venerdì 27 marzo 2015

Facebook's future

Nel corso della giornata di mercoledì Facebook ha tenuto la conferenza F8, annunciando le novità che non ti aspetti.


Mark Zuckerberg, alla guida del frequentatissimo Social Network, sembra intenzionato ad aggredire ogni singolo settore della rete, partendo dalla sua creatura, con il quale è già riuscito ad occupare una sostanziosa fetta del mercato, arrivando ai pagamenti online e passando dai videogiochi in realtà virtuale. Le novità annunciate prevedono alcune importanti aggiunte a Facebook Messenger e a Video. 

Il servizio di messaggistica istantanea: ha raggiunto i 600 milioni di utenti attivi mensilmente; una cifra che aumenta vertiginosamente con una progressione simile a quella di WhatsApp (che a gennaio ne contava 700 milioni). Sono i due servizi di messaggistica più utilizzati in mobilità, e si trovano entrambi sotto lo stesso tetto, quello di casa Zuckerberg.

In paragone, WeChat occupa una distante terza posizione con 468 milioni di utenti, Viber 236 milioni e Line 181 milioni. Ahinoi (lo ammetto, siamo di parte), il russo Telegram è ancora lontano, nonostante sia sempre più performante e introduca sempre più feature interessanti, senza aspettare la lentezza del blasonato WhatsApp.

Sulla base dell'enorme affluenza di pubblico, Facebook offrirà agli sviluppatori (e di riflesso anche agli utenti ovviamente) quella che chiama Messenger Platform:

Si tratta di una nuova piattaforma che gli sviluppatori possono utilizzare per progettare applicazioni che aiutano la gente a connettersi fra di loro

ad annunciarlo lo stesso Mark Zuckerberg, CEO di Facebook. Sfruttando i 600 milioni di utenti, lo sviluppatore può integrare la sua applicazione nel servizio di messaggistica, facendola apparire su uno store dedicato.


Facebook Messenger diventerà pertanto un ecosistema proprio, più complesso rispetto al passato e più in linea con quanto già attuato dai servizi concorrenti, come WeChat e Line.

Si tratta di una nuova corposa novità, che si aggiunge all'annuncio della possibilità di effettuare scambi di denaro attraverso il servizio. Sebbene la strategia non sia ancora fulgidissima, è chiaro che Facebook voglia mantenere Messenger e WhatsApp due entità separate: la prima più completa e complessa, la seconda in grado di attirare un'enorme fetta di pubblico con la sua specificità e, soprattutto, semplicità.

Entro poche settimane, ad esempio, gli utenti di Messenger americani potranno piazzare un ordine presso un rivenditore online. Una feature legata alla nuova piattaforma che consentirà nel tempo di sostituire le chat native presenti su molti siti della categoria, "pessime" secondo David Marcus di Facebook che ha parlato dell'introduzione della nuova feature.

Attraverso l'integrazione con Messenger, il rivenditore potrà anche inviare notifiche push verso il dispositivo utilizzato dall'utente.


Le novità su Facebook Video invece riprendono quanto fatto da Google sul suo YouTube.

Zuckerberg annuncia che i video sul social network supporteranno presto una modalità "sferica" a 360° in cui l'utente potrà interagire cambiando la visuale direttamente dalla Newsfeed. Novità pensata soprattutto per l'avvento dei primi caschi per la realtà virtuale, e che si aggiunge al nuovo Video Player integrato, ovvero una funzionalità con cui l'utente potrà integrare sul proprio sito web un qualsiasi video pubblicato sulla piattaforma di Facebook.

La competizione con Google si fa ancora più evidente con le novità annunciate su LiveRail, la piattaforma pubblicitaria in video che Facebook ha acquisito nel 2014. LiveRail adesso supportainserzioni pubblicitarie anche su dispositivi mobile, e non solo sui siti desktop, e può attingere - anonimamente - dalla mole di dati degli utenti iscritti su Facebook per un migliore tracciamento. La società specifica comunque che il suo LiveRail è diverso nei confronti di DoubleClick o AdMob di Google, e che tutti i servizi citati possono coesistere nello stesso ecosistema.


Laddove Google è più forte nel cosiddetto "intent data", Facebook riesce a capire meglio i gusti del singolo individuo, e tracciarne le esigenze in maniera "preventiva" sfruttando i dati raccolti sul social network.

Un'idea che anche Google aveva avuto con Google+, ma che non è riuscita a concretizzare per via della scarsa adesione del pubblico al progetto social di Mountain View. Sebbene la società non consideri l'espansione di LiveRail come un attacco diretto nei confronti della rivale, è chiaro che comunque parliamo di un campo d'azione molto simile, e che in futuro potrebbero contrastare fra di loro.

Zuckerberg e colleghi hanno inoltre parlato di parecchie novità nell'ambito delle Internet of Things (attraverso Parse), e ai contributi monetari (8 miliardi di dollari) che in cinque anni sono stati consegnati agli sviluppatori, che hanno utilizzato la piattaforma Facebook per la diffusione delle loro proprietà.

Google trema!

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