martedì 20 gennaio 2015

Proposta AgCom per riformare le bollette!

La richiesta di trasparenza su bollette varie non è mai abbastanza. A tal proposito, l'AgCom propone la sua riforma.


Il Garante per le Comunicazioni, infatti, sembra essere determinato a è più determinato a riformare il mondo delle bollette telefoniche. Sembra essere la prima (seria) da otto anni a questa parte.

Si basa naturalmente sulla tutela del consumatore cercando di impedire le solite pratiche furbette agli operatori telefonici, che celano in postille in carattere 8 alcune opzioni atte a rendere semplice il cambiamento dell'operatore qualora non fossero state rispettate le garanzie minime del piano stipulato.

I punti cardine della nuova riforma non sono comunque pochi e vengono annunciati da La Repubblica che ha intervistato Antonio Nicita, esponente del Garante per le Comunicazioni.

Si parte dal "codice di migrazione", ovvero il numero necessario per avviare le procedure del cambio operatore. Secondo l'AgCom, si tratta di un'opzione che gli operatori non pubblicizzano soprattutto per scoraggiare il cliente dal passare ad un servizio concorrente. Il codice di migrazione cambierà nome e diventerà codice di trasferimento, e sarà presente in caratteri più grandi di 12 punti all'interno di ogni bolletta.

La fattura verrà spedita via email in forma digitale, e sarà proprio digitalmente che l'utente potrà inviare comunicazioni ufficiali, fra cui le disdette, al proprio operatore telefonico. Solo opzionale l'invio della fattura in forma cartacea al proprio indirizzo di casa. Molto interessante la parte relativa alle connessioni ad internet, di cui gli operatori spesso millantano velocità di trasferimento irraggiungibili nello specifico con una determinata linea. Nella nuova bolletta, precisa Nicita, l'operatore telefonico dovrà specificare la velocità minima garantita all'utenza nel bimestre, con controlli effettuati dallo stesso Garante e pene salate previste per chi divulga dichiarazioni "dopate".

Verrà inoltre menzionato il servizio Misurainternet, uno strumento realizzato per verificare la velocità della rete e stabilire eventuali incongruenze con il piano dati sottoscritto.

La nuova bolletta sarà anche a tutela della "net neutrality", per cui ogni operatore dovrà specificare se sono state attuate restrizioni nella banda sulla base dei servizi utilizzati o dei contenuti scaricati. La riforma prevede, infine, la segnalazione esplicita dell'importo dovuto per i servizi base, come telefonia e internet, e quello relativo ai servizi aggiuntivi.

In questi ultimi potrebbe annidarsi un surplus non richiesto, permettendo all'utente di verificare la presenza di abbonamenti magari sottoscritti per errore. Non mancherà, infine, la cosiddetta audio-bolletta per gli utenti non vedenti.

La riforma dovrà comunque essere discussa all'interno di una consultazione pubblica lunga 60 giorni e si spera che le novità non verranno riadattate al volere delle compagnie telefoniche. Un epilogo che l'AgCom cercherà di impedire strenuamente, difendendo a spada tratta le linee guida della proposta.

E ciò che auspichiamo tutti, noi per primi, in quanto reduci da un passaggio di operatore estenuante. Una "migrazione" durata quasi 3 mesi, con un ostruzionismo irritante da parte del vecchio provider.

Speriamo arrivi la svolta, che possa finalmente dare un senso alla parola liberalizzazione.

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