mercoledì 13 gennaio 2016

Google Car: incidenti evitati grazie all'uomo?

Sono stati 272 gli "errori di valutazione" registrati fra il 2014 e il 2015, che hanno coinvolto i veicoli autonomi di Google e avrebbero portato ad incidenti più o meno gravi se un intervento umano non li avesse evitati.


È quanto emerge sul più recente rapporto presentato dalla società al California Department of Motor Vehicles, che tutte le compagnie impegnate nella tecnologia per la guida autonoma devono consegnare alle autorità per stabilire o meno la reale sicurezza dei veicoli in cui viene implementata.

Fra le casistiche che le società devono riportare troviamo quelle situazioni in cui il "pilota di sicurezza", ovvero l'uomo delegato al controllo del corretto funzionamento dei sistemi automatizzati sulla vettura, ha avuto la necessità di intervenire per evitare il peggio.

Durante il periodo di 15 mesi, Google ha effettuato test su 49 automobili a guida autonoma, fra cui il suo caratteristico prototipo chiamato Koala e una flotta di Lexus RX450 modificate con tutti gli accorgimenti necessari per gli automatismi.

Le automobili hanno guidato del tutto autonomamente per circa 680 mila chilometri ma sono state coinvolte in 341 casi dove è stato consegnato il controllo al pilota di sicurezza perché i sensori non sapevano che azioni intraprendere in determinate circostanze, o dove il conducente è dovuto intervenire per evitare il peggio. I 272 errori di cui parlavamo sopra sono un misto fra problemi di comunicazione fra le diverse parti della vettura, letture erronee dei dati ottenuti dai sensori o problemi generici di manovra.

Nei casi riportati la vettura è stata comunque in grado di segnalare la problematica catturando l'attenzione del conducente e inducendolo a prendere il controllo con segnali audio o visivi.

Google ha tuttavia specificato anche che i suoi conducenti hanno preso il controllo della macchina "migliaia di volte", ma ha riportato nei documenti solo alcuni dei casi sulla base delle richieste delle leggi californiane, che necessitano di conoscere solo le situazioni in cui la macchina non riusciva a procedere spontaneamente.

Si sollevano quindi altri dubbi sulla reale efficacia delle tecnologie a guida autonoma. Da una parte troviamo molte società coinvolte nella ricerca e sviluppo degli automatismi, dall'altra l'ultimo report di Google lascia certamente qualche perplessità. Non si sono fatti aspettare i detrattori della tecnologia.

Come può Google proporre una macchina senza volante, freni o conducente quando i suoi test indicano che in oltre 15 mesi la tecnologia ha fallito consegnando il controllo al conducente ben 272 volte, con il collaudatore che ha ritenuto di dover intervenire 69 volte?

ha dichiarato John M. Simpson, direttore del Privacy Project di Consumer Watchdog. Google è comunque l'unica ad aver pubblicato il suo report fra le sette società incaricate a farlo.

VW/Audi, Mercedes Benz, Delphi Automotive, Tesla Motors, Bosch e Nissan dovranno presentare a breve la propria documentazione, e sarà interessante vedere se le varie tecnologie siano già al passo con quelle di Google, o se il colosso di Mountain View sia al momento il riferimento per quanto riguarda la guida autonoma.

0 commenti:

Posta un commento

 
Tecnodiary2 © 2011