giovedì 25 giugno 2015

Google studia il suo bracciale medico

La società di Mountain View sta lavorando su un nuovo dispositivo indossabile da affidare alle strutture cliniche, in modo tale che possano controllare le condizioni salutari dei propri clienti basandosi sui dati raccolti: un braccialetto per il fitness con una spiccata vocazione per l'aspetto salutistico. 


E' Bloomberg a riportarlo. Secondo quanto illustrato, non solo misurerà il battito cardiaco, il polso e la temperatura corporea con una frequenza di un singolo minuto, ma sarà anche in grado di informare l'indossatore a riguardo di informazioni "esterne" al suo organismo stesso, come ad esempio eventuali esposizioni nocive ai raggi solari.

Ad occuparsi del wearable è lo stesso laboratorio Google X a cui dobbiamo progetti decisamente ambiziosi, come ad esempio i Glass, l'automobile a guida autonoma, Loon, molti dei quali troppo spinti al futuro per poter essere ben digeriti dal pubblico attuale.

L'indossabile di Big G non sarà comunque inteso per l'utente comune, ma verrà utilizzato negli studi clinici, e il suo uso prescritto ai pazienti per monitorarne gli aspetti sensibili per la cura.

L'aspetto della salute è quello su cui al momento puntano maggiormente i vari produttori di indossabili. Pensati soprattutto per gli amanti del fitness e della cura del proprio corpo, i wearable di oggi vantano molte funzionalità che consentono proprio il monitoraggio dell'andamento dei propri esercizi ginnici sulla base delle informazioni raccolte dai vari sensori integrati.

L'obiettivo di Google è quello di creare un prodotto tanto affidabile quanto quello delle attrezzature professionali, in modo da essere utilizzato con scopi medici. I medici possono così monitorare la salute del paziente affidandosi a misure oggettive (e non basandosi sulle parole non sempre affidabili dei pazienti), e farlo in qualsiasi momento senza richiedere necessariamente la presenza fisica dello stesso paziente.

Un problema analogo a quello che vuole affrontare Apple con ResearchKit, la piattaforma software per le strutture cliniche.

Le implementazioni delle due società sono comunque particolarmente diverse, con Apple che si rivolge soprattutto all'utente finale e Google che offre le tecnologie direttamente ai professionisti del settore. Non è la prima volta che Google si spinge verso il settore della salute.

Fra i progetti "medici", Big G sta lavorando su lenti a contatto per la misura del diabete e collabora con l'industria farmaceutica per la lotta alla sclerosi multipla.

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