venerdì 19 giugno 2015

Minds.com: Anonymous sfida Facebook

Un nuovo social network è all'orizzonte e promette maggiore trasparenza, sicurezza e privacy rispetto a Facebook ed altri giganti già consolidati nel settore.


In realtà, il gruppo di programmatori da cui arriva è tutt'altro che trasparente e sicuro, ma se non altro è nemico giurato delle istituzioni e delle organizzazioni (vedi Facebook) governative e non.

Sponsorizzato da un gruppo di hacktivist Anonymous, il nuovo servizio si occuperà di proteggere tutti i contenuti degli utenti con algoritmi crittografici avanzati, che permetteranno agli stessi di non  essere sbirciati dalle agenzie di sorveglianza governative e dagli inserzionisti pubblicitari.

Ad una prima occhiata, Minds.com, così si chiama il servizio, non sembra discostarsi da qualsiasi altro social network. Fornisce gli ultimi aggiornamenti di un contatto ai suoi "seguaci", e consente agli amici di commentare e condividere post. Le differenze più importanti sono però dietro le quinte: il nuovo servizio social di Anonymous non punta a generare profitti dalla vendita dei dati dell'utente, anzi i piani del gruppo sono diametralmente opposti. L'obiettivo del Social Network è quello di tenere al sicuro tutti i contenuti degli iscritti.

Questo, senz'altro evidenzia un punto a favore del Social Network, ma porta con sé i pericoli che contraddistinguono questo tipo di operazione. Non si corre il rischio di favorire coloro che accedono alla rete alla ricerca di relazioni non proprio sane e lecite?

Il nuovo social conterrà alcuni elementi di "gamification": attraverso l'interazione con alcuni contenuti, l'utente sarà premiato con un sistema a punti con i quali si otterrà una visibilità maggiore per i propri post personali. In altre parole, Minds.com vuole avvantaggiare gli utenti più attivi: più si è attivi nel servizio, maggiore sarà la priorità dei contenuti prodotti dallo stesso utente.

Differentemente da quanto avviene su Facebook, l'algoritmo che Minds.com utilizzerà per indicizzare i contenuti sarà "trasparente" e disponibile pubblicamente. Infatti, l'interno portale sarà open-source, consentendo pertanto a sviluppatori terzi di offrire le proprie idee per migliorare la qualità del servizio. Proprio in questo aspetto è da considerare l'apporto del gruppo Anonymous.

Il fondatore di Minds.com, Bill Ottman, ha dichiarato:

Sono gli utenti che devono avere il controllo dei social media, in tutti i sensi. Molte compagnie vantano di offrire la privacy e dicono che usano algoritmi di crittografia. Ma non c'è crittografia efficace se non puoi ispezionare il codice per verificare un'eventuale presenza di backdoor inserite appositamente.

Il particolare modello di business ha suscitato le curiosità degli hacktivist, che stanno radunando un gruppo di sviluppatori per lavorare sull'ambizioso progetto:

Anonymous chiama a raccolta hacker, designer e programmatori in tutto il mondo. Vogliamo collaborare insieme sul codice di Minds.com e costruire un servizio che sia veramente del popolo, dal popolo e per il popolo

ha scritto il gruppo sulla sua pagina Facebook.

Il progetto è stato lanciato formalmente via desktop e mobile lo scorso lunedì, ma già prima dell'annuncio ufficiale aveva ottenuto un buon riscontro dal pubblico.

Ottman sostiene che abbia già generato circa 60 milioni di visite, molte delle quali provenienti da utenti "interessati a forme di media alternative" uniti da un solo obiettivo: ottenere vera libertà su internet.

0 commenti:

Posta un commento

 
Tecnodiary2 © 2011