venerdì 13 luglio 2012

Il futuro dei dispositivi Ultrabook

Gli Ultrabook, sono approdati timidamente sul mercato dei pc portatili, non entrando così a pieno titolo nelle grazie dei consumatori. La mancata presa sugli utenti è imputabile verosimilmente nell'elevato prezzo (soprattutto i primi modelli disponibili) dei suddetti dispositivi.


Cosa rappresentano realmente questi pc portatili per l'evoluzione tecnologica? Gli Ultrabook possono essere considerati come un punto di svolta nel mondo dei PC portatili, sebbene con tempi e modalità diverse dalle ottimistiche previsioni di Intel, azienda a capo del progetto.


L'attuale seconda generazione Ultrabook, basata su piattaforme Core di terza generazione, hanno portato le prestazioni a livelli più elevati, offrendosi al pubblico a prezzi più appetibili rispetto a quanto visto sul finire dell'anno passato. L'adozione di soluzioni ibride in termini di storage (non più solo SSD, ma anche HDD + SSD di piccolo taglio), così come componentistica non per forza raffinata come l'alluminio per lo chassis, hanno permesso di rendere più abbordabili i prezzi, con un immediato incremento delle vendite.

L'approccio iniziale, infatti, ha scommesso forse un po' troppo su modelli di punta. Il desiderio di stupire, realizzando PC portatili molto sottili con SSD e design ricercato, ha sicuramente fatto centro sul pubblico, che però non è certo corso in massa ad acquistare un Ultrabook. Le intenzioni di Intel sono chiare: porre nuovi parametri nel concetto di PC portatile mainstream, ma per fare breccia in questa fascia di mercato non c'è alternativa al mantenere i prezzi bassi e non certo nell'ordine degli 800-1000 dollari della prima generazione.

Con quella cifra si potevano comprare due notebook di fascia bassa. Certo, questi modelli discount sono lontani dalle prestazioni degli Ultrabook, con design vecchi di anni, ma la fascia mainstream non la si conquista certo con cifre così elevate. La prima generazione può essere considerata una prova di stile e un "sondaggio", al fine di valutare sulle prime la risposta del pubblico. Ottima, nei commenti e nell'apprezzamento, ma a casa la gente portava altro. I numeri sono stati fatti, certo, ma ben lontani da quelli delle previsioni.

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