneamente quando necessario e presentano la dichiarazione dei redditi annuale online, impiegandoci il tempo necessario a bere un caffè.

Forse dovremmo smetterla di ispirarci a Paesi come gli Stati Uniti o la Germania, dove scandali come quello della National Security Agency, orientando il nostro sguardo verso realtà con un background più povero, ma con una spiccata voglia di emergere e distinguersi.

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