giovedì 14 gennaio 2016

Droni e Anti-Droni

Droni, IoT e accessori per la realtà virtuale stanno prendendo sempre più piede, spingendo le autorità ad introdurre nuove normative.


Negli Stati Uniti, per "proteggersi" da invasioni (della privacy e non) non gradite, si è proceduto da un lato ad in tradurre nuove leggi ad hoc e dall'altro a studiare nuovi strumenti specifici per limitare l'operatività dei "devices volanti".

La Michigan Technological University ha mostrato un "drone anti-drone" che può sparare una rete a mezz'aria e intrappolare un altro velivolo delle stesse dimensioni, rendendolo totalmente inoffensivo.

Il progetto, chiamato Robotic Falconry, è stato capitanato dal Dr. Mo Rastgaar ed è nato dall'idea che usare armi convenzionali per stanare i droni sarebbe stata una procedura poco efficace, soprattutto quando nei droni vengono trasportate sostanze nocive.

Un caso eclatante è stato quello dello scorso aprile del 2015 in Giappone, in cui è stato trovato un drone contenente materiale radiattivo che si sarebbe potuto riversare nell'ambiente circostante.

L'idea di bloccare i droni con una rete non è comunque nuova, visto che la polizia di Tokyo sta testando una sorta di velivolo con una rete incorporata per catturare gli UAV ostili.

Anche la Francia sta provvedendo ad utilizzare tecnologie apposite per bloccare droni che volano illegalmente. Usare armi convenzionali per stanare i droni è una procedura poco efficace, soprattutto se trasportano sostanze nocive


L'esempio della Francia è quello di un drone capace di identificare il pilota dell'UAV ostile ed arrestarlo prima che possa usare il dispositivo per nuocere ad oggetti o persone deliberatamente.

Man mano che i droni diventano sempre più sicuri, è probabile che le forze dell'ordine siano sempre più interessate a queste tecnologie, con queste nuove tipologie di droni che saranno sempre più frequenti all'interno dei "kit di sicurezza" delle autorità di legge.

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