La vera notizia però risiede nel fatto che, contrariamente alle aspettative, il nuovo nato in casa Apple non sconvolgerà affatto l’industria (almeno non ancora). La questione non è tanto "se" ma "quando" arriverà e, contrariamente alla percezione degli altri analisti, la vera differenza non la faranno i contenuti ma tutto il resto. Per esempio, la scissione tra contenuti e canali tematici:
Mentre molti credono che il differenziatore chiave della televisione di Apple saranno i contenuti, ci aspettiamo un lancio che potrebbe non necessariamente rivoluzionare l’industria dei contenuti. In definitiva, riteniamo che i consumatori e Apple vogliano canali slegati e più opzioni come il time shifting, ma notiamo anche che i detentori dei contenuti sono refrattari al cambiamento. […] Noi scommettiamo che i consumatori siano disposti a pagare di più fintanto che il computo totale del loro conto tv si riduca drasticamente; in altre parole, pagare di più i canali ma vedere soltanto quelli effettivamente desiderati. In ultima analisi, crediamo che tra 5 anni Apple avrà avuto una grossa influenza sulle modalità con cui la gente consuma i contenuti sulle proprie TV.
I punti fondamentali su cui Munster scommette sono tre:
- Il primo è ovviamente l’interfaccia, progettata secondo i più elevati canoni di Cupertino e integrata con Siri;
- L’altro punto di forza sarà rappresentato dall’integrazione con App Store; secondo Munster potrebbero arrivare i primi giochi controllati con la voce, con gli iPhone ed iPad (qualcuno ha detto Wii U?) e perfino col motion capture integrato nel display (qualcun altro ha detto Microsoft Kinect?).
- Il Design si differenzierà dai competitor per i materiali e le forme; con ogni probabilità l’alluminio la farà da padrone, e i cavi saranno ridotti all’osso.
Un tale elevato tasso di raffinatezza tecnologica porterà i prezzi del televisore in un range compreso tra i 1.500$ e i 2.000$. Infine i display LCD (non OLED) spazieranno dai 42″ ai 55″.
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