lunedì 12 dicembre 2011

Chrome: browser più sicuro di Firefox e Internet Explorer

Il browser web è uno strumento sempre più importante e strategico: è lo strumento con il quale si accede a informazioni o servizi, è il programma usato per l'home banking o per l'utilizzo della propria carta di credito per servizi di e-commerce.


La nuova manovra salva Italia, che tenta di favorire la tracciabilità dei pagamenti forse (mi astengo dal commentare tale manovra in quanto non mi pare la sede più indicata), favorirà l'aumento di transazioni di questo tipo e catalizzerà l'attenzione dell'intera categoria dei pirati informatici e dei truffatori in genere che approfitteranno non solo dei più rodati del settore ma anche dei soggetti sprovveduti e costretti a loro malgrado (o per lo meno invogliati) a ricorrere a tale mezzo di pagamento. Il rischio maggiore risiede nel fatto che le informazioni personali spesso vengono condivise con soggetti terzi attraverso il nostro browser prescelto. C'è chi preferisce Chrome, chi Internet Explorer, chi Firefox e chi ancora Opera o chissà quale altro software meno quotato.

Per valutare la sicurezza dei browser è stato realizzato un apposito studio che confrontato in alcuni scenari critici e analizzato il comportamento dei differenti browser. Lo studio è stato realizzato dai ricercatori di Accuvant e i dettagli sono riportati in questo documento pubblico.

Nelle prove condotte si è evidenziata la buona funzionalità delle soluzioni di sicurezza integrate in Chrome: gli sviluppatori di Google basano gran parte della sicurezza del browser sul'utilizzo di un'efficace sandbox capace di isolare il comportamento del browser dal sistema operativo, controllando e limitando l'accesso alle risorse del sistema. Un approccio simile mette quindi a disposizione limitate possibilità al browser, tali a garantire l'impossibilità di azioni malevole.

Al secondo posto di questa classifica si posiziona Internet Explorer che però viene indicato da Accuvant come più "permissivo" rispetto al sandboxing offerto da Chrome. Ciò si traduce in concreto in maggiori possibilità di sfruttare vulnerabilità insite nel browser Microsoft per accedere a dati o risorse del sistema e attuare azioni malevole. Lo studio ha anche evidenziato le migliori caratteristiche di Chrome rispetto agli altri nella gestione dei plug-in e nella limitazione delle possibili azioni illecite messe in atto attravesro tali software.

Mozilla Firefox viene indicato al terzo posto nella ricerca di Accuvant e questo risultato è stato pesantemente influenzato dalle tecnologie di sandboxing non ancora messe a punto dagli sviluppatori.

Ecco un rapido confronto tra i tre browser principali:


Ora vi mostriamo il documento messo a disposizione da Accuvant nella sua interezza:


In seguito alla pubblicazione di questi risultati è arrivata una pronta replica di Johnathan Nightingale, Mozilla director of Firefox engineering, che però non smentisce e non critica più di tanto i risultati presentati da Accuvant. Nightingale si limita a affermare che Firefox integra una serie di tecnologie capaci di limitare i problemi di sicurezza, inoltre sottolinea come le tecnologie di sandboxing - sulle quali comunque Mozilla si dichiara interessata - sono solo una delle soluzioni possibili. Per inquadrare ancor meglio i risultati di Accuvant va rilevato che lo studio è stato commissionato da Google.

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