sabato 4 febbraio 2012

Dotcom rimane in carcere. Nuova udienza il 22 febbraio

Via abbiamo già parlato abbondantemente del caso MegaUpload. Notizia recente riguarda Kim Dotcom, al secolo Kim Schmitz, fondatore di Megaupload, e la conferma della sua permanenza in carcere.


Lo ha deciso la Corte Suprema neozelandese, adducendo ancora una volta il pericolo di fuga: il 38enne, infatti, con tutte le risorse che ha a disposizione (inclusi un elicottero e un jet privato) se rilasciato su cauzione potrebbe lasciare il Paese ed evitare così l’estradizione negli Stati Uniti, dove lo attende un processo per violazione di copyright, racket e riciclaggio di denaro. A nulla sono serviti i vari tentativi del suo legale difensore, Paul Davison - le condizioni di salute di Dotcom non sono idonee al regime carcerario, sua moglie è a casa in attesa di due gemelli e il possesso di elicottero e jet non sono garanzia di fuga - il giudice McNaughton è stato irremovibile: Dotcom resterà in carcere almeno fino al 22 febbraio, giorno della nuova udienza per estradizione.

Intanto, ed è forse questo che interessa di più i vecchi utenti di Megaupload, proseguono i tentativi per poter recuperare i file di fatto congelati con la chiusura del servizio da parte dell’FBI. Mentre le compagnie di hosting Carpathia Hosting e Cogent Communications Group dovrebbero mantenere in vita quei file per almeno altre due settimane, la Electronic Frontier Foundation si sta impegnando per il loro recupero.


Per tutti gli aggiornamenti del caso vi consigliamo di monitorare i siti internet comunicati dalla Carpathia (www.carpathia.comwww.megaretrieval.com) attraverso i quali gli utenti verranno avvisati, con almeno una settimana di anticipo, nel caso in cui si decida di cancellare tutto.

In ogni caso noi ci terremo informati sul caso e vi aggiorneremo.


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