giovedì 7 maggio 2015

Nick Hayek e il futuro degli indossabili

Tecnodiary2 è da sempre alla ricerca di notizie sul mondo della batterie, soprattutto alla luce del fatto che sempre più dispositivi ci accompagnano nell'arco della giornata.


I devices, di dimensioni sempre più piccole, fanno ormai capolino su polsi, a cavallo del naso e nelle tasche di tutti noi. 

Se molti degli indossabili in circolazione, ad oggi, non riescono a superare la giornata in maniera agevole, e l'intera settimana su singola carica è sostanzialmente utopica sui modelli con display avanzati, la prospettiva futura deve decisamente virare, come ha dichiarato Nick Hayek (CEO di Swatch), durante un'intervista al settimanale svizzero Handelszeitung. 

Lo stesso Amministratore Delegato del marchio svizzero interpellato dal settimanale si è espresso così:

Chiunque riesca a portare sul mercato una batteria per smartwatch che non devi caricare per almeno sei mesi ha un serio vantaggio sui concorrenti. Stiamo lavorando intensamente su questo problema con il nostro gruppo di ricerca Belenos ed il produttore di batterie Renata. [...] Arriveremo sul mercato l'anno prossimo con una batteria rivoluzionaria installabile non solo negli orologi ma anche nelle automobili.

Contattato da Reuters, un portavoce della società ha confermato quanto dichiarato da Nick Hayek, che è nello specifico il più grande produttore di orologi al mondo in termini di volumi di vendita.

Swatch ha già annunciato alcuni smartwatch con una buona autonomia, ma parliamo di modelli fortemente specifici come ad esempio Touch Zero One, pensato soprattutto per i giocatori di volley. È chiaro che il settore sta aspettando una tecnologia come quella promessa da Hayek, ma sarà sufficiente per decretare il successo della categoria e, soprattutto, l'annuncio del CEO di Swatch sarà rispettato l'anno prossimo?

Se da una parte Apple Watch sembra aver riscosso un ottimo successo di pubblico iniziale, di contro Google ha fatto un mezzo fiasco con Android Wear. Si tratta di prodotti che hanno più senso per alcune nicchie di mercato (runner, amanti del fitness), ma ancora forse non pronti per il pubblico di massa.

L'autonomia è uno dei più grossi problemi, è vero, ma molti utenti si chiedono ancora cosa riesca a fare uno smartwatch meglio di altri prodotti sul mercato, e quali siano i reali vantaggi di averne uno al polso. Il tutto condito da prezzi di listino molto, forse troppo elevati rispetto agli orologi più tradizionali. Attendiamo quindi l'evoluzione delle batterie e la miglior integrazione tra le app disponibili al momento.

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