mercoledì 21 novembre 2012

Come ottimizzare l'energia delle vostre pile alcaline e quindi risparmiare

In questi giorni, Duracell sta promuovendo più insistentemente le proprie pile con Powercheck, per intenderci, quelle che permettono di conoscere il livello di energia residuo.


Sembra che Duracell abbia preso a cuore la questione delle pile buttate via ancora con resodui di carica utilizzabile e ha realizzato uno studio insieme a European Recycling Platform proprio sul tema.


Lo studio rivela che 1/3 delle pile alcaline che viene gettato via dai consumatori contiene ancora al suo interno fino al 40 per cento dell'energia disponibile. In Italia si parla di 260.000.000 pile buttate via all'anno: una cifra che fa riflettere.

Siamo abituati a pensare che se un dispositivo smette di funzionare vuol dire che la pila che lo alimenta è scarica e invece quasi mai è così. Addirittura, secondo quanto denunciato da Duracell e ERP, i dispositivi ad alto consumo potrebbero smettere di funzionare quando la pila ha ancora disponibile più del 60 per cento della sua energia. Vogliamo parlarne in termini assoluti?
Considerando la capacità energetica media di ogni tipologia di pila e la tensione residua, spiegano Duracell e ERP, è stato calcolato che l'energia residua nel totale delle pile intercettate in questa ricerca equivale a 900.000 kWh.
Per quanto sia un dato stimato, cerchiamo di capire cosa si può fare con 900.000kWh:

  • si può fornire energia necessaria a 10.000 automobili di potenza media (88kWh/120CV) per stare in funzione per un'ora,
  • si possono alimentare a pieno regime circa 300.000 abitazioni per un'ora.

Parliamo dell'equivalente dell'energia prodotta da 50.000 pannelli fotovoltaici in un'ora. Insomma, uno spreco incredibile.

Ecco un breve esempio di come massimizzare l'efficienza delle nostre pile:


Sul sito di Duracell potete trovare alcuni trucchi per usare le vostre pile fino in fondo, mentre qui trovate tutti i materiali dello studio condotto con ERP.

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