mercoledì 15 febbraio 2012

Il fallimento di Kodak

Il colosso della fotografia Kodak era in cattive acque ormai da qualche tempo. Adesso è definitivo: questo inizio 2012  ha portato l'azienda statunitense alla bancarotta, e da ieri anche la sua uscita dal mercato delle fotocamere digitali.


Sembrano passati secoli dal quelle edizioni di Photokina in cui Kodak occupava da sola un intero padiglione. Era impensabile che un'azienda che ha sempre avuto l'obiettivo di innovare si trovi ora a svendere i suoi pezzi per salvare il salvabile.

La storia di Kodak è lunga, si svolge nell'arco di più di centotrenta anni e parte dell'idea di George Eastman e dal suo piccolo laboratorio a Rochester, New York. La storia parte da Rochester e lì ne è sempre rimasta ancorata: questo è uno degli aspetti che alcuni considerano uno dei grossi errori del colosso statunitense.

Troppo legato al suo DNA 'Made in USA' Kodak Eastman Company non ha saputo negli anni cruciali della fine dello scorso secolo aprirsi al mondo, fondare centri di ricerca all'estero, tastare il polso della situazione nei mercati più emergenti.

Il risultato è ormai evidente a tutti. Addio Kodak. Si chiude una pagina di storia della fotografia.

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